Date of birth: 24.11.2006 Place of birth: Brussels Height: cm Home town: Brussels Profession: High school student Hobbies: Friends, social media, dance, cooking Start sk. / Club: 2011 / ASW Antwerp Internet / Social Media contact: Facebook: Facebook: nina pinzarrone Instagram: Instagram: pinzarrone_nina Coach: Ans Bocklandt, Dmitri Ovchinnikov Choreographer: Benoit Richaud Former Coach: Practice low season: 18 h/week France, Antwerpen Practice high season: 18 h/week Antwerpen
Dopo il 5° posto agli Europei, è 11° ai Mondiali 2023
CITAZIONE
“I am soooo happy with my skate here. After the injury I was so happy in the first place that I could go to Europeans and even Worlds. I know now that I am capable of skating in front of such a big audience in one of the biggest arenas in the world and I can’t wait to do it again.
I will get two new programs as it’s time to try something new, but I will really miss these two programs, as I love them a lot and didn’t have the chance to skate them as much.”
“Next to skating I still go to school but to a sports school that works well with my skating schedule.”
Con due programmi ben studiati, originali ma non di cattivo gusto, potrebbe dare del filo da torcere alla sua connazionale e non solo, dal punto di vista tecnico, agli europei ha lasciato pochi punti sul piatto e sui passi forse la migliore.
Sono d'accordo sul fatto che agli Europei è stata quella che ha mostrato la "confezione" migliore, tenendo conto che la gara è stata nel complesso mediocre e che anche le più forti sulla carta (Loena, Gubanova) hanno per lo più fatto del loro meglio per mettere in mostra i propri punti deboli. Pinzarrone si affida a Richaud, che volendo sa come creare programmi più avanguardistici.
Ho qualche dubbio però che la faranno mai avvicinare a Loena. È sembrato evidente dai punteggi e dalle generose sviste del pannello tecnico il fatto che i giudici stanno chiaramente spingendo la più anziana, forse anche per colmare il vuoto di "star" della disciplina in questo specifico momento storico.
Il prezzo da pagare, purtroppo, per chi fa parte di una federazione piccola in ambito mondiale e ha un atleta ai massimi livelli nella sua stessa categoria.
Mi è piaciuta molto Nina, ma purtroppo è ancora lontana dalla velocità spaziale e maestria nei movimenti di Loena (benché quest'ultima abbia due programmi coreograficamente orribili con musiche ARGH).
Nina ha ancora da lavorare sulla costanza delle energie, a volte mi è sembrato che accelerasse, altre che frenasse, il programma non era fluido e "sotto controllo" come quello di una campionessa, prima dei salti c'è un po' di tensione... le serve tempo per macinare GOE alti e glielo auguro. Il bronzo degli Europei è un buon punto di partenza.