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Ma per alzamento dell' età come funziona: spero che almeno toglino la regola di giugno.
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CITAZIONE (Andrea Rika @ 9/6/2022, 12:36) Io resto della medesima opinione: i russi/bielorussi che vogliono gareggiare, cambino paese e bandiera.
Il problema è che non si tratta di una scelta autonoma, essendo vincolati alla loro federazione. Se la federazione russa, che da tempo chiede di disincentivare le richieste, decide di impuntarsi e non fare uscire più nessuno, le altre nazioni non potranno farli gareggiare anche se soddisfano certi requisiti, come accaduto in stagione alla Talalaikina, rilasciata soltanto dopo i nazionali.
CITAZIONE (Gattino_€13 @ 9/6/2022, 13:02) Ma per alzamento dell' età come funziona: spero che almeno toglino la regola di giugno.
Il riferimento per determinare l'età eleggibile rimane il primo luglio, data d'inizio ufficiale della nuove stagioni.
Hanno semplicemente scelto di introdurre gradualmente l'innalzamento, anche perché, essendo di due anni, altrimenti avrebbero dovuto rimandare in junior atlete che hanno partecipato in stagione ad eventi senior.
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Chi vuole, può 
Comunque al mondo c'è gente che ha perso molto più di un lavoro a causa della guerra.
E c'è chi perde il lavoro anche senza la guerra di mezzo, quindi non provo un gran che di empatia, per gli atleti russi/bielorussi...
soprattutto se penso a tutti i disoccupati per ragioni meno gravi.
Diciamo che poi l'empatia me l'hanno fatta passare le loro pretenziose richieste senza rispetto per l'Ucraina
e l'anti-sportività dimostrata da alcuni personaggi pubblici (Viner esempio per tutti) o nei commenti sui social, dove ritengono noi "occidentali" inferiori su ogni piano, adatti solo a riempire la classifica alle loro spalle.
E' in questo contesto che si usa l'espressione sorry not sorry?
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Oggi riguarda i russi, domani magari riguarderà anche i cinesi, altro stato canaglia, che probabilmente non aspetta altro che vedere come andrà a concludersi questa guerra, prima di riprendersi con la forza territori da tempo indipendenti.
Non è questione di simpatizzare, ma di trovare regole condivise che agevolino gli atleti, a prescindere dal paese di provenienza.
Per l'ISU è già difficile pensare e risolvere i propri di problemi, non facciamo parallelismi che poco hanno a che vedere con quanto è possibile fare per questo sport e per chi lo pratica.
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CITAZIONE (Icemin @ 9/6/2022, 13:46) Oggi riguarda i russi, domani magari riguarderà anche i cinesi, altro stato canaglia, che probabilmente non aspetta altro di vedere come andrà a concludersi questa guerra, prima di riprendersi con la forza territori da tempo indipendenti.
Vedere l'esclusione degli atleti come risposta ai diritti umani è fuorviante.
La Russia ha attaccato un paese che confina con 4 paesi NATO , se per un motivo o per un altro questi paesi vengono danneggiati o colpiti si apre un meccanismo che porterà 30 paesi in guerra contro una potenza nucleare. Uno scenario poco bello .
Poi sono anni che la Russia è sempre più aggressiva nei confronti dell'Europa , guardate la loro reazione all Norvegia e alla Svezia .
Per quanto riguarda la Cina se attaccano Taiwan entrano in guerra con USA , a quel punto non ci saranno competizioni sportive.
Per gli atleti : provo molta più simpatia per un Rublev ,si è esplicitamente espresso contro la guerra e si offerto di dare il premio di Wimbledon in beneficenza ,che per Valieva indagata per doping ,che sulla televisione di stato si è fatta fare l'autografo da Putin.
Va specificato che il Tennis è uno sport molto più individuale del pattinaggio o della ritmica.
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CITAZIONE (Gattino_€13 @ 9/6/2022, 14:03) Per gli atleti : provo molta più simpatia per un Rublev ,si è esplicitamente espresso contro la guerra e si offerto di dare il premio di Wimbledon in beneficenza ,che per Valieva indagata per doping ,che sulla televisione di stato si è fatta fare l'autografo da Putin.
Credo che su questo siamo tutti concordi, ma ripeto, nei limiti di quanto possa fare l'ISU, occorre prendere atto di una situazione di instabilità che potrebbe protrarsi per anni e a prescindere da un escalation militare, ed adeguare le regole ai tempi, se non si vuole lasciare che siano questi argomenti a determinare i confini entro cui si potrà svolgere una competizione sportiva internazionale e definirla tale.
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CITAZIONE Non è questione di simpatizzare, ma di trovare regole condivise che agevolino gli atleti, a prescindere dal paese di provenienza.
Quindi lasciarli partecipare tutti è una soluzione ottimale?
La questione è controversa, ma secondo me è meglio escluderli anziché non fare proprio nulla: dimostrerebbe una passività incredibile, come essere in balia della superpotenza nucleare che fa strage e poi pretende pure di vincere medaglie. Diciamo che è il male minore.
Se poi vogliamo essere cinici, dei diritti dei russi che vogliono fare sport me ne importa poco niente a fronte di una possibile terza guerra mondiale o del carovita che sale...
Ognuno sfortunatamente ha i suoi problemi da affrontare.
E sicuramente ne ha più l'italiano medio che deve far benzina, rispetto ad un olimpionico russo.
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Rika... anche l'età d'eleggibilità senior è un tema irrilevante rispetto alle quotidiane problematiche sociali, ma non siamo qui per discutere di questo.
Sto cercando di chiedermi e chiedervi cosa si potrebbe fare nel presente ed in prospettiva, sempre nei limiti di quanto possa fare l'ISU, di fronte a situazioni di questo tipo, con cui potremmo dover convivere nei prossimi anni, non essendo state condannate uniformemente da tutti i paesi in sede ONU (vedi Cina, per fare un esempio rilevante). Me lo chiedo perché gli atleti possono dividersi fra chi è contro e chi è connivente, ma certamente non sono responsabili di quanto sta accadendo o accadrà in futuro.
Hai posto una questione: il cambio di rappresentanza. è una strada, ma personalmente credo che servirebbe una deroga per agevolare ulteriormente l'uscita degli atleti che facciano richiesta, a prescindere dalla loro ultima presenza in competizioni internazionali, vista la perdurante causa di forza maggiore.
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Nemmeno io sono responsabile delle cavolate che fanno nel parlamento italiano, ma ne subisco le conseguenze in ambito economico/lavorativo/giudiziario... se non mi sta bene così ho solo una scelta: emigrare.
Ho comunque ammesso che la squalifica resta una decisione controversa, spiegavo perché secondo me è necessaria e perché non mi sento di compatire gli atleti che ne subiscono le conseguenze.
O forse ne compativo alcuni prima che si mostrassero su quel palco a supporto di Putin.
Capisco anche (ma non condivido) la tristezza di chi non vede più gareggiare i propri favoriti.
Era triste anche veder finire così in fretta promettenti carriere e i risultati delle gare completamente venduti a certe scuole... diciamo che l'ago della tristezza ha puntato in direzione diversa, questa volta.
Se non altro, con la squalifica del gigante russo abbiamo ottenuto l'innalzamento dell'età senior.
Non sono sicura che i paesi "piccoli" nel pattinaggio avrebbero votato a favore, altrimenti. La squalifica della Russia potrebbe aver convinto qualcuno a votarle contro... credo che se nella prossima stagione ci fossero stati atleti e giudici russi, alcune nazioni non avrebbero avuto il coraggio di opporsi.
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Credo che la vera svolta, che ha portato alla netta affermazione della proposta d'innalzamento dell'età, sia stato il caso Valieva. In precedenza le principali federazioni l'avevano bocciata perché ognuna puntava su qualche baby fenomeno, come i nordamericani Alysa Liu e Gogolev.
Non abbiamo la controprova, ma ritengo che il caso abbia fatto troppo discutere per pensare che la maggioranza non avrebbe questa volta avvallato la proposta.
Certi cambiamenti sono stati apportati dall'ISU senza il favore della Russia per molto meno. La limitazione del bonus backloading può essere usata da esempio relativamente recente.
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CITAZIONE (Icemin @ 10/6/2022, 01:50) In precedenza le principali federazioni l'avevano bocciata perché ognuna puntava su qualche baby fenomeno, come i nordamericani Alysa Liu e Gogolev.
Secondo me si sono accorti che per far funzionare il sistema dei baby-fenomeni non ne basta 1, ma ne servono 20 pronti a darsi il cambio in caso di pesanti infortuni...
come del resto è accaduto alla Liu, che si è ripresa non si sa come (detto da lei) e sicuramente non sarebbe mai arrivata a podio mondiale senza la squalifica delle russe e la sfiga che le sudcoreane e gli errori della sua connazionale...
Un sistema che funziona soltanto se hai migliaia di reclute come in Russia con un migliaio di genitori a cui frega poco niente della loro salute...
Oltre che coach senza alcuna morale, disposti a rinunciare alla tecnica corretta per insegnarne una sbagliata... voglio dire: anche in Russia c'era solo 1 scuola in grado di insegnare il modo sbagliato di saltare i tripli per poi far riuscire i quadrupli dai 13 ai 16 anni.
Forse si sono accorti che il sistema non si poteva copiare.
(Oltre che ad essere pessimo e moralmente discutibile).
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Però in ottica USA anche tolto il tuo discotso la situazione non si fa bella.
Spesso gli sport secondari come il pattinaggio vengono utilizzati per il curriculum per il college . Con la nuova regola d'eta mi chiedo quante famiglie opteranno per altri sport .
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A mio parere le statunitensi forti nel pattinaggio non subiranno danni in questo senso... sono andata a guardare un po' di età... a cominciare dalle medagliate degli ultimi campionati statunitensi. E non sembra che l'avanzare dell'età le spaventi... se un'atleta americana vuole sfondare, ce la fa... e DOPO i 20!
1. La Bell quest'anno ha 25-26 e ha raggiunto i suoi migliori risultati in carriera da più che ventenne.
2. Chen ha fatto questa olimpiade a 22 anni (niente medaglie, ma quant'è bella da vedere?).
3. Isabeau Levito è l'unica minorenne: 15 anni.
4. Gabriella Izzo 20 anni.
Altre statunitensi di spicco negli ultimi cicli olimpici 2014 e 2018:
La Nagasu ha avuto il coraggio di tentare il triplo axel e ha fatto la seconda olimpiade a 25 anni.
Tennel aveva fatto la prima olimpiade a 20 anni.
Wagner è stata vice-campionessa mondiale a 25 anni.
Gracie Gold aveva 19 anni nella sua Olimpiade.
L'unica americana super-giovane a qualificarsi per le olimpiadi è stata Edmunds che ne aveva 16.
E dopo aver raggiunto questo grande traguardo s'è un po' spenta... forse a maturare di più avrebbe ottenuto risultati più illustri, con le sue doti.
Diciamo che l'eccezione negli USA è proprio Alysa Liu che a 16 anni s'è presa un bronzo mondiale... con tutte le circostanze di questo anno particolare.
Ammetto di non sapere quali ragazze bazzicassero in categoria junior quest'anno, ma se deve esserci una seconda Alysa Liu, rovinata e infortunata con tutti gli sforzi per farla saltare come le russe... beh, evito volentieri di vederne altre.
Io credo che con questo sistema rimarranno le più motivate, coloro che amano per davvero il pattinaggio...
non le atlete in stile Trusova, ovvero le ragazzine che vogliono vincere l'olimpiade odiando il loro sport. Tristissimo.
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Qualche altro aggiornamento dal congresso:
-le categorie dei PCS saranno ridotte da cinque a tre: Skating Skills, Composition, Presentation;
-per quanto riguarda la divisione dei pannelli dei giudici per i GOE e giudici per i PCS alla fine hanno deciso di testarli e discuterne al prossimo congresso;
-il nuovo presidente ISU è stato eletto: Jae Youl Kim dalla Corea, è il primo presidente non europeo;
-il nuovo vicepresidente ISU per il pattinaggio di figura è Benoit Lavoie (Canada);
-altri membri del consiglio eletti: Patricia St. Peter (USA), Tatsuro Matsumura (JPN), Susanna Rahkamo (FIN), György Elek (HUN), Maria Teresa Samaranch (ESP).
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CITAZIONE le categorie dei PCS saranno ridotte da cinque a tre: Skating Skills, Composition, Presentation;
E' un po' triste non vedere più la dicitura "coreography" anche se immagino sia compresa all'interno di composition assieme alle transitions...
A margine: tra i nuovi membri del consiglio non c'è una sola bandiera russa o filorussa. Notevole...
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