Finlandia Trophy. Sempre ottima, difficile beccarla con prestazioni mediocri o trovarle veri difetti (a meno che non si sia giudici ISU alle Olimpiadi).
Il corto comincia anche a mostrare una personalità più definita che forse le è mancata finora. Una musica simile, con due note in croce e due accordi, puoi portarla solo con quelle doti. Bisogna anche darle credito di non essere MAI cascata nella trappola delle musiche cantate.
p.s.: mandate anche Rizzo dal suo coreografo e da chi gli ha tagliato la musica
Non posso che concordare. Dei nostri uomini è quello con le migliori SS e quello che ha i programmi di gran lunga meno curati quest'anno - sul piano coreografico sia Zich, sia Frangipani, sia Memola gli danno una pista.
Ginevra ha sviluppato un bellissimo fisico molto adatto a questa coreografia, oltretutto molto ben fatta come quasi sempre quelle che ha avuto. Ma quel flip era basso davvero, mi domando quale percentuale di riuscita abbia in allenamento e se convenga rischiarlo nel corto.
Letteralmente tutte le atlete di punta Sambo sviluppano problemi alla schiena, niente di nuovo. La torsione lombare necessaria per quella tecnica risulta letale a lungo andare. Medvedeva ha dichiarato di non riuscire a girarsi come una persona normale. E Shcherbakhova nelle ultime esibizioni non sembrava troppo in forma da qual punto di vista.
Anche il corto, con quei tagli da macellaio e lo stacco tra la prima parte lenta e tragica e la seconda yeaaaaaaaaaaah... Davvero, i gusti sono gusti, ma davvero non si poteva fare di meglio? Oltretutto come programma è anche bello pieno e coreografato, perché quella musicaccia infernale sotto?
Un mezzo suicidio, francamente. Sono parziale, ma credo che un atleta che vuole esaltare la sua maturità sportiva a un certo punto dovrebbe essere indirizzato a scelte meno giovanilistiche e più sofisticate - se non ci arriva da solo. Anche il rock e l'elettronica possono esserlo (per restare in Italia, le percussioni della Kostner o le selezioni che fa De Bernardis per i suoi ragazzi), mentre raramente la canzonaccia alla moda piazzata lì lo è, specie poi se la immaginiamo con i tipici tagli dell'IceLab.
In tutto questo Anna Pezzetta, oltre ad aver ottenuto lo stratosferico GOE di 1.80 nella prima combo del libero (considerando nazionalità e gruppo di discesa, ovviamente), è la seconda italiana ad aver atterrato in gara ISU 3Lz-3T dopo Kostner nel 2003 - che però aveva ancora il 6.0, per capire di quanti anni fa stiamo parlando: