|
|
|
Le risposte degli organi ufficiali:
La risposta di Ira Vigdorcik, tramite il suo avvocato Amir Rosenberg: "la signora Ayelet Dayan ha raccolto fondi per le atlete della squadra (la sua casa ne faceva parte), da sponsor, e questi fondi sono stati utilizzati per finanziare palestre, fisioterapisti, insegnanti di danza e altro, bisogni per cui il sindacato ha evitato di provvedere alla squadra e la signora Vigdorchik ha finanziato queste spese - di tasca sua e con donazioni, tutto come ha detto la signora Vigdorchik ad Ayelet Dayan, e sentirete sicuramente le parole pronunciate dalla signora Vigdorchik in questa materia. Il sindacato di ginnastica finanziava regolarmente i regali che i giudici fanno per conto del sindacato ai giudici in quella competizione. Lo scambio di regali tra i giudici è una tradizione riconosciuta e ben nota, e quando un giudice a nome del sindacato si è lamentato con la signora Vigdorchik che il sindacato non le ha fornito questi regali di routine (mentre i singoli giudici sono stati forniti come al solito), Ayelet Dayan e la signora Vigdorchik si sono assicurate di completare i regali e consegnarli al giudice del gruppo israeliano per conto del sindacato.
Tutte le decisioni mediche riguardanti le atlete, compresa l'assunzione di pillole, sono prese esclusivamente dal team medico che accompagna la squadra per conto del Comitato Olimpico - e lui solo. La signora Vigdorchik non è a conoscenza di alcuna pillola presa che non sia conforme alle istruzioni e alle prescrizioni dei medici, e non è a conoscenza di un'iniezione che la ginnasta di Toledo avrebbe ricevuto "per" la partecipazione a una competizione e/o un'esibizione che non è una gara. Le domande relative al trattamento medico devono essere indirizzate a un medico. Al contrario, dopo il suo infortunio, la ginnasta è tornata in squadra, fino a quando non è stata posta davanti a una commissione disciplinare su iniziativa della signora Vigdorchik a causa di problemi comportamentali e di altro genere, ponendo fine alla sua carriera nella squadra.
Le false affermazioni sul regime dietetico "estremo" della signora Vigdorczyk sono andate in frantumi nel verdetto che ha accolto la causa per diffamazione da lei intentata. Alle atlete è stato chiesto di consumare solo cibi sani nei pasti regolari, per evitare dolci e cibi malsani. A causa del rifiuto del sindacato di finanziare l'alimentazione delle atlete mentre erano nell'appartamento delle ginnaste, la signora Vigdorczyk ha acquistato il cibo per le atlete della squadra con i propri soldi, anche in questo caso, il suo compagno ha cucinato il cibo per loro e vi sono state inviate alcune foto del cibo cucinato, che dimostrano alcuni dei cibi consigliati, e sicuramente presenterete le foto per intero.
Per quanto riguarda la telecamera, quando è stato deciso che le atlete avrebbero smesso di vivere nella loro cabina privata e si sarebbero trasferite nell'appartamento accanto alla sala di allenamento, i loro genitori hanno avviato e finanziato l'installazione di telecamere all'esterno dell'appartamento come fa qualsiasi genitore responsabile, e ne informarono anche le loro figlie. Questo è stato anche durante il periodo del Coronavirus e anche per questo c'è il divieto di ingresso per gli estranei. Gli allenatori si sono impegnati per la sicurezza delle ragazze. È infatti possibile portare i dolci nell'appartamento in modi diversi, contrariamente alle istruzioni. Il consumo di dolci e cibi malsani danneggia non solo gli atleti professionisti, ma per quanto li riguarda - il risultato del consumo di cibi malsani è, tra l'altro, l'aumento di peso e un aumento del rischio di lesioni per l'atleta professionista.
Tra le centinaia di atlete che la signora Vigdorczyk ha allenato, ne sono state trovate alcune, di solito nascoste sotto "anonimato", allo scopo di inventare bugie contro la signora Vigdorczyk. Alcune di loro hanno pagato centinaia di migliaia di NIS come risarcimento per queste bugie. La signora Vigdorczyk sostiene ogni parola che dice alle atlete durante le 12-14 ore di allenamento al giorno. Anche se a volte si dice una o l'altra parola che sarebbe meglio non dire, né da parte degli atleti né da parte degli allenatori, tra allenatore e atleta le cose si sistemano sempre e questo non ha alcun effetto sull'educazione ai valori e alla ricerca dell'eccellenza. Non si tratta di circoli per appassionati, ma dell'aspirazione ad appartenere all'élite globale, che comporta, più di una volta, situazioni stressanti di altissimo livello".
La risposta di Pira Warnov:
"La pratica in tutti questi anni in tutte le competizioni del mondo è che tutti i giudici portino un regalo ai loro amici, quindi non c'era niente di insolito nel fatto che anche un giudice israeliano portasse un regalo agli altri giudici e ricevesse un regalo da loro. Questo è un atto sociale e nient'altro."
La risposta dell'associazione di ginnastica:
"I bugiardi che sono stati messi in scena stasera - non riusciranno nel loro piano nero per danneggiare le medaglie d'oro olimpiche e dozzine di altre medaglie che Israele ha vinto solo grazie a grandi risultati sportivi, come il mondo intero ha visto in diretta televisiva e non al buio. La signora Levitt vi mentirà, come ha mentito anche all'Organizzazione Mondiale della Ginnastica, e quindi è stata citata in giudizio per diffamazione per una somma di oltre NIS 800.000. Sfortunatamente, una signora scontenta calunnia l'associazione di ginnastica, che è gestita in modo modo esemplare e, come detto, porta onore e prestigio, giustamente, allo sport israeliano. Lei rimarrà con il risentimento e le bugie - e noi, insieme a tutto il popolo di Israele, rimarremo con le medaglie d'oro".
La risposta di Natalie Malka Baydak:
"Solo qualcuno che crea una vendetta irrazionale la attiva - può mentire in questo modo e dare l'impressione distorta che i risultati dei ginnasti non siano stati raggiunti in virtù. Riguardo all'affermazione della signora Levitt secondo cui essere un buon giudice non significa necessariamente saper giudicare - questa è una diffamazione della reputazione dei giudici del settore. È importante sapere che per ottenere un alto livello di giudizio internazionale, ho superato estenuanti proiezioni e test. Durante una competizione, mi siedo per 12 ore nella sala e sono sottoposta ad un attento controllo, il tutto per rappresentare con onore lo Stato di Israele".
La risposta del Ministero della Cultura e dello Sport:
"Le associazioni sportive in generale e l'associazione di ginnastica in particolare sono in un'interfaccia con il ministero che richiede la segnalazione e l'approvazione in sole 4 interfacce: test di supporto, atleti eccezionali nell'IDF, preparazioni olimpiche e sicurezza delle delegazioni. Nell'ambito del suddetto segnalazioni, non è mai pervenuta alcuna segnalazione al riguardo.
Il Ministero dello Sport ha formulato un codice etico di base per le regole di comportamento nello sport che i sindacati hanno richiesto ufficialmente nei loro statuti, dove il codice etico generico è un modello di base per gli organismi sportivi e sono autorizzati a formulare codici che si adattano all'unicità esigenze e caratteristiche di ogni settore.
Anche il tema del ricevere/concedere doni o favori è ancorato alle regole deontologiche e, per quanto riguarda tali regole, dovrebbe essere evitata l'accettazione e la concessione di questi agli interessati se ciò può potenzialmente pregiudicare la condotta o il giudizio professionale. Come abbiamo già accennato, al ministero non è pervenuta alcuna segnalazione in merito alla suddetta questione”.
La reazione di Kinneret Zadaf:
"Respingo con tutto il cuore i tentativi di minare l'integrità della medaglia israeliana, poiché tutto ciò a cui aspiravo nel Gran Premio era simulare i Giochi Olimpici con tutte le loro difficoltà, inclusa quella - che i giudici fossero i più duri e severi, e quindi Ariel e anche altri seri giudici olimpici hanno giudicato la competizione. Solo Malice può dare un'interpretazione negativa a un evento, invece di elogiarlo. Presto penseremo che ci sono quelli tra noi che si rammaricano che le ginnaste israeliane abbiano portato medaglie d'oro solo con onestà e grazie al duro lavoro."
La risposta di Regina Davidov:
"Durante tutti i miei anni come giudice, giudicavo onestamente basandomi esclusivamente sulle prestazioni delle ginnaste in superficie. Indipendentemente dalla procedura di giudizio durante la competizione, noi giudici, in modo amichevole, ci scambiamo opinioni tra tutti noi. Sono sorpresa dai risultati del poligrafo, che sento per la prima volta solo ora, perché so che tutto quello che ho detto era vero. Chi ha torto, e non per la prima volta al mondo, è il poligrafo. ha detto la verità, e solo la verità".
La risposta di Genia Morogovsky:
"Vedo un deliberato danno al lavoro di atlete e allenatrici e un tentativo di calpestare tutti i risultati. I risultati si ottengono nella palestra e sulla superficie della competizione".
La risposta di Ella Samoflov:
"Secondo me, è ridicolo tirare in ballo cose di 11 anni fa. Che le cose siano state dette in un lontano passato o meno, non hanno alcun significato oggi. Giudico senza preferenze e senza pregiudizi".
CITAZIONE Responses to the investigation:
Ira Vigdorcik's response, through her attorney Amir Rosenberg:
"Ms. Ayelet Dayan raised funds for the athletes of the team (her home was part of them), from sponsors, and these funds were used to finance training halls, physical therapists, ballet teachers and more, needs that the union avoided providing for the team and Ms. Vigdorchik financed these expenses - out of her pocket and from donations , everything as said by Mrs. Vigdorchik to Ayelet Dayan, and you will surely hear the words said by Mrs. Vigdorchik in this matter. As for the judges and the gifts - the gymnastics union used to finance on a regular basis the gifts that the judges give on behalf of the union to the judges in that competition. The exchange of gifts between the judges is a recognized and well-known tradition, and when a judge on behalf of the union complained to Ms. Vigdorchik that the union did not provide her with these routine gifts (while the individual judges were provided as usual), Ayelet Dayan and Ms. Vigdorchik made sure to complete the gifts and deliver them to the Israeli group judge on behalf of the union.
All medical decisions regarding the female athletes, including taking pills, are made exclusively by the medical team accompanying the team on behalf of the Olympic Committee - and him alone. Ms. Vigdorchik is not aware of any pills being taken that are not according to the doctors' instructions and prescriptions, and she is not aware of an injection that the Toledo gymnast allegedly received "for" participation in a competition and/or a performance that is not a competition. Questions related to medical treatment should be directed to a doctor. On the contrary, after her injury, the gymnast returned to the team, until she was placed before a disciplinary committee at the initiative of Ms. Vigdorchik due to behavioral and other problems, ending her career on the team.
The false claims about Ms. Vigdorczyk's "extreme" diet regime were shattered in the verdict that accepted the defamation lawsuit she filed. The athletes were instructed to consume only healthy food in regular meals, to avoid sweets and unhealthy foods. Due to the union's refusal to finance the nutrition of the athletes while they were in the gymnasts' apartment, Ms. Vigdorczyk purchased the food for the team athletes from her own money, also in this case, her partner cooked the food for them, and some photos of the food cooked for the athletes, which demonstrate some of the recommended food, were sent to you , and you will surely present the photos - in full.
Regarding the camera - when it was decided that the athletes would stop living in their private cabin and move to the apartment next to the training hall, the parents of the athletes initiated and financed the installation of cameras outside the apartment as any responsible parent does, and even informed their daughters about it. This was also during the Corona period and there is a ban on the entry of foreigners for this reason as well. The coaches have committed to the safety of the girls. It is indeed possible to bring sweets into the apartment in different ways, contrary to the instructions. Consuming sweets and unhealthy food harms not only professional athletes, but as far as these are concerned - the result of consuming unhealthy food is, among other things, weight gain and an increased risk of injuries for the professional athlete.
Among the hundreds of female athletes that Ms. Vigdorczyk coached, a few were found, usually hiding under "anonymity", for the purpose of inventing lies against Ms. Vigdorczyk. Some of them paid hundreds of thousands of NIS in compensation for these lies. Ms. Vigdorczyk stands behind every word she says to the athletes during 12-14 hours of training a day. Even if sometimes one or another word is said that it would be better not to say, either on the part of the athletes or the coaches - things are always settled between the coach and the athlete, and this has no effect on the education of values and the pursuit of excellence. It's not about circles for enthusiasts, but about the aspiration to belong to the global elite, which involves, more than once, stressful situations at the highest level."
Pira Warnov's response:
"The practice all these years in all the competitions in the world is that all the judges bring one gift to her friend, so there was nothing unusual in that a judge from Israel also brings a gift to the other judges, and also receives a gift from them. This is a social act and nothing more than that."
The response of the gymnastics association:
"The liars who got staged tonight - will not succeed in their black plot to damage the Olympic gold medals and dozens of other medals that Israel won solely thanks to great sporting achievements, as the whole world saw on live television broadcasts and not in the dark. Ms. Levitt will lie to you, as she also lied to the World Gymnastics Organization, And so she is being sued for defamation for a sum of over NIS 800,000. Unfortunately, one disgruntled lady slanders the gymnastics association, which is run in an exemplary manner and, as mentioned, brings honor and prestige, rightly, to Israeli sports. She will remain with the resentment and the lies - and we, along with all The people of Israel remain with the gold medals."
Natalie Malka Baydak's response:
"Only someone who creates an irrational revenge activates it - can lie like that and give the distorted impression that the achievements of the gymnasts were not achieved by virtue. Regarding Mrs. Levitt's statement that being a good judge is not necessarily knowing how to judge - this is a defamation of the reputation of the judges in the industry. It is important to know that in order to obtain a high level of international judgement, I passed grueling screenings and tests. During a competition, I sit for 12 hours in the hall and am subjected to careful control, all in order to represent the State of Israel with honor."
The response of the Ministry of Culture and Sports:
"The sports associations in general and the gymnastics association in particular are in an interface with the ministry which requires reporting and approval in only 4 interfaces: support tests, outstanding athletes in the IDF, Olympic preparations and security of delegations. As part of the aforementioned reports, no report was ever received in this regard.
The Ministry of Sports formulated a basic code of ethics for rules of conduct in sports which the unions officially required in their statutes, where the generic code of ethics is a basic model for the sports bodies and they are allowed to formulate codes that suit the unique needs and characteristics of each industry.
The issue of receiving/granting gifts or favors is also anchored in the rules of ethics and as far as these rules are concerned, accepting and giving them to interested parties should be avoided if this has the potential to impair professional conduct or judgment. As we have already mentioned, the ministry did not receive any report on the aforementioned issue."
The reaction of Kinneret Zadaf:
"I wholeheartedly reject the attempts to undermine the integrity of Israel's medal winning, since all I aspired to in the Grand Prix was to simulate the Olympic Games for all their difficulties, including that - that the judges be the toughest and strictest, and therefore Ariel and other serious Olympic judges also judged the competition. Only Malice can give an event a negative interpretation, instead of praising it. Soon we will think that there are those among us who regret that Israeli gymnasts brought gold medals only with honesty and thanks to hard work."
Regina Davidov's response:
"Throughout all my years as a judge, I used to judge honestly solely based on the performance of the gymnasts on the surface. Regardless of the judging procedure during the competition - we judges, in a friendly way, exchange opinions between all of us. I am surprised by the polygraph results, which I am hearing for the first time only now, because I I know that everything I said was true. The one who is wrong, and not for the first time in the world, is the polygraph. I spoke the truth, and only the truth."
Genia Morogovsky's response:
"I see a deliberate harm to the work of female athletes and coaches and an attempt to trample all the achievements. Results are made in the training hall and on the competition surface."
Ella Samoflov's response:
"In my opinion, it's ridiculous to bring up things from 11 years ago. Whether the things were said in the distant past, or not - they have no meaning today. I judge without any preferences and without bias." |
|
.
.
