ISU: Cambiamenti radicali potrebbero arrivare

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    CITAZIONE (Andrea Rika @ 23/10/2019, 15:35) 
    Non è un supercomputer che serve, ma una supervisione sull'operato dei giudici.
    Dai GOE positivi ad un salto sottoruotato atterrato male?

    Sei espulso dall'ISU.
    Fine.

    Quello che dici c'è già.
    Funziona? No. Il problema è che anche quello o non viene applicato o viene applicato male.
    Mettiamo una supervisione ai supervisori?
     
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    Suvvia ragazzi, giudicare un salto sui pattini non è assolutamente paragonabile ad un calcolo astrofisico: non serve un computer per farlo, al massimo la moviola e correttezza professionale... è soltanto quest'ultima che manca.

    E il giorno in cui sarà un computer a valutare una performance umana, credo che smetterò di seguire quello sport. Sia pattinaggio che tuffi o artistica.

    Il pattinaggio non è un cronometro, non è asettico... no, nemmeno negli elementi di salto o nelle trottole: non vanno contati i giri al minuto nè le distanze sul ghiaccio. C'è un'armonia complessiva di cui il giudice deve tener conto anche nel gesto tecnico.
    E l'algoritmo della sensibilità umana non è stato ancora trovato e introdotto in nessuna macchina. Non credo nemmeno ci serva.

    Oltretutto, non so come pensate sia fattibile questa cosa fantascientifica :roftl.gif:
    con la tecnologia attuale, i computer sono in grado di riconoscere i volti, occhi, bocca, naso...
    ma per tracciare il movimento di braccia e gambe e paragonarlo ad uno schema "ideale" secondo le proporzioni che variano da individuo ad individuo (e una posizione che varia di continuo sulla pista), c'è bisogno di sensori piazzati sulle varie parti del corpo in modo che la macchina riesca a calcolare come le varie parti si muovono in profondità.
    Avete idea del costo? Una gara di pattinaggio diventerebbe dispendiosa come un film di fantascienza.

    Senza contare le spese di realizzazione di un software del genere. E chi potrebbe permetterselo? Già sono molte le gare minori dove non viene usato il sistema ISU per carenza dei computer che servono a calcolare il punteggio.
    Piedi per terra...

    E se il giudizio "artistico" fosse ancora in mano a giudici corrotti, tutto sto ambaradam non servirebbe a niente.

    Vi dico l'unica cosa che potrebbe essere comandata dal computer nel sistema di punteggio:
    IMPOSSIBILITA' di assegnare GOE POSITIVI ad un salto SOTTORUOTATO
    in presenza del > il sistema non mostra i valori positivi e il giudice non può materialmente schiacciare +1

    Vi ricordo che nella pallavolo è l'arbitro a decidere se la palla è fuori e nella scherma chi assegna per primo la stoccata.
    Usano la moviola, non un computer... e qui non ci avviciniamo nemmeno all'assegnazione di un voto "di stile" ma ad un dentro/fuori e prima/dopo.
     
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    CITAZIONE (.d7. @ 23/10/2019, 16:51) 
    CITAZIONE (Andrea Rika @ 23/10/2019, 15:35) 
    Non è un supercomputer che serve, ma una supervisione sull'operato dei giudici.
    Dai GOE positivi ad un salto sottoruotato atterrato male?

    Sei espulso dall'ISU.
    Fine.

    Quello che dici c'è già.
    Funziona? No. Il problema è che anche quello o non viene applicato o viene applicato male.
    Mettiamo una supervisione ai supervisori?

    No, non c'è già... mai sentito di sanzioni ISU verso giudici palesemente di parte, nè di espulsioni... come invece è accaduto nella ritmica, per fare un esempio.
    Alla fine delle gare ISU c'è sempre un tavolo tecnico fra i giudici, che teoricamente DOVREBBERO discutere dei punteggi assegnati... e forse di eventuali migliorie? Ma non ne esce mai una parola, commento o comunque, negli eventi successivi non s'è mai aggiustato il tiro.
    Se trovi un articolo che parla di un giudice che ha fatto favoritismo negli ultimi 8 anni ed è stato radiato, ti prego di linkarlo. Sarei felice di scoprirlo...
    Mentre ho ancora negli occhi l'immagine di Sotnikova che alle olimpiadi 2014 abbraccia la giudice che praticamente aveva seguito e valutato le sue gare durante tutta la stagione. Qui mancava qualcuno che supervisionasse addirittura le assegnazioni giudici - tappe GP. Solitamente vengono cambiati tra maschile e femminile appunto per evitare che facciano prendere una direzione alla stagione.

    La "supervisione" che ha funzionato è stata quella ai danni di Anna Capellini e Luca Lanotte, europei 2017 a Ostrava.
    A short dance finita qualcuno ha telefonato facendo notare un elemento apparentemente illegale (credo lo avessero già presentato durante la stagione) facendo abbassare il loro punteggio di 1 punto, quel tanto che bastava perché fossero sorpassati dai danzatori russi. Fu inutile perché passarono avanti con la free dance dove alla fine (vi ricordo il momento epico) Luca disse: "-1, ciao!"

    Un caso del genere andrebbe oltre anche al supercomputer.

    Quindi ritorno alla domanda principale: servirà a qualcosa cambiare il regolamento diminuendo la quantità di PCS assegnabili?
    No, le combine ci saranno sempre :lol3.gif: faranno più lavoro sui GOE.
    Segneranno sottoruotati a chi non deve vincere e lasceranno correre gli errori di chi deve salire sul podio.

    E anzi... il fatto che diminuiscano i PCS mi fa temere per quegli atleti dal pattinaggio sublime come Jason Brown che verranno definitivamente affossati da coloro che puntano tutto sui quarupli ma mancano di tutta la parte di skating skill (e parlo di movimenti sulla pista, non parte artistica).
     
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    Andando a diminuire le voci inerenti i components, è molto probabile che alzeranno a sua volta il fattore di moltiplicazione.
    Non credo che ci si possa aspettare che diventino meno influenti, una proposta di quel tipo avrebbe difficoltà a venire approvata dal consiglio.
     
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    Magari elimineranno quelle voci “nebulose” che già da ora sono valutate senza senso logico come Skating Skills (che seguono sempre a ruota il tes senza considerare le basi del pattinaggio) e Composition che ha già subito un duro colpo con la proibizione di tutti i salti in seconda metà (regola, questa, che ha sbugiardato l’incapacità di valutare un programma dalla composizione equilibrata da uno totalmente squilibrato). In definitiva le transition vengono valutate per quello che sono e così la performance...interpretation of the music è sempre andata, appunto, a interpretazione...
     
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    "It is no secret that the judge must evaluate too many criteria during the competition and it does not always work efficiently".
    Ok, ci sta, anche se io temo che in generale i PCS così tanto spesso scandalosi che vediamo non sia inefficienza ma ben altra cosa che qui evito di dire ...

    Ho letto (me l'ha detto "mio cuggino", no, peggio, Facebook ...) che la Bianchetti, in "Crepe nel ghiaccio" (libro che non ho letto), dice che solitamente i giudici valutano i PCS soprattutto andando a vedere gli atleti in allenamento (!), perchè durante la competizione sono troppo impegnati a valutare la parte tecnica.

    Ammesso che ci sia (e probabilmente c'è) un problema di "superlavoro" dei giudici con il cumulo TES e PCS, invece di farsi venire "the main idea is to reduce the number of evaluated components" non si potrebbe meglio pensare ad una giuria separata per i PCS, lasciando solo i GOE all'altra?
    Non dico necessariamente altri nove giudici, magari una giuria distinta di solo altri tre o cinque.
     
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    CITAZIONE (AstorGG @ 23/10/2019, 20:10) 
    Ho letto (me l'ha detto "mio cuggino", no, peggio, Facebook ...) che la Bianchetti, in "Crepe nel ghiaccio" (libro che non ho letto), dice che solitamente i giudici valutano i PCS soprattutto andando a vedere gli atleti in allenamento (!), perchè durante la competizione sono troppo impegnati a valutare la parte tecnica.

    Ammesso che ci sia (e probabilmente c'è) un problema di "superlavoro" dei giudici con il cumulo TES e PCS, invece di farsi venire "the main idea is to reduce the number of evaluated components" non si potrebbe meglio pensare ad una giuria separata per i PCS, lasciando solo i GOE all'altra?
    Non dico necessariamente altri nove giudici, magari una giuria distinta di solo altri tre o cinque.

    Io ho letto il suo libro, me lo regalarono anni fa.
    E confermo quello che hai scritto. Lo trovo un modo di agire corretto: il pattinatore NON cambia modo di pattinare tra allenamenti e gara, nè cambia la sua coreografia, non c'è modo di migliorare queste cose in 24h di tempo. (Sui salti e trottole sì, magari oggi sei sballato dal fuso orario e fai uno schifo, domani ti ripigli, oppure domani avrai mal di stomaco, chissà).

    Pertanto, è bene per il giudice farsi un'idea del livello dei pattinatori e prendere la misura dell'intero livello della competizione. Altrimenti, come fai ad assegnare un voto "artistico" al primo gruppo? Dai un 8, poi un 9, arriva Hanyu... ed è fuori scala di giudizio. Allora sai già che con i pattinatori giovanissimi e dai movimenti meccanici darai 6, a quelli più esperti e disinvolti 7 e poi arrivi all'eccellenza di 8 e 9.

    Anche perché poi il cervello del giudice dovrà concentrarsi sugli elementi tecnici.
    Quindi, a meno che il pattinatore non stia pattinando zoppo, con un braccio rotto o con i tendini legati dalla tensione (o manchi completamente gli elementi della coreografia) si è già guadagnato i suoi PCS negli allenamenti. Che male c'è?
    Nessuno, a meno che cada clamorosamente più e più volte ed i PCS non scendano di conseguenza.

    Comunque, i PCS che il giudice "registra" negli allenamenti, sono soltanto un'idea da cui partire.
    Come già detto, il pattinatore può fare un disastro, allora abbassi.
    O potrebbe fare la performance della vita, allora alzi il punteggio.

    Se invece non hai un'idea degli atleti che hai davanti, non appena entra il terzo gruppo, tu ti sei già dimenticato il primo. Seriamente, come fai a tenerti in mente 20 performance? E nelle gare più popolose, addirittura 40. E non tutti sono famosi.


    Ma il problema non è il regolamento o la "preparazione" dei giudici.
    Il problema resta uno e uno soltanto: onestà :flowers2.gif:
     
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    CITAZIONE (Andrea Rika @ 23/10/2019, 23:00) 
    Io ho letto il suo libro, me lo regalarono anni fa.
    E confermo quello che hai scritto. Lo trovo un modo di agire corretto: il pattinatore NON cambia modo di pattinare tra allenamenti e gara, nè cambia la sua coreografia, non c'è modo di migliorare queste cose in 24h di tempo. (Sui salti e trottole sì, magari oggi sei sballato dal fuso orario e fai uno schifo, domani ti ripigli, oppure domani avrai mal di stomaco, chissà).

    Su questo non sono d'accordo.
    Un pattinatore che "sente" la tensione della gara potrà facilmente pattinare meglio in allenamento ed essere legnoso e rigido in gara, in questo caso verrebbe favorito rispetto ad uno che affronta la gara con più autocontrollo.
    Perchè verrebbe giudicato in questo nel suo ambiente "favorito", che però non è quello che deve essere giudicato.
    Perchè la competizione è la gara ed è questa che deve essere giudicata, non l'allenamento.

    Quante volte abbiamo visto pattinatori che, per qualche motivo, erano tesi in gara al punto "da non sembrare quasi più loro" non solo e non tanto sui salti ma pure sulla presentazione? Un solo esempio: certe gare di inizio stagione scorsa della Medvedeva, nel periodo di crisi.
    E siccome conoscevamo la Medvedeva ci siamo accorti subito della differenza, che andava oltre la sua complessa transizione tecnica.
    Magari in allenamento andava ancora via sciolta e magari è per questo che le davano PCS più alti ...
    Ma non è giusto.

    La situazione mi ricorda certe affermazioni di commentatori di sci alpino, abbastanza frequenti, del tipo "eh, la Nadia Fanchini [scelgo un nome a caso] in allenamento è normalmente la più veloce tra le compagne di squadra, poi in gara ... E gli allenatori non se lo spiegano, se non con ragioni psicologiche".
    E poi la Nadia Fanchini [sempre un nome a caso] viene meritatamente battuta in gara.

    A me sembra corretto che un giudice "si faccia un'idea" del livello dei pattinatori andandoli a vedere in allenamento ma non che poi giudichi essenzialmente sulla base di ciò che ha visto nelle practice sessions.
    Se il lavoro di valutare GOE e PCS contemporaneamente è troppo gravoso per valutare anche questi ultimi in gara, ribadisco che a me la soluzione migliore sembrerebbe una giuria dedicata ai soli components.
    Poi, vadano questi giudici pure a vedere gli atleti nelle practice, benissimo, ma si concentrino su ciò che poi fanno in gara.

    Sul fatto che il problema, comunque, sia l'onestà o meno delle valutazioni, piuttosto che questo aspetto "da dove si giudica", sono d'accordo.
     
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    Se il pattinatore è legnoso in gara avrà ovviamente un punteggio inferiore a quello che il giudice aveva pensato, ma almeno ha idea del range di punteggio da assegnare.

    L'esempio eclatante è la Kostner, emotiva più di lei...
    Ma per quanto Carolina potesse essere tesa rispetto agli allenamenti, non è mai stata da 6 o da 7. Non ha mai grattato il ghiaccio sotto ai pattini, forse ha solo ridotto la sua interpretazione e perso un paio di gesti della coreografia.

    La tensione fa... ma non al punto da stravolgerti da 6 a 8.
    E comunque ripeto, se l'atleta performa male, il punteggio PCS deve scendere anche con la logica del "giudico gli allenamenti".

    Ciò che il giudice fa negli allenamenti, è una bozza mentale dei punteggi. Non arrivano al bnchetto con il foglietto già scritto.
    Sono semplicemente informati sul parco atleti. Come aver studiato i contenuti della riunione prima di iniziare il meeting con i colleghi.
     
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    In questi ultimi anni ho seguito innumerevoli gare in video e un numero discreto dal vero. Mi sono spesso chiesto come facciano i giudici a mantenere la concentrazione per tutto il tempo quando io, comodamente seduto sul mio divano, mi distraggo, affondo nei miei pensieri e a volte perdo per intero il programma di questo o quell'atleta, pur avendolo davanti agli occhi.
    Sugli spalti di un palazzetto ci sono anche i disagi. Il freddo, la scomodità, le gambe che dopo un po' si anchilosano...
    Seguire una gara dal vivo è impegnativo, anche solo da spettatore. E ci sono appuntamenti (europei, mondiali, ma anche tanti altri) che hanno decine e decine di partecipanti, il che significa segmenti di tre, quattro ore, anche più.
    I giudici (intendendo con questo termine anche il pannello tecnico) devono restare attenti e concentrati per tutto questo tempo, con pause minime (una decina di minuti scarsi fra un gruppo e l'altro, una ventina per il rifacimento ghiaccio) e durante queste pause sgranchirsi, mangiare qualcosa, scaldarsi, magari fare pipì.
    Per quanto possano essere allenati e preparati, mi immagino che dopo un po' la stanchezza si faccia sentire, l'attenzione cali, l'occhio si faccia meno pronto nel cogliere i rapidissimi gesti degli atleti, (sfido chiunque a restare concentrati con i piedi ghiacciati) e questo magari succede proprio quando scendono in pista i più importanti, quelli che si giocano la vittoria.
    Tutta questa lunga premessa per dire che, al di là delle critiche e lamentele che sovente ho rivolto ai giudici, mi rendo conto che il loro è un lavoro decisamente difficile.
    Il che giustifica anche un certo grado di tolleranza da parte dell'ISU nel valutare le loro prestazioni. Quando un giudice deve valutare correttamente centinaia di gesti tecnici che durano mediamente qualche frazione di secondo, e devo farlo per ore continuativamente, ci sta che commetta degli errori, e ci sta che l'ISU non sia troppo severo nei suoi confronti.
    Per questo non mi scandalizza il fatto che i giudici precostituiscano le proprie opinioni osservando gli atleti durante gli allenamenti. Se questa pratica è accompagnata da una giusta dose di rigore intellettuale, non c'è nulla di male. Ed è vero che i PCS, lungi dall'essere solo un giudizio artistico, riguardano anche aspetti tecnici (skating skills ad esempio) che non mutano da un giorno all'altro per un determinato atleta. Un approccio di questo tipo è più onesto rispetto a dare un giudizio a casaccio su un'atleta sconosciuto che si è seguito con disattenzione durante la gara.
    Il problema è che tutta questa situazione può essere facilmente sfruttata da chi, con malizia, voglia invece pilotare il giudizio in favore di determinati atleti. Gli errori umani, inevitabili, diventano un sottobosco nel quale nascondere il dolo.
    Per queste ragioni trovo sensate quelle proposte tese a semplificare l'operato dei giudici, quale appunto l'eliminazione di un paio di voci di PCS che nella pratica finiscono per essere ridondanti.
    E per questa stessa ragione sono rimasto molto perplesso di fronte alla decisione, del recente passato, di aumentare il grado dei GOE da +3/-3 a +5/-5.
    Mi chiedevo: se già dev'essere difficile assegnare in grado di giudizio su una scala di sette, quanto lo sarà di più assegnarlo su una scala di undici? E quanto a casaccio sarano assegnati a questo punto i GOE?
    Proprio quest'ultimo esempio, con le conseguenze negative facilmente prevedibli che ha portato, mi fa pensare che non esista una chiara volontà di agevolare il compito dei giudici, ma al contrario una maliziosa volontà di mantenere una "zona torbida" dove poter all'occorrenza fare i propri comodi.
    Questo è il nodo principale da risolvere. Poi si potrà discutere se sia meglio continuare ad affidarsi all'occhio umano o se, e in che misura, aumentare gli ausili elettronici.
    Gli errori, in ogni modo, ci saranno sempre, e vanno accettati. Il problema è di credibilità generale.
     
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    Ok, resto della mia idea ma non voglio farla troppo lunga.

    Faccio solo un paio di obiezioni, anzi tre:
    1) chi ci dice che i giudici vadano a vedere (e usare come non irrilevante base di giudizio) gli allenamenti di tutti e non solo dei top player (se no, non è un giudizio con metodo paritetico)?
    2) anche ammesso che lo facciano (ma non ci credo), quante opportunità hanno di vedere in allenamento un esercizio "completo", quindi ben giudicabile anche come coreografia e presentazione complessiva, e non spezzoni di programma che l'atleta mette poi assieme nei giorni successivi?
    3) anche ammesso che lo facciano, non possono farlo per tutti negli stessi giorni, per oggettiva mancanza di tempo. E' accettabile che uno parta a giudicare in gara con l'"idea" dei components di un atleta che ha visto il giorno prima e quelli di un atleta che magari è riuscito a vedere, per esempio, tre mesi prima? Perchè non è vero che i components non si affinano con i progredire della stagione, si affinano eccome, come si affinano i programmi (e ciò a parte la disonestà di certi giudizi continuamente "crescenti" fatti per premiare certuni in vista dei finali di stagione, vedi Sochi 2014).

    O basarsi sugli allenamenti non è un metodo usato in modo realmente significativo, e mi va bene se è una "survey" generale per "graduare la scala" e anche per vedere nuovi atleti, ma se diventa una componente significativa del giudizio in gara allora secondo me è altro sintomo che c'è qualcosa che non va.
    E magari non per colpa dei giudici.

    Io capisco perfettamente la difficoltà dei giudici ed è per questo che, dato che la riconoscono gli stessi addetti ai lavori, scindere la giuria in due "dedicate" mi sembrerebbe più efficace che il togliere qualche voce dai PCS (anche se, effettivamente, voci molto "borderline" come gli Skating Skills potrebbero essere tolte e fatte ricadere "de facto" nei GOE).
     
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    Scusate la stringatezza ma ho poco tempo.
    La giuria separata per i PCS sarebbe una scelta sacrosanta. E rendere elettronico tutto ciò che è possibile rendere elettronico.
    I PCS devono poter raggiungere il valore del TES nel punteggio finale, ergo dovrebbero essere regolarizzati e fattorizzati in questo senso.
    Sono contrario all'eliminazione della voce Skating Skills (farla ricadere nei GOE significherebbe avallare gli scandali attuali, con Chen che prende più di Brown e Trusova che sfiora il 9), favorevole a eliminare l'inutile Performance, che non significa assolutamente nulla - e che in passato è stata sede di ulteriori scandali, vedi Patrick Chan che prendeva i 10 con tre cadute.
    Su altri aspetti (vedi innalzamento dell'età per i senior, sacrosanto per le donne checché ne bercino i vari profeti in patria) abbiamo già discusso.
     
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    QUESTIONE "ALLENAMENTI"
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    Infatti guardare gli allenamenti è un metodo che ti AIUTA a formulare i tuoi giudizi, non l'unico criterio su cui il giudice si basa per assegnare il punteggio, questo non lo ha mai detto nessuno, men che meno Sonia Bianchetti nel suo libro.
    Lei INVITA a guardare gli allenamenti, non a farne il metro di giudizio della competizione, assolutamente. Ed io lo trovo corretto.

    Esempio. Sei chiamato a giudicare una gara con questi atleti:
    Yuzuru Hanyu
    Nathan Chen
    Michael Brezina
    Vincent Zhou


    Adesso invece devi giudicare costoro:
    Evsey Minsk
    Eichichi Onizuka
    Lupin Renoir
    Achille Valenti


    Quale delle due gare sarà più facile da giudicare? A quale delle due gare, saprai quale giudizio di PCS assegnare al primo atleta che pattinerà sul ghiaccio?

    Prima gara fra ovvi campioni rinomati.
    Ad Hanyu darai minimo 9 nei PCS, sai che lui a meno di grandi cappellate è l'imperatore supremo del mondo e allora, se fa una performance da urlo, dai un 10 diretto. Agli altri pure, sai da dove partire, quanto bene possono fare e quanto scendere in caso di errori. Il tuo cervello è preparato.

    Seconda gara tra sconosciuti.
    A Minsk che tu non hai mai visto in vita tua, che voto assegnerai, non conoscendo nemmeno il livello dei suoi avversari? Magari ti sembra bravino e gli dai un 7... poi arriva Onizuka ed è un po' peggio ma non tanto, allora facciamo 6.75, poi arriva Renoir e porco cane, mi sembra a metà fra i due, ora che voto gli metto? Ancora 6.75, ma così non c'è distacco tra Renoir e Onizuka, è ingiusto... Renoir meritava di più rispetto ad Onizuka e Minsk ancora di più. Poi arriva Achille che mi fa un inizio di programma spettacolare e si dimentica la coreografia alla fine per la troppa emozione... ed io mi sono goduto la sua performance iniziale perché ero convinto di dagli +1 su quel 3flip iniziale, mentre il mio collega ha perso 1 secondo in più a selezionare i GOE sul monitor e si è perso quell'intenso passaggio coreografico. Lo sfortunato Achille emotivo si becca un 6 di media, sebbene potesse arrivare a 6.25.
    Arcipeppola, domani è il giorno del free skate e i distacchi dello short program non rispecchiano la situazione reale, tutto perché non conoscevo le potenzialità del primo pattinatore e gli ho dato un giudizio a caso, non ho messo abbastanza distacco tra il primo e il secondo in ordine di discesa sul ghiaccio e poi non sapevo come rimediare con gli "atleti di mezzo".
    E badate bene, in questa classifica immaginaria ci sono 4 atleti. Cosa succede quando ne devi mettere 20 nel range di 2 punti? Chiami il time out? Alzi bandiera bianca?
    Praticamente, se non sai chi vai a giudicare, ti si fonde il cervello.

    E' anche per questo motivo che i giudici internazionali devono essere esperti, informati e aggiornati. Passatemi il termine mondano, devono essere sempre "sul pezzo".

    Poi, è sempre PIU' FACILE giudicare una gara di campioni rispetto ad una di piccoli pattinatori, a detta della Bianchetti. Che errori può fare un Hanyu su un 3 axel? Hm, forse esce incidendo un solco profondo sul ghiaccio e storcendo il naso. Diamogli solo un +1, per oggi.
    Che errori può fare uno studente delle superiori che si allena 5 volte alla settimana su un 3 axel? Mano giù con saltellino, lama che atterra piatta, rotazione rubata, piedi brutti in aria... e il suo compare che si allena solo in inverno è storto in aria, atterra comunque, solo che c'ha il ginocchio piegato in uscita, ha sbracciato come se dovesse scacciare le mosche e pattina lento come una lumaca.
    Che GOE diamo a loro due?



    QUESTIONE SPLIT GIURIA

    Scindere la giuria in 2 a me sembra una cosa poco fattibile.
    Bisogna sempre pensare che il sistema deve funzionare per TUTTE le gare in tutto il mondo, non soltanto per il top level che seguiamo noi dalla tv.

    Significa che devi inventare un sistema in grado di giudicare contemporaneamente i campionati mondiali ed i bambini che fanno le gare regionali o provinciali. E in quest'ultimo tipo di gare, a causa della ristrettezza economica, i giudici non sono 9 o 10*, ma 5... come fai a dividere in due una giuria di 4 o 5 persone?
    Risulterà che non avrai abbastanza persone per giudicare gli elementi tecnici, come farai ad avere il valore più alto e più basso da togliere... e a fare una media?



    *scusate non sono andata a contarli precisamente tra controller, segretario ecc
    ma provate a guardare i PDF delle gare minori e troverete pochi giudici dedicati al pannello tecnico.
     
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    Non torno volutamente sul discorso "allenamenti e PCS", sul quale ho già detto il mio pensiero e le mie obiezioni, e sto alla questione "giuria separata per i PCS".

    Dire che il regolamento sulla composizione delle giurie deve valere per "tutte le gare del mondo", anche la garetta rionale a Roccacannuccia di Sotto (se avesse una pista di ghiaccio ...), secondo me è smentito dal fatto che almeno il numero dei giudici del pannello tecnico è previsto sia variabile.
    Quindi già, ragionevolmente, si prevede che per gare minori il numero di giudici disponibili sia minore.

    Non vedo perchè non si potrebbe dire che per queste gare minori la giuria dei PCS coincida con quella dei GOE mentre per le, molto più importanti e critiche, gare al top ci sia una giuria separata.
    Come si fa per il calcio, dove non c'è il VAR in Promozione ma in Serie A c'è.

    Su altre questioni relative ai PCS credo di avere idee diverse da quelle dell'ottimo Ilya, per me il pattinaggio è "artistico" (e il termine "di figura" lo trovo obsoleto di fatto, quando applicato al pattinaggio odierno) e gli Skating Skills "de facto" sono una valutazione tecnica duplicata, che a rigore (anche se non ne faccio una battaglia) potrebbero e forse dovrebbero essere tolti dai components.
    Se no, diamo punti e GOE "tecnici" alla Trusova (un nome a caso ...) per i bei quadrupli che fa e poi pure altri nei components per gli "Skating Skills", perchè la Trusova, si, "interpreta poco" ma "sa pattinare". Glielo hai già riconosciuto nei GOE, giusto o sbagliato che fosse, perchè devi poter raddoppiare il "bonus" anche nei PCS?

    Per me, il fatto che quattro components su cinque siano legati all'"interpretazione" e potrebbero direttamente essere usati per definire la prestazione di un danzatore (e in una certa misura pure di un attore!), che nessuno potrebbe negare che sono "artisti", è ciò che secondo me giustificherebbe ampiamente l'uso ufficiale della definizione "pattinaggio artistico".
    Che, per inciso, secondo me è molto più "artistico" della ginnastica artistica (disciplina, peraltro, in cui il solo corpo libero femminile è eseguito a ritmo di musica).

    E dato che sono sostenitore del pattinaggio "artistico", ovviamente non sarei per nulla d'accordo nell'eliminare Performance.

    Ma qui mi sono spostato su un discorso forse troppo generale, però importante soprattutto nel momento in cui il pattinaggio artistico, o di figura che dir si voglia, rischia di trasformarsi in un "pattinaggio ginnico" fatto solo di salti.

    Edited by AstorGG - 24/10/2019, 14:15
     
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    Perché allora dovresti avere 2 manuali ISU.
    - 2 regolamenti gare che gli allenatori e coreografi devono studiare (alcuni allenano sia i top che gli agonisti "normali").
    - 2 announcement di cambio regolamento (tipo i famosi video di quando introdussero il sistema con +5 GOE).
    - 2 diversi corsi di formazione per i giudici (e per loro costa partecipare).
    - 2 diversi corsi di aggiornamento per i giudici (e costa organizzarli).
    - 2 diversi software da inserire nel pc utilizzato dai giudici durante le gare (e costano).
    - Moltiplica il lavoro per 4 categorie: uomini, donne, coppie e danza. Anzi 5, abbiamo anche il sincronizzato.
    - E non puoi addestrare i nuovi giudici internazionali nelle garette minori: praticamente quando il giudice vuol fare il "salto di qualità" da gara regionale a nazionale, si trova davanti un sistema di giudizio completamente diverso.


    Inoltre non ci sono soltanto le gare regionali dei bambini, ma anche quelle adulti (ce ne sono tante soprattutto negli USA).
    Vedi quella internazionale di Oberstdorf, che segue il sistema ISU ed è considerato il "mondiale" della categoria.
    Questi adulti dovrebbero fare gare con una giuria unica per le garette meno importanti e poi trovare giurie separate a Oberstdorf?
    Ciò implicherebbe magari che alla garetta a Milano io ricevo un certo livello di PCS e poi a Oberstdorf mi vedo crollare il punteggio e non salgo sul podio, perché con tale sistema di giurie separate risulta necessario avere salti più difficili per vincere, mentre di solito posso giocare sul sicuro. Certo la categoria adulti non fonda la propria vita sullo sport, ma pagano soldi della quota d'iscrizione per partecipare alle gare ed è giusto che siano trattati equamente.

    Per i giovani agonisti è uguale: come fanno a capire se il loro programma funziona durante la fase delle regionali, se i sistemi di giudizio dei campionati nazionali sono diversi? Un pattinatore emergente potrebbe perdere il podio e quindi la selezione al Junior Grand Prix, ad esempio.


    Esistono già gare di pattinaggio valutati con sistemi diversi e meno complessi di quello ISU.
    In Italia si chiamano USIP o OPEN e sono molto più amatoriali.
    Le fanno i bimbi e i ragazzini che si allenano 2-3 volte la settimana e non sono ad alti livelli, o che hanno iniziato tardi, tipo 8 o 12 anni, almeno quelli che incontrai io.
    Ma questi risultati non contano per il ranking-selezioni ISU e viceversa, sono due sistemi separati appunto perché hanno sistemi di giudizio diversi.


    Queste sono le prime difficoltà che mi vengono in mente ad usare due sistemi di giudizio diversi per la stessa disciplina, ma potrebbero essercene altre.
    Il metodo e il sistema di giudizio deve essere uno, condiviso in tutto il mondo. Altrimenti si rischia di sperperare risorse e creare gran confusioni.


    Francamente non so se ci sia uno sport che a livello di federazione internazionale (quella che poi gestisce le gare olimpiche) consenta due sistemi di giudizio differenti.
    Ma il karate non entrava alle olimpiadi appunto perché le varie parti non erano in grado di concordarsi su questo aspetto (e anche altri, of course).

    Poi magari qualcuno ci parla del sistema di punteggio utilizzato dalla ginnastica ritmica... e ci da qualche spunto.
    MA le ginnaste di ritmica (le migliori al mondo!) dicono in alcune interviste "se il nostro sistema fosse come quello del pattinaggio artistico che è più chiaro..."
    allora non so quanto valga guardare al loro sistema, che negli ultimi anni risulta ancor più fumoso di quello del pattinaggio!

    Poi magari l'ISU deciderà di fare un cambiamento radicale.
    Ma tutto questo significa muovere una macchina grandissima, lenta, pesante e costosa.
     
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