Mary GARRET reintegrata alla Scala di Milano

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    Mariafrancesca Garritano, in arte Mary Garret, potrà tornare a ballare alla Scala



    Articolo di DanceVillage.com

    CITAZIONE
    Qualche anno fa alzò un polverone nel mondo incantato della danza, parlò di competizioni, sacrifici e soprattutto dell'anoressia della quale lei stessa fu vittima, tutti argomenti scottanti che le costarono il posto alla Scala di Milano dove ballava da quando aveva 18 anni.

    Oggi, però, è il giorno del riscatto, perché Mariafrancesca Garritano, in arte Mary Garret, la ballerina di Cosenza che con le sue dichiarazioni aveva messo a repentaglio la sua carriera, potrà tornare a ballare nel famoso teatro: la sezione lavoro della Corte d’Appello, infatti, ha accolto il suo ricorso, annullato la sentenza di primo grado che le dava torto e disposto il reintegro al suo posto di lavoro.

    La vicenda ebbe inizio nel 2010 con la pubblicazione del libro 'La verità vi prego sulla danza!' in cui smontando l’immagine romantica e flautata delle ballerine di danza classica, descrisse sacrifici al limite dello stremo e incredibili ambizioni personali. Aveva parlato della sua esperienza personale, di maestre di danza che la prendevano in giro perché cicciotella, della sua caduta nel burrone del disordine alimentare comune a molte sue colleghe: tutti argomenti, insomma, che squarciarono il velo di omertà con una forza devastante causando il suo allontanamento.

    Tuttavia, a provocare le furie della Scala furono alcune interviste che rilasciò successivamente, in particolare a media inglesi. Disse a chiare lettere che "una danzatrice della Scala su cinque soffre di disturbi alimentari": "L'ho fatto perchè credo che informare e informarsi sia un passo importante. Non ho cercato pubblicità, nè volevo danneggiare nessuno", si giustificò, ma dal teatro scaligero che l'aveva assunta come ballerina solista, partì nel 2012 il licenziamento per 'giusta causa'.

    Adesso, qualora lo vorrà, potrà tornare alla Scala proprio in virtù della decisione della sezione lavoro della Corte d’Appello: "Siamo ovviamente molto soddisfatti", ha detto il legale della ballerina Alessandro Russo, "Abbiamo sempre ritenuto di aver ragione, non c'è mai stato alcun intento di danneggiare la Scala, si sono creati una serie di equivoci e questo finalmente è stato capito".

    In questi anni Mary Garret non si è mai allontanata dalla danza e ha continuato la sua battaglia contro l'anoressia per insegnare che si può stare sulle punte senza mortificare il corpo e l'anima.
     
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    Giustizia fatta.
    Ma qualcuno ha mai criticato le ballerine russe per essere state protagoniste dei documentari sulla danza in cui si mostra la severità delle scuole russe?

    Questa storia mi fa poi riflettere. Esistono tantissimi documentari sulla danza-anoressia ma non ne ho mai visto uno dello stesso livello sulla moda-anoressia. Là dove non ti paragonano ai tuoi colleghi per dirti che devi dimagrire, ma te lo senti dire direttamente in faccia, quando hai una 40-42, che sei grassa e devi essere una taglia 36-38, e non per ballare leggiadra sulle punte ma semplicemente per entrare nei vestiti orridi di alcuni stilisti.
    Ma non vorrei andare OT (lol, admin cattiva).
     
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    Non che io sappia... anche perché, se ci pensi, in documentari come "A beautiful tragedy" sia la direttrice che le insegnanti erano sicuramente d'accordo col regista che ha girato il documentario nella loro scuola di danza, quindi erano pienamente d'accordo anche sul fatto che i loro metodi severissimi e le mortificazioni subite dalle allieve venissero mostrati al mondo intero.
    La scuola (o la compagnia) deve essere per forza d'accordo quando si gira un documentario, e credo purtroppo che per i russi sacrificare il proprio corpo così tanto sia una cosa normale nel mondo della danza, è proprio nella loro mentalità. Ci sono ballerine che fanno diete assurde e nemmeno se ne lamentano, pensano sia giusto così! Per non parlare dei valori prestabiliti per altezza-peso (spesso in base all'età) che sono resi PUBBLICI da molte accademie, come quella dell'Opéra de Paris... si nascondono tutti dietro la scusa che "si può essere magre come chiodi anche mangiando in modo sano e facendo semplicemente danza tutti i giorni, che fa bruciare tante calorie". Questo nessuno lo mette in dubbio. Ci sono ballerine che, facendo attività fisica tutti i giorni, possono mangiare quasi tutto quello che vogliono senza ingrassare nemmeno di un grammo... ma non si possono stabilire valori precisissimi per TUTTI gli allievi/aspiranti allievi. Ognuno ha una costituzione fisica e un metabolismo differenti... ci sono persone che, pur mangiando poco, sono più in carne di altre che mangiano parecchio, e non puoi pretendere che quelle persone debbano distruggersi per diventare come chi, per fortuna, ha un metabolismo più veloce o un fisico di natura più adatto ad una ballerina!

    L'anoressia nel mondo della moda è anch'essa una cosa risaputa... ma non ho mai sentito parlare di libri o documentari al riguardo. Magari esistono ma, come hai detto tu, non sono allo stesso livello. Ho visto e sentito parlare di campagne pubblicitarie contro l'anoressia tra modelle ma mai letto niente. Magari possiamo aprire un topic al riguardo in un'altra sezione =)
     
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    No, non serve un topic apposito per la moda-anoressia, l'argomento è davvero esaurito ancora prima di cominciare a parlarne, e a meno che non ci sia un documentario interessante (come detto sopra) non vedo il motivo di aprire un topic a vuoto.

    Sul fattore cibo-forma fisica è vero che alcune ragazze sono di costituzione magra senza bisogno di sacrifici (pochissime, ma esistono ragazze che pur sforzandosi di mangiare tanto, non ingrassano, perchè hanno un metabolismo troppo veloce). Tuttavia non è il caso di tutte le ballerine...
    Tuttavia le diete restrittive e gli allenamenti severi non mi impressionano mai (esistono in tutti gli sport) quanto la furia con cui gli insegnanti si rivolgono agli allievi.
    In alcuni documentari urlano (a che serve??? Ti sentono comunque) oppure li chiamano "stupidi" dicono "non sai fare niente". Questo è ciò che mi ripugna. Se a qualcuno non riesce qualcosa non è che urlando risolvi la situazione, nè dicendogli "non te ne riesce una giusta, oggi fai schifo". Per me è questo l'orrore. I maltrattamenti psicologici.
    Anche perchè un'insegnante 50enne sicuramente non sa più fare le stesse cose.
     
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    Figurati, l'ho detto solo nel caso in cui a qualcuno interessasse, personalmente non me ne intendo molto né di moda né del binomio moda-anoressia, per cui io stessa non saprei cosa dire in un eventuale topic nuovo xD

    Anche a me quei modi bruschi (anzi, chiamarli "bruschi" è riduttivo...) degli insegnanti nei confronti degli allievi fanno ribrezzo. Mary Garret ha fatto benissimo a parlare sia nel suo libro che all'estero di come si comportassero i maestri della Scala con gli allievi e con i membri della compagnia, pur avendo rischiato di perdere il lavoro.
    Per esperienza personale so che le urla non servono a niente, e ancor meno serve chiamare un allievo "stupido" perché non gli riesce un passo. Se c'è una cosa che non c'entra quasi nulla nell'eseguire determinati passi/giri/pose, è proprio l'intelligenza!
    Un allievo potrebbe anche essere un genio a scuola, ma se non ha la forza fisica necessaria è inutile urlargli che è stupido, perché non lo è! E sarebbe ancora più inutile paragonarlo ai compagni, creando invidie e competizioni malsane.
    Ci sono insegnanti, poi, che sono davvero il colmo, che ti chiamano "stupido/a" anche quando non riesci ad alzare abbastanza una gamba! Come se flessibilità e intelligenza andassero di pari passo! Ci sono allievi che hanno bisogno di fare tantissimi esercizi per migliorare la flessibilità prima di riuscire ad alzare le gambe di tanto, e se un insegnante non capisce questo allora non è affatto professionale e non merita nemmeno di essere chiamato tale.
    Potranno anche ottenere, con questi metodi, delle allieve che sanno alzare le gambe fino a toccarsi le orecchie, con la schiena che si piega come un giunco, ma che non saranno mai delle brave ballerine. Vedi la Skorik, bel fisico per la danza, con linee splendide e buonissima flessibilità... ma nessuna emozione + qualche errore tecnico di tanto in tanto.

    I maltrattamenti psicologici sono davvero in grado di togliere la passione ad un allievo. Io stessa ho conosciuto ragazze che danzavano da quando erano piccolissime e che avrebbero desiderato passare ogni singolo minuto della loro giornata a scuola di danza, ma che sono state smontate e scoraggiate da una cattiva maestra, che le ha portate a smettere di ballare.

    E poi... dire ad un allievo che è scemo non lo invoglia a impegnarsi di più, spesso serve solo a scoraggiarlo! Mi meraviglio di come molti ancora non lo capiscano.

    Quando parlo di esperienza personale, non mi riferisco nemmeno ad una grande accademia: nella mia normalissima scuola di danza, in cui le lezioni si tenevano solo 3 volte a settimana (4 per le ragazze dell'ultimo corso e le diplomande), le insegnanti dicevano cose del tipo "ma sei scema", "come fai a non capirlo", "testa di coccio", oppure, il colmo, "ma vai bene a scuola?" e quando un'allieva rispondeva "sì", l'insegnante stentava a crederle dicendo che non era possibile, visto che a lezione di danza invece sbagliava sempre tutto. Grazie a queste "gentilezze", la mia ex classe di danza ha perso 3-4 allieve!
     
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    A breve Mariafrancesca sarà contattata dalla direzione della Scala per essere finalmente riassunta: amen!

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    Potrà tornare a esibirsi Maria Francesca Garritano, in arte Mary Garret, la ballerina della Scala licenziata dopo la sua denuncia sui disturbi alimentari nel mondo della danza. A decretare l’illegittimità del licenziamento è stata la sezione Lavoro della Cassazione, con la sentenza numero 7558 depositata venerdì 13 aprile, che ha respinto il ricorso presentato dal teatro milanese contro la decisione della corte d’appello di Milano: nell’ottobre 2014, infatti, i giudici di secondo grado avevano ritenuto illegittimo il licenziamento. La danzatrice era stata licenziata nel febbraio del 2012 dopo che aveva rilasciato un’intervista al giornale inglese The Observer, in cui denunciava gli oscuri lati del mondo della danza fatto di sacrifici che il più delle volte mettono in serio pericolo la vita dei ballerini stessi.

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5 replies since 13/11/2014, 21:02   135 views
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