Piper GILLES / Paul POIRIER (CAN)

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    CITAZIONE (Andrea Rika @ 21/2/2022, 10:21) 
    Nel mio sistema di punteggio ideale, questa sarebbe stata una coppia da podio, sono tra i pochissimi che portano ancora programmi di danza anziché programmi di "pattinaggio senza salti".
    E' veramente triste che non siano mai, mai stati premiati quanto meritavano.

    [/QUOTE]
    Ti dirò.
    Gilles/Poirier sono una coppia che sa osare.
    Si sono imbattuti per diverse stagioni sull'interpretazione di temi musicali inconsueti, hanno creato figure nuove, sfoggiato costumi estrosi.
    La short dance del 2013 sulle note di Mary Poppins, la freedance hitchcockiana del 2014, il waltz di Lucy in the Sky del 2016, il James Bond olimpico del 2018, il più recente Vincent sono programmi che rimarranno nell'immaginario collettivo, indipendentemente dai risultati agonistici conseguiti.
    Sul versante tecnico, poi, hanno avuto il pregio di sviluppare un pattinaggio "canadese", morbido e fluido, che li rende esteticamente attraenti.
    C'è, però, qualcosa nel loro modo di pattinare e di danzare, un qualche deficit strutturale mai superato, che mi costringe ad astenermi dall'elevarli a coppia da podio olimpico in questa stagione olimpica.

    Sono una coppia imprecisa, una coppia che sbaglia più delle altre.
    E a Pechino 2022 hanno sbagliato troppo.
    Hanno perso punti sui livelli nel primo segmento, hanno commesso un errore di troppo nel combo lift del libero.
    Sul piano della performance, strettamente intesa, hanno, inoltre, brillato meno degli avversari.
    I movimenti della parte alta del corpo, anche se in grado inferiore rispetto al passato, presentano minor cura per il dettaglio rispetto ai rivali.
    Ho percepito anche una certa "floppiness" nei movimenti, una scorrevolezza inferiore rispetto al passato......insomma l'impressione è che non si trovassero nella loro miglior condizione fisica.

    Occorre poi considerare che, secondo me (modestissimo parere detttato da gusti personali, che certamente non pretendono di essere universalmente accolti), non hanno proprio azzeccato i programmi olimpici.
    In questa stagione olimpica hanno, infatti, presentato una danza libera più piatta, caratterizzata da un ritmo e da uno stile che cerca di imitare, per ritmo e composizione, i programmi delle due stagioni precedenti (Both Sides Now e Vincent), probabilmente posti a riferimento perchè costituiscono i programmi con cui hanno raggiunto il maggior livello di impatto e i migliori risultati in carriera (una scelta razionalmente e strategicamente condivisibile).
    Per me, tuttavia, rimane un programma dimenticabile, proprio perchè lo percepisco come qualcosa di ripetuto, qualcosa che non è capace di impressionarmi.
    La rhythm dance, invece, ha un sapore passatista e retrò (i costumi arancioni mi rimandano alla danza pre-2007) che mi inquieta (bonariamente, si intende), però occorre anche considerare che i criteri dettati dall'ISU per la costruzione del segmento corto sul tema "street dance" sono apparsi a molti, anche agli addeti ai lavori, eccessivamente laschi, privi di riferimenti concreti, e hanno probabilmente determinato la produzione di molti programmi trascurabili, tra i quali quello di G/P è forse il meno dimenticabile.
    Sulla base di queste considerazioni, alcune già estendibili anche prima di Pechino, differentemente da molti, ero quasi certa che mai avrebbero fatto podio.

    P.Q.M (XD)
    ritengo che il risultato finale sia giusto, che abbiano meritato di star dietro a coppie come Stepanova/Bukin, Smart/Diaz (solo nel libero), Chock/Bates, Hubbell/Donohue, Guignard/Fabbri, che si sono presentate alle Olimpiadi con una preparazione atletica migliore,
    che hanno sbagliato meno, che hanno presentato programmi migliori.
     
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    Anch'io ero convintissima che non avrebbero mai fatto podio a QUESTA olimpiade.
    Tuttavia, sono anche certa che sia stata la mancanza di retribuzione in punteggio (in corrispondenza di performance ottime) a non dare loro la spinta e la conferma per continuare sui loro punti di forza.
    Ignorati e sottovalutati dalle giurie, non hanno mai potuto dire "ok, è questo che vogliono da noi!".
    Per tanti dei grandi invece, c'è sempre una gara della consacrazione e quel momento in cui capisci come far girare le cose.

    Io ho sempre visto in loro tanto potenziale e mai ripagato, nemmeno a fronte di quelle gare completate con successo.

    Sul fatto che abbiano fatto programmi molto migliori di quelli 2021-22 concordo... il mio preferito era Mary Poppins... proprio perché RACCONTAVA UNA STORIA. Cosa di cui tutti i danzatori ormai si sono dimenticati da diversi anni :(
     
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    Una news che mancava:
    Piper Gilles è stata operata di appendicite, quindi ha dovuto saltare i nazionali canadesi.

    Per ora la coppia compare come possibile sostituta al campionato dei Quattro Continenti,
    mentre è stata assegnata ai Mondiali.


    Speriamo che almeno per l'ultima gara della stagione sia tornata in forma.
     
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    Terzi dopo la RD ai mondiali 2023

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    “I feel like there is just something different about us this year,” Gilles said. “Like we are doing everything together, and we feel united every step of the way. Even when things get a little bit sticky it doesn't throw us anymore, and it doesn't shake us.

    “I am so proud of what we accomplished today, with being a little bit nerve wracking not having two competitions under our belt, missing out on that. But we never stopped believing in ourselves, and it just gives us the confidence to go into tomorrow, and feel ready,” she added, referring to them missing the Canadian Championships and ISU Four Continents Championships after undergoing an appendectomy.

    Poper_Gilles_day_3
     
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    Bronzo ai Mondiali 2023



    CITAZIONE
    “We’re really satisfied with today’s performance,” Poirier said. “I just feel so full and happy and grateful for what we were able to do today.

    “It’s just such a big difference from how we felt at the World Championships last year, and I think that’s the thing I want to take with me most.”

    Gilles added: “We’re really happy with the medal. It has been such a special year, so just finishing this season with a medal gives us confidence knowing that we did our job this season.

    “We enjoyed it, we didn’t put too much pressure on ourselves. We were learning so much about how to portray ourselves on the ice so that we don’t overthink. It’s a special moment for the two of us, and we’re really proud of ourselves,” she continued.

    Poirer_bronze

    CITAZIONE
    “I think we’re really satisfied with today’s performance, I think, what we’re most happy about, I feel like coming out of both performances I just feel so full and happy and grateful for what we were able to do today and it’s just such a big difference from how we felt at the World Championships last year and I think that’s the thing I want to take with me most. It’s just how special it feels right now to perform with all those people watching and being there with us. (On their progress this season) I think our mindset (improved) more than anything, taking care of ourselves, and allowing the skating to happen from a place of joy.”
    Gilles: “I think we’re really happy with the medal. It has been such a special year, so I think just finishing this season with a medal gives us confidence knowing that we did our job this season. You know, we enjoyed it, we didn’t put too much pressure on ourselves. We were learning so much about how to portray ourselves on the ice so that we don’t overthink. We’re very happy with the medal and we’ll see. It’s a special moment for the two of us and we’re really proud of ourselves.
    We are very excited for Stars on Ice in Japan🇯🇵 !”

    Come riportato da Golden Skate, parteciperanno al tour Stars on Ice in Giappone.

     
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    Olympian Piper Gilles opens up about her frightening experience with ovarian cancer

    Traduzione Deepl Translate:
    CITAZIONE
    Parlando al telefono, Piper Gilles emana la stessa vulnerabilità e grazia esibita nelle sue performance. Il suo tono varia da dolce a feroce, mentre la ballerina canadese rivela per la prima volta alcuni dettagli profondamente personali degli ultimi mesi: un tumore alle ovaie ha attraversato la sua migliore stagione sul ghiaccio.

    Nel bel mezzo del loro undicesimo e più fortunato anno di pattinaggio insieme, Gilles e il partner Paul Poirier hanno saltato i campionati nazionali di gennaio e il torneo dei Quattro Continenti di febbraio, annunciando che si stava riprendendo da un'appendicectomia.

    Ma questa era solo una piccola parte della storia che Gilles si sentiva di condividere all'epoca, parte di una situazione medica più complessa e preoccupante. Ora la 31enne medaglia mondiale e olimpionica è pronta a condividere la sua storia, perché si sente estremamente fortunata.

    Gilles ha subito l'asportazione dell'appendice il 19 dicembre, ma si trattava di una procedura aggiuntiva rispetto all'intervento programmato, aggiunta per precauzione. È stata ricoverata per l'asportazione dell'ovaio sinistro, perché settimane prima i medici avevano scoperto che conteneva un tumore lungo circa tre centimetri. Poche settimane dopo la rimozione, una biopsia ha dimostrato che il tumore era canceroso.

    Solo poche persone conoscevano l'entità dell'intervento quando, a marzo, lei e Poirier sono tornati a gareggiare e si sono aggiudicati la medaglia di bronzo ai campionati mondiali di pattinaggio artistico a Saitama, in Giappone.

    "Questa non è una storia di poveri"*, ha dichiarato Gilles al Globe and Mail nella sua prima intervista. "Non ho più il cancro. Sto bene adesso, ma non voglio che le donne aspettino troppo a lungo e scoprano che è al quarto stadio. Voglio che ascoltino il loro corpo".

    *tradotto male, presumo intenda dire che non la sta raccontando per autocommiserarsi, per dire "povera me"

    Gilles ha iniziato a sentirsi male alla fine di ottobre durante lo Skate Canada International a Mississauga. Ha avvertito stanchezza e un insolito dolore addominale che è andato e venuto per tutto il fine settimana. Ha messo da parte il problema e si è concentrata sulla competizione, che comprendeva il debutto della loro appassionata danza libera su Evita di Andrew Lloyd Webber. Quel fine settimana hanno pattinato fino all'oro e sembravano pronti per una grande stagione.

    Tuttavia, il dolore allo stomaco di Gilles, che si manifestava a ondate sul lato sinistro del corpo, persistette nella settimana successiva a Skate Canada. L'allenatore e il marito insistettero perché si facesse visitare da un medico. A malincuore, si è recata in un ambulatorio vicino a casa sua, a Toronto.

    Un medico le consigliò di fare un'ecografia e di visitare un ginecologo. Quando ha saputo del tumore, Gilles non pensava che la piccola massa fosse un cancro. Voleva affrontarla in un secondo momento, in modo da potersi concentrare sulla stagione di pattinaggio, che aveva il potenziale per il primo titolo mondiale delle canadesi.

    "Pensavo: "È tutto gestibile, posso farlo alla fine della stagione, posso gestire il dolore"", ricorda Gilles. E il medico mi ha detto: "Beh, no, dobbiamo operarti per toglierti questo problema"".

    Gilles si è sottoposta a esami del sangue alla fine di novembre, poco prima di partire per il Gran Premio di Espoo, in Finlandia. Ricorda uno spaventoso segnale di allarme rosso sul risultato delle analisi e un numero di antigeni elevato. Il medico le disse di non farsi prendere dal panico. Un esame del sangue da solo non è in grado di diagnosticare il cancro alle ovaie e potrebbe esserci un'altra ragione per un numero elevato nell'esame del sangue. Per saperlo con certezza, era necessario rimuovere il tumore e analizzarlo.

    "Il giorno dopo sarei partita per la Finlandia e mi sono detta: "Come faccio a digerire il fatto che questo tumore potrebbe essere canceroso?"". racconta Gilles. "Non volevo dirlo alle persone perché non volevo preoccuparle, ma avevo paura".

    Tante cose le passavano per la testa. Lei e suo marito, Nathan Kelly, si erano appena sposati a settembre e si chiedeva se questo potesse far deragliare il loro progetto di avere dei figli. Il cancro aveva già colpito molto la loro famiglia: lei aveva perso la madre e suo marito il padre.

    Il pattinaggio sembrava una piacevole distrazione. Lei e Poirier non solo hanno vinto l'oro in Finlandia, ma anche la finale del Grand Prix a Torino, in Italia, all'inizio di dicembre.

    "È stato probabilmente il momento più alto della mia vita, festeggiare con loro", ricorda. Poi ricordo di essere tornata nella stanza d'albergo e di aver pensato: "Ok, ora sono tornata con i piedi per terra. Mi opererò la prossima settimana, quindi ci siamo".

    Gilles è stata operata il 19 dicembre. Le hanno asportato l'ovaia sinistra - con il tumore ancora intatto - e le hanno tolto anche l'appendice, per precauzione. Pensava di riprendersi in tempo per partecipare ai campionati canadesi di pattinaggio artistico, che inizieranno il 9 gennaio a Oshawa. Avrebbe dovuto curare quattro piccole incisioni nell'addome e una più grande nella parte inferiore del bacino. Per un po' di tempo sarebbe stato difficile anche solo sedersi a letto.

    "È stato evidente fin dal risveglio che i campionati nazionali erano fuori discussione", racconta.

    Mentre i migliori pattinatori canadesi gareggiavano a Oshawa, Gilles stava appena tornando sul ghiaccio. Non aveva ancora i risultati della biopsia, quindi decise insieme a Poirier e ai loro allenatori che, nel momento in cui si fossero ritirati dalla competizione, avrebbero condiviso pubblicamente solo la parte relativa all'appendicectomia.

    Il 16 gennaio, giorno del suo 31° compleanno, ha ricevuto i risultati della biopsia, che hanno rivelato la presenza di un tumore canceroso. Finora aveva tenuto questa informazione riservata a un piccolo gruppo di familiari, amici e alla sua stretta cerchia di pattinatori. Si sentiva fortunata che il tumore fosse stato scoperto al primo stadio.

    "Sapevo che mi era stato tolto tutto", dice. "Ma non conoscevo i rischi di un eventuale ritorno".

    Ora si sottopone a ecografie ed esami del sangue ogni pochi mesi. Finora tutto bene. Gilles ha ancora l'ovaio destro e il medico le ha assicurato che una donna ne ha bisogno solo di uno per avere figli. La pattinatrice, che ha cinque figli* e desidera una famiglia, si è sentita sollevata. Ha scoperto di avere anche l'endometriosi, che può avere un impatto sulla gravidanza. Gilles si sta informando sulle opzioni per la fertilità, per ogni evenienza.

    *quattro fratelli/sorelle, intende che è una di cinque.

    Voleva riprendere questa promettente stagione con Poirier. Questo ha richiesto un grande lavoro di fisioterapia sul core*, i muscoli che la ballerina sul ghiaccio usa in ogni parte del suo pattinaggio, dai semplici crossover al sollevamento in aria, al mantenimento di posizioni eleganti o al sollevamento della gamba dietro la testa.

    *fra busto e bacino

    "È stato un percorso di recupero molto impegnativo", ha dichiarato la terapista atletica certificata Stefanie Moser. "Ogni esercizio che le davo mi chiedeva: "Quante volte posso farlo?". Alla maggior parte dei pazienti devo dire: 'Voglio che tu lo faccia X volte al giorno'. Era così accondiscendente, così motivata. Mi ha detto: 'Dimmi cosa devo fare per avere una possibilità'".

    Gilles si è allenata indossando bretelle per la schiena e pantaloncini core per sostenere gli addominali e la schiena affaticati, mentre il duo lavorava con i loro programmi, rendendo difficile riscoprire il suo movimento naturale e la sua flessibilità, modificando il ritmo del duo insieme in uno sport giudicato all'unisono e in bellezza. Le cose che prima riusciva a fare con facilità erano molto più difficili. Il duo ha scelto di togliersi un po' di pressione ritirandosi dal Four Continents di febbraio a Colorado Springs, per tornare invece ai Mondiali di fine marzo.

    "Eravamo molto attenti alla necessità di proteggere la sua salute e il suo recupero, e di ridurre al minimo il rischio di complicazioni", dice Poirier. "È una delle mie migliori amiche, una persona che conosco da una parte della mia vita, e abbiamo pensato anche al suo benessere mentale".

    Dopo la vittoria nella finale del Grand Prix, i due atleti sono arrivati in Giappone come primi classificati. Sotto il vestito, Gilles aveva un nastro atletico che le abbracciava il cuore. Hanno pattinato fino alla medaglia di bronzo mondiale e, anche se avrebbero voluto vincere, si sono sentiti come in trionfo.

    "È stata probabilmente una delle gare più difficili che abbia mai dovuto affrontare in vita mia, solo perché ho dovuto affrontare di nuovo le persone, che volevano sapere come stavo, e ho ricevuto bellissimi messaggi online", racconta la pattinatrice. "Non mi sentivo me stessa, perché non c'era verità nella mia situazione. La gente non capiva cosa significasse quel metallo per noi".

    Con la fine della stagione agonistica, Gilles e Poirier stanno ora pattinando nello spettacolo itinerante Stars on Ice. La pattinatrice ha ritenuto che la Giornata mondiale del cancro ovarico, l'8 maggio, fosse il momento giusto per raccontare la sua storia, aggiungendo che "sarà un bel peso sollevato". Ha raccontato di aver avuto a che fare con mestruazioni molto dolorose per gran parte della sua vita. Di certo, un'atleta forte potrebbe farcela.

    Molte di noi si lamentano di avere mestruazioni dolorose, ma non ci facciamo caso e nessuno ci dice: "Forse dovresti andare a farti controllare"", dice Gilles. "Non è normale che le donne provino tanto dolore. Non ci facciamo caso, ma credo che sia importante parlarne".

    Ho fatto qualche correzione veloce alla traduzione automatica.
     
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