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Da un po' di tempo gira sui social la notizia che Arianna Fontana (undici medaglie olimpiche nello SHORT TRACK)
potrebbe cambiare nazionalità. A prescindere dall'opinione che possiamo avere sulla sua decisione (non ancora confermata), è inquietante constatare come parli di un atteggiamento della Federazione Italiana Sport Ghiaccio FISG che protegge comportamenti vessatori nei confronti di un'atleta. Proprio in un periodo in cui abbiamo aperto un'indagine sui metodi di allenamento e le sevizie nella ginnastica ritmica. Anche se qui sembra di riscontrare un mobbing di tipo orizzontale (tra "colleghi") il sistema italiano sembra proteggere alcune poltrone anche nel mondo degli sport su ghiaccio, e questo fatto è inquietante.
Lascio Salt Lake City dopo aver rimesso i pattini ed esplorato nuove opzioni. Ho deciso di aggregarmi al viaggio che Anthony aveva già in programma qui per vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti e SLC nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico. Vorrei ringraziare gli allenatori e i gruppi d’allenamento con cui ho pattinato mentre ero qui. Grazie per aver accolto me e il mio allenatore a braccia aperte 🙏
È passato un po' di tempo dall'ultima volta che vi ho aggiornato sui problemi che ho dovuto e devo affrontare. Purtroppo non ci sono state comunicazioni costruttive sulla mia partecipazione ai Giochi Olimpici del ‘26 da parte della FISG dopo che, dall’aprile scorso, ci sono state ammissioni, da parte del presidente della FISG, di errori commessi e fatto promesse che non sono mai state mantenute. Lo staff rimane, in parte, quello che ha permesso ad atleti di prendermi di mira durante gli allenamenti e questo non è accettabile.
La strada davanti a me non è facile, ma so che non tollererò più che il personale tecnico e federale prenda decisioni per isolarmi senza assumersi la responsabilità di queste decisioni.
Alla base della nostra società c'è il senso di responsabilità nei confronti delle proprie azioni e parole. Non vedo perché dovrebbe essere diverso nello sport. Negare e non affrontare i problemi ha solo creato più problemi e so che non posso avere quel tipo di persone o problemi intorno a me se decidessi di continuare.
Questo non è mai stato un "anno sabbatico", non ho gareggiato perché non posso giustificare di gareggiare per una federazione che condona comportamenti e decisioni dannose nei miei confronti. Finché quelle decisioni e azioni saranno approvate, non tornerò e se dovessi decidere di competere in futuro, il mio percorso sarà completamente separato da quello che il direttore tecnico e il suo staff hanno pianificato per il gruppo italiano. In quel caso, mi dispiacerà non allenarmi con il resto degli atleti italiani, ma la mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile. 💔
Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione.
FONTE: Instagram personale di Arianna Fontana
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Ovviamente sarebbe da condannare questo "mobbing orizzontale", se così fosse, ma non ho mai voluto fare considerazioni in merito perché per quanto ne sappiamo noi davvero potrebbe non corrispondere alla realtà effettiva. In fin dei conti l'altra campana non si è mai sentita pienamente.
Al contrario della ritmica, mi pare che in questo caso la situazione sia molto più "fumosa" e i veri retroscena difficilmente saranno resi pubblici.
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L'altra campana dovrebbe quantomeno suonare...
il silenzio non è un buon segnale, ignorare la denuncia di un atleta non è un bel comportamento.
Quindi a me la faccenda inquietava. Non giudico il suo desiderio di cambiare nazionalità (se è arrivata a questo punto, doveva stare veramente male, e comunque non l'ha ancora fatto, potrebbe essere solo una "minaccia").
E francamente lo shrot track lo seguo solo alle Olimpiadi quindi non conosco i nomi... ma la FISG gestisce anche il pattinaggio di figura e mi piacerebbe sentire una risposta da parte loro in merito alla vicenda, non che fosse ignorata, ecco.
Qui, stava la parte inquietante, uguale alla ritmica. Ignorare le denunce di un'atleta sull'ambiente malsano che si può creare in ambito lavorativo.
Dovrebbe essere prassi di TUTTE le aziende, in realtà. Ma lo sport è sotto i riflettori e può dare il buon esempio.
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Dall'altra parte era stato accennato qualcosa, soprattutto dalla persona che era stata additata come responsabile (ai tempi era uscita una risposta che ora non trovo). Onestamente non sono comunque sicura che le modalità siano state quelle adeguate, e seguendo la vicenda da un po' di tempo mi pare di capire che ci sono un po' di ombre da entrambe le parti. Poi chissà...
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Non è comunque bello avere tante ombre nello sport 
a fronte di ciò che è accaduto nella ritmica soprattutto.
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4 replies since 31/1/2023, 12:21 160 views
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