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Arriva un momento in cui chiunque, anche chi magari non è appassionato di sport, anche chi magari solitamente tende sminuire o comunque ridimensionare quello che con i propri occhi ha appena visto, quello che tutti gli esperti del campo hanno definito sovrumano, colui che tutti si affrettano a consacrare come il più grande di tutti, l'uomo per cui proprio in questi giorni sono stati versati veri e propri fiumi d'inchiostro.
Arriva il momento in cui chiunque, nonostante la crisi, le guerre e tutti i problemi, ha il dovere di fermarsi, anche solo per un istante, un secondo e lanciare un'esclamazione, qualsiasi essa sia, sintomo del fatto che la parabola sportiva di quest'uomo ha coinciso proprio con la nostra vita. I record passano, sono fatti per essere abbattuti, questo no.
Un ragazzotto di Baltimora, iperattivo come più volte è stato definito in tenera età del proprio allenatore Bob Bowman, solito bere alcolici e “spippettare” marijuana in gioventù, che ha entusiasmato ben due presidenti, democratici e conservatori che siano, non ha trovato di meglio da fare nella sua vita che conquistare ben 22 medaglie olimpiche di cui 18 d'oro, (8 solamente a Pechino 2008!): 100, 200, 400, dorso, delfino, misti, stile libero, non importa lo stile, lui vince lo stesso!
Certo, quel dorso sarebbe da rivedere, ma fa lo stesso... l'incredibile puntualità, la continuità nell'allenamento come nei risultati, in un mondo sportivo intossicato da calciatori multimilionari che per aver dato un calcio ad un pallone si sentono in diritto di alzare la cresta, nel vero senso della parola, oppure di insegnare politica ai capi di stato... lui no, in silenzio ha accumulato medaglie a tal punto che se le dovesse indossare tutte insieme ne verrebbe schiacciato, nonostante i 193cm per 84 kg di peso, 12 mila calorie al giorno per sopportare 5 ore in vasca sette giorni su sette e l'immancabile cuffia che spara hip hop per 24 ore al giorno...
"Amo la mia famiglia, con il nuoto ho chiuso.... anzi vado a nuotare con gli squali bianchi, sono i miei animali preferiti". Si congeda così in conferenza stampa al London Aquatics Centre. Signore e signori, cala il sipario, Michael Phelps saluta tutti e attraversa la linea che divide la storia dalla leggenda... una leggenda che forse verrà riscritta... ma almeno fra vent'anni.
A PARTIRE dalle 10.45 di oggi 6 AGOSTO verrà trasmessa la sua conferenza stampa QUI
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