Nicole DELLA MONICA / Matteo GUARISE (ITA)

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    Nicole DELLA MONICA
    ITA

    Date of birth: 03.06.1989
    Place of birth: Trescore, Bergamo
    Height: 161 cm
    Home town: Albano, Bergamo
    Profession: police officer
    Hobbies: drawing, cooking, movies
    Start sk. / Club: 1995 / G.S. Fiamme Oro Moena
    Internet / Social Media contact: Instagram: Nik_Dellamonica
    Former Partners Yannick Kocon

    Matteo GUARISE
    ITA

    Date of birth: 15.09.1988
    Place of birth: Rimini
    Height: 182 cm
    Home town: Rimini
    Profession: police officer
    Hobbies: fishing, movies, boxing
    Start sk. / Club: 2010 / G.S. Fiamme Oro Moena
    Internet / Social Media contact: Facebook: Guarise Matteo; Instagram: guarisematteo
    Former Partners Kaela Pflumm, Sara Venerucci (roller skating)

    220px-2012_WFSC_04d_105_Nicole_Della_Monica_Matteo_Guarise
    Coach: Cristina Mauri, Nina Mozer
    Choreographer: Raffaella Cazzaniga, John Kerr, Giuseppe Arena
    Former Coach: Cristina Pelli, Oleg Vasiliev, Silvia Martina, Lucia Civardi
    Practice low season: 36 h / week Bergamo, Baselga di Pine
    Practice high season: 24 h / week Bergamo, Sesto San Giovanni


    ISU Biography

    Edited by *SnowQueen* - 21/6/2021, 17:32
     
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    Nicole e Matteo: determinati a dare il meglio

    Matteo Guarise, classe 1988, con la sua partner su rotelle, Sara Verenucci, è stato campione italiano dal 2007 al 2009 e campione del mondo nel 2008, è passato al pattinaggio sul ghiaccio nel 2010 con l'obiettivo di partecipare alle olimpiadi di Sochi 2014. Sorriso sempre sulle labbra, parlantina brillante, determinazione e maturità quando parla del suo lavoro. Nicole Della Monica, 22 anni, più timida di Matteo, almeno all'apparenza, la conosciamo già da un po'.
    E' da tanto sul ghiaccio, prima come singolarista, poi con Yannick Kocon, con il quale ha conquistato due volte il sesto posto ai campionati europei (nel 2009 e nel 2010) e il dodicesimo alle Olimpiadi di Vancouver.
    Ora Nicole e Matteo fanno coppia sul ghiaccio, dividendosi tra Zanica e Milano, con un unico obiettivo: fare del loro meglio e guadagnarsi un posto per le prossime olimpiadi.
    Li abbiamo incontrati alla conferenza stampa che si è tenuta ieri a Milano, presso la Libreria dello Sport, in cui ci hanno raccontato un po' dei loro progetti e hanno risposto alle domande dei giornalisti.

    Nicole: io non avevo intenzione di ricominciare a pattinare, non ne volevo più sapere. Poi un giorno mi chiama Lucia (Civardi n.d.r.) e mi dice che Matteo Guarise è disponibile e vorrebbe fare una prova con me. Una prova che sarà mai, mi dico, non costa nulla farla. Beh è andata bene e adesso siamo qui.
    Matteo: per me non sono stati facili questi ultimi due anni di ghiaccio. Ho prima provato con una partner in Russia, poi con un'altra negli Stati Uniti, ero sempre in movimento, mi sentivo un nomade. Sembrava che nulla andasse per il verso giusto, poi con Nicole mi si è aperto un nuovo orizzonte. Con lei ho la possibilità di giocare in casa, realizzare il mio sogno e contemporaneamente non stare troppo lontano dalla mia famiglia. Nicole è una grande lavoratrice, ci troviamo bene assieme.

    Nicole come mai non ne volevi più sapere di ricominciare a pattinare? Cosa è accaduto? Una reazione così dura ci fa pensare a un trauma, a qualcosa di importante.
    Nicole: già dopo Vancouver avrei voluto staccare la spina per un po', rallentare il ritmo, poi invece sono andata avanti. C'erano dei problemi fisici, legati forse anche ad una situazione mentale non proprio tranquilla, e altre cose di cui preferisco non parlare. L'appoggio della mia famiglia è stato molto importante per decidere di tornare sul ghiaccio, anche se i miei mi hanno sempre lasciato massima libertà di scelta. Mio padre mi ha detto che sarebbe stato disposto a ricominciare tutto da capo, a fare sacrifici, se io mi sentivo pronta a tornare in pista.

    Ora i problemi fisici sono risolti?
    Nicole: sì, direi di sì.

    Quali sono le vostre ambizioni?
    Matteo: andare alle Olimpiadi! Beh diciamocelo, non pattiniamo tanto per dire, facciamo sul serio e siamo determinati a fare del nostro meglio, anche se non sempre è facile.
    Nicole tu hai già partecipato a un'olimpiade, cosa ci dici?
    Nicole: un'esperienza bellissima, la rifarei anche domani stesso.

    Matteo, due tuoi ex compagni di squadra, Marika Zanforlin e Federico Degli Esposti, hanno fatto un po' da apripista, quando loro sono passati dalle rotelle al ghiaccio come l'hai vissuta?
    Matteo: ghiaccio e rotelle sono due mondi molto molto diversi, anche se ovviamente si possono prendere spunti e imparare sia dall'uno che dall'altro. Non abbiamo avuto l'impulso di dire "andiamo a vedere Marika e Federico sul ghiaccio", loro ci hanno "abbandonato", abbiamo intrapreso strade diverse.
    Poi ho conosciuto Filippo Ferrari, mi ha parlato del mondo del ghiaccio, così, finita la mia stagione sulle rotelle, ho deciso di provare.

    Tu e Nicole siete due ottimi pattinatori, potremo probabilmente vedere uno scontro alla pari, o quasi, con la coppia di artistico formata da Stefania Berton e Ondrej Hotarek, vi sentite pronti?
    Nicole: è molto difficile dare una risposta in questo momento, di sicuro lavoreremo per essere competitivi.
    Matteo: io sono un pacifista, non mi piace parlare di scontri. Di sicuro da due grandi atleti come Stefania e Ondrej possiamo imparare tanto.

    A quali gare avete in programma di partecipare in questa stagione?
    Matteo: andremo ai campionati nazionali di Courmayeur, poi si vedrà. Certo, ci piacerebbe partecipare a europei o mondiali, ma l'obiettivo primario è quello di lavorare sodo e presentarci in gare internazionali solo quando saremo pronti, non vogliamo scendere in pista se non sentiamo di poter fare bene. Chiedo conferma anche a Paolo Pizzoccari che è qui e che ci ha visto pattinare.
    Paolo Pizzoccari: dipende da voi, da come vi sentite. Considerate però che una gara nazionale è molto diversa da un euorpeo o un mondiale. Lavorate in funzione di un appuntamento, bilanciate i carichi di lavoro, non improvvisate ecco.
    Filippo Ferrari: oltretutto per andare a Europei o Mondiali l'ISU richiede un minimo punteggio ottenuto in una gara internazionale, quindi bisognerebbe prima partecipare a una di queste gare e totalizzare il punteggio richiesto. Purtroppo non ce ne sono molte, Nicole e Matteo potrebbero partecipare al Bavarian Open e al Challenge Trophy, vedremo.

    A proposito di nazionali, manca pochissimo, che sensazioni ed emozioni provate?
    Nicole: è molto strano, sono così vicini e non mi sembra neanche vero, ma sono sicura che sarà bello!
    Matteo: un atleta di alto livello deve stare bene in mezzo alla gente e al pubblico, quindi sono sicuro che sarà una bella esperienza. Certo, qualche commento negativo arriverà, è normale, non ci si può aspettare la perfezione da subito, abbiamo tanto da lavorare, ma bisogna pur cominciare da qualche parte no?

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    Quali programmi presenterete?
    Matteo: la musica dello short sarà Romeo e Giulietta di Nino Rota. Purtroppo non abbiamo avuto molto tempo per affinare il programma, ci siamo concentrati più sugli elementi e sulla pattinata, ma contiamo di sistemarlo con il procedere della stagione. Sul libero non ci sbilanciamo, ci stiamo ancora lavorando, molto probabilmente sarà qualcosa di classico.
    Nicole: E poi abbiamo un programma di esibizione particolare, per me è una cosa insolita, vogliamo raccontare una storia, una storia d'amore, un po' teatrale.

    Quali elementi avete in programma di presentare in gara?
    Matteo: per lo short puntiamo per ora Salchow, sia side by side che lanciato. Poi contiamo di inserire un Toeloop. Come lanciati lavoreremo sul loop. Sappiamo che molti inseriscono ad esempio il flip perchè ottiene più punti, ma noi vogliamo lavorare sulla qualità dell'elemento, preferiamo eseguire un loop lanciato fatto bene piuttosto che un flip traballante. Come twist per ora faremo il doppio, ma presto proveremo anche il triplo.

    C'è qualche elemento su cui avete più difficoltà e qualche altro che invece vi riesce senza problemi?
    Matteo: beh diciamo che io ho dovuto lavorare molto sulla pattinata, sui fili e sul molleggio, sono molto migliorato ma ovviamente devo continuare a lavorare. Comunque sugli elementi tecnici non abbiamo grossi problemi.
    Paolo Pizzoccari: ovviamente lo scoglio più grosso, per un pattinatore che viene dalle rotelle, è riuscire ad essere sciolto e fluido sul ghiaccio. Io ho visto oggi Matteo e gli ho detto una cosa che intende essere un complimento "non sembri più un pattinatore a rotelle", nel senso che non ha più la rigidità che spesso contraddistingue chi pattina su rotelle. C'è da lavorare ma i progressi si vedono.
    E' stato difficile riuscire ad amalgamare le vostre tecniche, molto diverse immaginiamo?
    Nicole: per me è stato un po' come iniziare da zero dopo un anno di stop, quindi ho comunque dovuto imparare nuovamente molte cose.
    Matteo: mah, io la vedo un po' così, di solito chi è più basso riesce ad andare più veloce, chi è più alto e quindi più pesante è tendenzialmente più lento. Io ho pattinato con una ragazza più alta e più pesante di Nicole negli USA, era più lenta di lei in alcune cose, quindi con Nicole io ho dovuto imparare a velocizzarmi per starle dietro, lei forse ha dovuto rallentare un po'.

    Dove vi allenate e com'è composto il vostro staff? Avete richiesto la collaborazione allenatori o coreografi all'estero?
    Nicole: per via dei miei impegni scolastici (Nicole sta facendo due anni in uno, quarto e quinto anno del liceo scientifico, n.d.r.) ci alleniamo per metà del tempo presso l'Olympic Dream Ice School di Zanica, con Silvia Martina e Luca Mantovani e per l'altra metà all'Agorà di Milano con Lucia Civardi e Barbara Fusar Poli. Per ora non pensiamo di rivolgerci ad altri tecnici, i nostri sono molto bravi, idem per i coreografi. La prossima stagione si vedrà.

    A proposito di scuola e impegni, Matteo tu lavori o studi?
    Sì, ahimè mi tocca mangiare come tutti e devo lavorare, sono un fenomeno da circo (ride).
    Scherzo ovviamente, lavoro come fotomodello per la Major Models di Milano, se c'è un buon lavoro ben pagato ovviamente lo accetto, sarei stupido a non farlo. Ma la mia speranza per il futuro è quella di dedicarmi solo al pattinaggio perchè penso che sia meglio fare una sola cosa fatta per bene.
    Purtroppo negli USA non ho potuto lavorare, serviva un visto lavorativo e il costo per ottenerlo era molto elevato e valeva la pena farlo solo per lavorare a tempo pieno, cosa che io ovviamente non potevo fare, visto che ero lì per pattinare.
    Certo bisogna anche saper rischiare, non si può pretendere di avere sempre una bella sedia calda su cui sedersi.
    Io ho comunque degli sponsor che mi sostengono (Aeroporti di Rimini, Risport e DimmiDiSì) e che spero diventino sponsor della coppia.

    Avete avuto modo di vedere le gare del Grand Prix? Quali sono le coppie che vi sono piaciute di più in questo inizio di stagione? Ci sono coppie che ammirate particolarmente?
    Nicole: mi piacciono molto Aliona Savchenko e Robinh Szolkowy e Tatiana Volosozhar e Maxim Trankov, anche se nello specifico lo short dei russi di quest'anno non mi fa impazzire, però come coppia credo sia molto bella.
    Matteo: io ho visto le coppie di punta e sono d'accordo con Nicole, in particolare sui russi. Maxim ha un fisico perfetto come pattinatore di artistico, potente senza essere troppo muscoloso, asciutto ed elegante.
    Devo dire che io sono molto ignorante per quanto riguarda il mondo del ghiaccio, non conosco molti pattinatori. Mi sono trovato a pattinare nella stessa pista con Patrick Chan e nemmeno sapevo chi fosse!
    Come approccio lavorativo, anche se non sono una coppia di artistico, ammiro molto Virtue/Moir. Scott è un pazzo, inzia a prendere in giro tutti appena sceso in pista e non smette fino all'uscita, c'è sempre un'atmosfera rilassata, allegra, mai pesante, mi piacerebbe riuscire ad allenarmi con la stessa atmosfera.

    Vi sentireste di provare programmi innovativi, come Volosozhar/Trankov quest'anno, o vi sentite più classici?
    Matteo: al momento no, la nostra personalità di coppia deve ancora emergere e tentare di fare gli alternativi senza ancora aver capito qual è la nostra strada sarebbe rischioso, non pagherebbe. I russi possono permetterselo anche se pattinano insieme da poco perchè hanno una lunga esperienza, noi al momento no.

    Praticate altri sport?
    Matteo: beh non a livello agonistico, lo sport mi piace molto però, non mi tiro mai indietro se c'è da fare qualcosa. A Colorado Springs, non essendoci molto da fare a parte fare sport e stare in mezzo alla natura, andavo a fare arrampicate, gite in bicicletta e a giocare a tennis con Patrick Chan.
    Mi piace il puglilato, mio fratello è un agonista, spero che anche lui riesca ad ottenere grandi soddisfazioni, se lo merita.

    Quindi, riassumendo, dove potremo vedervi prossimamente?
    Nicole: potrete vederci giovedì 8 dicembre al galà di Egna (Bz) e poi il 22 e il 29 dicembre al galà di Courchevel, oltre che ai campionati nazionali a Courmayeur ovviamente.

    Potete seguire Nicole Della Monica e Matteo Guarise anche sulle pagine di Doppio Axel, infatti la rubrica "Il diario di Matteo", dal prossimo numerò, verrà scritta a quattro mani e diventerà "Il diario di Nicole e Matteo".

    Non ci resta allora che aspettare l'esordio di questa nuova coppia, in bocca al lupo a questi due ragazzi così determinati!



    Anche Ghiacciofilia ha dedicato loro un articolo

    Coppie italiane: benvenuto Matteo, bentornata Nicole

    Lavorare. Questo verbo ieri sera è stato nominato più volte da Matteo Guarise e Nicole Della Monica, la neonata coppia di artistico che si è presentata – Filippo Ferrari, direttore di Doppio Axel, come maestro di cerimonie – alla Libreria dello Sport di Milano. Lavorare è senz’altro un requisito e una volontà di tutti gli atleti del pattinaggio di figura sul ghiaccio, comprese le altre coppie italiane; che questo verbo poi si attagli alla perfezione a Nicole Della Monica, 22 anni, noi che da anni seguiamo il pattinaggio di figura sul ghiaccio durante e oltre le competizioni lo possiamo testimoniare. E siamo pronti a credere che lo stesso valga per Matteo Guarise, 23 anni, altrimenti non sarebbe mai riuscito a diventare, nelle rotelle, campione del mondo 2008; campione del mondo junior 2004, 2005 e 2006; medaglia d’oro ai World Games 2009; campione italiano 2007, 2008 e 2009. Trovando, fra un allenamento e una gara, anche il tempo per “lavorare” come fotomodello professionista (presso l’agenzia Major Models di Milano).

    Alla notizia che Matteo, due anni fa, avesse deciso di provare la versione sulle lame del pattinaggio, non abbiamo potuto fare a meno di ricordare l’esperienza di Marika Zanforlin e Federico Degli Esposti, ex campionissimi di rotelle, che nei tre anni fra i 2009 e il 2010 si sono cimentati sul ghiaccio. E così ieri, alla conferenza stampa, Ghiacciofilia ha voluto innanzitutto sapere quale influsso potesse avere avuto questa scelta del duo della Polisportiva Pontevecchio sulla successiva decisione di Guarise. Senza esitazioni, Matteo ci ha risposto che “il mondo delle rotelle e quello del ghiaccio sono sempre stati completamente separati. Quando Marika e Federico sono passato al ghiaccio, abbiamo pensato che li avevamo perduti e basta. Se ho scelto, successivamente, di provare anch’io questa nuova specialità, è stato grazie a Filippo Ferrari, che me lo ha proposto”. Da qui è iniziata una peregrinazione, da parte di Matteo, per il mondo, ma soprattutto negli Stati Uniti, con l’obiettivo di trovare una partner. Finché, dopo il breve sodalizio con Kaela Pflumm – interrotta per un infortunio a lei – e un tentativo con Caitlin Yankowskas, la compagna ideale non si è materializzata in patria. Con una bella addormentata (dal punto vista agonistico) in attesa di essere punta dalla lama giusta.

    In realtà, nel frattempo la Della Monica aveva quasi del tutto appeso i pattini al muro. “Non avevo più voglia di pattinare”, ha ammesso ieri. Alle spalle, aveva una carriera prima da singola e poi di coppia, che l’aveva portata, in coppia con Yannick Kocon, a essere campionessa nazionale junior nel 2008, due volte campionessa nazionale senior (2009 e 2010), sesta agli Europei 2009 e 2010, e infine dodicesima alle Olimpiadi Invernali di Vancouver nel 2010. Una maratona estenuante, per la quale Nicole ha dovuto necessariamente trascurare per un po’ gli studi. Nel 2010, quindi, complice anche qualche problema fisico, la decisione di ritirarsi e tornare a fare la studentessa. Attualmente l’atleta orobica sta frequentando due anni in uno (quarta e quinta) al liceo scientifico Mascheroni di Bergamo. Spostando la frequenza dei corsi dal giorno al serale, Nicole, anche se tornata nell’agonismo, è determinata a completare il ciclo di studi.

    A tre settimana dall’inizio della partnership, il duo ha già stabilità il programma corto e sta ancora ragionando su quello libero. Cosciente che ormai mancano pochi giorni ai Campionati Italiani Assoluti, in programma dal 15 al 18 dicembre a Courmayeur. Per lo short program è stato scelto Romeo e Giulietta di Nino Rota. “Anche per il free credo che utilizzeremo un brano classico”, spiega Nicole. “Per un team appena nato – sostiene Matteo – è meglio stare sul classico, perché la personalità della coppia deve ancora venire fuori. Con qualcosa di molto originale si rischierebbe di non essere pagati anche se si facesse bene”. In compenso, l’estro è stato decisamente indirizzato sul programma d’esibizione (gala), che racconta la storia di due ragazzi che si innamorano in un parco e che verrà presentato in anteprima a uno show in programma a Egna il prossimo giovedì sera.

    Dal punto di vista degli elementi tecnici, cosa ci riservano Nicole e Matteo? “Nel corto – rivela lei – abbiamo previsto il triplo salchow in parallelo e il triplo salchow lanciato”. I due si stanno allenando anche su un altro lanciato: il loop. “Di solito – interviene lui – le nuove coppie inseriscono il flip, che vale di più a livello di punti. Ma noi abbiamo preferito puntare su un loop fatto bene, eseguito con una bella e lunga traiettoria”. Questo non significa che i salti non siano importanti per Matteo: “Per fortuna, sia io che lei in questo siamo sufficientemente forti. Io, invece, voglio lavorare ancora molto sulla pattinata, che abbiamo visto essere stato un po’ il punto debole della coppia ex rotelle che ci ha preceduto”. In particolare, molleggio e uso dei fili sono due aspetti che fanno molto la differenza fra il pattinaggio su ghiaccio e quello sul cemento. Presto, comunque, Matteo spera che il triplo salchow side by side diventi un toeloop.

    A proposito di allenamenti, chi sta seguendo Nicole e Matteo? “Dato anche che io devo andare tutti i giorni a scuola – risponde la Della Monica – la maggior parte dei giorni ci prepariamo alla pista di Zanica con Silvia Martina come coach e Luca Mantovani come coreografo. Il lunedì, invece, siamo all’Agorà, la società di cui fa parte Matteo (io sono tesserata Olympic Dream), dove ci seguono Lucia Civardi come allenatrice e Barbara Fusar Poli per la coreografia”. Intenzioni di aggiungere anche qualche tecnico internazionale al team? “Per il momento – risponde Guarise – riteniamo che in Italia ci siano già abbastanza tecnici bravi. In un futuro, vedremo. Magari una consulenza sull’aspetto coreografico”.

    Infine, gli obiettivi e le partecipazioni sperate. “Per ora – è ancora Matteo a parlare – il nostro obiettivo è lavorare. Se saremo pronti, non ci tireremo indietro e gareggeremo ogni volta che ce ne sarà la possibilità”. Riguardo all’atteggiamento verso gli attuali campioni italiani, Stefania Berton e Ondrej Hotarek, Guarise precisa: “Sono competitivo ma anche pacifista. Forse abbiamo ancora da imparare da loro”. Dopodiché, ben venga il confronto. Per quanto riguarda i Campionati Isu, la federazione mondiale richiede che gli atleti abbiano ottenuto dei punteggi minimi a livello internazionale per potervi partecipare. Quindi, per gli Europei (Sheffield, UK, 23-29 gennaio) non sembra ci siano più gare all’estero a disposizione per realizzare quello score. In vista dei Mondiali (Nizza, Francia, 26 marzo – 1 aprile), dato che il Mont Blanc Trophy (Courmayeur, 13-18 marzo) non prevede le coppie di artistico, si potrebbe puntare sulla Bavarian Open (Oberstdorf, Germania, 2-5 febbraio) e sulla International Challenge Cup (Aia, Olanda, 8-11 marzo).

    Riccardo Cervelli


    Edited by Andrea Rika - 20/11/2018, 14:00
     
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    Ecco il loro SP

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    Campionati Italiani 2012 - DELLA MONICA - GUARISE SP
     
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    per Della Monica/Guarise


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    Articolo dedicato a loro sull'eco di Bergamo!!!
    Wow, hanno considerato il pattinaggio!
    Grandi Nicole e Matteo! Hanno passato le qualificazioni per i Mondiali!

    Pattinaggio, Nicole Della Monica ai campionati mondiali di Nizza
    341451_773765_610x1_8792_13591926_medium C'è un dato che rende bene l'idea del banco di prova che attende Nicole Della Monica ai Campionati mondiali di Nizza. Tre anni orsono, quasi all'apice del feeling con Yannick Kocon, la 22enne pattinatrice su ghiaccio di Albano Sant'Alessandro rientrò dalla trasferta statunitense di Los Angeles con un onorevole 18° posto.

    Da allora sono cambiati il valore della concorrenza (l'artistico di coppia è una specialità in continua evoluzione), lei (tornata all'agonismo in autunno dopo un anno sabbatico) e anche il partner in pista, Matteo Guarise, curriculum da campione del mondo, ma di pattinaggio su rotelle.

    È già un successo vederli al via di una manifestazione tanto importante con solo quattro mesi di allenamenti. Dall'inizio della loro partnership, la tiramolla bergamasca e il ragazzo modello romagnolo (ha posato per diverse copertine di riviste patinate), hanno gareggiato solo ai Campionati italiani di Courmayeur (chiusi a metà gara), alla Bavarian Cup di Oberstdorf (terzo posto) e nella seconda prova di Coppa Italia all'Agorà di Milano (vinta con personale nel totale a 125,60). Ora sognano un posto fra i primi 16 del libero.

    «Sappiamo che ci attende una gara durissima ma ci proviamo. – ha detto Nicole al termine dell'ultima rifinitura al palaghiaccio di Zanica –. Per Matteo sarà l'esordio su certi palcoscenici, per me un modo per riassaporarli».


    341447_773750_IMG_1453_1_13591914_medium
     
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    Da fonte attendibile (ovvero la sottoscritta come testimone oculare XD)

    Sembra che Nicole della Monica nel tempo libero dia lezioni di pattinaggio.

    L'ho vista oggi al palaghiaccio di Zanica, c'era anche Matteo ma non li ho visti pattinare assieme.
     
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  7. Sylvia~
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    Video-intervista di "Doppio Axel". L'intervistatore è Filippo Ferrari, il direttore della rivista.

     
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    Chissà su che livello competeranno il prossimo anno...

    Sappiamo con chi si alleneranno e dove quest'estate?
     
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    Intervista di Art on ice

    Della Monica/Guarise, un anno insieme e tanta voglia di lavorare

    Dopo una stagione ricca di sorprese, abbiamo fatto una chiacchierata con la nuova coppia d'artistico italiana formata da Nicole della Monica e Matteo Guarise. Ecco che ci raccontano le loro sensazioni sul Mondiale di Nizza ed il primo anno insieme, oltre a desideri e prospettive per il futuro.

    Parlateci della vostra prima stagione insieme, come l'avete vissuta? Per Nicole non era certo il primo Mondiale, ma per Matteo sì, almeno sul ghiaccio...
    La nostra prima stagione insieme è arrivata così, un pò all'improvviso!
    Senza nessun preavviso ci siamo incontrati e abbiamo iniziato a lavorare senza grandi aspettative; quando poi abbiamo deciso di presentarci ai campionati italiani ci siamo accorti che la coppia c'era e che ancora avevamo il tempo per salvare una stagione già iniziata. Ci siamo trovati subito bene e insieme ci siamo ritrovati a Nizza ignari di quello che avevamo appena fatto. Per me (Nicole) non era il primo mondiale, ma sicuramente l'emozione era forte perché tutto si è svolto velocemente e tante cose nuove erano appena successe. Per Matteo è stata un'emozione unica perchè, anche se aveva già partecipato a dei campionati del mondo, il ghiaccio è tutta un'altra cosa: tanta era la gente che voleva vedere questa nuova coppia e quindi tanta la curiosità, col punto interrogativo riguardo al risultato.


    Com'è strutturata la vostra routine d'allenamento? Dove vi allenate, abitate entrambi nelle vicinanze?
    La nostra base fissa di allenamento è il palaghiaccio di Zanica ed entrambi abitiamo vicini alla pista, avendo così la comodità di poterci riposare tra un allenamento e l'altro. Mediamente facciamo due sessioni al giorno che comprendono il riscaldamento a secco e ghiaccio e due volte a settimana la lezione di balletto, tutto affiancato da preparazione atletica e stretching, con il lusso di avere due giorni di riposo.

    Quali sono i vostri progetti estivi? Andrete da qualche parte ad allenarvi o a fare stage?
    Per l'estate la nostra meta sarà Chicago, per la precisione la pista di Bensenville, dove seguiremo lo stage tenuto da Oleg Vassiliev. Sarà dura perché il programma sarà intenso, ma sicuramente ci permetterà di avere un'ottima forma fisica per l'inizio della stagione.

    Per Matteo: hai avuto una grande e prestigiosa carriera nel mondo del pattinaggio a rotelle ma, essendo ormai da tempo inserito in quello del pattinaggio sul ghiaccio ad alto livello, ci puoi dire che cosa ti manca di quello sport e cosa invece preferisci del ghiaccio?
    Del pattinaggio a rotelle mi mancano tutti i miei compagni di allenamento e tutte le persone che mi hanno aiutato e sostenuto nei momenti difficili.
    Per quanto riguarda il ghiaccio, per me è un nuovo mondo ed è pieno di possibilità che intendo sfruttare, sempre divertendomi, affiancato da persone che mi vogliono bene. Tutti sanno che essendo uno sport olimpico è più seguito e quindi più internazionale ed è proprio questo che mi permette di girare il mondo vivendo emozioni che le rotelle non possono dare.


    Ci rivolgiamo sempre a Matteo: qual è l'elemento, a parte la pattinata ovviamente, sul quale hai riscontrato più difficoltà nel passaggio rotelle-ghiaccio?
    Parlare di un elemento in particolare è difficile perché ogni singolo elemento ha alcune differenze sostanziali nella metodologia di esecuzione, come per esempio i disegni di ogni salto con partenza dal filo; probabilmente salchow e loop sono stati per me i più difficili da cambiare.

    Cosa ne pensate del nuovo Team Event che ci sarà alle Olimpiadi?
    Sicuramente sarà un'ottima possibilità di mettersi alla prova davanti a un grande pubblico e a tanti avversari di alto livello, essendo per l'appunto una gara a squadre si vivrà l'emozione di avere dei compagni con i quali condividere sofferenze e soddisfazioni.

    L'ISU ha approvato da poco numerose modifiche al regolamento, ad esempio ci saranno 5 livelli e non più 4 nel giudizio degli elementi; inoltre sono state abolite le qualificazioni e innalzati i punteggi minimi per poter partecipare ai campionati maggiori. Avete avuto modo di leggere le nuove regole? Cosa pensate dell'abolizione delle qualificazioni?
    Condividiamo le scelte tecniche prese dall'ISU che aumenteranno la varietà degli elementi e quindi il fattore spettacolare della disciplina. Per quanto riguarda le qualificazioni, avendole vissute quest'anno, siamo d'accordo perchè sostenere tre programmi di gara in una settimana è fisicamente e psicologicamente pesante.

    Stiamo ponendo questa domanda anche ad altri pattinatori: vorremmo sapere se voi guardate i programmi delle altre coppie, li analizzate, li apprezzate, siete semplicemente curiosi o preferite non sapere nulla a riguardo?
    Come tutti bene sanno il lavoro degli avversari va osservato e compreso per capire su quali aspetti lavorare per la stagione successiva e quindi sì, in parte siamo curiosi di vedere quali sono state le scelte degli altri nostri amici e avversari pattinatori.

    Tra poco avranno inizio le Olimpiadi estive di Londra, c'è qualche disciplina che vorreste seguire o qualcuno per cui tifate particolarmente, che vi ispira?
    Cercheremo di guardare più discipline possibili, ma in particolare tiferemo per gli atleti a noi più vicini, ovvero nostri coetanei dei quali sappiamo a quanti sacrifici sono andati incontro. La Pellegrini e Schwazer saranno i nostri favoriti... e quindi Forza Ragazzi!

    Per concludere, parlateci un po' dei vostri obiettivi e progetti per la prossima stagione.
    Ancora è presto per parlare di progetti. Sicuramente il punto chiave del nostro allenamento sarà il salto di qualità nell'unisono della coppia e tutto quello che riguarda la qualità del pattinaggio. Niente è sicuro e quindi niente è dato per scontato, bisognerà lavorare duramente per realizzare i propri obiettivi. Voglia di lavorare ne abbiamo tanta e non abbiamo paura di rischiare.


    Laura Sciarrillo ed Eleonora D'Eredità
     
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  10. vera48
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    Un augurio per Matteo Guarise e la sua compagna. Per quanto riguarda il passaggio da rotelle a ghiaccio, e Matteo lo sa, i bravi rotellisti possono passare sul ghiaccio con buoni risultati ma non sussiste il contrario. Buona fortuna, il risultato dei mondiali di Nizza è un eccellente viatico.
     
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    Da Art on Ice

    Della Monica/Guarise assegnati alla Rostelecom Cup
    Inserito il Ven, 21/09/2012 - 09:40. European

    Le entries del Grand Prix anche quest'anno si sono modificate, rispetto ai primi elenchi, con il procedere dei mesi. Tra ritiri e infortuni, l'ISU ha dovuto operare diverse sostituzioni.
    Una di queste riguarda la nostra coppia di artistico formata da Nicole Della Monica e Matteo Guarise, che affronteranno così il loro primo Grand Prix.
    La tappa di Mosca si presenta impegnativa, con le tre coppie di casa Volosozhar/Trankov, Bazarova/Larionov e Matryusheva/Rogonov e gli americani Denney/Coughlin, ma i nostri pattinatori sapranno cogliere l'occasione offerta loro dal ritiro dei tedeschi Hausch/Wende e dei canadesi Dube/Wolfe.


    Una buona occasione per loro. In bocca al lupo!
     
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    Oooh! Finalmente 2 copie italiane e non solo una che partecipa al GP!!!

    Ora sì che siamo rappresentati!
     
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    Nicole Della Monica/Matteo Guarise: “Noi, generazione del 2018, due ragazzi semplici che lavorano per entrare tra i grandi”

    Al Golden Skate Awards di Torino facevano parte del cast anche Nicole Della Monica e Matteo Guarise, coppia di artistico che vedremo impegnata nel loro primo Grand Prix tra poche ore, alla Rostelecom Cup. Vi proponiamo l'intervista che hanno rilasciato a Barbara Castellaro.
    E’ trascorso poco più di un anno da quando una pattinatrice di Bergamo, che aveva deciso di ritirarsi dalle competizioni, e un campione del pattinaggio a rotelle di Rimini avevano annunciavano di voler provare a pattinare insieme sul ghiaccio ed il loro progetto ha regalato all’Italia una coppia interessante, giovane e affiatata.
    Nicole Della Monica e Matteo Guarise hanno iniziato un racconto che li sta conducendo lontano, che li ha visti gareggiare ai Mondiali di Nizza, esibirsi al Palavela insieme ai più grandi campioni del pattinaggio mondiale, a dover affrontare, tra pochi giorni, la tappa russa di Grand Prix, la Rostelecom Cup, una fiaba che si sta trasformando in una bella e solida realtà.

    Prima gara della stagione per la vostra coppia: Ondrej Nepela Memorial a Bratislava: un buon terzo posto. Com’è stato questo inizio… il rompere il ghiaccio…

    Nicole e Matteo: Si è trattato, appunto, di un inizio. Le prime gare di una stagione servono per provare i programmi, allegerendoli di qualche elemento che verrà inserito, poi, nelle competizioni successive, quando si avrà più padronanza dei movimenti, maggiore sicurezza, migliore intesa. Quella dell’Ondrej Nepela Memorial a Bratislava è stata un’ottima esperienza, una gara, come hai detto, per rompere il ghiaccio ed iniziare…

    Ci parlate dei programmi che avete preparato per ques’anno, delle musiche che avete scelto?

    Nicole e Matteo: Entrambi i programmi saranno nuovi. In questa stagione abbiamo deciso di utilizzare “Nothing else matters” dei Metallica per lo short program. Mentre per il long program interpreteremo “Il Fantasma dell’Opera” Di Andrew Lloyd Webber.

    E chi sceglie i costumi? Da chi vengono realizzati?

    Nicole e Matteo: Li scegliamo insieme. Devono piacere ad entrambi. I nostri costumi rappresentano un legame con il mondo delle rotelle. Infatti, stilista e sarto hanno lavorato e lavorano in quel settore.

    Primo appuntamento per la vostra giovane coppia con una tappa di Grand Prix… e devo dire una tappa importante ed impegnativa la Rostelecom Cup di Mosca. Vi troverete ad affrontare Volosozhar/Trankov, Bazarova/Larionov… Qual è stata la vostra reazione alla notizia dell’ingresso in una competizione così importante e come la state preparando?

    Nicole e Matteo: Innanzitutto, dobbiamo confessare che, con i ritiri, speravamo di poter partecipare ad una tappa di Grand Prix. Naturalmente, siamo emozionati ed, al tempo stesso, molto felici di poter avere questa opportunità. Sicuramente, sarà importante poterci confrontare con grandi coppie come Volosozhar/Trankov. Non sappiamo se Vera Bazarova si riprenderà dall’infortunio in tempo per partecipare alla Rostelecom Cup. Noi, comunque, ce la metteremo tutta per gareggiare al massimo delle nostre potenzialità e per poter superare i nostri migliori punteggi. Siamo davvero carichi e motivati. Inoltre, questa gara ci consentirà di poterci mettere alla prova prima dell’Europeo. Sarebbe stato un impatto impegnativo iniziare le grandi competizioni internazionali con i Campionati Europei.

    Passato e presente della storia del pattinaggio: quali sono le vostre coppie preferite? C’è una coppia alla quale si ispirano Nicole e Matteo?

    Nicole e Matteo: Non c’è una coppia di artistico in particolare alla quale ci ispiriamo, ci sono, invece, tante coppie che ammiriamo del passato e del presente, per esempio quelle allenate da Oleg Vasiliev.

    Secondo voi quali sono le coppie di artistico emergenti, le coppie che potranno imporsi e gareggiare alla pari con Volosozhar/Trankov e Savchenko/Szolkowy?

    Nicole e Matteo: Sicuramente Volosozhar/Trankov e Savchenko/Szolkowy restano le coppie da battere. Sono fortissimi e riescono a superarsi sempre. E, poi, ci sono gli emergenti, quelli che rappresenteranno il futuro del pattinaggio artistico: sono ragazzi giovanissimi con un grande potenziale che si manifesterà con la maturità e, quindi, tra qualche anno. Noi siamo una coppia di recente formazione che guarda al futuro, ma non certo ad un futuro prossimo. Amiamo definirci “la generazione del 2018”: quella dell’Olimpiade dopo Sochi, quella che si sta preparando.

    E Stefania Berton e Ondrej Hotarek?

    Nicole e Matteo: Stefania e Ondrej, attualmente, sono una coppia superiore. Hanno iniziato a pattinare insieme prima di noi e hanno acquisito grande sicurezza negli elementi. I loro programmi sono sempre interessanti, con ottime coreografie. Sbagliano poco o addirittura nulla. Quando scendono sul ghiaccio Berton/Hotarek sai già dove possono arrivare, quale posto riusciranno ad occupare, se saliranno sul podio. Rappresentano una certezza. Noi, invece, siamo più altalenanti, dobbiamo perfezionarci, diventare più continui ed è a questo che stiamo lavorando.


    Su che cosa vi sentite più sicuri e su che cosa ritenete di dover lavorare molto? Elementi di forza e di debolezza di Della Monica/Guarise…
    Nicole e Matteo: Partiamo dagli elementi sui quali pensiamo di essere più sicuri. Abbiamo lavorato moltissimo sui sollevamenti, anche nuovi rispetto alla scorsa stagione e collocati alla fine del programma, in un momento cruciale per un atleta, perché si sente più stanco. Su tutto il resto ci stiamo allenando davvero molto: cerchiamo di perfezionarci, di eseguire ogni elemento in modo pulito. Per esempio, abbiamo provato a lungo il doppio twist e non lo riteniamo di cattiva qualità. Vorremmo provare ad inserirlo triplo nei nuovi programmi. Vedremo se ci sentiremo pronti.

    Se vi dico Sochi 2014?

    Nicole e Matteo: Ti rispondiamo che ci stiamo provando con tutte le nostre forze. Ci stiamo impegnando moltissimo e speriamo di poter ottenere una buona posizione. Pensiamo in una sola stagione di aver compiuto passi da gigante. Abbiamo notato miglioramenti rapidi. Ma all’inizio è sempre così: si possono bruciare le tappe. Poi, arriverà il momento in cui rallenteremo, come accade a tutti, e dobbiamo essere abbastanza maturi per affrontarlo, conviverci ed, infine, superarlo.

    Chi sono Nicole e Matteo fuori dal ghiaccio? Ci raccontate qualcosa per farvi conoscere meglio da tutti coloro che vi seguono, che fanno il tifo per voi?

    Nicole e Matteo: Due ragazzi normalissimi e, soprattutto, due persone molto semplici che desiderano continuare gli studi perché, al giorno d’oggi, è necessario ed importante avere una buona istruzione, che amano uscire con gli amici, andare a ballare. Certo quando dobbiamo allenarci e gareggiare diventa molto difficile avere tempo libero per dedicarci ad altre attività, ma cerchiamo di avere una vita normale come tutti i giovani della nostra età.

    Un saluto ai vostri fan e una promessa per la nuova stagione…

    Nicole e Matteo: Incrociate le dita per noi, seguiteci, continuate a sostenerci. Noi stiamo lavorando per poter dire che ci siamo, che siamo una realtà concreta, una coppia che regalerà emozioni e risultati.

    Grinta, carattere, semplicità: tre parole per definire Nicole e Matteo, una nuova possibilità per i colori azzurri, una coppia sorprendente che non credo sarà soltanto la “generazione del 2018”, come amano definirsi, ma un’opportunità per il presente, per la tappa di Russia, per l’NHK, assegnata loro pochi giorni fa, e per l’appuntamento olimpico di Sochi.

    Barbara Castellaro
     
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  14. sofiapassion
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    intervista pubblicata su Absolute skating dopo la Rostelecom cup

    Nicole Della Monica and Matteo Guarise: “Every competition is an opportunity to grow”



    Exactly one year ago, the paths of Nicole Della Monica and Matteo Guarise of Italy crossed, unexpectedly even for themselves. The route they had to take to form this partnership was quite interesting.

    Between 2007 and 2010 Nicole Della Monica skated at an international level with Yannick Kocon. The team finished 6th at the European Championships twice and competed at the Olympic Games in Vancouver. However, at the start of the new Olympic cycle Nicole decided to retire and the curtain seemed to be down on her competitive career. But as we see now; not for very long.

    Matteo Guarise successfully competed in roller skating and won the World title in 2008 with his partner Sara Venerucci. In 2010 he decided to make a big change in his life and switched his focus to pairs in figure skating. But finding the right partner turned out to be no easy task; it took almost two years.

    Absolute Skating caught up with Nicole and Matteo after their 7th-place finish at their maiden ISU Grand Prix, the Rostelecom Cup in Moscow.

    You just finished your first Grand Prix event of your career together. What are your impressions?

    Matteo: Overall this was a good competition for us. Despite some mistakes we are pretty excited about what we did. It was an incredible chance for us to compete in front of such a large audience on excellent ice against the top-level pair teams. Every competition is a valuable experience for us and an opportunity to grow.

    You are soon competing again, at the NHK Trophy in Japan. How will you approach your second Grand Prix event?

    Matteo: We will be getting ready with more confidence. Next week will not be overloaded with training; we will try to drop the tension. But the week after that we will work to the max of our capacity.

    What will be the focus of your training until the NHK Trophy?

    Nicole: Here in Moscow we lost some points on the lifts and death spirals. So we have to fix those elements to make sure we reach the planned levels in Japan.



    You two have very different backgrounds in skating. Could you tell us the story of how you teamed up a year ago?

    Matteo: I actually don’t know how everything went down.

    Nicole: Me neither. (laughs)

    Matteo: I started in figure skating three years ago without thinking too much. I tried to find a partner, first in Russia and then in the US. But nothing worked out. In addition there were injuries, bureaucracy and other issues. I got pretty frustrated and at one point I even thought that it probably was not meant to be. But one day I was told that Nicole was ready to come back to competitive skating and didn’t have a partner. Before quitting I decided to give it another shot and tried out with Nicole. And then in just a month we were at the Italian Nationals and in four months at the World Championships in Nice.

    Your career in roller skating was very successful. What made you decide to start in figure skating?

    Matteo: I would say I did everything I could in roller skating and I was still young and wanted to try something new. The world of roller skating is very nice and cozy, but in many ways it’s pretty limited. Figure skating surely offers more opportunities. In hindsight I absolutely don’t regret taking up roller skating; that sport gave me many good moments and so much experience. And now I feel that it was right to make this change and start from scratch in figure skating. Even for my motivation. I am ready to work hard and strive for new accomplishments.

    Nicole, you have a different story. You retired in 2010 and now you are back to competitive skating. Why did you quit and what made you come back?

    Nicole: I quit because I simply didn’t want to skate anymore. For a year I skated for fun twice a month. Then Matteo’s Italian coach called me and offered a tryout with him. I said yes, just to try and see. Matteo came back to Italy on November 24, 2011, on November 26 we started trying out and at the NHK Trophy 2012 we can celebrate exactly one year of partnership.

    What lessons did you learn from the experiences of last season at Nationals and Worlds?

    Matteo: We believe that we need to build a good base first. We have different techniques. So we don’t try difficult elements, but do what we for the moment are capable of, the best way we can. This is the way we are trying to go based on last year. We prepared our programs pretty quickly with easy elements, but to be executed with good quality.

    What are your goals for the remainder of this Olympic cycle? Sochi 2014 is just around the corner.

    Matteo: I would say that we are part of the 2018 generation, just like Vanessa James/ Morgan Ciprès or Anastasia Martiusheva/ Alexei Rogonov. So our goal for Sochi is to show our best at that moment. Maybe we won’t do a triple twist or another difficult element. We will skate the best we can and show people that we are a team that has a base to build on in the future and is willing to improve competition by competition.

    Roller skating is not an Olympic sport, while figure skating is. Did you have the Olympics in mind when you started figure skating?

    Matteo: For some reason everyone thinks that my goal in this adventure is to participate in the Olympics, but that’s not the case. It’s not enough for me just to take part, it’s very important to skate well and have a good competition. It will be hard in Sochi, but together with Nicole we will work towards becoming the best we can for the Olympics in 2018.

    What was the most difficult thing you faced when you teamed up?

    Nicole: I think the hardest part was to catch the unity in our skating and to start being “together” in what we do. Besides lifts and difficult elements, all the rest is about being together as one whole on the ice.

    Matteo: In January 2013 I will have been skating for 3 years already, but I got a chance to start competing only a year ago when Nicole and I started skating together. Due to the lack of experience competitions are different for me. The format of events and warm-ups still feel new.

    If we look at the technical side, what was the most difficult element for you to learn in figure skating?

    Matteo: Technically I had to work a lot on the Salchow.

    You changed coaches this year and started a collaboration with Oleg Vassiliev. Please tell us the story behind this change.

    Matteo: Our team in Italy was working well. But together with our coaches Silvia Martina and Luca Mantovani we felt that we all needed an experienced coach around who would tell us which way to go. Oleg Vasiliev was available and now he is our primary coach. Silvia and Luca of course remain a part of our team, and now we all learn from Oleg.

    How would you describe Oleg’s coaching style? Is he a strict coach?

    Nicole: He is not really strict. He does his job and we do ours, but what we like is that he is always quiet. Even when he gets upset he never loses his temper. We understand that he is upset, but he does not show other people around that he is not happy.

    Matteo: Yes, he really tries to always keep us calm. We work a lot on how to approach our goals, not only technically but mentally as well. The way we think about the goal is also important.

    This season you use two different styles for your programs – a more contemporary for the short program and a classical one for your free. How did you pick the music?

    Nicole: As for the short program, we wanted to do something different. We liked “Nothing Else Matters” by Metallica a lot and found this version played by Apocalyptica. So it’s Metallica, but it’s not heavy metal. It’s classical and contemporary at the same time. In this program we need to work a little bit differently on our lines and body movement. But it’s only the start of the season and we still have time to polish it.

    As far as the free program is concerned, we considered “The Phantom of the Opera” by Andrew Lloyd Webber last year, but at that time we were not ready for this music. So we do it this season.

    According to your ISU profile you worked as a model. Are still involved in modeling and has it helped you on the ice?

    Matteo: Modeling helped me a lot to get used to being among lots of people. Plus, there was a financial interest, because at that time it was pretty good money for me. I started when I was doing my last season in roller skating and then continued through the year before starting in figure skating. It worked pretty well for me and I did a lot of travelling. But it was not the same as sports. I feel that I need to compete and feel the tension, I’m used to it. I’ve been involved in sports all my life and my body craves it. Modeling was fun with all the parties and meeting people, but it’s not my life. I still do it, but I won’t take on a project if there’s a chance it’ll distract me from getting ready for competitions. Skating is my priority right now.

    Nicole, what are the latest happenings in your off-ice life?

    Nicole: I finished high school last June, because I had to quit studying when I started skating pairs with my previous partner. When I retired I decided to finish my schooling and I did. Now we are thinking about university, because next season the University Games take place, so it might be a good idea. But at the moment my life is 100% focused on skating.

     
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  15. Sylvia~
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    European Championships 2013

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