Ice Skating e Rhythmic Gym Forum | Pattinaggio e Ginnastica Ritmica

Votes taken by Tran-Ky-Ky

  1. .
    Torno un attimo al Nebelhorn, dove Rizzo è stato battuto da Frangipani.
    Premesso che, col COVID di mezzo, i risultati di inizio stagione sono da prendere con le molle ancora più del solito, è indubbio che Frangipani ha mostrato un progresso notevole.
    Io, quel giorno pensai che con ogni probabilità Gabriele ha beneficiato della vicinanza di Grassl, che ha rappresentato per lui uno stimolo e una fonte d'ispirazione.
    Matteo invece, mi dicevo, non ha alcun compagno di allenamento che sia neppure lontanamente paragonabile a lui. Il che è uno svantaggio.
    Ecco, forse quel mio ragionamento ozioso potrebbe spiegare qualcosa. Forse Matteo sente il bisogno di un ambiente più stimolante, dove confrontarsi anche in allenamento con atleti di alto livello. Esigenza tanto più sentita in questa stagione durante la quale, con ogni probabilità, verranno disputate pochissime gare.
    Pura illazione, la mia, perché non ho alcun elemento concreto per sostenere questa tesi, ma vedremo.
    Vedremo se Rizzo si accaserà presso qualche scuola dove sono presenti altri atleti di profilo internazionale, o se invece sceglierà un allenatore "in esclusiva" o quasi, nel qual caso sarà più ragionevole supporre che abbia lasciato l'IceLab per ragioni personali.
  2. .
    Nella prima tappa della coppa di Russia non ho potuto fare a meno di notare il fatto che ben pochi, fra il pubblico (che era presente) e gli addetti ai lavori, indossassero la mascherina. In generale, non c'era alcuna attenzione al distanziamento sociale, come se il COVID non fosse mai arrivato là.
    La mia non vuole essere una polemica, solo una mera constatazione diciamo così, "sociologica". La reazione della gente comune di fronte alla pandemia varia molto da Paese a Paese, in base a come viene parcepito il pericolo, se distante o vicino.
    Noi italiani, oggi, siamo fra i meno colpiti dalla cosiddetta "seconda ondata" forse anche perchè, con la strizza che ci siamo presi, siamo diventati fra i più prudenti al mondo. Ma ricordo bene come in primavera molti nostri connazionali fossero presi in giro, all'estero, perché indossavano la mascherina. Poi sappiamo bene cosa è successo.
    Sono quindi curioso di vedere, adesso, se a seguito di questi provvedimenti restrittivi sulle scuole (non solo quelle di pattinaggio) la percezione dei russi nei confronti del COVID muterà.
    Lo dico, ripeto, senza vena polemica.

    PS
    Scusate il parziale OT, ma per me le gare di pattinaggio, oltre all'aspetto sportivo, sono interessanti anche per la possiblità di osservare il comportamento del pubblico e confrontare le differenze fra nazionalità e nazionalità.
    Si scoprono molte cose interessanti; per esempio che giapponesi e coreani, in periodo di normale epidemia influenzale hanno da tempo l'abitudine di indossare la mascherina. Un'abitudine che io trovo molto civile e rispettosa del prossimo e che, in tempi non sospetti, auspicavo potesse diffondersi anche da noi.
    (Certo non immaginavo così!)
  3. .
    Adesso come adesso la Francia è uno dei Paesi meno sicuri in Europa. La notizia, quindi, è tutto meno che sorprendente.
    E se le cose continuano così, non sarà la sola tappa a saltare. Qui il rischio, concreto, è che l'intera stagione sia compromessa, con tutte le conseguenze del caso in tema di qualificazioni olimpiche
    A questo punto mi viene da pensare che l'ISU, se vuole salvare il salvabile, dovrebbe spostare gli eventi principali in luoghi dove l'epidemia è più sotto controllo. Non mi riferisco solo alla scelta delle nazioni ospiti, ma anche a quella delle sedi di gara.
    Mi spiego.
    Il pattinaggio presenta meno problematiche rispetto ad altri sport. Non c'è contatto fisico fra gli atleti (come succede nel calcio, basket, etc, che pure giocano più o meno regolarmente), non c'è bisogno di grandi spazi che possono crerare problematiche nel gestire l'afflusso di spettatori (come nel ciclismo, che si disputa su strade pubbliche dove il concetto delle "porte chiuse" è semplicemente inapplicabile, e che pure disputa le sue gare).
    Quindi perché non scegliere come sedi di GP, tanto per fare un esempio, palazzetti situati in località piccole, zone poco popolose dove già la penetrazione del virus è minore e dove è più facile mettere in atto misure di contenimento e profilassi?
    Penso a Oberstdorf, dove si è appena svolto il Nebelhorn. O alla stessa Egna. Ma sono sicuro che in giro per l'Europa e il mondo ci sono tante realtà del genere.
    Soluzioni di questo tipo - ovviamente a porte chiuse ma con riprese televisive - permetterebbero di salvare la stagione, preservare la programmazione delle olimpiadi e salvare le carriere degli atleti (altimenti a forte rischio).
    In ultimo, permetterebbero anche di salvare un po' il portafoglio; perché in questo periodo la gente ha fame di sport e intrattenimento, e i diritti di trasmissione potrebbero essere venduti con profitto.
    Mi pare strano che non si sia fatto nessun passo in questa direzione.
    Non ho pretese di onniscienza, magari le mie sono solo chiacchiere da bar e la soluzione che prospetto è infattibile per ottimi motivi che non conosco. Ma la mia sensazione è che l'ISU abbia programmato la stagione semplicemente basandosi sull'effimera speranza che la pandemia non si sarebbe ripresentata in autunno.
  4. .
    CITAZIONE (Roma20 @ 2/10/2020, 21:35) 
    Chissà se la Rai le trasmetterà?

    Sì, ma a porte chiuse.
    Nel senso che la trasmissione la potranno seguire i soli telecronisti. Gli spettatori da casa no. XP
    In pratica, quindi, non cambierà niente, dal momento che la RAI da anni ci allieta con continui e repentini cambi di palinsesto cosicché non si riesce mai a capire cosa si può vedere, quando e dove.
  5. .
    - Modalità sarcastica ON -
    Ma noooo! Che dici? Il campionato di calcio si svolge regolarmente. In fondo cosa vuoi che siano 15 positivi al Genoa? Il ministro Spadafora lo ha detto chiaramente: "Non ci sono i presupposti per sospendere il campionato". E chi siamo noi per dire il contrario?
    - Modalità sarcastica OFF -
    Che tristezza.

    Modalità "continuiamo così, facciamoci del male" ON -
    Sabato comincia il Giro d'Italia. Una combriccola di parecchie centinaia di persone che girerà allegramente per il paese provocando assembramenti lungo il percosrso. Un po' come è successo in Francia, dove - casualmente - dopo il Tour c'è stata un'impennata dei contagi. Contagi particolarmente numerosi - sempre casualmente - proprio nelle città di inizio e fine Tour, dove ci sono state le maggiori concentrazioni di pubblico.
    Io amo il ciclismo, ma queste cose anche no.
    Modalità "contuiamo così, facciamoci del male" OFF -

    Quello che mi fa inc...are sono i pesi e le misure diverse a seconda di quanti interessi economici ci siano in ballo.
    Poi vengono a dirci che la priorità è la salute.

    Non che me ne stupisca...


    P.S. ed Edit

    Scusate lo sfogo

    Edited by Tran-Ky-Ky - 1/10/2020, 11:58
  6. .
    E nel frattempo nelle coppie succede l'imprevedibile,
    Hase/Seegert, primi dopo lo short, si ritirano.
    Hocke/Kunkel, secondi, commettono molti errori.
    E Ghilardi/Ambrosini, zitti zitti, nonostante una prestazione non perfetta vincono il Nebelhorn! :italy: :clap:
    Ridendo e scherzando, il pattinaggio italiano si porta a casa un'oro e un'argento.
    Davvero niente male.

    CITAZIONE (AngelaB @ 25/9/2020, 19:05) 
    nella realtà non c'è quello sproposito di differenza sui pcs. Tutta reputation.

    Reputazione in gran parte dote del suo allenatore, fra l'altro.
  7. .
    L'assenza di Grassl non mi sorprende. La inquadro nell'ottica di evitare che lui e Rizzo si pestino i piedi a vicenda, sottraendosi risultati importanti. Nelle gare di seconda fascia è logico non vederli mai assieme.
    Piuttosto, vista la presenza di Rizzo e Frangipani, mi aspettavo di trovare nelle entries almeno ragazze dell'IceLab piuttosto che della YGA; confesso, peraltro, che per quanto riguarda quest'ultima non ho ben presente chi siano le atlete di punta. Ho perso un po' il filo.
    Certo è che fra le nostre ladies senior c'è molta frammentazione, nel senso che sono sparse in parecchie scuole diverse. Non vorrei che l'emergenza COVID, sommata a questa situazione, avesse creato problemi insormontabili ad alcune di loro. Penso a ristrettezze economiche, difficoltà a trovare strutture dove allenarsi, ore ghiaccio, etc. Immagino che soprattutto le piccole realtà abbiano dovuto affrontare inconvenienti non da poco.
    Per questa ragione mi inquieta un po' non vedere nessuna delle nostre iscritta alla prima gara di stagione.
  8. .
    Un attimo.
    Non conosco il codice penale russo, e non mi esprimo su una traduzione in inglese che può essere molto insidiosa in termini di interpretazione.
    Però in linea generale la riservatezza della corrispondenza fra due persone è tutelata nei confornti di terzi, non fra le persone stesse.
    Vale a dire che sio io entro in possesso (perché ad esempio la ricevo per errore) una comunicazione invitata da Tizo a Caio, e la rendo pubblica, commetto una violazione.
    Ma se Tizio e Caio hanno uno scambio di corrispondenza, e non vi sono altri obblighi di legge che impongono la riservatezza, nulla vieta che Tizio o Caio decidano di renderla pubblica.
    Gli obblighi di legge in questione possono essere di svariata natura; di solito sono legati alla tipologia dei soggetti (ad esempio la legge impone ai professionisti la riservatezza sui colloqui con i loro clienti: medici, avvocati, etc), oppure dipendono dal contenuto della corrispondenza stessa e al potenziale danno che può derivare dalla sua pubblicazione (per esempio: una confidenza di natura privata che, resa pubblica, provoca la lesione della reputazione del confidente. In questo caso si può configuare il reato di diffamazione).
    Ci sono poi leggi specifiche che proteggono la proprietà intellettuale, i dati sensibili, la correttezza di certe procedure... Tantissimi casi nei quali viene espressamente vietata la pubblcazione di determinati contenuti).
    Capita peraltro molto spesso che qualcuno citi una norma di legge (magari in modo forzato) soltanto per mettere pressione, manifestare il proprio disappunto e la volontà di reagire di fronte a un presunto torto; o ancora, semplicemente, per fare la voce grossa e nascondere una propria magagna. Da che mondo è mondo, le querele annunciate sono molto più numerose di quelle presentate (per fortuna).
    Mi sbaglierò, ma credo che la replica della moglie di Plushenko rientri in queste ultime casistiche.

    Edit e P.S.
    E comunque: grazie per sempre di esistere! Siete il colore delle nostre grigie giornate! XD
  9. .
    Il problema è sempre esistito, sì, ma ora si esagera.
    Satoko e Shoma, peraltro, penso configurino un caso un po' a parte.
    Satoko me la ricordo dal vivo, al'inizio della sua carriera senior, a un Lombardia Trophy. Faceva tenerezza e nello stesso tempo impresionava per come riusciva ad andare così veloce, quel robino tutto pattini.
    Lei ha una tecnica di pattinaggio eccellente. Ma i salti, col fisico minuto che si ritrova, se non si rifugia nelle pre e sotto rotazioni non riuscirebbe proprio a eseguirli.
    È una necessità, la sua, che peraltro nella sua carriera è stato spesso e giustamente punita. Tuttavia i suoi difetti non inficiano una qualità generale indubbia.
    Su Shoma si può fare un discorso simile. Lui aveva tantissime potenzialità, mostrate fin da novice. Ma ancora alla fine della sua carriera junior chiudeva a stento il 2A, a causa di un fisico che era rimasto tale e quale quello da bambino. Anche lui ha cercato scorciatorie, e con quella faccia che si ritrova sa distrarre molto bene pubblico e giudici (distrazione grave, in questo caso). Ma è lui che ci mette del suo, perché ha davvero una presenza sul ghiaccio che lo fa sembrare un gigante, a dispetto della sua statura reale.
    Non sono mancati nemmeno in passato campioni capaci di nascondere molto bene le proprie manchevolezze con coreografie furbe e una buona dose di faccia di bronzo. Penso allo stesso Plushenko, ad esempio.
    Ma parliamo di campioni, con un bagaglio tecnico comunque di prim'ordine che fa perdonare i loro difetti e non spinge a dubitare del valore di fondo delle loro scuole di provenienza.
    Ed erano comunque eccezioni.
    Ormai inveca siamo al livello di un sistema che, scientemente, non insegna più i fondamentali come andrebbero insegnati.
    E gli atleti con un fisico molto snello o molto minuto finiscono per essere enormemente favoriti perché riescono a sfruttare meglio certe scorciatoie ormai accettate come strada maestra.
    L'eccezione è diventata la nuova regola.
    Come giustamente osservi, il problema è nel manico, in un ISU che mantiene un'ambiguità complice, alimentando abitudini che dovrebbe invece disincentivare.
  10. .
    Se vi siete persi lo short delle coppie junior, vi consiglio di recuperarlo.
    Livello impressionante.
    Sette coppie. Tutte hanno presentato 2A in parallelo, 3 Twist e 3Lo lanciato, che a livello junior non sono difficoltà da poco.
    Nel complesso, a parte due cadute sui lanciati e un altro paio di piccole sbavature, tutte le coppie hanno completato gli elementi con disinvoltura. Molto belle, in generale, le sequenze di passi. Godibili i programmi, anche sotto il profilo interpretativo.
  11. .
    Sintesi mirabile.
    Mi permetto di aggiungere un punto (giusto per scompaginare la cifra tonda :smile: )

    11. A livello di stile e signorilità, fra Orser e la Tutberidze c'è un abisso più ampio della distanza che separa Toronto da Mosca.
  12. .
    La squalifica vale anche per gli spettacoli, da quel che so, e anche per gli allenamenti. Quindi, sostanzialmente, la Sotskova non potrà più mettere un paio di pattini ai piedi (ammesso che le interessi ancora) se non in ambienti tipo le piste all'aperto allestite sotto Natale (magari in Russia ci sono anche altre possibilità, non so).
    Ricordo che la Kostner aveva lo stesso problema e andava ad allenarsi in posti così.

    Riguardo a cosa debba o non debba considerarsi "doping", premetto che la mia affermazione riguardo al balletto classico era una provocazione. Chiaro che non essendoci una competizione non ha senso parlare di pratiche scorrette o sleali.
    Però.
    I farmaci si assumono quando si ha un qualche tipo di patologia.
    Se non si ha una patologia e si assumono farmaci, c'è qualcosa che non quadra.
    Il doping nello sport è esattamente questo: assunzione di farmaci non necessaria a combattere una patologia ma finalizzata a migliorare le prestazione.
    Ed è combattuto perché rappresenta:
    1) un atto di slealtà verso gli altri concorrenti
    2) un pericolo per l'atleta stesso.
    Fuori dallo sport, non essendoci la finalità di preservare la correttezza di una competizione, nessuno se ne preoccupa. Ma anche se non si chiamano "doping", certe pratiche sono molto diffuse e preoccupanti, perché spesso pericolose per la salute di chi ne fa uso.
    Non parlo dell'operaio metalmeccanico che prende degli antiinfiammatori per evitare o alleviare il mal di schiena. In questo caso c'è una patologia e di norma anche una prescrizione medica, o comunque il consiglio di un medico.
    Parlo di chi, senza patologie specifiche, assume farmaci al solo scopo di migliorare, per esempio, le prestazioni in caso di studio, o per rimanere svegli o attenti molto a lungo. O ancora, per rientrare o rimanere in determinati standard fisici difficili da mantenere.
    Ed è qui che il mondo del balletto classico, come quello della moda, danno adito a molte riflessioni
    Perché, a mio modo di vedere, un ambiente che spinge ragazze assolutamente normodotate, ed anzi generalmente più esili della media, ad assumere farmaci per dimagrire è un ambiente insano.
    Vi pare che la Sotskova, che ha un fisico invidiabile, debba aver bisogno di dimagrire? Seriamente? E di prendere dei diuretici per farlo?
    E vi sembra sano che lo faccia?
    A me no.
    Che sia per pattinare, per ballare o anche solo per piacere a sé stessi, no.
    So di essere intransigente su questo argomento, e so che il sentire comune è molto più tollerante, ma sono fatto così.
    Quindi la notizia che la Sotskova abbia assunto dei diuretici per frequentare una scuola di ballo mi mette comunque una gran tristezza, a prescindere da ogni ragionamento in ordine alle conseguenze sulla sua carriera sportiva.
  13. .
    E comuque, diciamocelo:
    perché sprecare quattrini per un abbonamento a Netflix quando esiste il pattinaggio russo?
    :clap: :russia: :clap:
  14. .
    La vita è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri progetti, diceva John Lennon.

    Ergo, non è detto che tutto questo sia frutto di una scelta di Evgenia.

    Provo a disegnare uno scenario, condito di un po' di illazioni.

    Prima puntata:
    Evgenia perde le olimpiade coreane. La sua stella è offuscata dal nuovo astro Zagitova. La parabola discendente è iniziata, ed esperienza insegna che nel caso di atlete Sambo, questa parabola è molto ripida e breve.
    Qualcuno in federazione russa ritiene però che il suo talento non debba essere sprecato così, come successo ad altre prima di lei. Questo qualcuno, magari, pensa anche che non sia saggio mettere l'intero destino del pattinaggio femminile russo nelle mani di una sola scuola, che per di più dimostra di bruciare le campionesse dopo pochissimi anni.
    Quindi, poiché le precedenti transfughe dalla Sambo passate ad altre scuole russe non hanno ottenuto risultati apprezzabili, Evgenia viene mandata in Canada.
    Insisto su questo punto. Per quanto la scelta di andare da Orser possa essere stata sua, questa decisione è stata avallata, quando non inspirata, da coloro che tengono i cordoni della borsa.
    Perché il pattinaggio non è il calcio, il tennis o il basket. Ed Evgenia non è, per dire, un Federer che in qualunque momento può decidere: "adesso voglio allenarmi col coach X" e infischiarsene di quello che pensa la sua federazione perché tanto può permettersi di pagarlo di tasca propria, direttamente o tramite sponsors pronti a sostenerlo. In un sistema statalizzato come quello russo, è la federazione che paga i conti, quindi la federazione decide.
    Evgenia di conseguenza va in Canada, per decisione o quantomeno beneplacito della federazione, che così si predispone un "piano B" per le successive olimpiadi nel caso le sambine vi arrivino spompate (memore magari di Sochi e della fine fatta da Julia Lipnistkaia)
    Seconda puntata:
    La prima stagione di Evgenia a Toronto va così così. Lei ha molto da correggere, c'è tanto lavoro da fare, e all'inizio è normale che i risultati non arrivino. Normale ma frustrante, soprattutto vedendo le nuove leve rampanti della Sambo che cominciano a stupire il mondo a suon di quadrupli.
    Qualcuno in federazione magari comincia a pensare che questo costoso "piano B" (Orser si farà ben pagare...) non sia poi così necessario.
    Terza puntata:
    Arriva il COVID che scompagina tutto. Evgenia si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato e resta tagliata fuori dal Canada.
    Durante tutta la bassa stagione non riesce ad allenarsi decentemente, proprio nel momento in cui ne avrebbe avuto più bisogno per far fruttare il lavoro dell'anno precedente. Per di più l'impossibilità di organizzare le tournée estive in Giappone le provoca un bel danno economico. Magari quegli introiti mancati dovevano servire per finanziare, almeno in parte, la permanenza da Orser.
    (Per inciso, quello di non aver potuto incassare durante l'estate è un problema che potrebbe incidere pesantemente sulla prossima stagione di molti altri atleti, temo)
    Quarta puntata:
    Due pezzi da novanta come Trusova e Kostornaia passano armi e bagagli da Plushenko, il quale si affretta a mettere in piedi una mega organizzazione per gestire al meglio entrambe.
    A questo punto sono loro a diventare il "piano B", l'assicurazione che non tutto il destino del pattinaggio femminile russo dipende dai delicati stati di forma delle atlete Sambo.
    E qualcuno in federazione comincia a domandarsi: " Beh, Beh, è proprio il caso di dare tutti quei soldi a Orser?".
    Epilogo:
    Siamo all'attualità. Evgenia si presenta ai test skates russi in (comprensibili) condizioni di forma non ottimali.
    La TAT sbuffa in diretta televisiva (mai immagine fu più emblematica) e pochi giorni dopo arriva la bomba: Evgenia lascia Orser, presumibilmente perché la federazione non è più disposta a finanziare la sua trasferta canadese. I due si lasciano in buoni rapporti perché Orser ha capito come sono andate le cose.
    Eteri ed Evgenia si riabbracciano nella più clamorosa e impensabile delle riconciliazioni perché entrambe non hanno scelta. Evgenia non ha mai smesso di essere, ufficialmente, una tesserata Sambo, e se vuole continuare la sua carriera agonistica non può che tornare all'ovile. Eteri ha incassato due brutte scoppole con la fuga di Trusova e Kostornaia, per di più accasatesi presso il suo acerrimo nemico Plushenko, e una terza scoppola quando Zagitova le ha fatto "marameo" di fronte alla richiesta di tornare a fare la salvatrice della patria. Non può quindi permettersi di fare la difficile e riaccoglie la "figliol prodiga" dicendosi che tutto sommato un "piano B" può venire utile anche a lei, visto che Shcherbakova è appesa al filo di un fisico (appunto) filiforme e Valieva deve ancora dimostrare tutto.

    Riconosco che la mia è una ricostruzione puramente di fantasia, fantasia peraltro resa delirante da un eccessivo consumo di romanzieri russi, ma non potrebbe esserci qualcosa di simile al vero in tutto ciò?
  15. .
    Penso che si debba legittimamente sperare che questa vicenda sia il prodromo del tramonto del "metodo Sambo" - che beninteso non è esclusiva Sambo.
    E questo non tanto per una questione di simpatie personali (benché concordi sul fatto che fra Plushenko e l'Eteri non c'è lotta), ma perché significherebbe tornare a dare il giusto valore alla qualità generale.
    Se in Russia personaggi di nome e peso come Plushenko cominciano ad avere la possibilità di lavorare con atlete di altrettanto peso, e riescono magari a dimostrare che si può vincere a livello internazionale anche senza tralasciare la loro preparazione completa, ed anzi ottenendo un guadagno sotto forma di maggior durata delle carriere, allora forse anche a livello di giurie potrebbe esserci qualche cambiamento.
    E quel certo metro di giudizio nell'assegnazione dei punti che tanto spesso abbiamo criticato potrebbe finalmente essere abbandonato a favore di una più giusta ed equanime severità.
    Forse è sperare troppo, ma è senz'altro un buon motivo per augurare ogni fortuna a Plushenko e Trusova. (e a Kostornaia, Ça va sans dire)
651 replies since 7/9/2016
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