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Piper Gilles
Country represented Canada
Former country(ies) represented United States
Born January 16, 1992 (age 21) Rockford, Illinois
Residence Colorado Springs, Colorado
Height 1.60 m (5 ft 3 in)
Partner Paul Poirier
Former partner Zachary Donohue,Timothy McKernan
Coach Carol Lane, Yuri Razguliaiev, Jon Lane
Former coach Patti Gottwein, Christopher Dean, Rich Griffin
Choreographer Christopher Dean, Tom Dickson
Skating club Broadmoor Skating Club
Paul Poirier
Country represented Canada
Born November 6, 1991 (age 21) Ottawa, Ontario
Home town Unionville, Ontario
Height 1.76 m (5 ft 9 in)
Partner Piper Gilles
Former partner Vanessa Crone
Coach Carol Lane, Yuri Razguliaiev, Jon Lane
Choreographer Carol Lane, Yuri Razguliaiev, Christopher Dean
Skating club Scarboro FSC
Edited by Andrea Rika - 9/3/2022, 11:45. -
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Intervista a Piper GILLES & Paul POIRIER
da art on ice
Abbiamo incontrato la coppia di danza canadese Piper Gilles e Paul Poirier a Parigi, durante il Bompard, e ne è scaturita la lunga intervista che vi proponiamo, nella settimana in cui si svolgono i Nazionali canadesi. Desideravamo farvi conoscere meglio questa coppia, che si è presentata sulla scena internazionale per la prima volta in questa stagione. Paul Poirier, canadese, ha gareggiato con Vanessa Crone fino al 2011, mentre Piper Gilles, americana, ha pattinato con Zachary Donohue. Ora gareggiano per il Canada, con l'obiettivo di guadagnarsi un posto tra le migliori coppie della danza.
Com'è andata la vostra prima metà della stagione? Siete soddisfatti?
Paul: Siamo contenti di aver cominciato la stagione vincendo a Salt Lake City, la nostra prima gara internazionale. Anche i Grand Prix sono andati bene, abbiamo pattinato due ottimi programmi e abbiamo avuto la sensazione che entrambi siano migliorati ad ogni gara, stanno diventando sempre più completi. Abbiamo avuto dei commenti molto positivi a riguardo, il che credo sia importante per noi, sapendo che ancora devono crescere. Sono contento che stiano ancora progredendo e tutto stia andando bene.
Vi siete piazzati quarti e sesti ai Grand Prix. Vi aspettavate questi risultati o magari speravate in qualcosa di meglio?
Paul: Tutti proviamo a migliorare i punteggi man mano che si va verso la fine della stagione, quindi forse è stato un po' deludente non ricevere i punteggi che speravamo, ma siamo ancora una coppia giovane e stiamo imparando, in più siamo ancora nella prima parte della stagione, c'è molto tempo fino a Marzo, è lì che vogliamo arrivare al massimo della nostra condizione.
Vi abbiamo fatto questa domanda perchè l'anno scorso avete gareggiato solo a livello nazionale ed ai campionati canadesi avete ricevuto punteggi abbastanza alti, quindi forse vi aspettavate gli stessi punteggi in questa stagione.
Paul: Preparandoci ai Grand Prix sapevamo che i punteggi non sarebbero stati così alti come quelli fatti ai Nazionali. In più abbiamo fatto un piccolo errore nel libero a Parigi. Siamo stati un po' altalenanti nei punteggi, specie nella short dance – pattern dance. Ora abbiamo un po' di tempo prima dei Nazionali, quindi penso che è su questo che ci concentreremo, dal punto di vista tecnico. A livello di piazzamenti, siamo ancora una coppia molto giovane, non abbiamo fatto molte gare internazionali, quindi non sappiamo esattamente dove ci collochiamo [a livello di classifica]. Per noi non è semplice fare previsioni a questo punto.
Parlando dei campionati nazionali, pattinerete contro alcune delle coppie più forti, visto anche che il panorama canadese della danza sul ghiaccio è abbastanza prestigioso in questo momento. Chi pensate saranno i vostri più grandi rivali? [ndr: la domanda è stata fatta prima che Kaitlyn Weaver annunciasse la notizia del suo infortunio e il conseguente ritiro dai nazionali]
Piper: Penso che scenderemo sul ghiaccio e cercheremo semplicemente di dare il nostro meglio. Sappiamo che ci saranno Tessa e Scott, e poi Kaitlyn e Andrew, che si trovano molto in alto nella classifica mondiale. Siamo una coppia giovane e stiamo lavorando duro per farci un nome, quindi pattineremo semplicemente al meglio delle nostre possibilità.
Paul: Abbiamo Kharis e Asher (Ralph/Hill, ndr) che si allenano con noi ogni giorno, quindi abbiamo costantemente la motivazione per spingerci sempre più oltre le nostre possibilità in allenamento e penso che sia la cosa più importante per noi, ora. Bisogna allenarsi duramente e poi gareggiare focalizzandosi solo su se stessi e non sulle altre coppie che sono sul ghiaccio. Siamo molto contenti che il settore della danza sul ghiaccio sia di così alto livello nel nostro paese, è entusiasmante. Attira l'interesse sulla disciplina e permette a noi atleti di essere competitivi tra di noi, poiché tutti lottiamo per ottenere l'ultimo posto disponibile per partecipare ai campionati del mondo. Questa è la motivazione che ci spingerà a lavorare sodo.
Vorremmo saperne di più circa i vostri programmi. Per la short dance avete scelto Mary Poppins. Altre coppie l'hanno scelta, come vi siete sentiti quanto l'avete saputo?
Piper: La scorsa stagione è finita presto: avevamo finito a gennaio, e tutti gli altri si allenavano per I Mondiali. Quindi abbiamo preso in considerazione questo brano, dopo i Nazionali, ad inizio febbraio, visto che sapevamo che la pattern dance sarebbe poi stata la Yankee Polka. Abbiamo pensato che la musica di Mary Poppins avrebbe potuto funzionare e quindi abbiamo cominciato a lavorarci su, e praticamente si è coreografata da sola. A quel punto, dovevamo usarla! Abbiamo cominciato così presto che non sapevamo se qualcun'altro avrebbe poi usato la stessa musica.
Paul: il pezzo era un brano molto conosciuto, e quando l'abbiamo scelto sapevamo che ci sarebbe stata la possibilità che qualcun altro l'avrebbe usato, ecco perché l'abbiamo coreografato così presto e poi abbiamo fatto sapere a tutti che noi l'avremmo pattinato. Alla fine dell'anno hai sempre un tot di pattinatori che usano la stessa musica, e non è necessariamente una cosa negativa.
La danza libera è basata su un concetto abbastanza originale. Come è venuta fuori l'idea di pattinare su quella musica?
Paul: E' stata un'avventura. Piper ed io abbiamo cominciato a pattinare insieme nel luglio scorso (2011, ndr). Carol Lane trovò il primo pezzo della musica della nostra attuale danza libera già allora, e disse che secondo lei sarebbe diventato un programma davvero interessante. Ma rimanevano gli altri brani da trovare. Cercammo per qualche settimana ma non trovammo nulla, e dal momento che avevamo cominciato così tardi, l'anno scorso, e non c'era molto tempo per cercare musica, fummo costretti a darci una mossa e mettere da parte l'idea. Quest'anno sapevamo di avere più tempo per creare i nostri programmi, perciò abbiamo di nuovo tirato fuori quel pezzo, ma ci sono voluti mesi per trovare gli altri pezzi giusti per il programma. Trovare le musiche giuste è stata una sfida per noi e ha reso questo programma molto più piacevole per noi da pattinare, perché sappiamo quanto lavoro c'è dietro questa Free Dance. La danza corta è diversa: la musica è ovvia, tutti la conoscono e rimanda a personaggi ben definiti. Per la danza libera, al contrario, abbiamo dovuto pensare parecchio a che cosa volessimo fare...
Piper: anche per gli abiti di gara ci è voluto tanto tempo, avevamo così tante idee diverse, e non sapevamo quale sarebbe stato il tema del programma, all'inizio. Un giorno ho avuto quest'idea di chiamarlo “Wild Spirits” (Spiriti Selvaggi,ndr), quindi abbiamo pensato alla giungla, ai serpenti, leopardi, animali che danno l'idea del selvaggio. E' stato un lungo processo ma siamo contenti di com'è diventato il programma.
Qual è la storia che raccontate in “Wild Spirits”?
Paul: Non penso ci sia una storia, l'abbiamo un po' lasciato aperto [all'interpretazione]. E' molto interessante perché abbiamo sentito persone dire che secondo loro è un programma egiziano, qualcun altro dire che era un programma gitano. E' interessante sentire tutte queste diverse interpretazioni del programma, questa è una delle ragioni che ci hanno spinto a lasciarlo aperto in questo modo: “wild spirits” fa riferimento alla libertà di divertirsi con la danza e sentirsi liberi. Non la vedo come se ci fosse una storia o dei personaggi precisi dietro.
Chi ha coreografato i vostri programmi?
Piper: Carol Lane ha fatto la maggior parte del lavoro. Christopher Dean ci ha aiutato a mettere insieme gli ultimi 30 secondi della danza libera, e a rifinire i dettagli coreografici del programma.
Abbiamo già fatto questa domanda a molti pattinatori, e vorremmo sapere la vostra opinione sulla Yankee Polka, messa a confronto con la Rhumba dell'anno scorso.
Paul: Tutte le danze obbligatorie a livello senior sono impegnative e per noi è frustrante avere questi key points nel pattern su cui concentrarci. Ci sforziamo tantissimo per eseguire bene i key points così possiamo ottenere i livelli 4 sui pattern, e lo facciamo a spese degli altri aspetti della danza. Mi sembra che le danze obbligatorie stiano perdendo la loro integrità nell'insieme, in pratica ti devi concentrare solo su certi passi, dimenticando il resto. Ma è così che va il sistema, e dobbiamo conviverci. Dobbiamo far sì di meritare i livelli sul pattern, e comunque completare una solida danza obbligatoria nel complesso.
Piper: mi sembra che ai tempi degli obbligatori tutti potessero provare a rendere la loro polka diversa ed originale, adesso invece ci sono così tante regole che diventa limitante, devi compiere dei movimenti precisi ed è un peccato perché alcuni potrebbero davvero fare cose divertenti con il pattern, ma abbiamo le mani legate e dobbiamo fare sempre gli stessi movimenti ogni volta.
Quali sono i vostri obiettivi per questa seconda parte della stagione?
Paul: Il nostro primo obiettivo è ottenere la qualificazione per i Mondiali, che poi è la cosa principale per noi. Vorremmo gareggiare ai Four Continents e Mondiali quest'anno, in modo da avere due gare importanti sulle spalle prima che cominci la stagione olimpica. Per noi è abbastanza difficile porci degli obiettivi per questi campionati, al momento; non avendo fatto abbastanza gare internazionali non sappiamo ancora dove potremmo posizionarci. Ci concentriamo solo sui Nazionali, per cercare di qualificarci sperando poi di andare a questi due eventi internazionali, pattinare al nostro meglio e avere dei buoni feedback. Penso che per noi l'importante sia essere soddisfatti dei nostri programmi alla fine della stagione. Vogliamo lasciarli crescere e raggiungere il loro massimo potenziale. Non vorremmo concludere l'anno con la sensazione che avremmo potuto lavorare meglio su certi aspetti.
Pensate di aver raggiunto questo risultato durante la scorsa stagione? Intendiamo, essere soddisfatti alla fine dell'anno?
Piper: Sì, soprattutto considerando il poco tempo a disposizione, abbiamo lavorato sodo e ai Nazionali abbiamo conquistato il bronzo, il che ci ha motivato in vista di quest'anno, cercando di restare sulla scia del successo.
Parlando di futuri obiettivi, Paul ha accennato alle Olimpiadi, vi siete posti degli obiettivi anche per i Giochi?
Paul: Non ci abbiamo ancora pensato molto, è difficile pensare a più di una stagione alla volta. Ovviamente per noi essere in grado di qualificarci è davvero importante, ed è su questo che ci concentreremo. Speriamo, nel caso in cui andassimo ai Mondiali, di farci un'idea più chiara di dove possiamo collocarci nei World Standings. Immagino che l'obiettivo generale per la prossima stagione e per quelle a venire sarà migliorare costantemente e scalare le classifiche.
In conclusione, durante le due stagioni in cui avete pattinato insieme, possiamo dire che avete danzato su musiche abbastanza alternative nei vostri programmi liberi. Lo avete fatto apposta, volete continuare a sperimentare nuovi generi?
Piper: Non sappiamo esattamente quello che vogliamo fare, abbiamo tanta scelta. Abbiamo cominciato a pattinare insieme meno di due anni fa, quindi qualsiasi cosa facciamo sarà nuova per noi. Forse faremo qualcosa di più classico più avanti.
Paul: Decisamente, vorremmo essere ricordati per aver fatto cose originali, il che non significa che non useremo mai musica classica o di ballo da sala, che comunque sono stili interessanti, e potremmo venirne fuori con qualcosa di particolare anche con quel genere. Pensiamo sia più interessante cercare di provare cose sempre nuove, differenti ed innovative, per noi è molto importante.
Intervista di Laura Sciarrillo ed Eleonora D'Eredità. -
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Four Continents Championships 2013
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2013 ISU World Figure Skating Championships
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OFF ICE =)
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WOW PIPER!
Tanta stima!!
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NHK Trophy 2013
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Sylvice.
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Cup of Russia 2013 - SD
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Cup of Russia 2013
SD
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FD
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Piper Gilles ha ottenuto la cittadinanza canadese
Piper è nata negli USA a Rockford, Illinois. Dal 2011 pattina con Paul Poirier per il Canada.
La coppia di danzatori ora può, tramite i campionati nazionali canadesi, essere selezionata per le Olimpiadi di Sochi.
fonte: www.thestar.com/sports/sochi2014/fi...itizenship.html. -
claude-xie.
User deleted
4CC 2014
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2014 Four Continents
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Musica FD 2013/14
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2014 Worlds
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Mancavano i video dai mondiali 2014, personalmente trovo che questi due ragazzi siano fantastici, sono nella parte già da prima di entrare in pista e continuano a esserlo anche dopo finito il programma, la FD poi secondo me è un capolavoro di coreografia e interpretazione. Mi dispiace davvero molto abbiano saltato le Olimpiadi.
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