Levito è davvero molto musicale, i suoi programmi sono molto studiati (si vede che lo staff alle spalle ci sa fare) e le interpretazioni convincono, ma ha dei seri, serissimi problemi sui puntati e sul piano delle SS non è ai livelli della concorrenza giapponese e coreana. Mi preoccupano comunque di più i puntati. Il rischio è quello di una Liu 2.0.
Dei corti presentati il mio preferito resta quello di Kim e Mihara. Sakamoto e Loena non sono valorizzate dai loro rispettivi dischi. Comunque una garona eccellente.
Bella gara femminile, finalmente, con lunghi di valore da parte del gruppo di testa. Levito fin troppo spinta in avanti come al solito (ha dei salti tragici), ci è voluta una Mai Mihara trionfale per farla stare al secondo posto. Gubanova si infila in terza posizione superando di poco due brillanti You e Kurakova.
Ottimo risultato senza dubbio, ma occorre una considerazione... Il fatto che Pezzetta riesca a prendere punteggi simili in campo internazionale pur con errori di un certo peso dovrebbe far riflettere su come gestire le valutazioni interne quando sarà il momento di giudicare i nazionali. Con atterraggi fallosi e una 3-2 nel corto ha superato i 60 e con un salto mancato, atterraggi tirati e una caduta sui passi nel lungo ha superato i 114. Il suo problema ora è esclusivamente di tenuta emotiva, perché è evidentissimo che i giudici internazionali vedono il potenziale.
Onestamente trovo difficile che la Federazione possa ancora pretendere di far passare questa cosa come "ricerca di attenzioni".
Interessante il riferimento alle "altre culture" e, da parte dell'acrobatica, l'intervento dei maschi - visto che si pensa sempre che questi siano problemi esclusivamente femminili.
Per quanto riguarda Tecchi, mi piace molto il lessico new age: "la nebbia", "il chiarore", "ci vediamo chiaro", come se tutto fosse dovuto all'influenza di qualche divinità maligna.
Ginevra di poco sopra Lara Naki nel corto. Ginevra conservativa e prudente, l'altezza necessaria nei salti ancora non c'è. A Lara hanno sbagliato due volte l'attacco della musica. Gradito ritorno di Piredda, non ancora nella forma migliore ma che attacca 3T3T e 3Lz. A guardarla fa rabbia pensare cosa abbiamo perso causa infortuni. L'impressione è che le gambe siano quelle di sempre, con un'adeguata preparazione più avanti in stagione può puntare in alto.
INVECE. Esordio Beccari/Guarise, e chi se lo aspettava che fossero già a questi livelli? Quando una pattinatrice nuova nella disciplina ha a che fare con un porteur che si è fatto duecento olimpiadi e medaglie al Grand Prix il rischio è sempre di ottenere l'effetto "papà accompagna la figlia sulla pista", ma quanto visto sul ghiaccio è già ben lontano da ciò. C'è ovviamente un sacco da lavorare sugli "incastri" tipici della coppia affiatata (mani che si trovano, facilità di salite e discese etc.), ma Lucrezia è stata prontissima su tutti gli elementi e soprattutto per la prima volta dopo anni la si è vista pattinare senza il terrore negli occhi, tirando fuori le sue qualità. Un ottimo esordio.
Allenamenti al GP. Questo è uno dei miei corti preferiti della stagione, finora. Quell'uscita dalla step sequence con il solo di violino che sembra una choreo da lungo è stupenda.
Bel lavoro di tutti gli italiani, peccato solo per il mancato podio di Frangipani causa forte bronchite, che gli ha fatto cannare il corto - ma ottimo recupero nel lungo. Bravi tutti.
A margine, Memola ha fatto podio in tutte le gare finora.
Giustamente. Entrambi i paesi si sono presentati con uno squadrone d'assalto quest'anno, e il Giappone sembra essere uscito dallo stallo junior delle ultime stagioni.
Lungo al Japan Open, un netto passo in avanti rispetto al Lombardia Trophy, in cui ha mostrato programmi del tutto da ingranare. Tipico lungo post-olimpico meno impegnato sul piano dei contenuti artistici rispetto all'intellettualissimo "I am a woman", ma comunque in stile. Il corto invece è piuttosto discutibile per i miei gusti, ma per fortuna in Giappone non lo ha fatto.
