Daniel GRASSL (ITA)

A Egna un centro di qualità per i campioni di domani
Pattinaggio. Una struttura modellata sull’esempio del famoso polo di Oberstdorf Agli ordini del coordinatore Lorenzo Magri atleti provenienti da tutta Italia di Marco Marangoni
08 ottobre 2014

EGNA. Con il ritiro di Carolina Kostner cosa ne sarà del pattinaggio di figura in Italia e quindi anche in Alto Adige ? C’è una risposta che è scontata: la netta flessione nell’interesse e nelle vocazioni. Anche in una realtà come quella altoatesina che può vantare su diverse realtà, da quella della Val Gardena a quella di Merano passando per quella di Bolzano, e quindi con un possibile elevato numero di praticanti, ci sono carenze proprio nei numeri e conseguentemente nella qualità. Per cercare di sopravvivere a questa crisi post Kostner che comunque interessa anche il resto d’Italia, ad Egna è stato creato un gruppo di lavoro sullo stile di quello di Oberstdorf in Germania dove ad allenarsi non sono solo gli atleti nati e cresciuti attorno a quella pista.
Nella località dell’Allgäu storicamente diversi atleti italiani hanno posto le fondamenta per i loro successi. Alla Würth Arena, struttura aperta undici mesi all’anno, si sta cercando di costruire un polo a livello nazionale, una sorta di centro federale (attualmente c’è parzialmente il Forum di Milano) dove far confluire tutto il pattinaggio di figura anche fuori stagione. Da alcune settimane il gruppo delle Young Goose Academy Egna è aumentato di unità. Infatti, da Bergamo e dintorni sono arrivate due allenatrici, Silvia Martina e Ilaria Ponti che, coraggiosamente, hanno deciso di trasferirsi in Alto Adige a seguito della dismissione della pista di Zanica. Il progetto è stato istituto da Lorenzo Magri, bolzanino d’adozione ma bolognese d’origine. Erano anni che Magri, 35 anni proveniente dal pattinaggio artistico su rotelle, cercava una pista ghiacciata in Alto Adige dove poter fondare una scuola per crescere talenti. Magri, oltre ad essere allenatore e a seguire coreografie per diversi atleti, è nello staff dell’Isu ed ha ricoperto il ruolo di technical specialista a Mondiali ed Europei. Solo pochi giorni fa ha ricevuto l’incarico per lavorare alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018. “La nostra forza è quella che restiamo aperti tutti i mesi l’anno tranne luglio. Ad Egna nel corso dell’inverno vengono anche atleti stranieri ad allenarsi. Per esempio lo scorso anno è venuto per un periodo anche Denis Ten - afferma Magri -. Il nostro gruppo è in crescita e non è composto solo da altoatesini che comunque è il contingente più numeroso. Qui ad Egna si allenano Carol Bressanutti, Carlo Vittorio Palermo, secondo junior in Italia, che da Trento ha deciso di spostarsi con noi, i giovanissimi meranesi Eleonora Livieri e Daniel Grassl, e Francesca Capomolla. Da Verona si è aggregato Alessandro Fadini”. - Assieme alle altre allenatrici vi siete suddivisi i compiti ? “Principalmente si anche se lavoriamo in gruppo. Per esempio io che seguo Carol Bressanutti ad alcune gare andrà con l’atleta Silvia Martina. Cerchiamo di lavorare in pool. I ragazzi che vengono a Bergamo vivono e studiano a Bolzano”. - E’ possibile che ad Egna arrivi Carolina Kostner per dare quel tocco in più al vostro progetto ? “Non so quanto darei per avere una giornata Carolina con noi - afferma ridendo Magri -. Carolina la conosco molto bene e credo che potrebbe diventare una coreografa molto brava e competente su scala internazionale. So per certo che la sua coreografa, Lori Nichol, che la considera come una figlia, ci terrebbe tanto ad averla nel suo staff. Carolina è un patrimonio non solo per il pattinaggio italiano ma mondiale”. La realtà di Egna è stata come un ‘salvavita’ per le allenatrici Martina e Ponti. “Quest’estate abbiamo dovuto far fronte ad una situazione d’emergenza. Abbiamo contattato Lorenzo ed è nata questa collaborazione. Certo, è un sacrificio ma noi ci crediamo molto in questo progetto”, ha aggiunto Silvia Martina, affermata allenatrice che in passato ha seguito Micol Cristini e la coppia d’artistico Nicole Della Monica e Yannick Kocon. "