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Vanessa Ferrari (Orzinuovi, 10 novembre 1990) è una ginnasta italiana la prima a conquistare una medaglia d'oro ai Campionati mondiali di ginnastica artistica nel 2006.
Per questa storica vittoria ha ottenuto il Collare d'oro del CONI, e nel 2007, a 17 anni, è stata nominata Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Soprannominata «la farfalla di Orzinuovi», ma anche «la Cannibale», è stata la prima ginnasta italiana ad eseguire lo Tsukahara avvitato "Silivas", un doppio salto indietro raccolto con doppio avvitamento.
Ha partecipato a tre edizioni dei giochi olimpici (Pechino 2008, Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016) e a numerose edizioni dei campionati mondiali ed europei di ginnastica, di cui le prime partecipazioni, a partire dal 2004, da juniores; in totale, fino ad ora, ha collezionato 5 medaglie mondiali e 10 medaglie europee.
Nel 2005 ai Giochi del Mediterraneo ha vinto la medaglia d'oro in tutte le specialità di ginnastica artistica, tranne un argento alle parallele asimmetriche; con la partecipazione e le vittorie ottenute nell'edizione del 2013 è diventata l'atleta italiana più vincente nella storia di questa competizione, in quanto detentrice di otto medaglie d'oro.
A livello nazionale detiene 22 titoli (7 nel concorso generale) ai Campionati Assoluti, di cui il primo vinto nel 2004 e 11 scudetti vinti con la squadra Brixia Brescia nel Campionato di Serie A1.
L'esercizio al corpo libero con cui è diventata campionessa del mondo.
Edited by Jantar - 10/2/2017, 13:20. -
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Esercizi a confronto: la qualifica e la finale del corpo libero a Rio.
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Enrico Casella (allenatore della nazionale) ha pubblicato a ottobre 2016 questo video di Vanessa impegnata ad aiutare le bimbe in palestra, titolando: Vanessa Ferrari ..... Nuovo Aspirante Allenatore ???
Beh, speriamo di sì!
Video. -
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Non ricordo dove lo avevo letto, ma mi pare avesse poi dichiarato che sorprendentemente le era piaciuto molto aiutare ad allenare le bambine. Spero che quando si ritirerà definitivamente sceglierà di rimanere come allenatrice.
Intanto comunque sta recuperando un po' di difficoltà dopo l'infortunio, oltre ad allenare il tabak (nuovo salto per lei) date le nuove esigenze del codice che vogliono una diagonale con arrivo in avanti.. -
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A Vanessa verrà dedicato uno dei dodici documentari di una serie intitolata Nazionali, che verrà trasmessa da Rai2 a partire dalla prossima domenica.
Gazzetta. -
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Video molto interessante dal canale olimpico:
Video. -
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Dopo l'infortunio è tornata e ha vinto un oro al corpo libero in coppa del mondo!
Video. -
Sasha Ice Moscow.
User deleted
Super ! Brava ! . -
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Un applauso a Vanessa che torna, dopo infiniti infortuni ed interventi, a vincere un bellissimo bronzo al corpo libero sulle note di Bella Ciao proprio il 25 aprile, agli Europei di Basilea
Godetevela!!!
Vanessa Ferrari: “Medaglia di resistenza e resilienza, la mia dedica va all’Italia”
Fonte
Vanessa Ferrari non conosce limiti e a 30 anni ha saputo salire sul podio agli Europei 2021 di ginnastica artistica. Lo ha fatto a sette stagioni di distanza dall’ultima volta, conquistando una spettacolare medaglia di bronzo al corpo libero. La bresciana ha dettato legge sulla pedana di Basilea e ha brillato di luce propria, meritando ampiamente l’alloro dopo un ultimo mese particolarmente difficile in cui ha sconfitto Covid-19 e non è riuscita ad allenarsi con continuità. Nonostante non fosse al top della forma, la Farfalla di Orzinuovi si è distinta ancora una volta, palesando un’immortalità agonistica invidiabile e scrivendo una nuova pagina romantica dello sport italiano.
Vanessa Ferrari, che si è messa al collo l’ottava medaglia in carriera agli Europei (la quinta al corpo libero, spiccano gli ori del 2007 e del 2014), ha analizzato a caldo la sua prestazione ai microfoni della Rai: “Sono partita per cercare di raggiungere l’obiettivo, puntavo al gradino più alto. Purtroppo la tensione, la stanchezza, il fatto di non essermi allenata al meglio… Non sono stata precisa e quindi va benissimo per ora il bronzo. So che valgo più di questo. Se avessi fatto tutto giusto avrei meritato di più, ma per ora va benissimo così“.
L’azzurra punta ora alla convocazione per le Olimpiadi di Tokyo: “Sono tornata sui quattro attrezzi per cercare anche, nel caso, un posto in squadra, vedremo. Io sto cercando di fare del mio meglio, questa è l’unica cosa che conta. Sono tornata a fare ginnastica dopo la rottura del tendine. Sto facendo di tutto, andrà come deve andare“. L’allieva di Enrico Casella si è anche soffermata sulla scelta della musica, “Bella Ciao” nel giorno della Festa della Liberazione: “È capitato così, è stata una bella cosa. Arrivare terzi con questo esercizio significa che posso fare meglio, bastava fare meglio qualche arrivo, ma questa è la ginnastica. Promesse per il futuro? Io cerco di fare del mio meglio, mi sto mettendo in gioco“.
Poi ha proseguito attraverso i canali della Federginnastica: “La medaglia di oggi è per me un simbolo di resilienza e di resistenza. Lo dimostra la mia storia agonistica fatta di successi e sconfitte. Non ho mai mollato. I miei sogni mi danno la forza per andare avanti. Dedico questa medaglia all’Italia in una data così importante per il nostro Paese, il 25 aprile. Speriamo di poterci liberare presto anche della pandemia e poter tornare a riempire i palazzetti, riaprire le palestre, far ripartire le società“.
“Dopo i tanti infortuni e le sfortune che ho avuto durante la mia carriera, spero che questo sia solo un punto di partenza per correre ancora di più, verso nuovi obiettivi E spero davvero che l’Italia si possa rialzare, come ho fatto io, dopo questo brutto periodo – continua il caporal maggiore dell’Esercito Italiano – Non gareggiavo in un Europeo dal 2015. L’anno prima, nel 2014, a Sofia, avevo vinto il titolo al corpo libero, ma a Montpellier stavo male e non sono riuscita a portare a casa il risultato sperato. Dopo cosi tanto tempo, tornare in una rassegna continentale sui quattro attrezzi non è stato facile. Nelle qualifiche ho provato a prendere la carta olimpica, però questo 25 aprile ce l’avevo nel mirino da molto tempo. È stata una finale tosta, sono arrivata un po’ stanca, dopo una settimana di allenamenti e competizioni, sempre in condizioni gara, con attrezzatura dura, e le gambe, soprattutto a trent’anni, lo sentono. Poi avevo un po’ di tensione di troppo addosso. Insomma, tutte queste cose insieme mi hanno fatto sporcare l’esecuzione (7.900 contro l’8.466 della britannica di origini azere Jessica Gadirova)”.
“Tre settimane fa ero a casa con il Covid, con i sintomi, stavo male. A pochi giorni dagli Europei fermarmi così non fa bene alla preparazione. Mi è mancato qualcosa. Non sto dicendo che è per questo che ho sporcato l’esercizio. Ho fatto i miei errori, non cerco alibi, però lasciatemi gioire di essere arrivata al bronzo malgrado tutto. Mi fa ben sperare per il futuro. Significa che ho ancora margini di miglioramento. Se ripenso ai vari lockdown, l’anno scorso sono stata più di un mese lontana dalla palestra, poi, al rinvio dei Giochi e di tante altre manifestazioni internazionali, anche qualificanti per Tokyo stessa, senza sapere per cosa ci si sta allenando, mi chiedo da sola come abbia fatto a mantenere la concentrazione”.
“Sto finendo il percorso di qualificazione da individualista, ma sono tornata sui quattro attrezzi anche per aprirmi la possibilità di andare in Giappone con la squadra (già ammessa dai Mondiali di Stoccarda 2019). Mi tengo aperte entrambe le possibilità, e una volta là mi giocherò le mie carte. Oltre che al corpo libero vorrei far bene nell’All around. Devo quindi migliorare il resto, incrementare e ripulire gli altri attrezzi. Pensavo di arrivare a Basilea con esercizi più competitivi a parallele e trave. Con quello che ho passato però, a causa di tutti questi imprevisti, ho dovuto ridimensionarli”.
“Dopo Montreal qualcuno mi aveva dato per finita (nel 2017 in Canada si infortunò gravemente proprio nella finale iridata al corpo libero). Dicevano che non sarei più tornata. Inizialmente devo ammettere che l’ho pensato anch’io, perché temevo che a quell’età, dopo un infortunio del genere, il tendine non sarebbe più andato a posto. Sono stata ferma per tanto tempo, ho ricominciato per non aver rimpianti. Mi sono detta, provaci ancora! Non so, sinceramente, se salirò sull’aereo per Tokyo, mancano mesi, però posso assicurarvi che ce la metterò tutta per realizzare il mio sogno. Come andrà a finire? Chi può dirlo. A me basta essere sicura di aver dato il massimo!”
Edited by Elettra_dancer - 27/4/2021, 02:17. -
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Vanessa si qualifica da individualista a Tokyo!!!
Trenta anni, caporal maggiore scelto dell’Esercito, una serie impressionante di infortuni e operazioni, la campionessa del mondo 2006 aveva l'ultima chance per qualificarsi in Qatar, dopo un anno di calendari e gare stravolte causa Covid (infezione che ha colpito lei stessa lo scorso marzo). L'ha sfruttata al meglio, vincendo sulle note di “Bambola” di Betta Lemme la prova di Coppa con un punteggio di 14.266, precedendo Lara Mori (13.633) e la brasiliana Oliveira (12.633). Piazzandosi al primo posto nella classifica generale dell’intero circuito biennale, organizzato tra mille difficoltà a Cottbus, Melbourne, Baku e Doha.
La diagonale che le costò un tendine
L'impresa di Vanessa Ferrari nasce anche da un rischio preso durante la sua esibizione. Durante l'esercizio al corpo libero la ginnasta ha riproposto la stessa diagonale dei Mondiali di Montreal 2017: una sfida alle sue paure, perché in Canada finì molto male, con la rottura del tendine d'Achille. Infortunio capitatole più volte, lasciando sempre dubbi sul proseguimento della sua carriera. Molto difficile il suo ultimo anno, ancora prima di contrarre il Covid ("e rimanere inchiodata a letto"): il lockdown ha chiuso la sua palestra (lei è allieva di Enrico Casella a Brescia), per rimanere in attività Vanessa ha scelto una strada "social" facendosi attrezzare dal fidanzato Simone Caprioli, ex rugbista, una palestra in garage e postando sui suoi canali video e tutorial che hanno aiutato molti a tenersi in forma.
Il traguardo del podio mai conquistato
Vanessa Ferrari avrà una nuova occasione di conquistare l'unico riconoscimento che ancora le manca: la medaglia olimpica. A Pechino 2008, nemmeno maggiorenne e già con un infortunio al piede, rimediò una prima delusione dopo i successi di Aarhus 2006 e Stoccarda 2007. A Londra 2012 e Rio 2016 i quarti posti al corpo libero hanno portato più frustrazione che soddisfazione. Ora il viaggio in Giappone, preceduto dalla bella prova di Doha, ma anche dal ritorno sul podio europeo dopo 7 anni, con un bronzo conquistato sulle note di "Bella Ciao" proprio nel giorno della Liberazione. Conclusa la sfida con Lara Mori con un abbraccio, ora Vanessa potrebbe addirittura rimettere in gioco la collega-avversaria per Tokyo: se fosse selezionata nella squadra che arriva alle Olimpiadi dopo il bronzo ai Mondiali 2019, lascerebbe libero un posto da individualista per la compagna esclusa. Un modo per addolcire questa sfida amara in Qatar.
Fonte. -
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E alla fine, quella medaglia olimpica tanto inseguita è arrivata. . -
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Eh si, ARGENTO!!
Foto di Ricardo Bufolin @federginnastica
Qualifiche AA squadra:
Finale squadra:
Finale individuale di specialità:.