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CITAZIONE (AstorGG @ 13/2/2024, 12:30) Solo a me sembra strano che venga trovata dopata l'atleta russa di vertice ESATTAMENTE nel momento in cui si stanno deteriorando i rapporti politici con la Russia e, con "giustificazione" poco credibile, l'esito del test antidoping viene comunicato con un mesetto di ritardo, ottenendo così il massimo di visibilità, giusto giusto nel pieno della gara olimpica? O io sono molto ingenuo, e chi respinge con orrore queste "insinuazioni" è un tipo razionale, oppure è vero l'opposto.
Indipendentemente dal resto, la squalifica di QUATTRO ANNI (e non solo due anni) per un'atleta quindicenne non recidiva è un'ABOMINIO
Riguardo al primo punto, personalmente credo che la tesi difensiva, con la storia del nonno che sostiene di aver acquistato ed utilizzato il farmaco al centro della questione senza prescrizione e ricetta, sia sufficiente a mettere in chiaro che non c'è stata una contaminazione postuma delle analisi a fini politici, perché o è vera o è stata inventata per nascondere altro. Dopodiché è probabile che sull'errore, consapevole o meno che sia stato da parte dell'atleta, ci abbiano marciato nelle tempistiche anche per secondi fini, ma questo è secondario.
A mio parere, una volta preso atto che un errore c'è stato, dobbiamo chiederci se un minore in questo ambito debba essere trattato in modo diverso da un adulto. La conclusione a cui sono giunto io è che i senior a livello giudiziario andrebbero trattati tutti allo stesso modo, giocando "teoricamente" sotto le stesse regole, di conseguenza o le gare fra minorenni e maggiorenni smettiamo di farle, alzando quanto basta l'età d'eleggibilità in qualunque sport, oppure il passaggio in senior deve diventare vincolante anche dal punto di vista giuridico.
Il secondo tema riguarda le tempistiche di squalifica. Si discute dei quattro anni, ma rendiamoci conto che siamo ancora qua ad aspettare di capire se rientreranno Barquero/Zandron, per una pomata antinfiammatoria, e che Grassl si sta giocando le olimpiadi per dei test saltati. Perché Valieva ha potuto gareggiare due stagioni come se nulla fosse, mentre altri sono finiti in un cono d'ombra ? Di fatto, una squalifica di soli due anni le avrebbe comportato la perdita dei titoli senza alcuna sospensione effettiva, un lusso che ad altri atleti non è stato concesso, a prescindere dalle ingenuità commesse.
Non entro poi nel merito dei comunque troppi farmaci citati, che non rientrano nella lista doping. Per dimostrare un abuso bisogna sapere le dosi, i periodi di utilizzo, le finalità di trattamento di ciascuno e quanti di questi vadano prescritti da un medico per malattie conclamate. Detto ciò, l'antidoping non deve sorvolare su questi comportamenti, a maggior ragione in ambito giovanile, dove è solitamente un adulto a spingere l'atleta a prendere questo o quel farmaco, d'altra parte le liste che riguardano le sostanze dopanti vengono aggiornate anche per questo.
Edited by Icemin - 13/2/2024, 18:44
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.Solo a me sembra strano che venga trovata dopata l'atleta russa di vertice ESATTAMENTE nel momento in cui si stanno deteriorando i rapporti politici con la Russia e, con "giustificazione" poco credibile, l'esito del test antidoping viene comunicato con un mesetto di ritardo, ottenendo così il massimo di visibilità, giusto giusto nel pieno della gara olimpica? O io sono molto ingenuo, e chi respinge con orrore queste "insinuazioni" è un tipo razionale, oppure è vero l'opposto.
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