OLIMPIADI 2012: Lotta Greco-Romana

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  1. sofiapassion
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    La lotta (anticamente "lutta", dal latino lŭcta) consiste nel combattimento corpo a corpo tra due avversari o anche la fase del combattimento in cui i due contendenti finiscono avvinghiati in contatto diretto. Il termine si riferisce in particolare a tecniche, movimenti e contromosse applicate al fine di ottenere un vantaggio fisico, come posizioni di dominanza, uscite e sottomissioni, o per infortunare un avversario. Viene studiata e praticata soprattutto per sport e competizioni agonistiche, ma anche nelle arti marziali, per difesa personale o per addestramento militare. Esistono molti stili di lotta ognuno con regole diverse sia tra gli sport tradizionali che tra le discipline di combattimento moderne; ognuna adotta un vocabolario ed una terminologia diversa anche in occasione delle stesse tecniche ed azioni, questo perché ognuno di essi possiede una propria storia ed ha risentito del condizionamento culturale della società in cui si è evoluto.


    Storia della lotta



    La Lotta rappresenta la disciplina da combattimento più antica al mondo. Diversi graffiti risalenti all'era del paleolitico raffigurano azioni e tecniche primitive con protagonisti i primi lottatori. I reperti archeologici giunti ai nostri giorni fanno luce sul passato e danno risalto a questa disciplina attraverso un ponte epocale che ci conduce in un viaggio fra tutte le società di ogni periodo e di ogni regione del globo: sumera, egizia, greca, romana, celtica, germanica, araba, indiana, cinese, giapponese, polinesiana, amerinda, africana. Omero ne fa risalire la pratica tramite testimonianza scritta al periodo della guerra di Troia (II millennio AC). Molte mitologie antiche, inoltre citano ampiamente scene di lotta (nella sua epopea Gilgamesh sconfigge il rivale Enkidu in un incontro di lotta, anche Zeus sconfigge il padre Crono lottando). L'arte di "fare alle braccia" risulta quindi antichissima e sono diversi gli scopi che hanno facilitato il suo sviluppo, da quello educativo-formativo a quello militare, difensivo e sportivo.


    La lotta nel mondo antico



    Nel vicino oriente, forme di lotta per presa alla cintura erano già popolari da molto tempo
    in Europa la civiltà ellenica ha tramandato ampie e complete documentazioni, in cui la lotta era considerata come un esercizio indispensabile per il rafforzamento del fisico e del carattere dei giovani, tanto da essere inclusa nei giochi olimpici antichi ed essere citata nei poemi omerici dell'Iliade e dell'Odissea] . Al giorno d'oggi, nel mondo occidentale l'eredità della pratica greca è alla base della lotta stessa. I lottatori erano anche dipinti in azioni in numerosi vasi, sculture e monete, così come anche in altre forme letterarie.

    La lotta nel medioevo e nell'età moderna




    Nel 394 l'imperatore Teodosio I soppresse i Giochi Olimpici, facendo decrescere la popolarità della lotta sportiva in occidente, ma nonostante questo la pratica della lotta continuò a protrarsi fino al medioevo, periodo nel quale veniva allenata spesso con pochissime regole e quasi sempre come addestramento per scopi militari, in genere da nobili, sovrani e cavalieri.
    Fra il secolo X ed il secolo XV l'arte di lottare riacquistò visibilità in Ungheria, Italia e nelle vallate alpine in cui veniva impiegata come intrattenimento e difesa personale. In terra francese, la lotta era praticata dai sovrani, che spesso organizzavano incontri per misurare la propria forza ed abilità. Per esempio Francesco I, re di Francia, sfidò Edoardo Vili, re d'Inghilterra, in un incontro di lotta con le scarpe conclusosi con la vittoria del sovrano francese, che atterrò il fortissimo avversario, rovesciandolo a terra con un perfetto braccio in spallA
    Dal rinascimento in poi si vanno creandosi numerosi stili regionali di lotta in Europa, in particolare nel mondo anglosassone e gaelico (dai quali verrà poi esportata in America)..
    In oriente, la lotta veniva studiata in particolare in Giappone dai samurai come metodo per combattere in caso le loro armi fossero andate perse o distrutte in battaglia. Il termine jūjutsu fu coniato nel VII secolo per indicare un'arte marziale, dopodiché divenne un termine ombrello per indicare un'ampia varietà di discipline lottatorie nelle arti marziali giapponesi. Prima di allora, si usavano altri termini specifici come "lotta con la spada corta" (小具足腰之廻 kogusoku koshi no mawari?), "lotta" (組討 or 組打 kumiuchi?), "arte del corpo" (体術 taijutsu?), "flessibilità" (柔 or 和 yawara?), "arte dell'armonia" (和術 wajutsu, yawarajutsu?), "mano che afferra" (捕手 torite?) e persino il noto "via della cedevolezza" (柔道 jūdō?) (già nel 1724, più di due secoli prima che Jigorō Kanō fondò la moderna arte del Kodokan Judo).[11] I sistemi di combattimento non armato sviluppati e praticati durante il periodo Muromachi (prima del 1573) sono al giorno d'oggi riferiti collettivamente come vecchio stile di jujutsu giapponese (日本古流柔術 Nihon koryū jūjutsu?).

    La lotta contemporanea

    Il XIX secolo rappresenta la rinascita della lotta a livello di popolarità; in

    [/size]questo periodo storico iniziò la fase della “lotta olimpica moderna”, istituzionalizzata soprattutto in Francia ma anche in Italia. Soprattutto la Francia ebbe una parte da gigante nel carattere sportivo della lotta, codificando le odierne discipline della libera e della greco-romana Per via della comparsa di ginnasi e club atletici, la lotta greco-romana e libera vennero subito regolametnate in competizioni formali.Fra gli ultimi anni del 1880 ed i primi del 1900 diversi lottatori di greco-romana furono protagonisti di sfide interstile in cui dimostrarono la grande efficacia della lotta, come nel caso di William Muldoon che nel 1887 sconfisse il campione mondiale di pugilato John L. Sullivan in meno di due minuti. Il successivo incontro pubblicizzato avvenne alla fine del secolo quando il futuro campione dei pesi massimi di pugilato Bob Fitzsimmons affrontò il campione europeo di lotta greco-romana Ernest Roeber. Roeber ebbe una frattura allo zigomo, ma fu in grado di portare Fitzsimmons al tappeto e finalizzare l'avversario con una leva al braccio. Durante i primi anni del 1900, l'italiano Giovanni Raicevich, campione di lotta greco-romana, sconfisse Akitaro Ono, un maestro giapponese esperto di judo, ju-jitsu e sumo. Grazie all'azione del barone Pierre de Coubertin, che rievocò le antiche Olimpiadi, nei quali vennero inclusi le discipline della lotta olimpica, la lotta iniziò a diffondersi ad un pubblico sempre più vasto. In Inghilterra e Stati Uniti invece divennero popolari gli scontri interstile fra lottatori di diverse discipline e anche fra lottatori e pugili.

    Tecniche di lotta



    Le tecniche di lotta possono essere suddivise in queste categorie:
     Clinching, o "lavoro in piedi": ha luogo quando entrambi i competitori sono in piedi ed utilizzano prese applicate alla parte superiore del corpo dell'avversario, per condizionarne il comportamento o effettuare determinate altre tecniche.
     Proiezioni: una proiezione è utilizzata dal lottatore per manipolare l'avversario (sbilanciandolo o sollevandolo) generalmente da una posizione in cui sono entrambi in piedi ad una al suolo, tutte prevedono comunque che l'esecutore mantenga una posizione di vantaggio o relativo controllo rispetto all'avversario. Lo scopo delle proiezioni varia a seconda delle discipline a volte enfatizzando il potenziale di incapacitare direttamente l'avversario con la caduta (in questo caso la schienata viene considerata KO e determina la fine dell'incontro), oppure indirizzando verso la possibilità di ottenere una posizione di controllo, per esempio per applicare una sottomissione.
     Immobilizzazioni e controlli: un'immobilizzazione implica il trattenere un avversario da una posizione in cui non può attaccare. In alcuni sport un'immobilizzazione comporta una vittoria immediata o qualora mantenuta per un certo periodo di tempo, in altri invece è considerata inattività e può comportare la ripresa dell'incontro da una posizione libera (con eventuale sanzione per chi manteneva la staticità) ma può anche essere considerata una posizione di dominanza ricompensata con punti. Altre tecniche di controllo sono utilizzate per mettere faccia a terra l'avversario di modo da evitare che possa scappare o attaccare, oppure per mantenere una posizione di guardia da una situazione svantaggiosa come quando si è al di sotto dell'avversario.
     Sottomissione: ne esistono di due tipi, le costrizioni e le manipolazioni. Alle prime appartengono tutte quelle tecniche che possono potenzialmente strangolare o soffocare l'avversario, le compressioni di muscoli o tendini sulle ossa, oppure in generale ogni tecnica che penetra o schaccia punti sensibili (muscoli, organi, ghiandole). Alle seconde appartengono quelle tecniche che possono potenzialmente



    Daigoro timoncini:è lui il simbolo italiano nella lotta a Londra.
    Alle Olimpiadi, l'Italia vanta una discreta bacheca, con sette medaglie d'oro, quattro d'argento e nove di bronzo. Vincenzo Maenza è l'unico azzurro ad essere salito due volte sul gradino più alto del podio (1984 e 1988), mentre l'ultimo in ordine di tempo è stato Andrea Minguzzi a Pechino. L'oro di Claudio Pollio nel 1980 è l'unica medaglia vinta dall'Italia nella lotta libera; le altre sono tutte nella greco-romana. In questa edizione dei giochi i colori azzurri saranno difesi dal solo 26enne Daigoro Timoncini, classe 96 kg della greco-romana.

    È alla seconda Olimpiade: a Pechino si piazzò decimo. Nel 2008, per la cronaca, fu strapotere russo, con sei ori, tre argenti e due bronzi. In seconda posizione, ben distaccato, il Giappone con sei medaglie complessive. Sono due le tipologie di lotta esistenti: la greco-romana, dove gli atleti possono utilizzare solo braccia e torso, divisa in sette categorie di peso e riservata agli uomini; e la libera, con sette categorie di peso maschili e quattro femminili. Gli sfidanti, all'interno di un cerchio del diametro di 9 metri, devono cercare di far toccare le spalle dell'avversario a terra.
     
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    Ecco, uno sport di cui io sono completamente ignorante O_O
     
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    Hamid Mohammad Soryan Reihanpour ha vinto la medaglia d'oro nella lotta greco-romana categoria 55 chilogrammi dei Giochi olimpici di Londra. L'iraniano ha superato in finale Rovshan Bayramov dell'Azerbaigian, al quale e' andato l'argento. Le medaglie di bronzo, invece, sono state conquistate dall'ungherese Peter Modos e dal russo Mingiyan Semenov.

    Il russo Roman Vlasov ha vinto la medaglia d'oro nella prova olimpica di lotta greco-romana, cat. -74 kg battendo in finale l'armeno Arsen Julfalakyan. L'azero Emin Ahmadov e il lituano Aleksandr Kazakevic hanno ottenuto la medaglia di bronzo.
     
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  4. Sylvia~
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    (RAISPORT)


    Lotta: Oro a Khugaev
    Nella categoria 84 kg il russo piega in finale l'egiziano Ebrahim. Bronzo al Kazakistan e alla Polonia

    Va al russo Alan Khugaev la medaglia d'oro nella lotta greco-romana, categoria 84 kg, ai Giochi olimpici di Londra. Il russo ha battuto in finale l'egiziano Karam Mohamed Gaber Ebrahim. Bronzo al kazako Danyal Gajiyev e al polacco Damian Janikovski.



    Lotta: oro a Lopez nei 120
    Il cubano batte l'estone Nabi. Bronzo alla Turchia e Svezia

    Il cubano Mijain Lopez ha vinto la medaglia d'oro nella lotta greco-romana (-120 kg) battendo l'estone Heiki Nabi. Il turco Riza Kayaalp e lo svedese Johan Euren hanno conquistato la medaglia di bronzo.
     
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  5. Sashenka
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    Lotta: fuori Timoncini

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    Daigoro Timoncini e' stato eliminato negli ottavi di finale del torneo di lotta greco-romana categoria 96kg dei Giochi olimpici di Londra. L'azzurro si e' arreso di fronte all'armeno Artur Aleksanyan, per 2-0.


    da raisport.rai.it
     
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    Ma no!!!
    Contavo almeno in un quarto di finale o semifinale, da come ne avevo sentito parlare dai commentatori...
     
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    Hyeonwoo Kim ha vinto la medaglia d'oro nella lotta greco-romana categoria 66 chilogrammi dei Giochi olimpici di Londra. Il sudcoreano ha superato in finale l'ungherese Tamas Lorincz, al quale e' andato l'argento. Le medaglie di bronzo, invece, sono state conquistate dal georgiano Manuchar Tskhadaia e dal francese Steeve Guenot.
     
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  8. Sylvia~
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    Lotta: oro a Rezaei nei 96 kg
    Argento al russo Totrov, bronzo a Svezia e Armenia

    Medaglia d'oro per l'iraniano Ghasem Gholamreza Rezaei nella lotta greco-romana categoria 96 Kg. In finale ha battuto il russo Rustam Totrov. Medaglia di bronzo per l'armeno Artur Aleksanyan e lo svedese Jimmy Lidberg.
     
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    Medaglia d'oro alla giapponese Hitomi Obara nella lotta libera 48 kg donne ai Giochi olimpici di Londra. La nipponica ha battuto l'atleta dell'Azerbaijan Mariya Stadnyk che si e' dunque aggiudicata l'argento. Il bronzo e' andato alla statunitense Mei Ling Chun e alla canadese Carol Huynh.
     
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  10. Sylvia~
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    Lotta 55 kg: Giappone oro
    La Yoshida ha battuto la canadese Verbeek. Bronzo all'azera Ratkevich e alla colombiana Castillo

    Saori Yoshida e' la nuova campionessa olimpica di lotta libera categoria 55Kg. La giapponese ha battuto in finale la canadese Tonya Lynn Verbeek. Bronzo per l'azera Yuliya Ratkevich e la colombiana Jackeline Renteria Castillo.



    Lotta 72 kg: oro alla Vorobieva
    La russa batte in finale la bulgara Zlateva, bronzo alla kazaka Manyurova e alla spagnola Unda

    Natalia Vorobieva ha vinto la medaglia d'oro nella lotta libera categoria 72Kg. In finale, la russa ha battuto la bulgara Stanka Zlateva Hristova. Bronzo per la kazaka Guzel Manyurova e la spagnola Maider Unda.
     
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    Si chiama lotta greco-romana... ma non c'è nessun "romano" (italiano) a rappresentarci ad alto livello.
    Non va bene ragazzi!
     
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    Il russo Dzhamal Otarsultanov ha vinto la medaglia d'oro nella lotta libera, categoria fino a 55 chili, ai Giochi olimpici di Londra. L'argento e' andato al georgiano Vladimer Khinchegashvili, il bronzo al nordcoreano Yang Kyong-il ed al giapponese Shinichi Yumoto.

    Jordan Burroughs ha vinto la medaglia d'oro nella lotta libera maschile, categoria 74 kg, ai Giochi di Londra. L'americano ha battuto in finale l'iraniano Sadegh Saeed Goudarzi, cui va l'argento. Le medaglie di bronzo sono state vinte dall'uzbeko Soslan Tigiev e dal russo Denis Tsargush.
     
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    Toghrul Asgarov ha vinto la medaglia d'oro nella lotta libera categoria 60Kg. L'azero, in finale, ha battuto 3-0 il russo Besik Kudukhov. Medaglia di bronzo per lo statunitense Scott Coleman e l'indiano Yogeshwar Dutt.

    Sharif Sharifov ha vinto la medaglia d'oro nella lotta libera categoria 84KG. In finale ha battuto per 3-1 il portoricano Jaime Yusept Espinal. Bronzo per il georgiano Dato Marsagishvili e l'iraniano Ehsan Naser Lashgari.

    Artur Taymazov e' il nuovo campione olimpico di lotta libera categoria 120 Kg. L'uzbeko ha battuto in finale il georgiano Davit Modzmanashvili per 3-0. Bronzo all'iraniano Komeil Ghasemi ed al russo Bilyal Makhov.
     
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    Il giapponese Tatsuhiro Yonemitsu ha conquistato l'oro olimpico nella lotta libera, categoria -66 kg, grazie alla vittoria in finale sull'indiano Sushil Kumar, medaglia d'argento. Il kazako Akzhurek Tanatarov ed il cubano Livan Lopez Azcuy hanno conquistato la medaglia di bronzo.

    Tatsuhiro Yonemitsu ha conquistato la medaglia d'oro nella lotta libera, categoria 66 chilogrammi, dei Giochi olimpici di Londra. Il giapponese ha sconfitto in finale l'indiano Sushil Kumar, vincitore della medaglia d'argento. I bronzi sono andati invece al cubano Livan Lopez Azcuy e al kazako Akzhurek Tanatarov.

    Jacob Stephen Varner ha conquistato la medaglia d'oro nella lotta libera, categoria 96 chilogrammi, dei Giochi olimpici di Londra. Lo statunitense ha sconfitto in finale l'ucraino Valerii Andriitsev, vincitore della medaglia d'argento. I bronzi sono andati invece al georgiano George Gogshelidze e all'azero Khetag Gazyumov.
     
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