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Intervista di Olympic Chanel che ormai capendo l’andazzo non intervista più junior ma direttamente novice:
Olympic Channel (OC): Sofya, hai appena fatto la storia. Con parole tue, cosa è successo durante l'ultima Coppa di Russia a Kazan?
Ieri nel programma libero, nel primo tempo ho pattinato abbastanza bene e nel secondo ho commesso errori molto duri. Penso che sia perché non ho lavorato abbastanza in allenamento. Certamente. Lavorerò di più nella seconda metà alla prossima gara, spero di pattinare bene.
Questa è un'autovalutazione piuttosto critica. Sei diventata la prima donna in assoluto ad aver ottenuto un triplo Axel e più di un quad nello stesso programma.
Ma in realtà, non ci stavo pensando proprio prima della competizione. Non avevo in mente un obiettivo del genere, fare la storia. Certo, fin da bambino volevo fare qualcosa prima, ma andando alla competizione non ci ho pensato, pensavo solo a fare quello che mi allenavo in allenamento.
Di chi è stata l'idea di provare un triplo Axel e alcuni quad nello stesso programma ?
È stata una mia idea e quella degli allenatori. Per me, il triplo Axel è diventato abbastanza stabile all'inizio della stagione e abbiamo deciso. Mi sono consultato con gli allenatori e hanno detto: "Perché no?" e l'abbiamo incluso nel programma.
Quanto eri fiducioso che fare un triplo Axel e due quad avrebbe funzionato nello stesso programma? Sta storia dei quad sta piacendo un po’ troppo
In pratica nelle ultime settimane ho pattinato un programma pulito, quindi andando in gara ero abbastanza fiducioso nel primo tempo anche un po 'più del secondo. All'allenamento ufficiale, tutto è andato abbastanza bene, quindi ho capito che ero pronto per la competizione. Ho iniziato a provare di tutto durante l'allenamento - non è apparso all'improvviso alla competizione; Ho fatto molti tentativi. Per saltare salti così difficili devi essere coraggioso, devi combattere con te stesso. Il primo tentativo fa sempre paura.
Il tuo nome era su tutti i titoli. "Sofya Akatyeva ha fatto la storia". Ti sei svegliato famoso dopo questo?
Non c'è questa sensazione perché so che devo ancora lavorare duro per portare il mio skate alla forma perfetta. Ma certamente, sono molto contento che questi elementi siano andati bene per me. Ma non c'è nessuna sensazione del genere che mi sia svegliato famoso.
Quali sono i tuoi salti preferiti?
Amo saltare i quad. I miei salti preferiti sono probabilmente il toeloop e l'Axel perché sono i più difficili. Tutto ciò che è nel programma dovrebbe essere il tuo preferito. Se non ti piace un elemento del programma, non funzionerà.
I tuoi salti preferiti sono i più complessi. Quindi ti piacciono le difficoltà e le sfide?
certo. Non lo so, ma questa sensazione di superare te stesso ... Ti senti subito così leggero. Perché mi pongo un obiettivo e lo raggiungo e mi piace così tanto questa sensazione. Ecco perché mi piace fare qualcosa di
difficile.
Sei stato paragonato ad Alexandra Trusova per i tuoi salti. Come ti senti?
Ognuno ha il proprio approccio ai quad. Pertanto, non ci ho davvero pensato perché in allenamento faccio solo i miei elementi. Sasha (Trusova) fa i suoi elementi; quando ho iniziato a fare questi salti l'ho guardata. Anche Anna Shcherbakova le ha saltate addosso, ho guardato queste ragazze e le ho ammirate. Ho sempre voluto provare a saltare qualcosa di così complesso.
Come ti descriveresti?
Penso di essere coraggioso, ambizioso, gentile e forte.
E quali sono i tuoi punti deboli? Sempre meglio che chiederle : Se fossi un paese che paese saresti? Tanto rispondono sempre Russia
Le mie emozioni durante l'allenamento, ho bisogno di controllare me stesso.
Come reagisci alla negatività che circonda il pattinaggio artistico, è difficile rimanere mentalmente forti quando ti imbatti nella parte negativa?
In realtà non leggo molto questi articoli. Ho pochissimo tempo libero, passo praticamente tutto il mio tempo a studiare, devi superare tutti i test. Ho nuove materie a scuola e quindi ho pochissimo tempo, quindi non leggo nulla di negativo.
Hai detto che ti piace leggere Quali sono alcuni dei tuoi libri preferiti che ti hanno ispirato?
Mi è piaciuto il libro "Il ragazzo con il pigiama a righe". Durante l'urantina ho anche letto il libro "Silver skates" e "The Dawns here are quiet". L'ho letto al campo di addestramento. Mi piace molto leggere sulla guerra e sulla storia. La lettura mi affascina. Ho letto questi libri e li adoro.
A 13 anni sei già riuscito a ottenere risultati così grandi. Quali obiettivi ti prefiggi in futuro?
Per questa stagione, per pattinare bene il mio programma; per pattinare il contenuto che avevo in mente. Generalmente nella vita, è quello di vincere i Giochi Olimpici, ovviamente.
La rivalità nel pattinaggio di figura in questo momento è folle, come reagisci?
Mi piace competere ad ogni competizione. Questa atmosfera è speciale. Mi piace molto la rivalità, quando qualcuno inizia a saltare mi spinge, voglio anche dimostrare che non sono peggio di loro.
Cos'è più importante per te: abilità artistica o tecnica?
SA: Entrambi sono importanti perché il pattinaggio di figura è ancora un'arte e dovrebbe combinare tecnica e pattinaggio. Cerco di mettere la mia anima nel mio programma, cerco di comunicare con il pubblico e i giudici durante lo skate. Capisco ogni personaggio che mi è stato dato e cerco di portarlo in vita sul ghiaccio.
Stai eseguendo cose sul ghiaccio che fanno anche i pattinatori senior. Ti piacerebbe poter competere anche con i senior?
Ho ancora bisogno di lavorare molto in allenamento, di pattinare i miei programmi puliti, senza cadute e senza guasti. Certamente sarebbe interessante competere con loro, ma per competere con i senior devo lavorare sodo per molto tempo. Devo ancora affrontare la stagione junior (sorride).
Hai detto di esserti innamorato delle Olimpiadi dopo aver visto Vancouver 2010, ma allora avevi solo tre anni. Puoi dirmi di più a riguardo?
La mia famiglia ha guardato le trasmissioni televisive delle competizioni.Mia madre me l'ha mostrato: "La gente pattina con bei vestiti e salta anche". Mi sono interessato molto ed era durante una stagione di Capodanno, penso di aver ricevuto i pattini in regalo e siamo andati a provarli.
Com'è allenarsi con Eteri Tutberidze?
Il mio trasferimento è avvenuto nel 2017. In generale, nulla è cambiato drasticamente perché sono rimasto nella stessa pista. Ovviamente sono rimasto molto sorpreso dal processo di allenamento di questi atleti. Sono tutti così determinati, ogni skate è la loro responsabilità. Alla formazione tutti hanno un obiettivo e riescono a fare tutto così velocemente, anche imparando qualcosa di nuovo. Sono stato molto motivato da questo.
Eteri Georgievna dona un po 'della sua anima ad ogni atleta. Con ogni atleta ha un ottimo rapporto. E mi piace come si allena. Ogni giorno viene in pista e non c'è niente che lei lasci a qualcuno, controlla tutto, monitora ogni piccolo errore. E solo le persone che correggono questi minimi difetti diventano campioni.
OC: Chi ti ispira nel tuo sport e perché?
Nel mio gruppo di formazione ho Alina Zagitova e Anna Shcherbakova, i loro risultati mi motivano a lavorare. Il loro pattinaggio è fantastico, Anya (Shcherbakova) fa salti così difficili. Mi motiva moltissimo.
Sembri una ragazza così amichevole. Ma nello sport devi essere piuttosto aggressivo per vincere. Dove trovi quell'aggressività?
Beh, nella vita cerco di essere gentile. Certamente alle gare vado verso il mio obiettivo quindi non faccio attenzione agli altri. Cerco di ripetere la mia routine di allenamento alle gare. Penso solo ai miei elementi.
Qual è la lezione principale che ti ha insegnato il pattinaggio artistico finora?
Il pattinaggio di figura mi ha insegnato, prima di tutto, a fare il duro lavoro e mi ha insegnato il potere dello spirito. Quando si imposta un obiettivo e lo si raggiunge.
E qual è la lezione principale che ti ha insegnato il tuo allenatore, Eteri?
Mi ha insegnato che se lavoro adesso, sarà più facile per me lavorare alle competizioni. Alle gare vado più tranquillo perché tutto è stato risolto prima, durante l'allenamento. Eteri Georgievna mi ha dato un consiglio che in allenamento è necessario fissare un obiettivo e non cedere alle proprie emozioni, in modo che nulla interferisca con il processo.
Ps:non ho trascritto tutte le domande perché alcune erano veramente inutili
Olympic Channel (OC): Sofya, you've just made history. In your own words, what happened during the last cup of Russia in Kazan?
Sofya Akatyeva (SA): Yesterday in the free program, the first half I skated quite well and in the second half I made very rough mistakes. I think this is because I did not work enough in training. That's for sure. I will work more in the second half at the next competition, I hope to skate well.
OC: This is quite a critical self-evaluation. You became the first ever woman to land a triple Axel and more than one quad in the same program.
SA: But actually, I was not thinking about it right before the competition. I did not have such a goal in mind, to make history. Of course, since I was a child I wanted to do something first, but going to the competition I did not think about it - I was only thinking about doing what I trained in training.
OC: Whose idea was it to try a triple Axel and a few quads in the same program?
SA: It was my idea and the coaches'. For me, the triple Axel became quite stable at the beginning of the season and we decided. I consulted with the coaches and they said: 'Why not?' and we included it in the program.
OC: How confident were you that doing a triple Axel and two quads would work out in the same program?
SA: In practice in recent weeks I skated a clean program, so going into the competition I was fairly confident in the first half even a little more than the second half. At official training, everything worked out quite well so I understood that I was ready for the competition. I started to try everything in training - it didn't just suddenly appear at the competition; I made a lot of attempts. In order to jump such difficult jumps you need to be brave, you need to fight with yourself. The first attempt is always scary.
OC: Your name was on all the headlines. 'Sofya Akatyeva made history'. Did you wake up famous after this?
SA: There is no such feeling because I know that I still need to work hard to bring my skate to the perfect shape. But certainly, I am very glad that these elements turned out well for me. But there is no such feeling that I woke up famous.
OC: What jumps are your favourite?
SA: I love to jump quads. My favourite jumps are probably the toe loop and Axel because they are the most difficult ones. Everything that is in the program should be your favourite. If you don't like one element in the program, it will not work.
OC: Your favourite jumps are the most complex ones. So you like difficulties and challenges?
SA: Sure. I don't know, but this feeling of overcoming yourself... You feel so light immediately. Because I set a goal and reach it and I like this feeling so much. That's why I like to do something difficult.
OC: You've been compared to Alexandra Trusova for your jumps. How does that make you feel?
SA: Everyone has their own approach to quads. Therefore, I didn't really think about it because in training I just do my elements. Sasha (Trusova) does her elements; when I started doing these jumps I looked at her. Anna Shcherbakova also jumped them, and I looked at these girls and admired them. I always wanted to try jumping something so complex. OC: How would you describe yourself?
SA: I think I am courageous, ambitious, kind and strong.
OC: And what are your weaknesses?
SA: With my emotions during training, I need to withhold [control] myself.
OC: How do you react to the negativity surrounding figure skating, is it tough to remain strong mentally when you come across the negative part of it?
SA: I don't really read these articles very much. I have very little free time, I spend practically all my time studying, you need to pass all the tests. I have new subjects at school and therefore I have very little time, so I don't read anything negative.
OC: You said that you like to read What are some of your favourite books that inspired you?
SA: I liked the book 'The Boy in the striped pyjamas'. During uarantine I also read the book called 'Silver skates' and 'The Dawns here are quite'. I read it at training camp. I really like reading about war and about history. Reading fascinates me. I read these books and I just love it.
OC: At 13 years old you have already managed to achieve such big results. What goals do you set for yourself in the future?
SA: For this season, to skate my program well; to skate the content that I had in mind. Generally in life, is to win the Olympic Games, of course.
OC: Unfortunately, age-wise you will not make it to the Beijing 2022 Olympics.
SA: The fact that I don't get to Beijing... I certainly don't get too upset about because it will give me a little more time to prepare for the Olympic Games in 2026.
OC: In Milano-Cortina in 2026 you will be nearly 20 years old which is rather high for figure skating.
SA: I will try to keep my best shape, the jumps, not to lose my technique and just to improve.
OC: The rivalry in figure skating right now is insane, how do you react to it?
SA: I like to compete at every competition. This atmosphere is special. I really like the rivalry, when someone starts jumping it drives me, I want to also show that I am not worse than them.
OC: What is more important to you - artistry or technique?
SA: Both are important because figure skating is still an art and it should combine technique and skating. I try to put my soul in my program, try to communicate with the audience and judges during the skate. I understand every character I am given and try to bring it to life on the ice.
OC: You are performing things on the ice that senior skaters are doing as well. Do you wish you could also compete with the seniors?
SA: I still need to work on a lot in training, to skate my programs clean, without falls and without breakdowns. It certainly would be interesting to compete with them, but in order to compete with seniors I need to work hard for a long time. I still have to go through the junior season (smiles).
OC: Trusova has said that she would love to compete with men. What do you think of such an idea?
SA: I honestly don't want to compete with the boys because... I don't even know how to answer this question. I want to skate beautifully, not only to perform complex elements but also to show beautiful skating. It's women's figure skating so to me it's different things. So I wouldn't like to compete with men. OC: You've said that you fell in love with the Olympics after you watched Vancouver 2010, but you were only three years old back then. Can you tell me more about it?
SA: My family watched TV broadcasts from the competition. My mother showed it to me: 'People skate in beautiful dresses and even jump.' I became very interested and it was during a New Year season, I think I got skates as a gift and we went to try it.
OC: What is it like to train with Eteri Tutberidze?
SA: My move happened in 2017. In general, nothing changed drastically because I stayed at the same rink. Of course, I was very surprised about the training process of these athletes. They all are so determined, each skate is their own responsibility. At the training everyone has a goal and they manage to do everything so quickly, even learning something new. I was very motivated by that.
Eteri Georgievna gives a little bit of her soul to every athlete. With every athlete she has a very good relationship. And I like how she trains. Every day she comes to the rink and there is no such thing that she would leave to someone, she controls everything, monitors every little error. And only people who correct these slightest flaws become champions.
OC: Who inspires you in your sport and why?
SA: In my training group I have Alina Zagitova and Anna Shcherbakova, their results motivate me to work. Their skating is so amazing, Anya (Shcherbakova) does such difficult jumps. It motivates me very much.
OC: You seem like such a friendly girl. But in sports you have to be rather aggressive to win. Where do you find that aggression?
SA: Well, in life I try to be nice. Certainly at the competitions I go towards my goal so I do not pay attention to the others. I try to repeat my training routine at the competitions. I think only about my elements.
OC: What is the main lesson figure skating has taught you so far?
SA: Figure skating taught me, first of all, to do the hard work and it taught me the power of spirit. When you set a goal and reach it.
OC: And what's the main lesson that your coach, Eteri, has taught you?
SA: She taught me that if I work now, it will be easier for me to work at the competitions. At competitions I go in feeling calmer because everything was worked out before, during training. Eteri Georgievna gave me advice that in training you need to set a goal and not give in to your emotions, so that nothing interferes with the process. |
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.Be oddio Trusova e Zhilina sul 4t mi sembrano un tantino meglio
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