OLIMPIADI 2012: PUGILATO

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  1. sofiapassion
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    Il pugilato (in inglese: boxing; in francese: boxe) è uno stile di autodifesa e uno sport da combattimento regolato da norme.
    Consiste nel confronto, all'interno di uno spazio quadrato chiamato ring, tra due atleti che si affrontano colpendosi con i pugni chiusi (protetti da appositi guantoni), allo scopo di indebolire e atterrare l'avversario. Questo sport è conosciuto, a partire dal XI secolo, anche come la nobile arte, richiedendo ai suoi praticanti caratteristiche come coraggio, forza, e intelligenza.

    Storia



    Dall'antichità al XVIII secolo
    Il pugilato è uno degli sport più antichi che si conoscano. Nei graffiti preistorici risalenti al III millennio prima di Cristo e conservati presso il British museum of London è possibile riconoscere le figure di persone che combattono con i pugni chiusi. In Egitto era guardia scelta del faraone Ramses II la tribù guerrieraShardana proveniente dall'isola di Sardegna, dove sono state ritrovate al suo interno numerose statue di pugili del primo millennio che secondo l'archeologo e accademico dei Lincei.
    In Egitto, gli incontri di lotta erano particolarmente apprezzati anche dai faraoni e le tecniche, sempre in evoluzione, sono ben rappresentate in molti dipinti murali tra cui le 400 immagini di combattimenti corpo a corpo dei muri del tempio di Ben Hasan risalenti al 2000 a.C.
    Nel 688 a.C. i greci lo introdussero come nuova disciplina nella XIII Olimpiade antica, secondo in ordine di tempo alla lotta libera inserita nelle olimpiadi nel 708 a.C., la prima medaglia fu vinta da Onomasto di Smirne. La popolarità di questo sport aveva ormai raggiunto un livello altissimo. Gli incontri olimpici di pugilato cessarono in Grecia solo nel 393, quando l'imperatore Teodosio I vietò l'organizzazione di nuove olimpiadi.
    La posizione di guardia del pugilato antico era eretta, con il busto dritto, il peso del corpo distribuito in egual misura su entrambe le gambe, non troppo larghe né vicine, quanto basto per stare bilanciati, la testa in avanti, le braccia assumevano pose diverse in base alla guardia che si adoperava, ma quella universale era quelle con le braccia protese in avanti e le mani aperte per parare, deviare e intrappolare le mani dell'avversario, si parava con i gomiti. Nel pugilato antico i colpi tirati più frequentemente erano quelli a martello, ma si usavano anche i ganci, montanti e diretti;s i usavano anche le gambe, in particolare nel pugilato greco antico, mentre il solo uso dei pugni era tipico del pugilato romano ed etrusco
    L'egemonia inglese



    Nel XVIII secolo nel pugilato cominciarono a svilupparsi le prime tecniche di combattimento che fecero diventare questa attività sportiva uno sport vero e proprio e non solo un combattimento cruento.
    Nei primi anni del Settecento il pugile inglese James Figg (1695- 1740) concepì il pugilato come uno sport dove era più importante difendersi che attaccare. Lo stesso Figg fu il primo a definire il pugilato noble art. Nel 1719 vinse il campionato d'Inghilterra e si autoproclamò campione del mondo di pugilato dopo 15 incontri vinti consecutivi.
    La boxe del XVIII secolo era molto diversa da quella di oggi. Spesso capitava che i colpi venissero portati a "martello", dall'alto verso il basso, il perimetro entro il quale combattevano i pugili era delimitato dagli stessi spettatori dell'incontro oppure si tracciava una semplice riga circolare per terra. I pugili si battevano senza mai fermarsi; quando uno di questi cadeva l'avversario lo cominciava a colpire appena si rialzava da terra. Il combattimento si svolgeva a pugni nudi e si proseguiva ad oltranza senza riprese.

    La nascita della boxe moderna



    Già da alcuni anni attorno alla boxe ruotavano notevoli interessi economici, fatti di rilevanti scommesse e ingenti premi in denaro. Per questo motivo si sentì l'esigenza di regole più rigorose. Nel 1865 John Sholto Douglas scrisse, insieme all'atleta John Graham Chambers le regole del marchese di Queensberry, ovvero il codice della boxe scientifica che contiene i fondamenti principali comuni anche alla boxe moderna:
     Guantoni: obbligatorio l'uso dei guantoni.
     Round: l'incontro è diviso in più riprese di tre minuti l'una con un intervallo di uno; non vi erano limiti prestabiliti nel numero di riprese, concordato prima fra i pugili, o a discrezione dell'arbitro.
     Knock out: il pugile perdeva se non si riprendeva dai colpi ricevuti entro 10 secondi, mentre il pugile avversario doveva aspettare il comando dell'arbitro per riprendere a colpire.
     Categorie di peso: i pugili sono divisi in categorie di peso. Non possono avvenire incontri tra atleti di categorie differenti. Le categorie erano inizialmente soltanto tre: leggeri, medi e massimi.
    Le nuove regole rendevano il pugilato molto meno violento e lo trasformavano in uno sport di abilità, destrezza e velocità. Per il momento non era ancora stato fissato un numero massimo di riprese, si procedeva quindi ad oltranza fino al ko o allo spossamento di uno dei due pugili.

    Gli stili del pugilato



    Nel pugilato non esistono due pugili con uno stile che possa essere considerato identico. Nella pratica esistono, tuttavia, dei modi di definire alcuni stili, senza che per questo un pugile debba essere inquadrato esclusivamente in uno di essi. In alcuni casi, infatti, un pugile potrebbe essere classificato sia come in-fighting che come out-fighting.

    Fondamenti sulla tecnica del pugilato



    Nel pugilato viene ravvisata una certa somiglianza con la scherma per il particolare tipo di studio preparatorio fra i contendenti in funzione del successivo scambio di colpi. Fondamentalmente il Pugilato si basa su tre colpi:
     Diretto: Colpo più importante per il pugile tecnico. A seconda dell'uso può essere un colpo di disturbo, di arresto, di preparazione al diretto successivo, oppure un colpo potente, portato mediante una rotazione del corpo. Si attua avanzando leggermente e si colpisce con la mano che sta davanti nella guardia (jab), oppure facendo ruotare tutto il corpo nel senso del pugno, colpendo con la mano posteriore (cross).
     Gancio: Colpo potente e demolitore che basa la sua potenza sulla leva fornita dalla spalla e dalla posizione ad angolo retto del braccio, è il colpo di chiusura per eccellenza. Il gancio per essere efficace deve essere eseguito a corta distanza (hook).
     Montante: Colpo dato dal basso verso l'alto, di solito si usa nel corpo a corpo.Si attua ruotando la spalla in modo da imprimere potenza al pugno (uppercut).
    Questi colpi, portati in rapida sequenza e con varietà, generano le "serie" o "combinazioni". Anche se la fase offensiva ha un ruolo decisivo, due sono le tecniche per evitare di prendere colpi: schivare e parare, ovvio il fatto che per ogni tipo di colpo vi siano differenti tipi di schivate e di parate.

    Azzurri a Londra




    Alle Olimpiadi di Londra 2012 ci sarà anche la squadra italiano di pugilato che per i giochi sarà composta da sette atleti che si sono qualificati per l'evento: ai ben noti Clemente Russo e Roberto Cammarelle (Campione Olimpico a Pechino nel 2008), impegnati nei 91 kg, si aggregheranno anche Manuel Cappai nei 49 kg, Vincenzo Picardi nei 52 kg, Vittorio Jahyn Parrinello nei 56 kg, Domenico Valentino nei 60 kg, Vincenzo Mangiacapre nei 64 kg.

    La squadra italiana si aspetta tanto dai sette atleti qualificati, ricordando che nel 2008 su sei pugili convocati, tre tornarono a casa da Pechino con una medaglia al collo. Obiettivi ben fissati dunque per gli azzurri che saliranno sul ring per conquistare un titolo importante anche in questa Olimpiade.
     
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  3. Sashenka
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    PUGILATO: Il Presidente Falcinelli a Londra come Delegato Tecnico AIBA
    Dal suo primo esordio sul ring nel 1962 alla nomina di Delegato Tecnico AIBA per Londra 2012 nel 2009, anno in cui la Federazione Pugilistica italiana, che con le sue 44 medaglie olimpiche è la quarta disciplina più titolata dello sport italiano, grazie al grande lavoro di chi la guida è stata premiata come “Migliore Federazione AIBA”. Alla sua ottava Olimpiade, quattro da Direttore Tecnico della Nazionale Italiana (Mosca, Los Angeles, Seoul e Barcellona), una da commentatore tecnico al fianco di Mario Mattioli (Atlanta) e tre da Presidente Federale (Atene, Pechino e Londra), con un bottino di 12 medaglie conquistate, Falcinelli avrà un compito importante. Il via ufficiale ai lavori è stato dato in occasione dell’ultima riunione della Commissione Tecnica e del Regolamento AIBA che si è svolta a Bangkok dall’8 al 12 luglio. Le novità introdotte a Londra 2012, prima fra tutte l’inserimento del pugilato femminile con tre categorie (Kg. 48-51, 60 e 75), faranno da volano alle Olimpiadi di Rio 2016 in cui il pugilato aprirà le porte ai professionisti togliendosi il caschetto. Valori di sempre e innovazioni: ne parliamo con il Presidente Falcinelli.

    Presidente con la sua nomina a Delegato Tecnico AIBA è stato raggiunto un primato storico dal Pugilato Italiano. Domani inizierà la sua avventura a Londra, è pronto?



    Sì e questa sarà la più grande soddisfazione di una lunga carriera che quest’anno compie cinquant’anni. Nel 1966 e 1967 anch’io ho vestito la maglia azzurra e per questo sono consapevole della forte emozione che si prova nel cammino verso il ring olimpico. Per questo incarico, che cercherò di ricoprire al meglio, ringrazio sentitamente il Presidente dell’AIBA Ching-Kuo Wu e per la fiducia in me riposta dirigerò con la massima neutralità e trasparenza l’organizzazione tecnica del Torneo Olimpico. Dovrò controllare scrupolosamente lo svolgimento tecnico-organizzativo e garantire che i combattimenti ed i risultati tecnici siano conformi al rispetto delle regole.

    In qualità di Chairman della Commissione Tecnica e del Regolamento AIBA ha partecipato a tutte le riunioni previste dell’ente mondiale per la trentesima edizione dei Giochi Olimpici. Nell’ultima a Bangkok sono state definite le linee guida per Londra ed è stato dato il via al “Road to Rio”. In che modo?



    Per quanto riguarda Londra abbiamo definito lo staff arbitrale che vedrà 36 arbitri-giudici dell’AIBA impegnati sul ring olimpico, tra cui, e lo nomino con grande orgoglio, l’arbitro-giudice italiano Albino Foti. Il sistema del punteggio sarà quello finora adottato nelle competizioni internazionali. I risultati saranno visibili ad ogni round ed a fine incontro. Abbiamo ribadito che questa Olimpiade dovrà essere al di sopra di ogni sospetto e per questo abbiamo previsto severi provvedimenti contro chi non si atterrà ai regolamenti. Il Presidente Wu vuole consolidare la strategia dei verdetti non solo per motivi politici ma in linea con le aspettative di questa Olimpiade. Vogliamo che il Torneo sia la massima espressione del Pugilato Olimpico e che quindi si rifaccia alle regole, alla tradizione e che sia spettacolare, considerando che i riflettori saranno puntati soprattutto sulle donne. L’AIBA ha finalmente raggiunto le pari opportunità in uno sport da combattimento e per completare l’opera farà pressione sul CIO affinché aumenti il numero delle categorie di peso femminili partecipanti e per questo l’esordio di Londra sarà determinante. Noi purtroppo non abbiamo centrato l’obiettivo non avendo nessuna donna qualificata. L’argento mondiale Terry Gordini se avesse gareggiato in una categoria olimpica avrebbe avuto una grande opportunità. Siamo fiduciosi per Rio 2016, la prima Olimpiade a cui parteciperanno anche i professionisti facenti parte del nascente organismo APB – AIBA Professional Boxing. A Bangkok abbiamo stabilito le regole per i sessantasei professionisti che faranno il loro ingresso nell’arena olimpica e che affiancheranno i pugili dilettanti. Sei pugili per ciascuna delle categorie di peso che vanno dai 49 agli 81 Kg. e quattro per quelle dei 91 e +91 Kg, a cui vanno ad aggiungersi i dieci pugili provenienti dalle WSB, i primi due del ranking per ogni categoria di peso. Dopo una lunga analisi, abbiamo deliberato anche il superamento del caschetto prevedendo un periodo di adattamento che servirà per verificare i vantaggi e gli svantaggi. A tal fine è stata fondamentale la valutazione analitica di Serik Konakbayev, avversario di Patrizio Oliva alle finali di Mosca ‘80 e componente del Comitato Esecutivo dell’AIBA, che ha combattuto con e senza il caschetto giungendo alla conclusione che quest’ultimo ha ridotto di molto le sue abilità tecniche, rallentando i tempi di reazione e rendendo meno visibili i colpi laterali. Questa preziosa testimonianza, in base alla quale la maschera crea problemi nonostante protegga l’atleta, va ad aggiungersi ai risultati scaturiti dalle WBS. Siamo in attesa della valutazione definitiva della Commissione Medica del CIO che comunque ha dato già parere favorevole.

    A Londra l’Europa sarà il continente più rappresentato con 90 atleti partecipanti. Tra questi ci saranno anche sette azzurri per i quali il “Road to London” è iniziato il 24 agosto del 2008 al termine della gloriosa Olimpiade di Pechino in cui l’Italia ha brillato grazie all’oro di Cammarelle, all’argento di Russo ed al bronzo di Picardi. Un risultato che potrebbe ripetersi? E quali sono gli avversari più temibili a fronte del nuovo scenario dilettantistico?

    Pechino è stato il frutto di un grande lavoro di programmazione da parte dello staff tecnico, diretto prima dal DT Nazzareno Mela, poi da Vailij Filimonov e ora dal DT Francesco Damiani, che ha portato ad avere una Squadra di alto livello e con un altissimo grado di esperienza. Mi riferisco ai pugili che sono alla loro terza esperienza olimpica, ossia a Roberto Cammarelle, Clemente Russo e Domenico Valentino, a quelli che sono alla seconda come Vincenzo Picardi e Vittorio Jahin Parrinello. Per Vincenzo Mangiacapre e Manuel Cappai si tratta della prima ma i risultati ottenuti ai Mondiali di Baku ed al Torneo di Qualificazione di Trebisonda ci fanno ben sperare. Non c’è mai stata una Squadra così esperta alle Olimpiadi, senza contare che un buon numero degli azzurri qualificati saranno sicuramente teste di serie. All’Excel Arena di Londra l’ascesa al podio non sarà facile perché il campo degli avversari si è ampliato e c’è stata una notevole crescita dal punto di vista tecnico. I più temibili sono gli Ucraini, i Russi ed i Cubani oltre agli atleti di casa compresi gli Irlandesi. A seguire abbiamo i Kazaki, gli Azeri, i Cinesi, i Thailandesi, gli Uzbeki, i Mongoli, gli Statunitensi, i Brasiliani, gli Indiani e molti altri outsider che tenteranno il tutto per tutto pur di mettersi in luce. L’esperienza è importante ma quello che conta di più nei tre round è la tenuta del ritmo di gara. La terza ripresa è fondamentale. In base al nuovo sistema vengono segnati tutti i colpi e quindi al terzo round si può capovolgere l’incontro. La strategia è: partire in vantaggio e mantenere il vantaggio, per impressionare i giudici al primo round e poi vincere. Questo l’obiettivo dei tecnici federali che stanno stimolando gli atleti al fine di tenere alto il livello di intensità. Martedì 24 luglio la Squadra Azzurra arriverà a Londra e qui inizierà la sua sfida. Facendo i debiti scongiuri, mi auguro di vedere sul podio almeno due dei nostri valorosi atleti. Sono molto fiducioso e spero anche questa volta di assistere ad un’impresa che resterà nella storia della nostra disciplina sportiva.

    fonte: http://www.londra2012.coni.it/primo-piano/...cnico-aiba.html
     
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    Speriamo che la dirigenza italiana ci porti bene :D
     
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    il programma del pugilato per il giorno 28 luglio

    Boxing
    13:30: Men's Bantam (56kg) Round of 32
    15:00: Men's Middle (75kg) Round of 32

    20:30: Men's Bantam (56kg) Round of 32
    22:00: Men's Middle (75kg) Round of 32
     
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  6. Sashenka
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    Pugilato, Cappai eliminato

    sport_focus_image0e058e349dfc16c34c3bd2196b12a1f7

    Finisce l'avventura olimpica per il pugile Manuel Cappai a Londra 2012. Impegnato nella categoria dei 49 kg, l'azzurro e' stato battuto ai punti (17-7) dal filippino Mark Anthony Barriga al 1/o turno.


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  7. Sashenka
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    Boxe: Perrinello eliminato

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    Jahyn Vittorio Parrinello è stato eliminato negli ottavi di finale del torneo olimpico di pugilato, categoria 56 kg. L'azzurro è stato battuto ai punti per 11 a 9 dall'inglese Luke Campbell.

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    Accolto il ricorso del pugile giapponese Satoshi Shimizu contro la controversa sconfitta con l'azero Magomed Abdulhamidov. Il pugile nipponico rientra cosi' in corsa nel torneo olimpico di pugilato (categoria 56 kg). Il boxeur nipponico ieri aveva perso ai punti con Abdulhamidov per 22 a 17, pur avendolo mandato al tappeto per ben cinque volte nella terza ed ultima ripresa. Shimizu ora affrontera' l'algerino Mohamed Ouadahi.
     
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  9. Sashenka
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    Boxe: Valentino agli ottavi

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    Domenico Valentino ha superato gli ottavi di finale nel torneo olimpico di pugilato categoria 60 kg. L'azzurro ha battuto ai punti 15-10 il britannico Josh Taylor e si qualifica per i quarti
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    Dai forza! Vogliamo avere almeno un pugile in semifinale!
     
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    Si ferma ai sedicesimi di finale l'avventura di Vincenzo Picardi nel torneo di boxe dei pesi mosca. L'azzurro delle Fiamme Oro/Milano Thunder stato sconfitto ai punti dal mongolo Tugstsogt Nyambayar per 17-16.
     
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    Notizia buona:

    Vincenzo Mangiacapre si qualifica per i quarti di finale del torneo di boxe, categoria 64kg, alle Olimpiadi di Londra. Il pugile campano ha battuto l'ungherese Gyula Kate con un netto 20-14.
     
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    Non sapevo che non fosse mai stata disciplina anche femminile... beh, posto rimedio.

    La russa Elena Savelyeva e la nordcoreana Kim Hye Song hanno scritto una pagina della storia delle Olimpiadi affrontandosi nel primo match di pugilato femminile mai disputato ai Giochi, in un Excel Center vicino al 'tutto esaurito'. Nel match, valido per i pesi mosca, Savelyeva si e' imposta ai punti per 12-9.
     
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  14. Sylvia~
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    LONDRA, 6 agosto (RAISPORT)

    Boxe: Valentino si ferma ai quarti
    Il pugile azzurro battuto dal lituano Petrauskas 16-14

    Si ferma ai quarti di finale l'avevntura di Domenico Valentino nel torneo di boxe categoria pesi leggeri (60 kg). L'azzurro e' stato sconfitto ai punti per 16-14 dal lituano Evaldas Petrauskas.
     
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    Sembra che gli appassionati di pugilato siano sinora rimasti delusi dai risultati degli azzurri (io non me ne intendo).
    Però abbiamo un eroe che ha una medaglia già assicurata!!! Sarà bronzo, argento oppure oro?
    Beh, io spero che vinca almeno l'incontro di domani, così da ambire ad uno dei due metalli più preziosi.
    FORZA ROBERTO!

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    Londra 2012, Cammarelle in semifinale
    Pugile azzurro batte marocchino Arjaoui 12-11, è almeno bronzo


    LONDRA, 7 AGO - Il pugile Roberto Cammarelle ha conquistato la semifinale nella categoria dei pesi supermassimi (+91) alle Olimpiadi di Londra 2012, assicurandosi almeno la medaglia di bronzo. L'olimpionico azzurro ha sconfitto il marocchino Mohamed Arjaoui con il punteggio di 12-11. "Non mi voglio fermare qui, ma per andare avanti dovrò fare nettamente meglio", ha detto Cammarelle al termine dell'incontro.
     
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