Stagione 2018/19: opinioni e valutazioni finali

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    La stagione può dirsi ormai giunta al termine e penso che sia arrivato il momento di tirare le somme, chiedendovi un po' di opinioni.

    Cosa ne pensate di questa stagione? C'è stato un evento che vi ha colpito particolarmente e che vi ha entusiasmato? Avete riscontrato più aspetti negativi rispetto a quelli positivi?

    Qualche sorpresa degna di nota, nuovi nomi e speranze per la prossima stagione?


    Mi piacerebbe sapere, inoltre, quali programmi di gara vi sono piaciuti di più, e quali invece avreste bocciato.

    A voi la parola!
     
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    Avevo pensato a una top 10 dei momenti che ricorderemo di questa stagione.

    Inizio io in maniera molto random:

    1 Tursynbaeva che frega tutte le junior e atterra il 4S ai Mondiali.

    2 L'assenza di Kostornaja ai Mondiali Junior.

    3 La Daleman con i suoi layout impossibili nel free.

    4 Medvedeva che ruba il podio per pochi decimi alla Kihira.

    5 Il free di Yuzuru ai Mondiali.

    6 La stagione di Rizzo.

    7 Il libero di Sui/Han ai Mondiali.

    8 La cera della Zagitova ai Mondiali.

    9 La stagione G/F.

    10 Lo short di Aymoz.

    Forse meglio aggiornare a una top 18.

    11 Il libero di Kihira al NHK Trophy.

    12 Piredda al WTT.

    13 Le esibizioni di Messing.

    14 La poraccissima catfight Bell - Lim

    15 Hendrickx che inizia alla grande la stagione, ma perde un po' di occasioni per infortuni.

    16 Samudorova che prende l'occasione al volo agli Europei.

    17 Tuktamyševa che al WTT ribadisce: "non mi arrendo facilmente, vi ho risparmiato i due 3A in quest'occasione".

    18 Koyala che ritorna in sé ai Mondiali.

    Edited by Roma20 - 18/4/2019, 12:32
     
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    Ho cominciato a seguire con molta passione questa stagione al GP, per poi perderla al consolidarsi dei vecchi vizi di giuria.
    Diciamo che veder vincere russia-russia-russia mi stanca e i programmi delle bimbe "prodigio" mi fan sbadigliare... e mi sconforta non veder premiato il VERO pattinaggio di qualità (Zhou con quei punteggi!?!).

    Ci sono state note veramente positive, come la resurrezione di alcuni miti (Tuktamisheva, Hanyu) e la stagione importantissima di Matteo Rizzo.

    Essermi persa questi percorsi mi fa un po' pentire di non aver guardato, ma so che è più l'amaro che avrei mangiato nel vedere una gara con queste classifiche.
    Diciamo che ultimamente il pattinaggio non sta raccontando molto le storie che vorrei vedere.

    Spero di venir smentita alla prossima stagione. Anche se tanto è dipeso dal mio infortunio e dallo stop a cui sono stata forzata: quando non posso pattinare io, mi fa star male vedere le gare alla tv.
    Quindi, sperando nella mia salute di adult figure skater, spero di seguire meglio la prossima stagione...
    e che Rika Kihira venga incoronata come merita.

    Il fatto che lei non sia ancora diventata imperatrice del pattinaggio femminile e di non aver visto il suo sfolgorante sole brillare al culmine di questa stagione, è ciò che mi è forse dispiaciuto più di tutto.
     
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    Kihira ha ancora tutte le possibilità per farlo.

    CITAZIONE (Andrea Rika @ 18/4/2019, 12:16) 
    Ho cominciato a seguire con molta passione questa stagione al GP, per poi perderla al consolidarsi dei vecchi vizi di giuria.

    Totally me.

    Soprattutto per la danza, ma anche altre gare mi hanno fatto perdere un po' l'interesse carichissimo di inizio stagione. I Mondiali poi hanno riservato piacevoli sorprese, ma anche molti amari in bocca.

    Il WTT poi...
     
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    La danza l'ho guardata al GP per vedere com'era la direzione... un po' piattina.
    Ho evitato alla stragrande europei e mondiali perché sapevo già chi avrebbe vinto in scioltezza: i francesi.

    Charlene e Marco finalmente sul podio al GP, già si capiva dai punteggi assegnati che non avrebbero avuto speranze di medaglie ai mondiali o oro all'europeo... praticamente l'avrei seguita solo per loro, ma il loro destino era già segnato dalla giuria a prescindere dalla prestazione della vita.

    Sarò una stupida nostalgica, ma a me mancano da morire Virtue/Moir e Devis/White... secondo me la danza ha toccato l'apice in loro presenza, amavo la danza, la veneravo e la seguivo con gli occhi incollati allo schermo dalla prima all'ultima coppia. Ora a stento riesco a guardare le coppie al vertice, tutte così simili tra loro.

    Anyway, basta lamentele, dovrei concentrarmi sulle cose positive...
    rivedere l'Italia al WTT anche senza l'apporto di medaglie di Carolina Kostner, per esempio.

    E' stata una bella e piacevole sorpresa. Lo segnerei come le cose da ricordare.
     
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    G/P sono stati fantastici nella FD.
     
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    Tante cose da ricordare...sicuro me ne dimentico qualcuna XD

    Cose belle per me in ordine sparso:

    - l’SP di Kostornaia
    - SP e FS di Liza al WTT e in generale la sua risurrezione (sperando si protragga anche nelle stagioni post post-olimpiche XD)
    - FS di Yuzuru a Saitama e sua Ex ai mondiali (bella come poche cose ho mai visto nel pattinaggio)
    - ritorno e FS di Daisuke (che brividi che ho ogni volta che lo riguardo)
    - ex di Zagitova (unica cosa in cui l’ho vista davvero coinvolta in stagione)
    - Fs di Sakamoto ai nazionali japan
    - FS di Rika all’NHK
    - Sui/Han in ogni loro apparizione
    - l’ex che Medvedeva ha avuto la prima parte della stagione
    - Piredda, GrassL e Rizzo 🥰
    - il ritorno di Rodeghiero

    Cose brutte in ordine sparso

    - i magheggi in casa Russia
    - le valutazioni degli uomini USA
    - la danza nel suo insieme
    - le medaglie di plastica al GP francese
    - le polemiche Zagitova-Medvedeva che le hanno penalizzate per tutta la prima parte di stagione a livello mentale
    - il pigiama di Chen XD
     
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    Ad inizio stagione ciò che mi ha demoralizzato di più è vedere le coppie d'artistico previste ai Grand Prix, con una situazione in prospettiva non migliore in JGP. Troppi ritiri pesanti, a fronte di un dominio incontrastato dei russi a livello junior.
    è andata bene a Della Monica/Guarise, a parte la beffa agli europei, ma la crescita di Moore-Towers/Marinaro, James/Cipres, Peng/Jin e Boikova/Kozlovski non ha comunque compensato gli addii.
    Fortunatamente Sui/Han sono tornati in tempo e condizione per deliziarci ai mondiali, ed il loro libero è stato l'apice di una competizione deludente in altre discipline.

    Della danza si è discusso tanto. L'uscita di Virtue/Moir ha pesato tremendamente, dato che erano gli ultimi rimasti a poter arginare un trend che perfino sui livelli non vede premiata l'originalità e la spettacolarità, a favore dell'esecuzione "fluida" di elementi al minimo sindacale.
    In compenso si può esser contenti dell'annata di Guignard/Fabbri.
    Come programma della stagione sceglierei il libero di Gilles/Poirier, in diverse occasioni. A sceglierne un'esecuzione andrei sui nazionali o Skate Canada.
    La sorpresa per me sono stati i fratelli Brown in JGP, in rapporto all'età (14-15) e ad elementi che i francesi non si azzarderebbero nemmeno a provare. Non erano pronti per fare il botto, ma sarà interessante seguirne la crescita.

    Dell'annata al femminile voglio dimenticare al più presto i mondiali, senior e junior. Mi rimane comunque la vittoria in finale JGP della Kostornaia, l'esplosione definitiva della Kihira ( NHK - finale GP - 4CC ), il ritorno ad alti livelli della Tuktamysheva, i nazionali di Sakamoto, l'Universiade di Mihara e la zampata della Samodurova agli Europei.
    Fra le nostre, all'assenza (e probabile pensionamento verso i gala) della Kostner hanno in minima parte sopperito il bell'argento della Beccari agli EYOF e l'exploit della Piredda al WTT.
    La maggiore sorpresa, ed il mio libero preferito (NHK Trophy), resta Kihira. Anche se il potenziale si era già capito ai nazionali senior della passata stagione e malgrado la delusione finale, un'annata così non era nelle aspettative iniziali.
    Sembrava potesse essere una stagione positiva per almeno una delle coreane, fra Yelim Kim, Young You e Eunsoo Lim, ma in definitiva è stata una stagione di alti e bassi. La diatriba finale su Eunsoo mi preoccupa, malgrado un corto sublime ai mondiali.
    Il corto che ho riguardato di più in stagione rimane comunque quello JGPF della Kostornaia.
    Anche se in prospettiva vanno ricordate le vittorie nazionali senior di Shcherbakova e Alysa Liu, rimango comunque più interessato (e preoccupato) per il debutto senior della Kostornaia e quello junior di Kamila Valieva, il cui corto stagionale si inserisce anch'esso fra i miei programmi preferiti di stagione.
    Ma Zagitova, Medvedeva, Trusova, Tursynbaeva ed i quadrupli ?
    Sinceramente sono solo curioso di vedere quale sarà l'evoluzione e la sostenibilità a lungo termine di Evgenia, sempre sperando che a reggerla non saranno gli sponsor, nazionali e non, ai danni di altre, come accaduto nel finale di stagione.

    Ed infine i ragazzi.
    Che stagione incredibile per Rizzo e Grassl, i veri trascinatori che ci hanno riportato al WTT. Tante medaglie, gioie e pensierini in prospettiva europea.
    Gli altri eventi da ricordare sono sicuramente l'oro europeo con ritiro di Fernandez e la combattività di Hanyu ai mondiali.
    In quanto a programmi riguarderò soprattutto corti, da Hanyu, Brown, Rizzo e Takahashi a Pulkinen, Aymoz e Grassl.
    Malgrado il sostegno irragionevole che ha goduto Zagitova in diverse occasioni, è forse in campo maschile dove si è toccato il punto più basso, nella contraddizione delle chiamate tecniche di Zhou. Un vedo e non vedo inconcepibile, che è andato dalle pile di UR iniziali al totale menefreghismo finale e crescenti PCS, su esecuzioni non dissimili. Ed al libero del WTT ha superato in TES anche Chen...

    Ultima ma non meno rilevante è la questione stagionale dei GoE+5. Abbiamo assistito ad una stagione dove finalmente qualche cascatore seriale è stato punito e qualche programma pulito esaltato, ma anche ad un aumento delle inflazioni a bandierina, che non fa ben sperare.

    Malgrado tutto, non vedo l'ora che riparta il JGP :lol3.gif:

    Edited by Icemin - 18/4/2019, 15:43
     
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    CITAZIONE (Icemin @ 18/4/2019, 15:38) 
    Malgrado tutto, non vedo l'ora che riparta il JGP :lol3.gif:

    Icemin è instancabile :biggrin2.gif:
     
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    Ci aggiungo anche lo Sp di Leung, Kaori e Tennell. Leonova a inizio stagione, Rodeghiero e ovviamente Daisuke.
     
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    Ormai il pattinaggio si è talmente rivoluzionato che guardiamo con ansia il debutto in JUNIOR di ragazzine appena 13enni.
     
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    E pensare che quando mi sono appassionata al pattinaggio a malapena sapevo che ci fosse una categoria junior :biggrin2.gif: adesso rischiano di essere gli unici video disponibili da qui a breve grazie alle varie chiusure degli account causa privacy
     
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    Cavolo, mi scordavo Fernandez e il fatto che per un soffio non abbia vinto Samarin l'Europeo.
     
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    Mi ero ripromesso di limitare i miei interventi chilometrici, e poi mi ritrovo davanti questo topic che è una vera provocazione! :jump:
    Va bene, cercherò di limitarmi.

    Al positivo metto:

    - I brillanti risultati ottenuti dal pattinaggio italiano in generale.
    Non credo che sia mai accaduto niente di simile, in passato. Avevamo la Kostner, certo, ma lei era l’eccezione in un panorama che faticava a esprimere atleti di livello internazionale (danza a parte)
    Adesso invece abbiamo un vero movimento con atleti giovani, promettenti e già affermati. Magari non vedremo più per molti anni una campionessa del calibro di Carolina, ma non importa. La forza di un movimento si misura negli atleti “normali”, e da questo punto di vista siamo messi molto meglio di prima. Molto meglio di sempre.
    Aggiungo (è un tasto sul quale batto spesso, ma ritengo che sia veramente importante) che i nostri si allenano tutti in Italia, in centri che sono a loro volta capaci di attirare atleti stranieri.
    Anche questo è un segnale di grande salute per il pattinaggio italiano.

    - Rika Kihira.
    È nata una stella.
    Nelle ultime due stagioni il Giappone ha sfornato una serie impressionante di atlete di altissimo livello. Su tutte svetta lei, e non solo per i suoi 3A. Ho avuto la fortuna di vederla ancora junior a Egna. Mi era piaciuta, ma non mi aveva impressionato. Il confronto, bisogna dirlo, era con Alena Kostornaia, e in quel momento la differenza fra le due era netta, e si vedeva. Da allora (ed era già una base di partenza ottima) Rika è progredita enormemente, sul piano della qualità e su quello della personalità.
    Attendo con ansia di vederla nuovamente in gara con Alena.

    - Matteo Rizzo.
    Ho già parlato degli italiani, ma lui merita una menzione speciale. Mi è rimasta impressa nella mente la sua arrabbiatura (per usare un eufemismo) sul K&C dei nazionali, quando Grassl lo ha battuto. Quella è stata la svolta della sua stagione, ne sono convinto. Il suo progresso da allora è stato deciso e impressionante.

    - Liza Tuktamysheva.
    Ho un debole per lei, lo riconosco.
    Perché è stata una bambina prodigio capace di ricostruirsi più volte.
    Perché risorge sempre dalle ceneri di stagioni olimpiche sfortunatissime.
    Perché i suoi salti sono splendidi. Ha uno dei lutz migliori del circuito, una combo 3T3T maestosa e naturalmente il 3A.
    Perché è bella.
    Lo so, argomento opinabile, :blush.gif: Ma il fatto è che lei ha un bel modo di essere bella, se capite cosa intendo. E se la bellezza in sé non è un merito, questo invece lo è.

    - Kevin Aymoz.
    Per me non ha rappresentato una sorpresa, ma una piacevole conferma.
    Lo ricordo, giovanissimo, al Lombardia Trophy 2015. Un perfetto sconosciuto che aveva favorevolmente colpito con il suo stile originale e personalissimo. Per la cronaca, in quella gara un altrettanto giovane Matteo Rizzo era stato precettato in cabina di regia, a mettere le musiche degli atleti… Ne è passata di acqua sotto ai ponti, per entrambi!

    - Sui/Han.
    In una stagione interlocutoria per le Coppie, sulla quale hanno pesato i tanti ritiri eccellenti, loro hanno brillato con la loro immensa classe.

    - Evgenia Medvedeva
    Più che altro per l’interesse suscitato dal suo passaggio alla corte di Orser. Credo che i programmi di nessuna, in questa stagione, siano stati sviscerati e passati al microscopio come nel suo caso.

    - Yuzuru Hanyu.
    Sempre e comunque è doverosa la citazione del dio del pattinaggio.

    - Roberta Rodeghiero.
    Menzione speciale per il suo ritorno. Qualche alto e basso, ma spero davvero che possa tornare ai suoi livelli migliori.
    La mancata partecipazione all’Olimpiade dev’essere stata una grandissima delusione per lei, e rivederla sul ghiaccio mi ha fatto molto piacere.

    - Tank Sofia.
    Basta la parola.

    - Michal Brezina.
    Come il vino, più invecchia più migliora.
    Fosse per me potrebbe gareggiare anche da settantenne con le stampelle.

    - Alena Kostornaia
    L’altra grande stella del firmamento femminile. Quest'anno ci ha dato solo un antipasto. Attendo con ansia le portate principali.

    Tanti altri ce ne sarebbero, meritevoli di citazione, ma sto già andando lungo.
    Passo quindi ai

    Lati Negativi

    Uno solo, ma più che sufficiente.

    I punteggi.

    Lo sappiamo, ne abbiamo parlato fino alla nausea.

    Sono pessimista, non mi aspetto che la situazione migliori nei prossimi anni.

    Anzi.

    Lunga vita a Nathan Chen, perché quest’anno era in stato di grazia, e alla fine le sue vittorie sono state meritate.
    Ma se dovesse calare di rendimento, in futuro, rendiamoci conto che con l’attuale andazzo rischiamo di trovarci un Vincent Zhou campione olimpico.
    E io mi darò all’ippica.
     
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    Cose positive:

    - l'avvento, pur se ancora Junior, della Kostornaia quale "grande speranza bianca" del bel pattinaggio, l'unica atleta del dopo-Yuna Kim che vedo riuscire a mettere più o meno tutti d'accordo senza che ancora sia apparsa nella categoria maggiore.

    - la definitiva consacrazione tra i migliori di Matteo Rizzo.

    - il boom (che speravo, e avrebbe potuto essere, ancora maggiore) di Rika Kihira.

    - il non-tracollo e quasi resurrezione della Medvedeva, dopo una prima parte della stagione da film dell'orrore.

    - la convincentissima rinascita della Tuktamisheva.

    - l'Italia c'è: nel maschile siamo al Rinascimento, in Coppie e Danza siamo messi bene e già solo la Piredda fa sperare che ci sarà vita anche nel dopo-Kostner.

    - Hanyu ancora in grado di incantare, anche se fisicamente malandatissimo.

    - la classe operaia che può ancora andare in paradiso (probabilmente per l'ultima stagione): Sofia Samodurova, ovvero dare sempre e comunque il massimo che puoi dare.

    - una certa crescente (e in alcuni personaggi inaspettata e retromarcista) consapevolezza che la direzione presa dal pattinaggio in questi anni, vedi "TES uber-alles", non è quella giusta.





    Cose negative:

    - il fallimento (secondo me prevedibile) delle modeste variazioni 2018-2019 al regolamento nel mettere un freno alla corsa ai quadrupli ed al crescere del predominio del tecnico sui components.

    - l'ormai spudorato e assurdo "effetto trascinamento" dei PCS a traino del TES, sia tra i Senior (es.: Zhou) che tra i Junior (es.: Trusova).

    - la Danza. Non sto neppure a ripeterlo/ripetermi, dico solo che se voglio vedere dei bei programmi di danza ormai vado a trovare i filmati di Virtue/Moir e Davis/White di cinque, otto, dieci anni fa. Oggi i pochi nei piani alti che fanno programmi che cercano di essere fuori dalla melassa imperante, tipo Stepanova/Bukin o Hubbell/Donohue, non hanno speranza di vittoria mondiale e rischiano a volte pure il podio.

    - la "papadakiscizeronizzazione" crescente pure nelle Coppie, vedi James/Cipres ma vedi per esempio anche il free di Zabiiako/Enbert.

    - una diciannovenne con fisico da dodicenne sul podio mondiale grazie ai quadrupli e che riferisce che la sua allenatrice le aveva detto: "con il tuo fisico potresti fare grandi cose". Non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro.

    - non possiamo più vedere Fernandez in gara.




    Sui programmi migliori/peggiori cito solo quelli che mi hanno colpito positivamente di più:

    - il free di Hanyu
    - il free di Kihira
    - il free di Sui/Han
    - i free di Stepanova/Bukin e di Hubbell/Donohue
     
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