Noto che a Levito cominciano finalmente a segnare gli under e i fili - curioso oltretutto che fosse la tappa di casa. Hendrickx molto meritatamente prima, anche se il lungo lo trovo al di sotto del suo potenziale (il voguing nel pattinaggio non lo sopporto proprio). Lei non ha mai avuto programmi meravigliosi sul piano coreografico e musicale, ma era meglio il lungo orientaleggiante dello scorso anno.
Certo che se queste gare e questi programmi si potessero vedere da qualche altra parte al di fuori dei tremolanti streaming clandestini potremmo sicuramente commentare meglio.
In tutto questo, a Carrillo hanno perso il bagaglio in aeroporto e ha deciso comunque di scendere in pista con pattini e tuta prestati da Oliver Praetorius, arrivando secondo.
Nella gara femminile hanno sanzionato praticamente qualsiasi salto. Sarebbe bello vedere tanta severità applicata regolarmente per tutti, e non una volta ogni tanto.
Frangipani è ancora più veloce di prima, oltre ad aver preso un discreto bagaglio di punti sulla camel e sui passi. Il primo toeloop come al solito gli è partito talmente fuori dal cerchio che pareva un twist, meno male che ormai ha l'istinto per correggersi in aria. Diciamo che considerati gli errori altrui la situazione è ancora abbordabile.
Magnifica la coreografia di Vasiljevs. Che braccia incredibili.
La visione da bordo pista consente di vedere anche i punti in cui ci sono margini di miglioramento (velocità negli ingressi degli elementi di coppia, per esempio), ma l'insieme è di alta qualità. In questa nuova veste Beccari riesce a mettere in campo quelle doti che aveva sacrificato un po' con l'ansia nel singolo, ma che si conoscevano ai tempi degli esordi con De Bernardis. È una di quelle pattinatrici la cui posizione è sempre allineata e bella da vedere in qualsiasi momento del programma.
In ogni caso non è che Orser abbia la bacchetta magica, soprattutto quando ha a che fare con atleti già formati e dall'impostazione già radicata - e Daniel ha una tecnica tutt'altro che impeccabile, oltretutto sensibilmente peggiorata sugli stacchi nelle ultime due stagioni.
In uno sport come questo l'allenatore è essenziale, ma conta anche moltissimo l'ambiente in cui ci si allena e il benessere psicologico dell'atleta. Vuoi per sua colpa, vuoi per colpa di chi lo ha maneggiato (non lo sapremo mai, pure se qualche sospetto viene), Grassl è stato gestito in modo disastroso nell'ultimo periodo e l'ultima cosa di cui ha bisogno a mio parere è di un'altra trasferta transoceanica alla ricerca di non si sa cosa. D'altra parte De Bernardis è una figura di spicco in Italia, che ha fornito risultati importanti recuperando anche alcuni casi difficili (Kostner post-USA, Tornaghi) e formando ottime giovani, senza contare l'esperimento Zich che sta dando buoni frutti. Senza contare le sue ineguagliabili qualità da coreografo che esprime anche a livelli più junior - riguardatevi la Ghezzo al recente JPG. Insomma, per il caso-Grassl poteva andare molto peggio.
Una decisione sciagurata da ogni punto di vista. Speriamo che si sia imboccata una strada migliore e che non sia troppo tardi in vista di Milano-Cortina.
Sta facendo parecchio rumore, con risposte piccate da parte dei soliti noti.
CITAZIONE
So it wasn’t just a “crack in the finger,” as coaches said.
Alena Kostornaia: Not everything that is said and voiced is reality. But it’s already in the past.
The question was simply that Eteri Georgievna hinted that you could have competed for the Olympic spot.
Alena Kostornaia: Coaches don’t spread on the nature of injuries and everything else because there will be a lot of questions to them. Then there will be questions: how could this happen at their training sessions? That’s why everything is hidden and smoothed over. And, in principle, this can be understood.
Per non citare sempre i consueti giapponesi (che sui fondamentali non hanno rivali, nel complesso), una in attività che ha una tecnica di base molto rifinita specie nella gamba libera è Olga Mikutina.
Continuo a dire che qualcuno dovrebbe spiegare alla Premiata Ditta RAI che molta parte dei PCS riguardano ugualmente la parte *tecnica* del pattinaggio. Malinin non ha bisogno di "aggiungere qualcosa di artistico", ha bisogno di imparare da capo come si piegano le ginocchia e come si gira sulle lame.
