Pattinaggio francese e abusi sessuali

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    Attualmente sui social sta impazzando una nuova polemica.
    Tento di districare i contenuti, perché sulla mia bacheca appaiono molti articoli in francese e non conoscendo la lingua, sono costretta a ricorrere ai traduttori automatici.

    CITAZIONE
    Sarah Abitbol: dopo le sue terribili rivelazioni, il suo ex allenatore riconosce "relazioni intime inadeguate" e chiede il suo perdono

    In una nota scritta inviata ad AFP, Gilles Beyer non nega le accuse dell'ex pattinatore, ma tenta una timida difesa.

    Con l'uscita di un libro di testimonianze assolutamente congelanti, Un si long silence (éditions Plon), l'ex pattinatrice Sarah Abitbol è su tutti i set radiofonici e televisivi. La donna citata nei più bei premi francesi nella disciplina ha denunciato le azioni spaventose di un ex allenatore . Lei lo accusa di violenza sessuale e stupro ripetuto, da quando era una stella nascente sul ghiaccio e quindi una minore. I fatti che descrive nel suo lavoro risalgono al 1990 e si sarebbero protratti per un periodo di due anni.

    Il nativo di Nantes spiega che all'età dell'adolescente, il formatore esercitava una certa forma di ammirazione su di lei, sebbene oscillasse tra le posizioni del mentore e del boia, che gli impediva per molto tempo di fare luce sulle sue azioni. A 44 anni, la donna che ha vinto il bronzo ai campionati del mondo nel 2000 ha reso note le sue verità e intende aiutare le altre sportive abusate sessualmente a parlare. Molti hanno appena seguito l'esempio questa settimana , nelle pagine del quotidiano L'Equipe.

    Riconosce i fatti ma mette in dubbio le circostanze esatte
    Questo venerdì 31 gennaio, di fronte alla portata delle dichiarazioni del suo ex protetto, l'accusato si offre il diritto di rispondere. Gilles Beyer, che si è unito alla top 10 europea nel 1978 prima di distillare il suo consiglio ai pattinatori esagonali, non ha contraddetto le parole di Sarah Abitbol. In una dichiarazione scritta inviata ad Agence France Presse (AFP), ha effettivamente ammesso di aver avuto "rapporti intimi" con i pattini in pensione. "Se i miei ricordi delle loro esatte circostanze differiscono dalle sue, sono consapevole che, dati i miei doveri e la sua età all'epoca, questi rapporti erano in ogni caso inappropriati", ha detto. specialmente ai nostri colleghi. Coglie l'occasione per presentare il suo ". Tuttavia, deve affrontare sanzioni penali molto pesanti. Ricordiamo che in Francia lo stupro incarica il suo autore di una pena che va dai 15 anni di carcere all'ergastolo.

    fonte

    Ho però capito che la vicenda di abuso denunciata dalla pattinatrice in questione (Sarah Abitbol) risale a 20 anni fa ed è avvenuto a causa dell'allenatore Gilles Beyer... ma che il meccanismo di abusi è andato avanti per molto e nulla è stato fatto per risolvere la situazione, anzi si mettevano a tacere i testimoni e si spaventavano gli atleti con la minaccia di esclusione dalla squadra francese.
    Ora, molti "campioni del passato" come Philippe Candeloro e Gwendal Peizerat si stanno associando alla causa per sperare di cambiare le cose e le "capocce" che proteggono i colpevoli... parliamo di Didier Gailhaguet... già, proprio lui, ancora lui. Il fantastico presidente francese che con lo scandalo di Salat Lake City ha provocato il cambio di sistema di punteggio, colui che dopo essere stato sospeso all'incarico è tornato. Ed ecco... beh, non bastano un po' di risultati truccati in carriera, sembra voglia seppellire tutta la faccenda degli abusi sessuali.

    Sarah Abitbol répond à son ex-entraîneur accusé de viols : "Je ne l'excuse en rien"

    Intervista a Philippe Candeloro

    Gwendal Peizerat invece ha pubblicato ieri questo sul suo profilo facebook:
    CITAZIONE
    2013!!!!! 2013!!!!! Le nom qui n’est pas cité est celui de Gilles Beyer. Didier Gailhaguet est celui qui l’a désigné pour être dans l’exécutif fédéral, responsable (et présent tout au long) de la tournée de spectacle de l’équipe de France après l’éviction décidée par la ministre. 2013!! En 2014 Didier Gailhaguet était réélu président contre toute une équipe d’anciens Athlètes regroupés dans une campagne de l’espoir. Après cela, et pour punir leur engagement dans cette campagne, certains, en poste d’entraîneur ont subi les représailles et ont perdu leur travail.

    2013!!!!! 2013!!!!! Il nome che non è citato è quello di Gilles Beyer. Didier Gailhaguet è colui che l'ha designato per essere nell'esecutivo federale, responsabile (e presente durante tutto) del tour di spettacolo del team di Francia dopo l'esclusione decisa dal ministro. 2013!! Nel 2014 Didier Gailhaguet era rieletto presidente contro tutta una squadra di ex atleti raggruppati in una campagna della speranza. Dopo di che, e per punire il loro impegno in questa campagna, alcuni, in carica di allenatore hanno subito le rappresaglie e hanno perso il lavoro.
    Video

    Quindi, lo scandalo era già noto da tempo... soltanto non si è mai portato avanti il procedimento verso il colpevole / i colpevoli.


    Se riuscite a capire qualcosa di più, o a trovare articoli in inglese / italiano, non esitate a postare!

    Mi correggo... in realtà ci sono già degli articoli, ma considerando che è vanityfair.it non mi fido molto.


    CITAZIONE
    La ex campionessa di Francia e vincitrice di medaglie agli Europei e ai Mondiali di pattinaggio, racconta in un libro le violenze subite da parte dell'allenatore
    È una denuncia personale che diventa collettiva. L’ex campionessa francese di pattinaggio Sarah Abitbol, ora 44enne, ha raccontato la violenza sessuale subita da parte dell’allenatore nei primi anni Novanta e quello che definisce «il silenzio organizzato nello sport di alto livello». La storia della pattinatrice, che si allarga ad altre atlete francesi, somiglia a quella delle ragazze della squadra di ginnastica statunitense (le loro testimonianze sono nella gallery in alto) vittime delle molestie del medico Larry Nassar e della mancata protezione da parte della Federazione.

    Sarah Abitbol, che ha vinto medaglie agli Europei e ai Mondiali, ha raccontato la sua storia a L’Equipe e Le Nouvel Observateur, oltre ad averla messa in un libro che sta per uscire: Un silenzio così lungo.

    La pattinatrice mette sotto accusa il suo ex allenatore Gilles Beyer imputandogli violenze sessuali e stupro da lei subiti fra il 1990 e il 1992. «Cominciò a fare cose orribili, fino ad abusi e a stuprarmi a 15 anni. Era la prima volta che un uomo mi toccava».

    L’allenatore diceva alla madre della ragazza di tenerla con sé per gli allenamenti e invece la violentava, nel parcheggio, negli spogliatoi, negli angoli nascosti del palazzetto del pattinaggio. «Non è facile raccontare a 44 anni di essere state violentate a 15», racconta, «ho pronunciato quella parola solo 14 anni dopo davanti al mio psicologo. Mi fa ancora male oggi. Quello che ho scritto cambierà la mia immagine e farà soffrire chi mi sta attorno, ma spero anche che faccia esplodere l’omertà. Mi fa paura, ma è la parola giusta: mi ha violentata».

    Sarah Abitbol è sposata da 11 anni e ha una figlia nata nel 2011. Il passato è però ancora con lei. «Sono una handicappata della vita, murata nell’angoscia. Ancora oggi ho paura quando esco di casa. Ho il terrore di andare nei luoghi che non conosco. Ho una fobia per i luoghi chiusi. Ho sempre bisogno delle finestre aperte a casa e in auto. I parcheggi mi portano crisi di angoscia come la notte, il tempo e il luogo in cui approfittavi di me».

    Il suo caso non sarebbe isolato. Altre ex pattinatrici accusano Beyer, ex pattinatore diventato allenatore. Helene Godard lo accusa di aver avuto rapporti con lei fra i 13 e i 14 anni. Anne Bruneteaux e Béatrice Dumur accusano un altro tecnico, Michel Lotz, di aver abusato di loro negli anni Ottanta. Erano appena tredicenni. Tutti negano o rifiutano di rispondere.

    Da repubblica:

    CITAZIONE
    La violenza sessuale e il "silenzio organizzato nello sport di alto livello". La ex pluricampionessa di Francia e vincitrice di medaglie agli Europei e ai Mondiali di pattinaggio, Sarah Abitbol, attualmente 44enne, parla del suo dramma a L'Equipe e L'Obs. Medaglia di bronzo ai Mondiali di pattinaggio artistico a coppie nel 2000, la Abitbol accusa il suo ex allenatore Gilles Beyer di violenze sessuali e stupro su di lei fra il 1990 e il 1992, mentre lei aveva fra 15 e 17 anni: "Cominciò a fare cose orribili, fino ad abusi e a stuprarmi a 15 anni. Era la prima volta che un uomo mi toccava" racconta alla vigilia dell'uscita di un suo libro sull'argomento, "Un silenzio così lungo".

    Ma lo scaldalo sarebbe ancora più largo. Altre ex pattinatrici accusano Beyer, a sua volta campione di Francia nel 1978, di averle violentate. Ma non soltanto lui, anche altri allenatori vengono coinvolti. Helene Godard, un'altra illustre ex, accusa Beyer di aver avuto rapporti con lei fra i 13 e i 14 anni, Anne Bruneteaux e Béatrice Dumur accusano un altro tecnico, Michel Lotz, di aver abusato di loro negli anni Ottanta, quando erano appena tredicenni. Gli allenatori chiamati in causa negano tutto o rifiutano di rispondere.
     
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    Che gli è preso ai francesi quest'anno ?

    Quando piove, grandina [cit.]
     
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    Credo che molti tipo Philippe e Gwendal vogliano approfittare del momento di celebrità della faccenda (federazione francese = scandalo) per togliersi qualche sassolino nella scarpa... qualche conto in sospeso con il presidente Didier Gailhaguet.

    A ragione, perché se ha coperto abusi sessuali (oltre ad aver corrotto le giurie) merita di essere cacciato.
    Sinora nessuno è riuscito a far scendere Didier Gailhaguet dal suo piedistallo... ma credo che molti lo abbiano in antipatia. Troppo potente da troppo a lungo al potere in questo sport.
    In sostanza stanno solo "approfittando" dell'uscita del libro della Abitbol per parlarne (oltre a darle il supporto che si merita, per tentare di far pagare le colpe a chi ha abusato di lei).
     
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    Ho trovato oggi questo articolo di approfondimento.
    Lo riassumo brevemente, aggiungendo le mie considerazioni per ricostruire il quadro generale.

    Il procuratore di Parigi avrebbe aperto un'indagine, anche "per identificare eventuali altre vittime che possano aver subito reati simili nel contesto descritto" nel libro della Abitbol.
    Poiché i fatti di cui si parla risalgono al 1990 e di conseguenza rischiano di essere prescritti (non conosco la normativa francese in materia, ma è probabile che sia così) queste parole potrebbero significare che il procuratore vuole verificare se si sono verifcati altri fatti simili in epoca più recente che consentano di perseguire i colpevoli senza incorrere nella prescrizione.
    Ma le parole del procuratore significano anche che esiste la sensazione che i fatti denunciati dalla Abitbol non siano isolati.
    E in effetti altre tre pattinatrici hanno accusato lo stesso Beyer e altri allenatori, non mi è chiaro se prima o dopo la pubblicazione del libro.
    Beyer nei primi anni 2000 sarebbe stato oggetto di un paio di inchieste amministrative, di cui una da parte del ministero dello sport, a seguito della quale il ministero ha rescisso il contratto di collaborazione tecnica con lui. Fatto alquanto significativo.
    Beyer però sarebbe rimasto comunque nell'orbita della federazione anche in seguito.
    Oggi il ministro francese dello sport parla chiaramente dell'esistenza di una "disfunzione generale" nellambito della FFSG e chiama in causa direttamente il presidente Gailhaguet al quale avrebbe chiesto (senza esito) di dimettersi.
    Il ministro ha preannunciato una conferenza stampa per mercoledi (oggi) promettendo nuove "rivelazioni".

    Aspettiamo e vediamo.

    Nel frattempo tiro qualche conclusione
    Siamo in presenza di fatti gravissimi.
    - Gravissimi perché si parla di violenza sessuale in danno di minori ("molto minori", 13-15 anni)
    - Gravissimi perché sarebbero stati perpetrati da allenatori, abusando di un ruolo che conferisce autorità sui minori e che comporta attribuzione di fiducia da parte dei genitori
    - Gravissimi perché non si sarebbe trattato di episodi isolati, ma di più fatti riguardanti più allenatori e più minori
    - Gravissimi perché queste vicende erano in qualche modo venute alla luce, ma la Federazione non è riuscita nè a tutelare i minori, né a punire i responsbili né a metterli in condizione di non nuocere ulteriormente. Infatti risulta che Beyer sarebbe rimasto nell'ambito dello sport del ghiaccio molto a lungo dopo il 1990.
    - Gravissimi perché non solo i colpevoli non sono stati puniti, ma chi aveva il dovere di vigilare avrebbe fatto di tutto per insabbiare la vicenda, e rifiuta ancora adesso di assumersi le sue responsabilità.

    I condizionali sono d'obbligo, tutto va ancora provato e dimostrato.
    Ma vari articoli, compreso quello che ho linkato, riferiscono che Beyer avrebbe ammesso "relazioni intime e inappropriate" (sic!) con la Abitbol.
    Inappropriate...
    Anche se non vi fosse stata violenza, persino se lei fosse stata consenziente (faccio l'avvocato del diavolo) un fatto del genere sarebbe comunque imperdonabile. Perché un allenatore esercita autorità e potere sui minori che gli sono affidati, e non deve approfittarne o abusarne. MAI.

    Sono basito.
    Se anche la metà di quello che sta emergendo è vero, qui è molto peggio del #metoo.

    Non c'è che dire. Bell'ambientino quell del pattinaggio francese.

    (scusate lo sfogo. Mi considero una persona liberale e tollerante su molte cose, ma su altre sono intransigente)

    Edited by Tran-Ky-Ky - 5/2/2020, 16:16
     
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    Grazie per il riassunto e le precisazioni, Tran.
    Condivido la tua opinione.

    In vita mia ho visto compagne di squadra perdutamente innamorate dell'allenatore... in quel caso potrei capire la definizione "inappropriata" della relazione.

    Ma questo non e il caso... sj tratta di un abuso ed è un crimine.
    Speriamo sia fatta giustizia, anche se è tardi, meglio che mai.
     
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    Nuovi aggiornamenti.
    Martedì 4 febbraio quattro membri dell'ufficio esecutivo della FFSG si sono dimessi, prendendo in tal modo le distanze da Gailhaguet (articolo)
    Ieri, mercoledì 5 febbraio, nel corso di una conferenza stampa in serata, il ministro francese dello sport (la campionessa di nuoto Roxana Maracineanu) ha rivelato che nel 2011 il presidente Gailhaguet aveva richiesto al comitato esecutivo della federazione la reintegrazione di Beyer come manager della squadra junior, quindi in un ruolo a contatto con minori. In questa veste Beyer ha partecipato ai campionati mondiai junor del 2011.
    Nella medesima conferenza stampa, il ministro ha invitato nuovamente Gailhaghet a dimettersi. A margine è poi giunta la precisazione che l'invito a dimettersi è condiviso da tutto il governo.
    Nella stessa giornata Gailhaguet ha a sua volta tenuto una conferenza stampa, nel corso della quale si è difeso con durezza.
    Ha definito il ministro dello sport "drappeggiata nelle sue certezze". Ha evocato l'immagine di una "federazione sotto accusa" attaccata da un "ministro moralista" e da "oppurtunisti di circostanza che non vedono un palazzetto del ghiaccio da più di dieci anni".
    Ha negato di aver mai protette Beyer, affermando al contrario di aver disposto una commissione d'inchiesta su di lui nel 2000.
    Ha attaccato direttamente il ministro ricordando un caso di abuso sessuale che ha coinvolto il suo club di nuoto (uno stile davvero squisito il suo, non c'è che dire).
    Infine ha enumerato le azioni preventive contro gli abusi sessuali messi in opera dalla sua presidenza.
    In particolare, la separazione degi spogliatoi maschili e femminili, la nomina di più donne come capo-delegazione, la collaborazione con un'associazione di sensibilizzazione contro la violenza sessuale, circostanza quest'ultima immeditamente smentita dall'associazione stessa.

    Insomma, si sta sollevando una vera tempesta. Altri presidenti di club chiedono la testa di Gailhaguet, la cui posizione sembra sempre più isolata.

    Vedremo cosa succederà.
    La sensazione mia è che questa vicenda, al di là della sua indiscutibile gravità, stia diventano uno strumento per attaccare un personaggio assai potente e ormai scomodo.
    Il che può essere un bene, ma attenzione.
    La responsabilità penale è personale. Beyer e gli altri coinvolti risponderanno direttamente all'autorità giudiziaria, se e in quanto ancora possibile e se e in quanto sarà accertata la loro condotta delittuosa.
    La responsabilità politica è invece collettiva. Nel senso che chi sapeva, o era in grado di sapere, e ha taciuto, ignorato, nascosto fatti di questo tipo, permettendo la creazione di un sistema ormertoso, dovrà risponderne di fronte a tutti i tesserati e al potere politico e amministrativo.
    Ma sarebbe un errore, e un'ipocrisia, pensare che il solo Gailhaguet debba pagare per tutti, per quanto l'uomo attiri più antipatie che simpatie.
    Le sue colpe sono condivise da molti altri, da tutti coloro che in questi anni hanno usufruito e tratto vantaggi dal sistema di potere da lui creato, e che come lui si trovavano nella condizione di sapere e intervenire, ma non l'hanno fatto.
    E ho il sospetto che molti di questi potrebbero presto passare sul banco degli accusatori, se già non è successo.
    insomma, è sempre la solita squaliida parabola.
    È il destino di tutti coloro che creano sistemi di potere basati su complicità e connivenza, quello di essere abbandonati da coloro che hanno a lungo mangiato alla stessa greppia.
    Sic transit gloria mundi.
    Ma transiterà davvero o il prode Didier la scamperà anche stavolta?
    Lo scopriremo presto.


    PS
    Durante la sua confenza stampa, Gailhaghet ha anche dichiarato che non verranno assunte misure disciplinari nei confronti di Morgan Ciprès per la vicenda che lo riguarda. Quindi Vanessa e Morgan potranno, se vorranno, partecipare ai mondiali.
     
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    Gailhaguet era ed è troppo potente perché 1 o 2 persone potessero / possano riuscire a contestarlo. Sarebbero stati gambizzati all'istante. Nessun individuo si sarebbe messo contro di lui singolarmente, serviva / serve un'azione di massa e uno scandalo mediatico (e non solo quello della corruzione) per detronizzarlo.

    Si evince che tanti se non tutti i possibili testimoni di irregolarità, avevano paura di parlare... allenatori, giudici, medici... avrebbero perso il lavoro.
    Serviva e serve un'azione collettiva come quella di adesso per prendere il coraggio di testimoniare... che poi, magari qualcuno ha solo piccoli indizi e non prove concrete.

    Spero che i francesi riescano a debellare questo cancro.
     
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    Un'iniziativa lanciata su facebook e ripresa da Gwendal Peizerat, invita a mostrare i paralame (skate-guards) in segno di solidarietà verso le vittime e l'intenzione di proteggere i pattinatori.

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    Nota a margine: con tutta la bontà dell'intento, Gwendal Peizerat mi sembra entrato in campagna elettorale, a mio parere sta puntando ad essere eletto come presidente al posto di Gailhaguet.

    In ogni caso Gailhaguet non ha alcuna intenzione di dimettersi.

    CITAZIONE
    Mentre il ministro dello sport Roxana Maracineanu ha chiesto a Didier Gailhaguet di dimettersi dalla sua posizione di patrono degli sport sul ghiaccio, quest'ultimo ha indicato martedì che non avrebbe preso una decisione prima della fine dell'ispezione effettuata dal ministero Sport .

    "Il ministro, dopo aver annunciato che stava mettendo in atto un'ispezione generale, il presidente della federazione che sono attenderò i risultati di tale ispezione prima di prendere una decisione sulle dimissioni richieste dal ministro", ha dichiarato Didier Gailhaguet la sera margine di uno straordinario ufficio esecutivo della Federazione francese degli sport sul ghiaccio (FSG) organizzato presso la sede dell'organizzazione a Parigi.

    Contemporaneamente... sembra che si voglia schierare Brian Joubert dalla parte di
    Come si evince da questo articolo.
    Tuttavia sono parole un po' generiche, che soltanto il titolo dell'articolo fa passare come una pura difesa per Gailhaguet.

    Una parte di me vuole credere che non sia sua intenzione difendere il presidente a spada tratta ma che sia stato "usato" per questo scopo... altrimenti ne sarei delusa.
    Non escludo comunque che vogliano strumentalizzare altri vecchi campioni con lo stesso intento.
     
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    Intervista a Natalie Péchalat

    CITAZIONE
    Madame Figaro . - La pubblicazione del libro Un si long silence di Sarah Abitbol ha messo in luce la violenza sessuale nel pattinaggio francese. È stata una sorpresa per te?
    Nathalie Péchalat. - Da qualche parte, me lo aspettavo in particolare perché movimenti come #MeToo avvisavano bene questo problema di aggressioni sessuali. Tuttavia, sono rimasto sorpreso dal fatto che Sarah Abitbol fosse una delle vittime . La sua testimonianza, come quella di altre donne, è molto commovente. Non avrei mai immaginato così tanto orrore.

    Come spieghi questa omerta nel pattinaggio?
    Ci sono molte cose Da un lato, la selezione degli atleti non è solo legata alle loro prestazioni fisiche; la volontà dell'allenatore e della federazione pesa anche in bilico. Inoltre, nel pattinaggio come in altri sport, il rapporto con il corpo è diverso. È uno strumento di performance che viene utilizzato da molte persone, ad esempio team medici. Il nostro corpo non ci appartiene più. Solo, ci sono dei limiti, quindi la necessità di impostare un frame.

    Durante la sua conferenza stampa, Didier Gailhaguet ha comunque negato di essere a conoscenza delle azioni di Gilles Beyer ...
    Penso che Didier Gailhaguet , in qualità di presidente della Federazione francese degli sport sul ghiaccio (FFSG), debba assumersi la sua responsabilità morale. Il suo ruolo era di cercare, prevenire, sensibilizzare. Ciò di cui mi pento nei suoi ultimi discorsi è che in nessun momento si sente responsabile. E senza consapevolezza, non ci saranno soluzioni. Tutti devono sentirsi preoccupati, non solo Didier Gailhaguet ma anche il suo comitato esecutivo, i presidenti delle leghe e dei club.

    Perché, insieme ad altri atleti del Comitato olimpico nazionale francese, hai creato una colonna in solidarietà con le vittime?
    Perché dobbiamo allertare e chiedere la vigilanza di tutti. Siamo tutti in grado di agire ciascuno al nostro livello. Insieme, proponiamo quattro misure per far accadere le cose (leggi sotto). Abbiamo anche cercato, attraverso questo forum, di fornire il nostro sostegno al Ministro dello sport, Roxana Maracineanu, il cui progetto principale per il 2020 sarà quello di combattere tutti i tipi di violenza nello sport, compresa la violenza sessuale. Naturalmente, questa faccenda non è specifica per il pattinaggio, ma sfortunatamente riguarda tutti gli sport e tutti: ragazze, ragazzi, bambini e persino adulti. Nessuno è al sicuro.

    Pensi che la liberazione della parola nello sport sia solo all'inizio?
    Sì, questo è certo e dobbiamo continuare a parlare. Non si tratta affatto di sporcare il mondo dello sport, né di spaventare i genitori, ma di fare tutto in modo che le cose cambino e che, domani, i bambini saranno al sicuro. Non veniamo in un campo o in una pista di pattinaggio per trovare un mondo di silenzio e sofferenza. Veniamo lì per essere realizzati.

    Quali azioni dovrebbero essere intraprese per impedire che ciò accada di nuovo in futuro?
    La chiave è la consapevolezza da parte di federazioni e club. Il ministero francese e il comitato olimpico nazionale hanno già capito e le cose stanno iniziando a muoversi. Tuttavia, sono necessari piani di prevenzione e sensibilizzazione, è innegabile. Si tratta anche di creare una cellula d'ascolto per le vittime. In questo modo, si può essere avvisati del comportamento deviante di un individuo e quindi aprire un'indagine giudiziaria. La legge sportiva deve essere trasformata in modo tale che un predatore sessuale comprovato non possa più essere in contatto con bambini o potenziali prede. Nel caso di Gilles Beyer, era inammissibile concedergli una simile posizione alla luce di sospetti e lamentele. Infine, controlla i precedenti penali del personale e dei volontari.

    Come campione di pattinaggio, quanto ti senti responsabile?
    Tutti i campioni o ex campioni oggi si sentono responsabili. Alcuni bambini hanno iniziato a praticare sport dopo averci visto sorridere in televisione e salire sul podio. Alla fine, furono incoraggiati a spingere la porta dei club. La nostra parte di responsabilità potrebbe non essere diretta, ma facciamo parte della catena.

    Le 4 misure richieste da atleti di alto livello
    1. La creazione di una cellula d'ascolto della vittima, indipendente dalle federazioni e richiesta per rispettare l'anonimato più completo;
    2. Il controllo sistematico dei casellari giudiziari e dei casellari giudiziari di volontari, allenatori e dirigenti di club e federazioni da parte di una cellula neutrale;
    3. L'attuazione di azioni di formazione , sensibilizzazione e prevenzione per educare bambini, adolescenti, allenatori e dirigenti in tutte le strutture sportive;
    4. Il divieto a vita di qualsiasi professione in contatto con i giovani , qualunque sia il campo, per tutti i comprovati aggressori e predatori sessuali.
     
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    Abbiamo appena cominciato a raschiare la superficie...

    Da questo articolo francese "Abuso nel pattinaggio: Didier Gailhaguet copre un allenatore accusato di molestie a Nizza?" ... emergono nuovi casi di abusi.

    CITAZIONE
    - Secondo le nostre informazioni, molti pattinatori del club di Nizza stanno facendo causa al loro ex allenatore che accusano di molestie morali.
    - Secondo la loro testimonianza, diversi studenti minori sono stati insultati, spinti all'anoressia e manipolati tra il 2010 e il 2017.
    - La Federazione, informata in diverse occasioni di questi sospetti di maltrattamenti, non ha mai agito, lasciando i servizi del Ministero dello Sport per montare un fascicolo che alla fine ha portato alla sospensione dell'allenatore per cinque anni nel 2018.
     
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    Come sempre dopo le prime affermazioni pian piano si scoperchia il vaso di Pandora. Nonostante sia una realtà ormai ben conosciuta purtroppo in molti sport, è sempre inquietante e "sorprendente" vedere per l'ennesima volta cosa si può nascondere dietro le quinte.
     
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    Una bella notizia, finalmente:

    Didier Gailhaguet annuncia le sue dimissioni da presidente della FFSG

    fonte

    Insomma, non siamo riusciti a liberarci di lui dopo aver scoperto la corruzione dei giudici, nè per quanto fosse illegale la continua proroga del suo mandato, abbiamo dovuto aspettare il caso di insabbiamento abusi sui minori.

    Mi fa ridere la sua dichiarazione:

    CITAZIONE
    Didier Gailhaguet non è più il presidente della Federazione francese degli sport sul ghiaccio. Nel cuore dello scandalo della violenza sessuale che scuote il pattinaggio francese , lo storico boss del pattinaggio francese ha finalmente deciso di arrendersi. "Dopo aver parlato a voce alta e chiarito la mia verità su ciò che è la nostra bella federazione, e per puro piacere, ho preso con filosofia e dignità, ma senza amarezza di fronte alla sua ingiustizia, con la testa alta, la decisione saggia dimettersi ", ha spiegato alla stampa fuori dal quartier generale della Federazione.

    Ma non ti preoccupare, testa alta o bassa, dì pure quello che vuoi l'importante è che te ne vai.
    Avresti dovuto farlo nel 2002 a Salat Lake City. Quindi niente vittimismo definendo "ingiustizia" qualcosa che doveva essere fatto 20 anni fa.
    Il recente scandalo di abusi è soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso, l'hai ben riempito nel corso dei decenni con molte altre cose. Non mi sorprenderei di scoprire che ha messo lo zampino per far alzare i punteggi di una nota coppia di danzatori francesi o far lievitare i pcs di un certo atleta che gareggia nel maschile.
    Ma appunto, dovevamo aspettare un reato più grave.

    CITAZIONE
    La decisione è stata presa a seguito di un consiglio federale straordinario tenuto sabato. Didier Gailhaguet afferma di aver preso la decisione di dimettersi, senza voto interno. Prima di annunciare il suo ritiro, Didier Gailhaguet ha difeso il suo record: "Sì, la nostra federazione è bellissima, sì, è salutare", spiega. È giunto il momento per l'onda d'urto che ha colpito di passare a un'altra sequenza, quella della pacificazione. "

    Già... meglio dimettersi che essere cacciato a calci nel sedere, vero? Fa meno male alla reputazione e lascia spazio per altre cariche "politiche" future.
    Fanno così anche i ministri dei vari governi europei.


    Comunque addio, Didier ...
    (non) è stato bello :hello:
     
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    CITAZIONE (Andrea Rika @ 8/2/2020, 17:10) 
    Comunque addio, Didier ...
    (non) è stato bello :hello:

    Speriamo che sia un addio e non un arrivederci...
    Non dobbiamo dimenticare che pochi anni dopo essere stato interdetto per lo scandalo di Salt Lake City, Gailhaguet era nuovamente presidente della federazione francese.
    E che nel 2015, allo scadere del mandato di Ottavio Cinquanta, presentò la candidatura per succedergli alla presidenza dell'ISU.
    Candidatura che venne considerata autorevole e che solo per poco non si concluse con la sua elezione.
    Questo la dice lunga su quali amicizie, alleanze o complicità (scegliete voi il termine che ritenere più adeguato) possa contare, non solo in Francia, ma anche in ambito internazionale.
    La parola fine di questa vicenda (parlo della lotta di potere in seno alla FFSG) non è ancora stata scritta, secondo me.
     
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    Alla fine non si è più saputo niente.
    Le notizie sul virus hanno coperto tutte le altre.
    Mi auguro che questa faccenda non cada nel dimenticatoio.
     
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    Secondo gli ultimi articoli Nathalie Pechalat è stata eletta in sostituzione a Gailhaguet come presidentessa della French Federation of Ice Sports.

    Link 1
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    Non so niente di francese e notizie in inglese non ne ho trovate purtroppo :( quindi non ho idea sul proseguimento dell'indagine.
     
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16 replies since 3/2/2020, 15:01   1385 views
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