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Andrea Rika
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Io resto della medesima opinione: i russi/bielorussi che vogliono gareggiare, cambino paese e bandiera.
La gente cambia paese di appartenenza per ragioni molto meno gravi della guerra. A volte semplicemente perché l'estero ha fascino o perché all'estero c'è più lavoro e sei costretto ad emigrare.
Alla fine lo sport di alto livello è lavoro. Sono innumerevoli i professionisti che per portare a casa la pagnotta si trasferiscono all'estero e cambiano residenza (le fughe di cervelli). Se amano il loro sport/lavoro, allora saranno disposti a cambiare paese, così come fa un ricercatore, astronauta, cuoco, cantante.
E tornando allo sport: c'è chi cambia paese semplicemente perché a casa propria non ha possibilità di emergere. Guardiamo solo il pattinaggio? Righini e Parkinson vennero in Italia per questo motivo... guardiamo solo la Russia? Ci fu anche la Gosviani in Italia e altre mille che cambiarono bandiera solo per farsi un paio di europei/mondiali.
Del resto, continuo anche a dire che non si può dare a Putin nuovi volti-immagine con cui fomentare la propria propaganda.
Per il contesto politico, Icemin ha già detto tutto... purtroppo un dittatore megalomane ci ha messi in questa situazione, non è colpa di nessuno. Ma nessuno vieta ai russi/bielorussi di rinnegare la guerra e trovare lavoro e residenza all'estero.
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