Perché i pattini hanno i tacchi?

I grandi misteri d'egitto

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    Vedendo gare ed esibizioni mi pongo domande forse assurde ma che stimolano la mia curiosità.

    Tempo fa, non ricordo dove in quanto non trovo il thread, mi chiedevo perché molti pattinatori tendono a piegare tanto le ginocchia per caricare il salto. Non ricordo la risposta ma non ero molto convinto.

    Oggi invece vi pongo quella che da il titolo alla discussione.
    Ho trovato questo thread che non da una risposta precisa ma solo supposizioni, anzi alcuni mettono in dubbio eventuali benefici del tacco durante gli esercizi.
    http://skating.zachariahs.com/skatingforum...?t=25111&page=3

    E' solo una scelta stilistica? Ci sono benefici ad avere scarpe con il tacco? Nessuno si è mai posto il problema? E' una cospirazione tra multinazionali, i governi, i poteri forti e bigpharma? Vogliono farci credere? E' venuto il momento di interpellare Lui?
    roberto-giacobbo
     
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    Sinceramente non vedo cosa ci sia di strano nel tacchetto. Andando a pattinare ogni tanto, se dovessi immaginarmi una suola completamente piatta... AIUTO. Già al di fuori del pattinaggio è consigliabile portare scarpe non completamente livellate, perché non perfettamente salutare per la schiena (prima cosa che ti direbbe un fisiatra), dunque possiamo immaginare quando bisogna atterrare salti con l'attrito. Tra l'altro con il tacchetto i tendini posteriori rimangono anche meno in tensione e le articolazioni fanno meno sforzo.

    La risposta sul piegare le ginocchia prima del salto è semplicemente che pattinando a una certa velocità e dovendo cercare, oltre alle rotazioni, pure una certa altezza, tenere la gamba più dritta renderebbe il salto chiaramente problematico, anzi, non ti alzi proprio. Non so se sei mai andato a pattinare, ma se sì, e se dovessi immaginarti nel gesto atletico, sarebbe più semplice capire che caricare il salto senza piegare le ginocchia sarebbe una mission impossible.
     
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    Pensando a dei pattini senza tacchi mi vengono in mente quegli pseudopattini in plastica da noleggio, e sono davvero una tortura per i piedi. Per il resto ti ha già detto tutto Jantar.

    Per i salti è ovvio che serva piegare le ginocchia, è lo stesso anche in altre discipline (come la danza - NON sul ghiaccio). Anche perché, come si fa a saltare senza piegarsi? Immaginati il movimento come se fosse quello di una molla: la "schiacci", accorciandola per così dire, e poi torna su! È più o meno la stessa cosa che succede coi salti.
     
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  4. ely'
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    Sulla questione dei salti, sono d'accordo anch'io con Jantar.

    Io so che i pattini da ice dance hanno un tacco leggermente più basso, per poter sentire ed eseguire meglio i fili.
     
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    Leggendo la discussione che ho linkato noterete che c'è abbastanza discordanza di pareri varie questioni, ad esempio sullo spostamento di pesi durante la pattinata, sul peso da imprimere su punta e tacco durante i salti, alcuni sostengono che il tacco porterebbe un certo tipo di aiuto, altri invece troverebbero nel tacco una ulteriore difficoltà nello slancio.

    L'asserzione più comune è che il tacco favorisca il lavoro di punta che favorirebbe il cambio di direzione in velocità, ed in effetti correre di punta sul ghiaccio favorisce il grip, ed in generale crei una migliore postura e bilanciamento, ma non è chiaro se l'opinione derivi più dall'abitudine che da un effettivo studio.

    Ho dato una occhiata a foto di vecchi pattini e ho notato che un tempo non si usavano i tacchi, ci deve essere stato un periodo in cui sono stati specificamente introdotti per qualche ragione.
     
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    Salve a tutti. Io sto appunto cercando delle scarpe senza tacco come i pattini da hokey. Se non li trovo mi tocca comperare il pattino completo, che ovviamente è o piatto oppure lievemente alzato, di pochissimo per dare più spinta dato che ti devi sbilanciare in avanti per correre e scattare.

    Il tacco nella scarpa, qualsiasi, è sbagliato, fa male alla salute, provare per credere. Ho notato anche che molte scarpe si restringono nella parte dell'alluce, cosa sbagliatissima perché l'anatomia del piede quando si nasce è diversa.

    Rispondendo alla domanda, sono stati i venditori, le aziende produttrici di scarpe che hanno iniziato, di loro spontanea volontà, a produrre scarpe con il tacco. Trattasi semplicemente di moda. Dato che viviamo in un mondo privato, nel capitalismo questo offre il mercato questo compri. Non sono mai stati richiesti ufficialmente. Magari come prova, ma trattasi comunque di un tacco basso.

    Per quanto riguarda i pattini che si noleggiano, quelli fanno male alle caviglie perchè hanno il telatio rigido, ti vengono le "visciche", cioè ti si strappa la pelle, ma la pianta lineare invece è comoda.

    Io usavo i famosi lightning di rollerblade da giovanissimo e sono sempre andato bene. Anche se con i pattini ti sbilanci in avanti, il tacco è comunque piatto, semmai la pianta dovrebbe essere inclinata, leggermente, altrimenti stai sbilanciato da fermo. Il tacco non mi è mai piaciuto da quando sono nato, neanche alle donne. Sono più naturali le donne senza tacco, e danno una migliore impressione.
     
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    Il tacco nelle scarpe di per sè NON è dannoso. Anzi, sono le scarpe piatte che provocano danni: modello ballerina, modello tiger e all star... chiedi ad un ortopedico. Forse tu ti trovi più comodo, ma la maggior parte delle persone no...
    Esistono scarpe piatte, ma qualsiasi medico ti dirà di non indossarle se vuoi evitare mal di schiena.

    Provare per credere: a camminare in giro per città tutto il giorno e ti vengono dolori a piedi e polpacci, alla lunga ne risente il ginocchio e anche la schiena. Io usavo le all star quando ero alle superiori e finché stavi seduto al banco ok, ma per camminare facevano male.
    Non per niente le scarpe ortopediche hanno tutte un minimo di tacco / rialzo... se dici che è solo una questione di capitalismo, mi sa che stai accusando i dottori di danneggiare la salute dei loro pazienti.


    Fatta questa promessa, veniamo ai PATTINI.
    Assenza o aggiunta del tacco dipende tutto da cosa devi fare, dalla disciplina che pratichi.
    I pattini da artistico / velocità / hockey sono incredibilmente diversi tra loro e ognuno è stato studiato per agevolare la pattinata con gli esercizi richiesti dalla disciplina.

    In particolare, i pattini da velocità sono costantemente sottoposti a studi su aerodinamica e materiali, le varie federazioni hanno investito moltissimo per sviluppare nuove tecnologie che consentissero agli atleti di andare più veloce,
    e se fai uno zoom sul pattino ti accorgerai che il tacco si trova alcuni millimetri più in alto della punta.
    Non è questione di moda o capitalismo, ma di studi scientifici e test in pista con gli atleti e di risultati sul cronometro.


    CITAZIONE
    Ho notato anche che molte scarpe si restringono nella parte dell'alluce, cosa sbagliatissima perché l'anatomia del piede quando si nasce è diversa.

    Se parli di scarpe da tutti i giorni, sì...
    se parli di pattini, ne esistono tanti modelli diversi appunto per venire incontro alle esigenze di tutti i tipi di piede. C'è chi si trova bene con il pattino che si restringe alla fine (es. modello risport RF3 o tanti EDEA) perché ha un piede sottile, e chi invece ha una pianta del piede larga e deve orientarsi di più sui GRAFF oppure risport RF2, anche se non salta nemmeno i doppi.
    E' giusto che esistano tutti questi modelli e la ricerca deve sempre essere fatta su più marche / modelli per trovare ciò che sta bene sul proprio piede.
    Inoltre, essendo i pattini da artistico più costosi fatti a mano, potrebbero esserci differenze fra destro / sinistro.


    CITAZIONE
    Per quanto riguarda i pattini che si noleggiano, quelli fanno male alle caviglie perchè hanno il telatio rigido, ti vengono le "visciche", cioè ti si strappa la pelle, ma la pianta lineare invece è comoda.

    Sì, fanno schifo e infatti sono strumenti da usare a noleggio 1 volta all'anno. Pure chi li prova una volta sola nella vita dice che fanno male. Ma del resto sono pochi i palaghiacci che si possono permettere i modelli in cuoio... o comunque, per il principiante che indossa il pattino per la prima volta senza un istruttore a correggerlo, troverà più facile stare in piedi se la caviglia è completamente sostenuta da un pezzo di plastica rigida (come nello sci).
    Non è stupida l'idea di dare questi strumenti al pubblico, soprattutto a quelle persone che non hanno un minimo di atleticità e pattinano con il sedere in fuori. Almeno evitano di spaccarsi le caviglie.

    CITAZIONE
    Anche se con i pattini ti sbilanci in avanti, il tacco è comunque piatto, semmai la pianta dovrebbe essere inclinata, leggermente, altrimenti stai sbilanciato da fermo.

    Questa è tutta questione di abitudine e allenamento. Il tacco non crea sbilanciamento: soprattutto nella danza consente di piegarsi di più sulla caviglia / ginocchio ed effettuare fili più profondi. Quel "rialzo" serve per non far strisciare la scarpa sul ghiaccio.
    Nell'individuale invece è proprio il tacco che consente al piede di fare la giusta pressione sulla pianta e quindi trovare il punto di equilibro sulla parte anteriore della lama per le trottole.
    In più, lo stesso tacco permette di atterrare correttamente dopo i salti: la prima parte che posa a terra dopo il salto è la parte anteriore della lama, poi la lama "scivola" sulla parte centrale e vi distribuisce il peso; il tacco sostiene il tallone ed evita di sbilanciarsi all'indietro mettendo tutto il peso sulla coda.

    Quindi... non è una questione di moda o capitalismo, il tacco nel pattino da artistico serve per eseguire tutti gli elementi tecnici della disciplina, e si sono evoluti (dal 1900 in poi) per aiutare l'esecuzione di salti e trottole.
    Se non ci credi, vai a cercare su google "pattini 1900" troverai reperti un tacco molto basso... e più andrai avanti negli anni a cercare, più quel tacco si alzerà, segno che tutti i pattinatori che saltavano ed eseguivano trottole trovavano più comodi quei modelli, perché era più facile saltare, eseguire fili e trottole.

    Se tu non ti trovi con questo modello, è perché non sei abituato / allenato.
    Per esempio io, che sono abituata ai pattini da artistico, non ho più equilibrio sui rollerblade, rischio di cadere a terra sui passi crociati.
    Al contrario, un mio amico che da ragazzo faceva hockey e ha pattinato tutta la vita, a 50 anni decise di comprare i pattini da artistico. Nei primi tempi si "impuntava" sempre e caracollava in avanti. Dopo un anno imparò come gestire il proprio equilibrio e a divertirsi con salti del tre, twizzle e spirali.

    CITAZIONE
    Sono più naturali le donne senza tacco, e danno una migliore impressione.

    Lol, sai, questi sono gusti personali, ma io trovo che la donna con le scarpe piatte perda tutto lo slancio della gamba e risulti più bassa e l'angolo creato sul collo del piede sia repellente XD a detta di alcuni miei amici maschi, fa calare il testosterone.
    In particolare le scarpe modello ballerina fanno camminare con i piedi a papera. Decisamente orribili... oltre che dannose per la salute. Vanno bene solo per stare sedute in ufficio.
    Poi ripeto, questi sono gusti... ma nel caso delle scarpe piatte, dannose. Chiedi a un ortopedico se non mi credi.

    In ogni caso ANCHE i tacchi alti sono dannosi per la salute. La via di mezzo invece (es: il rialzo di una semplice scarpa da ginnastica) aiuta a camminare meglio.
    E' vero che nasciamo senza scarpe ma nasciamo anche con difetti: piedi piatti, valghi, ginocchia gemelle, ecc...
    e sotto di noi non c'è l'erba soffice o il fango del paleolitico, ma cemento e piastrelle... oltre a dover campare sino a 70 anni e non 30!

    p.s.: sui forum ci si presenta, prima di postare, che ne dici di salutare, dirci qualcosa di te e farti dare il benvenuto aprendo un topic nella sezione presentazioni?
    Puoi aprire una discussione qui: https://skating-ritmica.forumfree.it/?f=7586128
     
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    Con mia sorpresa è un forum attivo, quindi saluto gli utenti. Devo confessare che stavo cercando altro, ma mi sono sentito in dovere di rispondere perché sono un porta bandiera della calzatura piana.

    Dire e fare sono due cose diverse. Io mi sono rovinato proprio per aver ascoltato l'ortopedico. Quando ho ripreso un paio di scarpe con la suola piatta, la sensazione di benessere che ho avuto è stata indescrivibile. Parlo di benessere proprio ergonomico, per tutto l'arco di tempo in cui le ho portate. Questi sono fatti. Poi a voi.

    Lame a parte, su cui abbondano le ricerche, le scarpe devono rispettare l'anatomia dell'atleta, da fermo o in movimento, che secondo me la stessa cosa. (Che poi anche se consideriamo le alte velocità, si deve essere stabili a terra ed in perfetto equilibrio, per cui il tallone non sarà mai alto). Nel pattinaggio libero, non ho mai usato la scarpa con il tacco, ma secondo me è sbagliato, perché se da un lato tendi a posizionarti come nella corsa a piedi per partire da fermo, ovvero con il corpo sbilanciato in avanti per aver la spinta da dietro, però poi hai una posizione sbagliata una volta raggiunta la velocità: il ginocchio è troppo piegato, hai meno slancio in avanti e sei meno stabile. In pratica hai un feeling più simile a quello della corsa a piedi, dove per mantenere la velocità devi correre. Non si pattina così. Che sia stile libero o di velocità, per me non cambia nulla, la posizione corretta è quella che garantisce la migliore stabilità mentre pattini. Poi da li puoi fare tutto. Anche nel ciclismo, artigiani con tradizione centenaria nella costruzione di telai sanno che la bici perfetta è quella che segue la traiettoria in discesa; da qui si vede s il telaio è costruito bene.
    E comunque ribadisco che, anche nella corsa a piedi, il tallone non è parallelo al terreno, bensì diagonale.

    CITAZIONE
    Questa è tutta questione di abitudine e allenamento. Il tacco non crea sbilanciamento: soprattutto nella danza consente di piegarsi di più sulla caviglia / ginocchio ed effettuare fili più profondi. Quel "rialzo" serve per non far strisciare la scarpa sul ghiaccio.
    Nell'individuale invece è proprio il tacco che consente al piede di fare la giusta pressione sulla pianta e quindi trovare il punto di equilibro sulla parte anteriore della lama per le trottole.
    In più, lo stesso tacco permette di atterrare correttamente dopo i salti: la prima parte che posa a terra dopo il salto è la parte anteriore della lama, poi la lama "scivola" sulla parte centrale e vi distribuisce il peso; il tacco sostiene il tallone ed evita di sbilanciarsi all'indietro mettendo tutto il peso sulla coda.

    E se salti sulle rampe, anche piccole ed a velocità sostenute per fare un bel salto, come ti trovi più in equilibrio ? Comunque non sono un tecnico del pattinaggio artistico su ghiaccio, quindi qui non mi posso pronunciare.

    Edited by Simone Miglioli - 23/12/2022, 19:19
     
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    I fatti però sono anche tutti i controesempi - la maggioranza- che portano ad affermare che "le scarpe piatte fanno male".
     
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    E' anche vero sempre che occorre provare. Comunque non è solo la suola, questo è un argomento più complesso. Paradossalmente è più semplice parlare di pattinaggio che di calzatura.

    Infatti la suola può avere diverse caratteristiche. La concavità del piede deve essere rispettata specialmente quando c'è il tacco. Attenzione, non parlo di curvatura della suola, in quanto il profilo del piede è piatto all'esterno, ma concavo nella parte interna. L'anatomia è complessa.
     
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    I consigli dei medici sono dati per la gran parte della popolazione.
    Se tu fai parte di un 1% che ha bisogno di suola piatta per sua conformazione fisica, non puoi consigliare all'altro 99% di fare altrettanto. E' come consigliare la dieta senza glutine a chi non è intollerante al glutine: fa più danni che altro.

    CITAZIONE
    Che poi anche se consideriamo le alte velocità, si deve essere stabili a terra ed in perfetto equilibrio, per cui il tallone non sarà mai alto

    Io sui pattini da artistico mi sento stabile. Su quelli da hockey casco a terra...
    ripeto: tutta questione di abitudine. Vedi il mio amico che è passato da un modello all'altro.
    Inoltre non penso che, se fossero instabili questi tipi di pattini, i campioni di oggi sarebbero arrivati a saltare i QUADRUPLI tra cui l'axel!
    E tutti sono concordi nel dire che con i pattini del 1980 o prima, sarebbe impossibile saltare gli stessi salti.


    CITAZIONE
    Nel pattinaggio libero, non ho mai usato la scarpa con il tacco, ma secondo me è sbagliato, perché se da un lato tendi a posizionarti come nella corsa a piedi per partire da fermo, ovvero con il corpo sbilanciato in avanti per aver la spinta da dietro, però poi hai una posizione sbagliata una volta raggiunta la velocità: il ginocchio è troppo piegato, hai meno slancio in avanti e sei meno stabile. In pratica hai un feeling più simile a quello della corsa a piedi

    Ma... PATTINARE E' DIVERSO DA CAMMINARE!
    Il baricentro di equilibrio è diverso, la posizione del corpo è diversa, i movimenti sono diversi! Il dover piegare così tanto sulle gambe/caviglie/ginocchia, rivoluziona tutte le regole di equilibrio... come nello sci!
    Non puoi pensare che uno sciatore abbia lo stesso baricentro di un centometrista sui metri piani.

    Esempio: semplice passo crociato.
    Il baricentro va messo in una diversa posizione rispetto a quando corri per strada.
    Non correrai mai con il peso che "cade" oltre al tuo piede.

    Anche solo guardando l'immagine... non puoi pensare che pattinare sia come correre. Il baricentro è da tutt'altra parte!
    Ed è proprio grazie allo spostamento del peso che i pattinatori svoltano a destra o sinistra, cambiando filo di appoggio, o possono tenere queste posizioni così vicine al ghiaccio.

    E se non usi il tuo peso in questo modo... praticamente non pattini!

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    AFP_KT503_MGZOOM


    CITAZIONE
    Che sia stile libero o di velocità, per me non cambia nulla, la posizione corretta è quella che garantisce la migliore stabilità mentre pattini.

    Scusa, ma questo vale SOLO per gli hockeysti (che poi, prendono lezione dai figuristi).
    Un hockeysta punta ad avere stabilità per gestire la mazza e resistere agli urti. Infatti, i loro pattini non hanno il tacco.

    Un pattinatore di figura trova la sua posizione corretta andando contro la comodità...
    ma tutta l'impostazione (braccia aperte, ginocchia piegate, baricentro in una certa posizione) è fatto per prepararti agli elementi più difficili come salti e trottole.

    Tu prova comunque a chiedere ad un hockeysta di saltare o fare una trottola.
    Ti guarderà male e ti risponderà che
    1. non ha le lame adatte per fare le trottole, nè per reggersi bene sui salti
    2. che non ha nemmeno quel tacco lì che a te aiuta ad atterrare sulla punta e fare le trottole

    In sostanza, gli hockeysti sanno bene che i loro pattini sono fatti per andare veloce, graffiare il ghiaccio per frenare...
    e se chiedi loro di mostrarti un salto, vedrai quanto sono instabili sull'arrivo! Quanti sanno fare un tre di valzer?
    Boh, forse un paio in tutta Italia.

    CITAZIONE
    Anche nel ciclismo, artigiani con tradizione centenaria nella costruzione di telai sanno che la bici perfetta è quella che segue la traiettoria in discesa; da qui si vede s il telaio è costruito bene.
    E comunque ribadisco che, anche nella corsa a piedi, il tallone non è parallelo al terreno, bensì diagonale.

    Guarda che la bici è diversa dai pattini... e per la discesa o andare in piano, cambiano bici. Anche per il velodromo, cambia la posizione del ciclista, e quindi la bici.

    CITAZIONE
    E se salti sulle rampe, anche piccole ed a velocità sostenute per fare un bel salto, come ti trovi più in equilibrio ? Comunque non sono un tecnico del pattinaggio artistico su ghiaccio, quindi qui non mi posso pronunciare.

    Ecco, hai esattamente centrato il punto: con i pattini da artistico NON fai i salti sulle rampe.
    Quello è uno SPORT DIVERSO e usano i pattini da hockey... cioè, guarda il video.
    Come si può paragonare una discesa del genere al pattinare su una pista piana e a dover eseguire salti tripli e trottole?
    E comunque i pattinatori del video, straordinari atleti, con i loro pattini (e mezzi fisici) non riusciranno mai a saltare come i pattinatori di figura.
    Esattamente come un ciclista di strada con la sua bici non riuscirà mai a fare le rampe...
    Fidati, ai pattinatori di figura, quel tacchetto serve, e tanto.

    Video


    CITAZIONE
    La concavità del piede deve essere rispettata specialmente quando c'è il tacco. Attenzione, non parlo di curvatura della suola, in quanto il profilo del piede è piatto all'esterno, ma concavo nella parte interna. L'anatomia è complessa.

    Guarda, io non capisco ciò che hai detto.
    So solo che quando io, o qualunque pattinatore, brocco o campione, ha bisogno di far montare le lame, va dall'affilapattini. Dal bambino che comincia oggi a Carolina Kostner, tutti vanno dall'affilapattini.

    Montare le lame in base alle caratteristiche del tuo piede è una professione. Se vai da uno di questi professionisti, guarderà come cammini, ti farà togliere le scarpe e guarderà come consumi la suola, ti farà stare in piedi sul tappetino e guarderà la conformazione delle tue gambe. In base alle tue caratteristiche sceglierà quindi se spostare la lama avanti/dietro, destra/sinistra e se metterla perfettamente dritta o diagonale... al millimetro.
    All'occorrenza (pagando) ti segue in pista, ti chiede se il pattino va bene, tu dici se sei sbilanciato da qualche parte e in base a questo, lui modifica l'assetto della lama.

    Montare e affilare lame ai pattini da artistico è una scienza e un'arte.
    Giangi (con laboratorio all'Icelab) è il migliore in tutta Italia e un giorno ha tentato di spiegarmi il suo difficilissimo lavoro.
    Non ti so replicare i suoi insegnamenti, ma se ti affidi ad un professionista del genere, che fa i pattini a tutta la nazionale italiana, di certo avrai un pattino conforme alle tue caratteristiche fisiche, che tu abbia piedi piatti o concavi, gambe dritte o storte, loro sanno che strumento darti per rendere al meglio.

    Poi ovviamente se tu vuoi fare hockey, correre veloce in pista senza salti, trottole o passi, ovviamente prenditi il pattino da hockey... ma non pensare che per questo il pattinatore di figura debba togliere il tacco.
    Spero di averti spiegato meglio come funziona il pattino da artistico...

    p.s.: sì, questo forum è attivo, da oltre 12 anni, soprattutto in periodo di gare
     
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    Se avessi avuto il piede piatto, non avrei affrontato l'argomento in questo modo. Inutile parlare di consigli, perché la verità è che la gente ha i piedi con molti problemi. Il discorso è complesso come ho detto, quello che riguarda le calzature per camminare. Ho usato l'espressione "calzatura piatta" perché era già stato utilizzato da chi ha aperto il discorso, ma bisogna fare attenzione. Essendo questo un argomento ben più articolato del parlare del solo tacco nel pattinaggio, preferirei accantonarlo.

    Parlando di pattinaggio, si nota la differenza sia di baricentro che di posizione nelle due figure. La seconda è sbagliata, infatti il ginocchio ha una piega eccessiva (innaturale) e sono sbilanciati in avanti. E si può notare anche dal loro andamento più scattoso delle gambe, adesso ho capito perché, e la mia impressione era giusta.
    L'andamento dei pattinatori in linea invece é costante nei movimenti. La posizione corretta è nella prima immagine, si pattina in quel modo li. Quale delle 2 poi trasmette più passione ? In quale delle due c'è una postura più coordinata ?
    Per quanto riguarda invece la stabilità, quella la noti pattinando. Quando salti tu compi un movimento per il quale i pattini non sono stati pensati, perché sollevi il tallone da terra, anche quando atterri. Ecco perché si usano le rampe per saltare con i pattini, è scomodo sollevare la lama o le rotelle in piano, così come è scomodo atterrare, specialmente sul ghiaccio. In quella posizione invece sei pronto per saltare ed ammortizzi soprattutto l'atterraggio. Quella non è stabilità che da la scarpa, semplicemente sei in una posizione simile a quella della corsa a piedi, o quando salti con le scarpe senza senza pattino. Probabilmente in quella posizione salti più in alto, ma sono i due unici momenti a cui serve il tacco, ma io questo non lo chiamo pattinaggio. Se proprio vuoi saltare in freestyle, con i pattini, che sono simile ad uno scii, usi le rampe o dei minimi rialzamenti che ti danno quello slancio necessario, oppure fai freestyle in un altro modo, facendo figure diverse. Altrimenti non vedo il senso, si fa atletica leggera o ginnastica artistica. Io la penso così, infatti mi piace di più il freestyle tradizionale da strada (come è nato, senza seguire le mode di adesso), che il pattinaggio artistico. Lo trovo anche più tecnico tra l'altro. Parere personale. Di certo non hanno bisogno di un figurista che gli insegni qualcosa.

    CITAZIONE
    Guarda che la bici è diversa dai pattini... e per la discesa o andare in piano, cambiano bici. Anche per il velodromo, cambia la posizione del ciclista, e quindi la bici.

    Il motivo per cui cambiano bici dipende solo dalla rigidità del telaio, scelta commerciale dei costruttori industriali in quanto le bici dell'uci sono di norma zavorrate per raggiungere il peso minimo, e consegnare all'utente un mezzo ultraleggero. In realtà dal punto di vista delle prestazioni su ogni terreno, è una scelta sbagliatissima perché il telaio deve avere un peso minimo per trasferire la potenza, su ogni terreno. La stabilità in discesa è proprio un metro di paragone per capire gli sforzi che subisce il telaio, senza che ne venga alterata la biomeccanica. Tutt'altro modo di costruire hanno avuto per le tubazioni in acciaio, gli ingegneri che li hanno progettati e gli artigiani telaisti nell'assemblarle. La bici è un mezzo più biomeccanico rispetto ai pattini, che secondo me necessitano solo di un ergonomia ottimale.
     
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    Comincio a pensare che tu sia un troll e voglia solamente sfottere, ma dato che le tue affermazioni aprono spunti di riflessioni interessanti, farò finta che tu non abbia appena insultato Anna Cappellini e Luca Lanotte.

    Partiamo da questo: i pattinatori che tu definisci "sbilanciati" sono campioni mondiali 2014, i campioni europei 2014,medaglia d'argento ai campionati europei 2015, 2016 e 2017,medaglia di bronzo ai campionati europei 2013, e sette campionati italiani.

    A seguire:

    1. La piega non è "innaturale" ma RICHIESTA dal regolamento del pattinaggio su ghiaccio, in particolare nella disciplina della danza
    2. La fotografia che ho postato è palesemente presa dall'alto, quindi sembrano ancora più "piegati" sul ghiaccio del normale, forse è questo che ti confonde le idee
    3. 2. non è ben chiaro a questo punto cosa tu intenda con "instabili"... forse che non resterebbero in piedi dopo essere stati investiti da un hockeyista? Ma a questo punto, lo sai che i pattinatori di velocità appena vengono urtati dal compagno affianco cadono come birilli? E non perché non siano stabili, semplicemente raggiungono la posizione più efficiente per il loro obbiettivo.


    CITAZIONE
    La posizione corretta è nella prima immagine, si pattina in quel modo li.

    Quale? nel pattinaggio di velocità? Così si pattina solo per andare veloce, non per saltare e fare trottole.
    Stai paragonando velocità a figura, che è come paragonare corsa su pista a danza classica.
    Lo voglio vedere Bolt sulle punte e la Zacharova al blocchetto tra le giamaicane con i rasta.


    CITAZIONE
    Quale delle 2 poi trasmette più passione ? In quale delle due c'è una postura più coordinata ?

    Sei serio? Davvero?
    Secondo te ad un velocista interessa della passione che trasmette con il suo pattinaggio? Vince chi taglia il traguardo per primo, punto.
    Chi è più coordinato? Entrambi, ma il velocista deve fare solo tre cose: partire a bomba, pattinare dritto, pattinare in curva con un crossover.
    Nel pattinaggio di figura hai tre tipi di versi di trottole (base), salti (se vediamo solo i semplici sono 6), passi (a decine), tutto costruito secondo uno schema.


    CITAZIONE
    Se proprio vuoi saltare in freestyle, con i pattini, che sono simile ad uno scii, usi le rampe o dei minimi rialzamenti che ti danno quello slancio necessario, oppure fai freestyle in un altro modo, facendo figure diverse. Altrimenti non vedo il senso, si fa atletica leggera o ginnastica artistica.

    Va bene, da questo commento si capisce tutto.
    Non ti piace il pattinaggio di figura, vuoi guardare altri sport e fine.

    Ma sappi che per saltare, un pattinatore di figura non ha bisogno di rampe, di "aiuti".
    Usa soltanto i suoi muscoli, sale a più di un metro da terra, compie 3 o 4 rotazioni in aria e poi riatterra non solo in maniera coordinata, ma elegante, sì... proprio come un ballerino, su una lama larga meno di mezzo centimetro, scivolando all'indietro su un filo tagliente largo un millimetro.

    Il resto che hai detto non lo commento nemmeno perché è una super cazzola, ci tenevo soltanto a chiarire le idee a chi in futuro leggerà questo topic.

    Ultima cosa: il freestyle non è più tecnico, semmai lo è di meno :roftl.gif: lo stesso nome "stile libero" presuppone che ci sia una libertà di interpretazione del movimento, qualcosa che predilige lo spettacolo puro alla tecnica standard. Facciamo l'esempio del parkour: salti mortali ed esercizi alla sbarra, ma nessuno "tira le punte" come nella ginnastica artistica.

    Comunque è sin troppo evidente che il pattinaggio di figura non rientra nei tuoi gusti o interessi...
    e fin qui tutto ok, liberissimo di pensare che non sia (per te) all'altezza dell'intrattenimento che ti da un velocista (ma a questo punto potrei chiederti... che ci sei venuto a fare su un forum di pattinaggio di figura??? boh!)

    Quantomeno credevo che tu fossi qui perché interessato ai meccanismi di funzionamento del pattino... per questo ci tenevo a risponderti. E' bello ri-scoprire e indagare su cose che solitamente un appassionato/praticante da per scontate.

    Però sai, è meglio che tu non vada a parlare dei tecnicismi del pattino da figura, o della postura di un pattinatore, quando non hai minimamente idea di cosa sia questo sport, nemmeno lo guardi! DAI! Hai definito sbilanciati due pattinatori che sono stati campioni mondiali...

    Se hai altre curiosità, felicissima di rispondere, ma non farci la lezione sui bilanciamenti perché mi sa che ti manca proprio la base del pattinaggio di figura... non lo guardi nemmeno!

    Prima di criticare a te sì, che servirebbe un'infarinatura da parte di un figurista ;)
    disponibile a chiarire i tuoi dubbi, casomai avessi altre perplessità sul funzionamento del pattinaggio... in generale.
    Ti vedo un po' confuso anche su hockey e velocità. Sai cosa sono i fili, per esempio?
     
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    Infatti non è la persona che sbaglia, intendo dire il pattino. Si parla anche di eventuali motivi per cui è stato introdotto questo scarpone con il tacco, quindi non mi discosto dall'argomento. Considerando anche che ci sono tradizionalisti nell'ambiente del pattinaggio artistico, che preferiscono il pattino come è stato concepito all'inizio, ho un motivo in più per andare a fondo, magari sapere se il quesito della discussione ha una risposta ufficiale.

    Se si nota un atteggiamento sprezzante da parte mia, ricordo che a me non piace il classico tacco anche nelle calzature da passeggio, quindi ciò aumenta la freddezza nel discutere questo tema. Oltre al fatto che io non mi fido molto dei produttori delle merci, perché spesso e volentieri mettono sul mercato quello che vogliono loro.
     
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    Forse dovresti imparare cos'è un filo e come funziona la lama del pattino, prima di dire che il tacco non è gradito o è solo un complotto delle aziende per guadagnare soldi.

    Sulle calzature da strada, è un tuo gusto, ma non puoi reputare la forma di suola/tacco inutile nel pattinaggio, se prima non capisci come funziona lo strumento in relazione al ghiaccio e all'equilibrio durante certi movimenti.

    Non è una questione di gusto o tradizione, ma di funzionalità.
    La forma delle lame, dello stivale e la loro evoluzione è basata su studi scientifici e ingegneristici, ed è anche grazie a questo, e ai modelli di pattini in commercio oggi, che i pattinatori sono riusciti a saltare tripli e poi quadrupli. Ovviamente chi produce pattini lo fa per guadagnare, ma gli atleti non sono scemi e sceglieranno di comprare il pattino migliore per il proprio sport, non per l'estetica (es: le lame in carbonio alleggerite offrono un vantaggio di peso, non è solo estetica, l'estetica è nel loro colore ed è lì che possiamo discutere sullo spillare soldi per la moda).

    Inoltre, non ho mai incontrato nessuno che indossasse pattini vecchi "senza tacco" per fare pattinaggio artistico e li definisse migliori di quelli odierni. Manco il nonnetto di 70 anni capace di fare solo 3 passi (soprattutto perché dopo 10 anni, i pattini sono da buttare nel cestino, non capisco dove li andrebbero a comprare, questi pattini vecchio stile senza tacco... li si vedono solo nei musei e già in Olanda nel 1800, quando le lame erano da allacciare alle scarpe, c'erano modelli di calzatura più indicata per pattinare... e già c'era una differenziazione tra pattino da hockey e da figura).
    In ogni caso, nessuno sarebbe in grado di avere uguali performance con un pattino vecchio stile (e rischierebbe a mio parere, di rimetterci pure le caviglie).


    Comunque, se vuoi avere una scarpa piatta sul ghiaccio,
    potresti andare a giocare a curling.

    Anche se nel curling non sono esattamente maestri di acrobazie.
     
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16 replies since 2/4/2017, 12:56   1318 views
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