Ice Skating e Rhythmic Gym Forum | Pattinaggio e Ginnastica Ritmica

Posts written by Tran-Ky-Ky

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    Podio eurobergamasco!
    :italy:
    :italy:
    :germany:

    Rika, prepara i casunsei!

    Edited by Tran-Ky-Ky - 26/1/2023, 20:59
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    CITAZIONE (Andrea Rika @ 26/1/2023, 20:18) 
    Preparate il defibrillatore.

    E il polmone d'acciaio…
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    Eccomi qui.
    Ieri gare ed emozioni si sono susseguite troppo incalzanti per permettere qualcosa di più di brevi post telegrafici.
    Adesso, a mente riposata, molti sono i pensieri, le riflessioni, i ragionamenti che chiedono di essere messi in ordine. O perlomeno in un disordine organizzato.

    Comincio dalla gara dei maschi, e dalle emozioni.
    La disperazione di Grassl, che con la testa fra le mani non si capacitava di aver commesso errori non da lui.
    La pacata sicurezza di Memola, espressa tanto in pista quanto fuori.
    La grinta di Rizzo, che da quattro anni aveva voglia di riprendersi quel titolo già stato suo.
    La soddisfazione mista a sollievo di Frangipani, che sotto pressione tira fuori il meglio.
    La delusione di Zich, che aveva voluto confrontarsi con i "grandi" e sperava andasse meglio.
    L'espressione un po' così di Indelicato, giunto per fare il vaso di coccio che però non si è rotto, rivelandosi più solido di quanto ci si aspettasse.
    Tantissimo altro ci sarebbe da dire su una gara maschile che ha mostrato il meglio di ciò che il pattinaggio di figura può mettere in pista: tecnica, emozioni, grinta, fisicità, leggerezza, drammaticità, incertezza.
    A priori ci si poteva aspettare una classifica che rispecchiasse gerarchie più o meno consolidate. Una cosa del tipo: Grassl, Rizzo, Frangipani, Memola, Zich, Indelicato.
    Non una di queste posizioni è stata rispettata. Il risultato finale ha stravolto i pronostici, perché è stata battaglia vera, combattuta e incerta dal primo al sesto posto.
    Complimenti a tutti, ai delusi e ai soddisfatti.
    Ce ne fossero di gare così.

    Coppie.
    Ce ne fossero di gare così.
    Devo ripetermi, perché c'è da stropicciarsi gli occhi per la qualità mostrata in questi nazionali.
    La vittoria di Conti/Macii era nell'aria, logica conseguenza dei continui progressi mostrati da questa coppia. Si può dire che il sorpasso su Ghilardi/Ambrosini fosse già avvenuto a Torino, in finale di Grand Prix. il punteggio di 202 e spiccioli è generoso, come normale in un campionato nazionale, ma lo si può intendere come un augurio, in quanto la "quota 200" sembra alla loro portata anche in contesto internazionale.
    Ghilardi/Ambrosini pagano le loro difficoltà nei salti in parallelo. Significativo che queste difficoltà non hanno impedito loro di vincere la tappa di Grand Prix di Espoo, ma si sono rivelate decisive per questi nazionali. Come cambiano i tempi.
    Beccari/Guarise. In una disciplina dove tutto è tremendamente difficile, la specialità di casa Bianconi sembra essere quella di far bruciare le tappe alle sue coppie di nuova formazione. Dopo aver portato in tempi record ad alto livello internazionale la "strana coppia" Marchei/Otarek, ecco che si ripete con Beccari/Guarise. Anche qui abbiamo una ex singolarista abbinata a un partner navigato nella disciplina, e in pochi mesi i risultati sono, di nuovo, stupefacenti.
    Agli Europei penso che godranno anche del piccolo vantaggio dato dal ranking di Matteo, che dovrebbe essere ancora valido. Ce ne faranno vedere delle belle, anche perché Lucrezia è straordinaria sul ghiaccio. Completamente rinata.
    Caldara/Maglio. Due tappe di Grand Prix concluse con prestazioni e risultati lusinghieri... e non andranno agli Europei, salvo sconquassi.
    Tanto per dire qual'è il livello del movimento in Italia. E ci sarebbero stati pure Valesi/Piazza nella partita, che hanno dovuto dare fortait.
    Datemi un pizzicotto che sto sognando. Anzi no, non datemelo.

    Ragazze.
    Lara ha vinto. Meritatamente.
    Andrà lei agli Europei, e speriamo bene, perché quella combo 3Lo+3Lo dello short mi preoccupa assai.
    In passato nessuno è riuscito a presentarla senza problemi, perché è molto rognosa.
    I motivi di questa scelta?
    Ipotizzo che Lara abbia difficoltà ad attaccare un 3T come secondo saldo di combinazione. Infatti non presenta una combo+3T nemmeno nel Free. Al massimo fa 2A+2T.
    Se è così, è un grosso problema, che impone scelte difficili nel corto.
    C'è da dire che quest'anno il "taglio" delle 24 dovrebbe avvenire a un punteggio piuttosto basso, data l'assenza delle russe e il ritiro di atlete di livello (penso a Ryabova)
    Forse una più tranquilla combo+2T nello short potrebbe bastare? Dilemma amletico.
    Certo è che abbiamo un bisogno folle di una seconda casella agli europei, e questo è decisamente l'anno buono per ottenerla. Sperùmm.
    Detto ciò, mi accodo ai rimpianti espressi per Marina Piredda e ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, causa infortuni. Mannaggia.
    Capitolo Pezzetta. Pattina come un uomo, nel senso buono del termine. Voglio dire cioè che è raro vedere in campo femminile tanta energia, salti con parabole così ampie e una capacità di rilanciare di continuo la velocità.
    Ma deve ancora imparare a controllare la sua potenza, perché spesso esagera e va in difficoltà sulle uscite dai salti. Lo stesso genere di errore di Frangipani.
    Dovrebbero entrambi prendere esempio da Memola.
    Capitolo Negrello. Ci risiamo con i rimpianti. Come si fa a lasciare una così senza possibilità di allenarsi come si deve?
    Mah!

    Concludo dicendo che mi è dispiaciuto molto non vedere dal vivo questi nazionali, che con ogni probabilità sono stati i migliori mai disputati quanto a livello e qualità generale.
    Ho già espresso le mie perplessità sulla scelta della sede. Aggiungo solo, collegandomi ad un osservazione di Rika, che anche il palazzetto, pur bello, non era proprio adatto al pattinaggio di figura, visto che i pochi spettatori dovevano stare sulle gradinate più alte causa presenza di grossi schermi da hockey.
    Davvero non si poteva fare di meglio?
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    CITAZIONE (Jantar @ 18/12/2022, 19:51) 
    CITAZIONE
    E diciamocelo, Rizzo se non stava attento rischiava di finire secondo dietro Memola.

    Andata anche bene che i giudici apprezzano la composition del programma di Rizzo più di me...

    Rizzo è un pattinatore semplicemente meraviglioso, ma io gli darei un punto di detrazione solo per la camicia del free, che non dico cosa mi fa venire in mente…. :lol:
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    CITAZIONE (Icemin @ 18/12/2022, 19:07) 
    Non manderei Frangipani all'europeo con questo Memola.

    Scelta difficile e sanguinosa
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    CITAZIONE (Jantar @ 18/12/2022, 16:08) 
    Che bello il programma di Manni/Roethlisberger, appezzabili anche piccoli dettagli più particolari qui e là. E' passato un po' di tempo da quando li ho visti pattinare, non li ricordavo così a buon punto.

    Concordo,
    Da tempo non mi capitava di provare emozione per un programma di danza.
    Ho apprezzato in particolar modo la pulizia dei gesti. Non un movimento più del dovuto in un mondo, quello della danza, dove ormai tutti si agitano anche troppo.
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    Voi siete gufi.. io allodola! :XD:
    Mi accodo in questa alba nebbiosa a vostri commenti serali.
    Sottoscrivo tutto quello che avete detto.
    Non ho molto da aggiungere, se non un paio di considerazioni generali.
    Parto dal felice stupore di Rika per la qualità generale di questi nazionali.
    Lo short maschile, a mio parere, è stato ad oggi il segmento di gara di più alto livello mai disputato in un campionato italiano. Un livello degno di una tappa di Gran Prix.
    A impreziosirlo vieppiù è la presenza di Zich e Memola. Entrambi avrebbero potuto scegliere di gareggiare nella categoria junior e cogliere una facile vittoria. Entrambi invece hanno preferito confontarsi in senior con i più forti (che sono molto forti) ben sapendo di non poter ambire a nulla più di un piazzamento.
    Questa "cattiveria" agonistica la dice lunga, più ancora delle prestazioni contingenti, di quale sia lo spirito che anima il movimento del pattinaggio maschile italiano in questo momento:
    botte da orbi e che vinca il migliore.
    Bellissimo!
    Chapeau a tutti, compreso Indelicato, che comunque non sfigura in un contesto da stropicciarsi gli occhi.
    La gara delle coppie per certi versi è ancora più esaltante.
    Nel contesto di una disciplina molto ridimensionata a livello internazionale, il movimento italiano sta dimostrando uno spessore e una qualità complessiva davvero notevole.
    Alla luce delle gare di Grand Prix, si può dire che le coppie italiane sono quelle che meglio hanno saputo approfittare dell'assenza delle russe per conquistare visibilità e risultati.
    Non le coppie americane; non le coppie canadesi; non le coppie tedesche. Le coppie italiane.
    E questo campionato lo sta dimostrando ulteriormente, mettendo in pista una competizione degna dell'attenzione internazionale.
    Tutta questo, però, non è una sopresa. Stava maturando da tempo, ed è veramente un peccato che la scelta della sede sia caduta in una località sì turistica ma fuori mano come Brunico.
    Un campionato nazionale come questo avrebbe meritato ben altra centralità e attenzione.
    Con un po' di buona volontà e intraprendenza si poteva fare.
    Credo che la federazione abbia perso una grande occasione per promuovere l'intero movimento.

    Un altro paio di considerazioni a margine.
    Grassl/Rizzo.
    A me pare strano vedere Rizzo portare due quad nello Short e Grassl uno solo.
    Per come vedo io le caratteristiche dei due atleti, avrei pensato che la tattica ottimale per entrambi fosse esattamente opposta. Un quad solo per Rizzo, puntando sulla pulizia e qualità complessiva degli elementi, due per Grassl, puntando sulla sua natura di saltatore istintivo e senza paura.
    Mi sbaglierò, non pretendo certo di saperne di più io dei loro allenatori, ma ho l'impressione che ci sia qualcosa che non va.

    Gara femminile. Il discorso dei PCS discutibili, da Pezzetta a Tornaghi, passando per quelli di Lara (che pur meritati non corrispondono a quelli che riceve nelle gare internazionali, con conseguente disallineamento dei risultati) meriterebbe un topic dedicato.
    L'impressione è che questa gara possa essere pesantemente condizionata da scelte aprioristiche. Spero di essere smentito.
    Forse però non è un caso, a questo punto, che il livello del pattinaggio femminile italiano sia così più basso rispetto a quello raggiunto da maschi e coppie.
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    Che bravo Indelicato.
    Ok, fa solo il doppio Axel, ma tutto il resto è di ottima qualità
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    Della diretta Rai non so se è peggio la qualità dello streaming o il commento
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    Quello che dice Rika purtroppo è vero
    ("purtroppo" non perché mi dispiaccia darle ragione X), ma perché le sue parole disegnano un quadro dalle tinte tanto fosche quanto realistiche).
    Aggiungo che anche dal lato gestori deve essere molto dura. Un palazzetto del ghiaccio, in fondo, non è che un gigantesco frigorifero, e posso solo provare a immaginare quali difficoltà economiche devono affrontare proprietari e gestori a seguito dei drammatici aumenti dell'energia degli ultimi tempi.
    Premesso ciò, e fatta la tara su tutto questo (una tara davvero molto pesante), è anche vero che una riflessione sul pattinaggio femminile italiano va fatta.
    Perché delle quattro discipline è quella messa peggio. È l'unica che non è riuscita a portare nostri rappresentanti al Gran Prix, a fronte dei podi e delle qualificazioni alla finale ottenuti da coppie, danza, maschi senior e junior (per tacere degli straordinari risultati della finale).
    È l'unica che ha ottenuto una sola casella per i prossimi Europei.
    È l'unica che non è riuscita a mandare una nostra rappresentante alle ultime Olimpiadi.
    Sono anni ormai che è il fanalino di coda del movimento italiano, e la gara junior di oggi ne è un'ulteriore dimostrazione.
    Non so le ragioni, ma qualcosa ci deve essere, qualcosa che va oltre i problemi contigenti e oltre il normale ricambio generazione che può fare oscillare i risultati da un anno all'altro.
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    CITAZIONE (Andrea Rika @ 15/12/2022, 11:51) 
    p.s.: fidati che la grappa se la bevono già in quota nei rifugi :roftl.gif: sul Plan de Corones i rifugi sono tanti per un motivo :roftl.gif:

    :biggrin2.gif: Tu sottovaluti i bevitori di grappa :biggrin2.gif:
    La grappa non si beve solo nei rifugi, ma anche in paese e, giusto per non perdere il ritmo, durante la discesa in funivia.
    Ne sono stato testimone oculare… :roftl.gif:
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    CITAZIONE (Andrea Rika @ 14/12/2022, 22:50) 
    E' più probabile che non ci sia pubblico perché l'evento non è abbastanza sponsorizzato :lol3.gif:

    Quello è sicuro!
    Io però uno sciatore dopo una giornata sulle piste me lo immagino più in un bar a bersi una grappa o a zonzo nell’ immancabile mercatino di Natale piuttosto che in un palazzetto…
    Il fatto è che continuo a pensare che il pattinaggio sua uno sport da grandi città piuttosto che da località di montagna (e in Italia si fa già fatica a riempire un palazzetto a Torino per un grande evento…) :hmm.gif:

    Poi, ripeto, magari mi sbaglio. In questo caso, Brunico forever!
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    Spero di sbagliarmi, ma temo che chi è andato da quelle parti per sciare non ci pensi lontanamente a chiudersi per ore in un palazzetto del ghiaccio.
    Ergo, mi aspetto spalti tristemente vuoti. Ma spero, appunto di sbagliarmi.
    Temo anche che, data la grande affluenza turistica e il periodo, risulti difficile è molto costoso trovare alloggio per atleti, familiari e addetti ai lavori.

    Edit: anche l'anno scorso a Torino i campionati italiani erano a ingresso gratuito, ma Torino è molto più raggiungibile
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    CITAZIONE (Andrea Rika @ 12/12/2022, 14:18) 
    Chi andrà a vedere dal vivo?

    Noi saremmo andati volentieri, ma Brunico è veramente fuori mano, non solo per la distanza, ma anche perché in questo periodo dell’anno è molto probabile trovarsi bloccati in un ingorgo sull’ autostrada del Brennero.
    Francamente non comprendo le ragioni di questa scelta di sede.
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    Solito logorrioco resoconto


    astenersi solo perditempo



    Cominciamo dall'ambiente.
    Sabato il palazzetto era discretamente pieno; non gremito, perché la tribuna dietro la giuria è rimasta pressoché deserta (si è popolata solo sul tardi, per lo più con addetti ai lavori) così come la tribuna dal lato corto opposto al K&C. Ad essere affollate erano solo la tribuna lato lungo opposta alla giuria, la "piccionaia" sovrastante e la tribuna lato corto sopra il K&C, dove eravamo noi.
    Rispetto a venerdì, quindi, molto meglio.
    Certo, da un evento del genere c'era da aspettarsi il tutto esaurito o quasi, per i tre giorni.
    Oltre alla ferialità del venerdì, secondo me ha giocato contro la contemporaneità di una gara di coppa del mondo di sci alpino a Sestriere, che ha attirato molti torinesi, nonché l'attuale scarsa propensione dei giapponesi a viaggiare. Aggiungerei anche i biglietti non proprio popolari.
    Visti i presupposti, qualcosina di meno come prezzi si poteva fare.
    Nell'insieme quindi una discreta affluenza, dati i tempi tristi che corrono, ma non ci si può nascondere che rispetto al passato questa è stata un'edizione un po' dimessa.
    Stranieri ce n'erano. Qualche Nippo (pochi rispetto al passato), un gruppetto di americane?-inglesi? sotto di noi, con cartelli e peluche da lanciare per tutti, che si sono fatte via via più rumorose e festose con l'aumento della gradazione alcolica (bevevano birra a tutto spiano)
    CITAZIONE
    Lo scorso anno io sono sopravvissuta soltanto grazie ai panini portati da Tran e moglie

    Il lato positivo dell'affluenza non oceanica è che il bar non ha terminato anzitempo i panini
    (comunque, Rika, avevo vettovaglie di scorta anche questa volta. Mancavi solo tu!) :hello:
    CITAZIONE
    se avevi un biglietto giornaliero non potevi uscire dal palazzetto altrimenti rimanevi fuori, era concessa la libera entrata e uscita solo a chi aveva acquistato il biglietto dei 3 gg. Quindi in un certo senso ti “costringevano” a rimanere anche per le gare magari non ti interessava vedere.

    Diversamente, credo che per la danza si sarebbero svuotati gli spalti. Ma di questo parlerò più sotto.

    A livello di merchandising c'era qualcosa di interessante, rispetto al nulla delle nostre esperienze precedenti di tappe di Gran Prix.
    Allo stand dell'Edea si sono alternati vari atleti a firmare autografi. Visti Miura/Kihara e Conti/Macii.
    Erano anche in vendita magliette dell'evento (prezzi in linea con i biglietti, ma vabbé...).

    Quanto a volti noti del pattinaggio, a parte chi era coinvolto direttamente alla gara, abbiamo visto Valentina Marchei, Carolina Kostner, che è stata brevemente intervistata, e Giada Russo, quest'ultima allo stand di vendita delle magliette (sembrava proprio lei).

    Complimenti alla DJ per le scelte musicali, con una buona presenza di dance italiana di matrice torinese. Il pubblico ha visibilmente gradito. Durante le pause in tanti si alzavano per battere le mani a tempo e accennare movimenti di danza. Si è creata così una bella atmosfera festosa.

    Veniamo alla gara.
    Avevamo tanta curiosità per Memola, visto dal vivo solo ai nazionali italiani all'Agora, diversi anni e molti centimetri fa.
    Davvero apprezzabile.
    Impressionante la sua altezza. Sovrasta tutti gli avversari di una spanna buona. Con Shoma Uno la differenza è tale che potrebbero tranquillamente fare coppia d'artistico insieme... :skating: :lol3.gif:
    Sul ghiaccio la sua altezza si nota per come riempie la pista, per l'ampiezza dei movimenti di gambe e braccia e per la lunghezza dei salti, soprattutto nelle combinazioni.
    Si muove bene, è capace di seguire la musica con naturalezza, accelerando e rallentando alla bisogna. Sembra un pattinatore più da fili che da puntati (axel e loop sono davvero fluidi) ma in generale la sua tecnica di salto è solida.
    Gli avversari, bisogna dirlo, non erano irresistibili, ma lui ha vinto con pieno merito, mostrando una sicurezza nei propri mezzi e una solidità mentale che fanno ben sperare nel futuro.
    Credo e spero che si (e ci) darà altre belle soddisfazioni.
    Parlando degli avversari, Broussard è un gran bel pattinatore. Lui e Kataise sono quelli che sembrano più proiettati a un futuro brillante fra i senior. A patto che il primo migliori i salti e il secondo sia meno falloso.
    Restando fra i men, senior questa volta, Sota Yamamoto è molto più bello da vedere dal vero rispetto al video. Pattinata fluida, grande scorrevolezza e ampiezza di salti, postura e senso musicale superiori alla media, eccelle in particolar modo per la capacità di usare la parte alta del corpo, nota dolente di tanti pattinatori anche bravi.
    Avrebbe vinto con merito, ma è stato battuto da (U)no Shoma altrettanto degno vincitore (perdonatemi, non ho potuto resistere :biggrin2.gif: ).
    Shoma ha tratto molto giovamento dal trasferimento alla corte di Lambiel e Dolfini, che gli hanno confezionato coreografie convincenti e restituito quella consistenza tecnica un po' persa per strada negli ultimi tempi.
    Resta quel 4F davvero lontano da standard soddisfacenti e una certa tendenza a rincorse vuote, ma nel complesso il miglioramento c'è e lo Shoma di oggi sembra più vicino a quello della prima fase della sua carriera senior.
    Shun Sato: bravo, ottimi salti, non riesce ad andare a podio causa i pasticci del corto ma mostra una potenzialità impressionante. Un appunto lo si potrebbe fare sul fatto che la prima metà del suo free è solo rincorse-salti, con l'attenzione per la musica e la composizione del programma relegata alla seconda parte, terminati gli elementi più difficili. Una costruzione che lo aiuta certamente nell'esecuzione ma che risulta un poco insoddisfacente per un atleta della sua stoffa
    Nel complesso, avendoli visti entrambi da vivo, direi che Kagiyama è a un livello superiore.
    Malinin: confermo la mia impressione dal video. Rivedibile.
    Fisicamente non è ancora stabilizzato. Le gambe sono molto lunghe rispetto al busto. Crescerà ancora, e bisognerà vedere come questo influenzerà le sue prestazioni.
    Al momento quel suo fisico particolare gli conferisce grande velocità di rotazione sui salti, riesce a chiudere quadrupli, axel compreso, nella parabola di un normale triplo, che però non sono particolarmente belli da vedere. Sono bassi di traiettoria, corti per essere quadrupli, quasi non te ne accorgi che lo sono, se non lo sai. Però li chiude, nulla da dire su questo.
    Sul resto c'è molto da correggere. La postura è un po' ingobbita, come il Grassl dei primi tempi, le trottole sono disordinate, con gambe e braccia che faticano a trovare compostezza, tutto quanto risente di un fisico ancora acerbo e in evoluzione.
    Spero solo che, una volta trovato l'equilibrio del fisico, il suo staff non decida di fargli prendere scorciatoie da bandierina e lavori invece per creare un vero campione completo. La materia prima c'è.
    Purtroppo il fatto che già ora prenda PCS esagerati rispetto agli avversari (due punti appena in meno nel free rispetto a Sota Yamamoto) mi fa temere che le cose vadano come nel recente passato.
    E qui veniamo a Grassl.
    Lui ci prova a migliorare, e ci riesce. I salti sono ancora non bellissimi, ma li fa. Le sottorotazioni sono un problema, ma non solo suo. La postura è migliorata molto, la pattinata pure. i programmi sono ben costruiti, piacevoli da vedere.
    Pannelli e giudici restano particolarmente attenti e severi con lui.
    Fanno altrettanto con gli altri?
    Domanda retorica. Ognuno si dia la risposta che ritiene più corretta. Io è meglio che passi ad altro o non la finisco più.

    Gara femminile.
    Su Leona non mi dilungo. Potrei copiaincollare tutti i vostri elogi e farli miei.
    Mi limiterò a dire che vale da sola il prezzo del biglietto, anche quando non è brillantissima come in questo caso. Grazie di esistere!
    Levito: brava, ma si notava troppo la differenza di età, e maturità espressiva, con le altre.
    Con questo non voglio dire che abbia sfigurato, tutt'altro, ma mi ha dato l'impressione di appartenere a un altra categoria. Ed è così in effetti, perché è ancora una junior. Sarebbe il caso di mantenere meglio separate le due categorie, a mio avviso.
    Yelim Kim bellissima e bravissima. Una farfalla sul ghiaccio. Peccato non abbia reso al meglio, ma quasi tutte sono arrivate in finale sotto tono rispetto a quanto mostrato nelle tappe. Anche Kaori ha fatto fatica. I suoi salti sono strepitosi, lunghi, ma nel complesso è apparsa anche lei piuttosto in affanno.
    Quasi tutte, dicevo, tranne Mai Mihara.
    La decisione della federazione giapponese di escluderla dalle Olimpiadi è qualcosa che manderebbe in solluchero Von Sacher-Masoch in persona: puro autolesionismo.
    Lei non è solo brava e bella da vedere, una vera gioia per gli occhi. NON SBAGLIA!
    E quando sbaglia, lo fa in modo veniale.
    È una macchina da guerra, tanto fragile nell'aspetto quanto forte nello spirito.
    Non mi dilungo in altri elogi, limitandomi come per Leona a far miei, idealmente, i vostri.
    Anche lei da sola vale il prezzo del biglietto.

    Riguardo al prezzo del biglietto, per circa due ore mi sono invece sentito come se avessi speso male i miei soldi.
    Durante le gare della danza.
    Ho cancellato appositamente "gare" perché non ho avuto l'impressione di assistere a competizioni, quando a una serie di esibizioni, peraltro non particolarmente pregevoli o coinvolgenti. Esibizioni seguite da punteggi assegnati con criteri che mi sono rimasti del tutto oscuri.
    Non ho trovato, in ciò che ho visto ieri, quelle caratteristiche che mi hanno fatto appassionare a questa disciplina anni fa.
    E non parlo solo di elementi tecnici completamente svaniti o trasfigurati in qualcosa di irrilevante.
    Ho diversi conoscenti che praticano ballo da sale nelle sue varie accezioni: sudamericana, liscio, etc.
    Se mostrassi loro questi programmi faticherebbero molto a trovare qualche punto in comune, qualche affinità con la loro passione.
    Perché questa non è più danza, non nel senso che ho imparato ad apprezzare io.
    Aggiungo un aneddoto
    Insieme a noi, me, mia moglie e Jantar c'era un'altra persona. Non si trattava di un appassionato, ma di qualcuno che ha semplicemente un vago interesse per questo sport.
    Ha apprezzato tutte le altre discipline, ma durante la danza ci ha rivolto più volte uno sguardo desolato.
    Sembrava dicesse, quello sguardo: ma cosa mi avete portato a vedere?
    In conclusione, non contesto chi, in questa sede, ha scritto che qualcosa si muove nella disciplina. Ma a me non basta.
    E mi dispiace molto scrivere queste parole, perché ho grande rispetto ed ammirazione per atleti, allenatori, per tutti coloro che spendono fatica, impegno e denaro nella danza su ghiaccio.
    Ma, a meno che non ci sia un drastico cambio regolamentare, non guarderò più una gara di danza, né in video, né dal vivo.

    Concludo salutando Tsubychan, anche lei presente in gioiosa compagnia e LadyDrusilla, con la quale purtroppo non siamo riusciti a incontrarci.
1973 replies since 7/9/2016
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