ISU GP Internationaux de France 2017

17 - 19 Nov 2017 - Grenoble (FRA)

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  1. chiarafrancy
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    È il loro modo di agire, fa parte della loro scuola. Non so se sia per dare un segnale ai giudici, per impietosirli o perchè gli psicologi del loro staff pensano che così l'atleta si senta sempre in difetto e punti a fare sempre meglio.

    È perché queste russine vengono trattate come fossero macchine...nn persone....nn è cambiato il sistema dall’ ex urss.....o vinci o sei fuori, tanto ce ne sono altre....vengono spremute all’inverosimile...guardiamo la fine di lipninskaia e sotnikova....
     
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    Ho sbirciato i programmi delle coppie solo ora, non pensavo che Nicole e Matteo avessero fatto davvero così bene! Penso proprio sia la loro miglior prestazione di sempre? Io gli avrei fatto superare il PB anche di uno o due punticini in più. :eyes:
     
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  3. chiarafrancy
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    Un bel programma pulito di fernandez è sempre un bel vedere....punteggione ...
     
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    Fernandez sembra aver recuperato la forma, mentre per la prima volta in stagione Shoma mostra qualche debolezza.
    Domani l'ultimo gruppo sarà tutto da godere, compreso Samarin, che comincia persino a piacermi.
    E' il classico saltatore muscolare, niente di più, ma ora che è più adulto lo trovo apprezzabile proprio per questo.
    Bychenko solita solidità e Moris va a finire che anche restando russo il posto all'olimpiade poteva giocarselo.
    Tornando per un istante alle ragazze e al discorso su Alina, mi chiedo fino a che punto l'eccessiva intricatezza dei suoi programmi sia dovuta ad una scelta degli allenatori o piuttosto ad una volontà dell'atleta. Mi viene da domandarmelo alla luce della rivalità esistente fra lei e la Medvedeva, che mi risulta essere piuttosto accesa. E' vero che un'allenatrice del peso dell'Eteri non dovrebbe farsi condizionare da una ragazzina di quindici anni, però è anche vero che la storia dello sport è lastricata di rivalità distruttive fra compagni di team.
    Voi che ne pensate? Lo giudicate uno scenario possibile?
     
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    2Shoma UNOJPN93.9248.91 46.019.299.049.079.329.291.00#11
    3Alexander SAMARINRUS91.5150.98 40.538.257.798.148.148.210.00#8
    4Moris KVITELASHVILIGEO86.9848.98 39.007.937.577.757.897.861.00#4
    5Alexei BYCHENKOISR86.7946.29 40.508.047.718.328.188.250.00#9
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    7Denis TENKAZ83.7042.56 42.148.468.188.328.578.611.00#3
    8Max AARONUSA78.6441.54 38.107.937.327.507.717.641.00#7
    9Kevin AYMOZFRA70.0034.18 35.827.256.937.147.187.320.00#2
    10Vincent ZHOUUSA66.1232.12 36.007.467.047.007.297.212.00#5
    11Romain PONSARTFRA63.8131.56 34.257.076.576.796.866.962.00#1
     
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    Un po' tanto graziato, Shoma. Mi piace, lo guardo sempre volentieri, ma i favori di cui gode sul bancone dei giudici cominciano ad essere un po' troppo evidenti.
    Bravo Fernandez, che dimostra di avere ancora il nerbo necessario. Bisognerebbe trovare la costanza, ora.

    Quanto a Zagitova, sicuramente la rivalità pesa eccome - la stessa Medvedeva credo ne stia subendo il peso in questa stagione - ma non penso che questo possa aver condizionato il team nella costruzione dei programmi. Semplicemente è una saltatrice estrema (ben più di Medvedeva) con buone percentuali di realizzazione, e la scorsa stagione, a parte un libero in una tappa di JPG, ha eseguito una scalata trionfale fino al successo finale dei mondiali.
    Quest'anno si è giocata la carta dell'estremizzazione assoluta, la stessa che si voleva tentare con Medvedeva - la quale ha subito fatto dietrofront e si è fatta adattare Anna Karenina come lungo, senza backload. Zagitova deve aver dato l'impressione di reggere, ma un esordio in senior con quelle pressioni non è cosa da poco, e le eminenze della Sambo probabilmente dovranno venire a patti con la dura realtà: il miracolo-Medvedeva non cresce sugli alberi.
     
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    Discorso interessante. Sarebbe bello poter sbirciare dietro le quinte della Sambo per vedere quali dinamiche si muovono là dentro, in un ambiente così competitivo.
    Certo tutto questo mette sotto una luce diversa anche la scelta della Medvedeva, abbastanza clamorosa, di cambiare programma lungo. Evidentemente lei ha una percezione più precisa di ciò che può permettersi di fare e di ciò che le conviene evitare. Del resto abbiamo sempre osservato che la sua forza è soprattutto mentale, mentre la Zagitova non possiede ancora questa lucidità.
    Mi affascina comunque pensare ad una lotta fra le due che contrappone la maggiore qualità tecnica della Zagitova al carattere della Medvedeva.
     
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    A discolpa di Alina c'è anche da dire che ha iniziato questa stagione (e già dalla fine della scorsa) essendo additata come "anti-Medvedeva" e possibile candidata all'oro olimpico.
    Che poi questo sia ragionevole o meno è un'altro paio di maniche.
    Evgenia al suo esordio era tutta da scoprire e nessuno poteva immaginare la sua scalata trionfale culminata con la vittoria ai mondiali 2016...quindi se c'erano pressioni erano solo da parte di Evgenia nel voler dimostrare di valere.
    Alina ha già iniziato con un bel peso la stagione, in più esordio nella stagione olimpica; come dite voi Evgenia ha una testa da gara impressionante, ma cosa sarebbe accaduto se il suo esordio fosse stato così "carico"? Forse anche Alina dimostrerà di avere una testa da gara, o forse no, ma avrà certamente bisogno di più tempo per rendere al massimo con un peso del genere...magari la scelta di programmi così pieni è stata giudicata possibile dal team conoscendo Alina e il suo carattere. Tutto si può del team Tutberidze ma non che non abbiano saputo valorizzare i pregi e nascondere i difetti dei propri atleti nel tempo...

    Edited by NykeeRg - 17/11/2017, 22:24
     
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    CITAZIONE (Jantar @ 17/11/2017, 21:49) 
    Ho sbirciato i programmi delle coppie solo ora, non pensavo che Nicole e Matteo avessero fatto davvero così bene! Penso proprio sia la loro miglior prestazione di sempre? Io gli avrei fatto superare il PB anche di uno o due punticini in più. :eyes:

    Tieni presente che quest'anno nel corto devono mettere il sollevamento di gruppo 3 che porta molti meno punti (circa 3 e mezzo) del sollevamento di gruppo 5 che c'era l'anno scorso.
    Virtualmente avrebbero superato il proprio PB di circa 4 punti migliorando anche il record nazionale di Marchei/Hotarek!
     
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    Sarebbe interessante, sì. E' vero che la Sambo non è il KGB, le sessioni di allenamento sono molto visibili, così come anche la preparazione atletica e la danza. Però evidentemente di certe dinamiche non potremo mai essere informati.

    Quello che secondo me si rischia di fare, guardando al pattinaggio femminile degli ultimi anni, è credere che la Medvedeva sia un fenomeno ripetibile a livelli industriali semplicemente perché la Sambo domina in campo junior con un livello tecnico impensabile per l'intero panorama senior. Un po' come credere che da Mosca ci sia un cannone pronto a sparare pluricampionesse mondiali in categoria maggiore a prescindere.
    Per il momento, Medvedeva è un unicum assoluto, ed è veramente poco saggio aspettarsi la stessa cavalcata da tutte le sue colleghe di scuderia, per quanto vincenti possano essere state da piccole.
    Questa cosa non sembra ancora essere chiara a chi, guardando cosa hanno adesso tra le junior, si aspetta triplette di medaglie targate Sambo in tutte le gare del prossimo quadriennio. Mi spiace, il pattinaggio femminile senior non funziona così.
     
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    Tieni presente che quest'anno nel corto devono mettere il sollevamento di gruppo 3 che porta molti meno punti (circa 3 e mezzo) del sollevamento di gruppo 5 che c'era l'anno scorso.

    Hai ragione, non ci pensavo più. Peccato comunque, vorrei vedergli il RI.

    Per quanto riguarda il triplete russo ad ogni podio, beh, direi che possono sognare. In alcune gare potrà anche capitare, ma a sentirli questa cosa sarebbe dovuta accadere già in questo quadriennio a partire dall'annata post-Tuktamysheva. E' evidente che la cosa non è così facile.
     
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    Io ho visto da vicino la Kostornaia, a Egna. E' davvero una bambina. Nello sguardo, nell'atteggiamento, nel modo di muoversi. Fuori dal ghiaccio intendo. La Samodurova la trattava come una sorella maggiore tratta la minore, e appariva in effetti molto più matura. Eppure c'è solo un anno di differenza fra le due.
    Questo per dire che nel pattinaggio femminile è facile farsi suggestionare dalle qualità tecniche impressionanti che queste ragazzine mettono sul ghiaccio e dimenticarsi che sono, appunto, ragazzine. Aspettarsi da loro una gestione della tensione, dell'agonismo o semplicemente dell'emotività che può avere un'adulto è probabilmente eccessivo, ma purtroppo il progressivo abbassamento dell'età che si vede in questa disciplina porta a questo.
    La Medvedeva rappresenta in effetti un'eccezione. Dal suo debutto senior, ma prima ancora, dalla vittoria nella finale di JGP, ha dato la sensazione di essre già molto matura.
    Come spesso succede con tutti i campioni precoci di qualunque sport, ha creato l'illusione che molti altri potessero seguire facilmente le sue tracce.
    Ma non è mai così.
    A me la Sambo ricorda un po' quello che fu la scuola di Nick Bollettieri nel tennis. Produsse diversi grandi campioni molto precoci (su tutti Agassi, Sampras e Seles), ma anche tanti giovanissimi che si sono bruciati in pochi anni di carriera agonistica. Vedremo se la Zagitova, e le altre che premono dietro di lei, faranno parte della prima o dela seconda categoria.
    Ma adesso è meglio che mi fermi. Sto divagando troppo. A domani per i lunghi.
     
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    Sì, la Sambo propone proprio una concezione di pattinaggio che favorisce il corpo acerbo delle ragazzine e non mi stupisco che a livello maschile, per il quale le dinamiche sono quasi invertite, non sia così dominante. La maggior parte delle ragazze della Sambo non salta con le gambe (a parte ovviamente Polina), ma sopratutto con le braccia e la parte superiore del corpo, da qui qualche prerotazione di Medvedeva e una tecnica che con la crescita funziona poco. Julia, Elena, Serafima e in questo momento non me ne vengono in mente altre. Alina sembra una via di mezzo da questo punto di vista. Augurandole il meglio ovviamente, dovremo aspettare. Al di là della tecnica, quello che più mi infastidisce di questa scuderia è che presentano - almeno così pare dalle facce del kiss and cry - la vittoria come questione di vita o di morte. Per carità, è giusto essere competitivi ed esigenti e queste ragazze hanno qualcosa di competitivi nel sangue, ma trasmettere la passione per quello che fanno è la cosa più bella e importante. Come ha detto Tran, sono solo appunto ragazzine, anche se ovviamente prodigiosamente talentuose e capaci. Non tutte hanno le risorse emotive di Medvedeva. E l'anoressia e la depressione sono dietro l'angolo. E direi che la propria felicità e serenità valgano molto di più una medaglia.
     
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    Radionova però non è della Sambo, se ti riferisci a lei con "Elena".
    Che poi non sia riuscita nemmeno lei ad adattare la tecnica di salto al corpo in crescita, è vero.

    Comunque dal punto di vista della pulizia tecnica nel salto anche la Sambo ha apportato miglioramenti, i problemi di fili in ingresso che erano abbastanza atavici nelle atlete precedenti sono stati gradualmente risolti. Che però sia una scuola che privilegi quel tipo di fisici leggeri e longilinei non c'è dubbio, anche perché difficilmente quel tipo di pattinaggio così "carico" potrebbe essere conservato senza l'aiuto di molta inerzia.
     
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    Hai ragione Ilya, ho fatto confusione mettendo insieme il discorso Sambo con il discorso tecnica. Poi, la Goncharenko e la Buianova mi stanno molto più simpatiche sul kiss and cry. Mi sembrano molto più umane.
    Anche sul doppio Axel sembra che ci sia qualche miglioramento.
     
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