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"Le medaglie si ottengono duramente, attraverso sudore, lavoro, superando se stessi"
Fonte
by Anton Ganin
Uno dei principali trionfi dello sport di Nizhny Novgorod in 2017 sono le gemelle Arina e Dina Averina. Con le loro performances agli Europei e Mondiali una volta ancora hanno provato il livello di sviluppo della ritmica nel paese. Le giovani atlete si relazionano tranquillamente ai premi guadagnati e ne sognano solo uno - i prossimi Giochi olimpici estivi, che si terranno a Tokyo nel 2020. Manca ancora poco tempo alla preparazione, ci sono ancora molte gare che precedono i Giochi. Nonostante il loro programma intenso, hanno trovato il tempo di intervistare la nostra rivista
L'anno sportivo in uscita si è rivelato un grande successo per voi, insieme avete guadagnato 50 medaglie di diverse denominazioni, tra cui raccolti tutti gli ori dei Mondiali, che sono diventati il vostro debutto. Questo può essere considerato la cosa principale in una carriera
Dina Averina: i Mondiali 2017 che hanno avuto luogo nella città italiana di Pesaro li consideriamo il nostro debutto così come gli Europei di Budapest ed i World Games a Wroclaw.
Per non parlare della vittoria ai Campionati del Mondo, sogno di ogni sportivo, è ancora il secondo torneo più importante dopo i Giochi Olimpici. Siamo quasi soddisfatte al 100% del risultato, perché non ci aspettavamo risultati così buoni. Abbiamo lavorato sodo, allenato, provato a mostrare il massimo, ma fino all'ultimo non ci aspettavamo da noi stesse che tutto andasse a finire così.
Arina Averina: dopo la gara è stato molto piacevole realizzare che non solo ci eravamo esibite con successo ma anche non avevamo deluso nessuno. Questo vale per la nostra squadra, l'allenatrice e i genitori che sono anche molto preoccupati per noi, anche a distanza. Sentiamo sempre il sostegno della famiglia - è molto importante per tutti coloro che difendono l'onore del proprio paese in qualsiasi sport. Voglio dire specialmente grazie a tutti i nostri fan. Ci hanno aiutato molto con il loro supporto, incoraggiato in ogni modo possibile. Credimi, è molto importante per noi!
Dina, Arina, ditemi, come arrivano le vittorie? Cosa dovete affrontare, quali difficoltà superare, quanto è difficile sostenere un ritmo così frenetico, lavorare ogni giorno per diverse ore, quasi da indossare e strappare? C'è una ricetta?
Dina Averina: la ricetta per le nostre vittorie è probabilmente una, è il lavoro affiatato di un'intera squadra amichevole: tecnici, cuochi, medici, coreografi, manager di palcoscenico, allenatore. Ora stiamo lavorando sotto la guida di Irina Alexandrovna Viner-Usmanova, con la mia amata allenatrice Vera Nikolaevna Shatalina e la talentuosa coreografa-regista Irina Borisovna Zenovka. Sono andati con noi fino in fondo, grazie a loro siamo state in grado di vincere tutte le medaglie d'oro dei Mondiali. Inoltre, la nostra prima allenatrice, Larisa Viktorovna Belova, ha dato un enorme contributo a questa vittoria.
Arina Averina: al centro sportivo di Novogorsk, Irina Alexandrovna ha creato tutte le condizioni necessarie per un allenamento produttivo, un vivere confortevole, trattamenti professionali e riabilitativi. Ma per ogni atleta tutti vincono, tutte le medaglie sono ottenute duramente attraverso sudore, lavoro, superamento di se stessi. Ma tutti questi sforzi sono giustificati. Dopo i Mondiali, Irina Alexandrovna si è congratulata con noi e detto che avevamo affrontato il compito, ben eseguito e la Russia è ancora la migliore.
Nonostante l'appartenenza al più elegante sport - ginnastica ritmica - tu e tua sorella siete chiamate le "armi segrete" del team nazionale. Siete d'accordo con questa definizione di esperti e giornalisti?
Dina Averina: (sorride) il fatto di essere un' "arma segreta" è stato detto per primo da Irina Aleksandrovna, quando le leader del team erano Yana Kudryavtseva e Margarita Mamun. Nel team russo la competizione è sempre alta, il banco è enorme, quindi ogni ginnaste in gara ed allenamento deve provare che è degna di rappresentare la sua nazionale a livello internazionale.
Voi siete la principale speranza per la ginnastica ritmica nel nostro paese. Non lo sentite come un peso?
Arina Averina: cerchiamo di non pensare al peso della responsabilità. In generale, è sottinteso in ogni atleta che gareggia sotto la bandiera del proprio paese. Siamo sempre in sintonia per soddisfare i nostri programmi il più possibile, tutti i compiti che l'allenatrice ha stabilito per noi. Qui hai bisogno di progressi costanti, non puoi stare fermo. Insieme a tutta la squadra cerchiamo di rendere sempre più difficili i programmi di esecuzione. Sì, ci vuole un sacco di tempo, ma capiamo che questo è l'unico modo per ottenere la vittoria e dimostrare che siamo davvero i migliori.
Dina Averina: sì, sentiamo sempre la responsabilità, persino quando gareggiavamo da junior ai Campionati PFD in Russia. Già allora provavamo a non deludere il team della regione di Nizhny Novgorod.
Riuscite a guardare altri sport e successi degli atleti di Nizhny Novgorod con una così fitta agenda di gare?
Arina Averina: per la maggior parte del tempo ci alleniamo alla base sportiva di "Novogorsk" - la più grande del team nazionale russo - per le gare più importanti in più di 30 sport. Comunichiamo ed abbiamo amici tra tanti sportivi. Siamo sempre molto preoccupate per i pattinatori di figura, dal profondo del cuore auguriamo loro vittorie alle Olimpiadi in Korea. Non abbiamo tempo, sinceramente, di seguire le vittorie degli altri sportivi di Nizhny Novgorod.
Molti vi considerano come una cosa unica, non è un insulto dato che ognuna di voi è una persona singola? Conoscete forze e debolezze l'una dell'altra?
Dina Averina: nel team non siamo considerate un'unica persona, anzi. Certo è più confortevole per noi, più conveniente parlare assieme perché in caso di errore di una l'altra supporterà sicuramente. Non gareggiamo mai l'una contro l'altra, al contrario cerchiamo di supportarci, ci aiuta a muoverci verso l'obiettivo. Ci seguiamo a vicenda. La cosa più importante è che la Russia vinca l'oro, non Dina o Arina, non agiamo per noi stesse ma per difendere l'onore della nazione.
E, dal momento che abbiamo caratteri molto diversi, ognuna di noi ha i suoi pro e contro.
Qual è il principale desiderio che esprimete per l'anno prossimo? Quali vette rimangono intatte, oltre alle Olimpiadi, che volete aggiungere ed in cui volete dimostrare la vostra superiorità?
Arina Averina: il primo e principale desiderio è la salute, e poi trascorrere l'anno senza infortuni. Ora stiamo lavorando sui nuovi programmi che i fan ed i giudici potranno guardare e giudicare in febbraio al Grand Prix di Mosca. Abbiamo provato a complicare questi programmi, renderli più interessanti, riempirli. Nei progetti, essere scelte e gareggiare agli Europei e Mondiali 2018 che si terranno rispettivamente in Spagna e Bulgaria. Ma, in generale, abbiamo bisogno si andare più lontano, oltre, non stare ferme, evolverci costantemente.
CITAZIONE Arina and Dean Averina: "Medals are given hard, through sweat, labor, overcoming oneself"
One of the main triumphs of Nizhny Novgorod sports in 2017 was the twin sisters Arina and Dean Averina. Nizhny Novgorod artists with their performances at the European and world championships once again proved the level of development of rhythmic gymnastics in the country. Young athletes calmly relate to earned awards and dream only one - the upcoming summer Olympic Games, which will be held in Tokyo in 2020. There is very little time left for preparation, there are still many sports starts that precede the games. Despite their busy schedule, they found time to interview our magazine.
The outgoing sports year turned out to be very successful for you, together you earned 50 medals of different denominations, including collected all the gold of the World Cup, which became your debut for you. Can this start be considered the main thing in a career?
Dina Averina: The World Cup in 2017, which took place in the Italian city of Pesaro, we, of course, consider our debut as well as the European Championships in Budapest and the World Games in Wroclaw.
Participate, let alone win at the World Championships every sportsman dreams, the World Cup is still the second most important tournament after the Olympic Games. We are almost 100% satisfied with the result, because we did not expect such good results. We worked hard, trained, tried to show our maximum, but until the last moment they did not expect from themselves that everything will turn out.
Arina Averina: After the performance, it was very pleasant to realize that we not only successfully performed, but also did not let anyone down, did not upset us. This applies to our team, and the head coach, and parents who are also very worried and sick for us, even at a distance. We always feel the support of the family - it is very important for everyone who defends the honor of their country in any sport.
I especially want to say thank you to all our fans. They help us very much with their support, encourage us in every possible way. Believe me, this is very important for us!
Dina, Arina, tell me, how are the victories given? What do you have to face, what difficulties to overcome, how difficult it is to sustain such a frantic pace, everyday work in the hall for several hours, almost to wear and tear? Is there a recipe?
Dina Averina: The recipe for our victories, probably one, is the close-knit work of a whole amicable team: technical workers, cooks, doctors, choreographer, stage manager, coach. Now we are working under the guidance of Irina Alexandrovna Wiener-Usmanova, with my beloved coach Vera Nikolaevna Shatalina and talented choreographer-director Irina Borisovna Zenovka. They went with us all the way, thanks to them we were able to win all the gold medals of the World Cup. Also, our first coach, Larisa Viktorovna Belova, made a huge contribution to this victory.
Arina Averina: At the Novogorsk sports center, Irina Alexandrovna has created all the necessary conditions for productive training, comfortable living, professional treatment and rehabilitation. But for every athlete all wins, all medals are given hard, through sweat, labor, overcoming oneself. But all these efforts are justified. After the speech at the World Championships, Irina Alexandrovna congratulated us and said that we coped with the task, well performed and Russia is still the best.
Despite belonging to one of the most elegant sports - rhythmic gymnastics, you and your sister are called the "secret weapon" of the national team. Do you agree with such a definition of experts and journalists?
Dina Averina (smiles): The fact that we are a "secret weapon" was first mentioned by Irina Aleksandrovna Wiener-Usmanova, when the leaders of the team were Yana Kudryavtseva and Margarita Mamun. In the Russian team, the competition is always high, the bench is huge, so every gymnast in training and competition has to prove that she is worthy to represent her country at the international level.
You are the main hope of artistic gymnastics in our country. Does not the burden of the burden?
Arina Averina: We try not to think about the burden of responsibility. In general, it lies on all athletes who perform under the flag of their country. We are always tuning in order to fulfill our programs as much as possible, all the tasks that the trainer has set for us. Here you need constant progress, you can not stand still. We together with the whole team try to make the programs of performances more difficult each time. Yes, it takes a lot of effort, time, but we understand that this is the only way to achieve victory and show that we are really the best.
Dina Averina: Yes, we always feel responsibility, it was even when we were still playing juniors at the PFD Championship, Russia. Already then we tried not to let the team of the Nizhny Novgorod region.
Do you manage to watch other sports and successes of Nizhny Novgorod athletes with a busy schedule of performances?
Arina Averina: Most of the time we train and live on the sports base "Novogorsk" - the largest training base of Russian national teams for the most important international competitions in more than 30 sports. We communicate and we are friends with many sportsmen. Always sick and very worried about figure skating, from the bottom of the heart we wish them victories at the Olympics in Korea. To follow the victories of other Nizhny Novgorod sportsmen, to be honest, we do not have time.
Many consider you one whole, is not this insulting, because each of you is a person? Do you know each other's strengths and weaknesses?
Dina Averina: In the team we are not considered one whole, although, of course, it is more comfortable for us, it is more convenient to speak together, because in case of error one another will insure, support, put up a shoulder. We never compete with each other, on the contrary, we try to support each other, it just helps us to move towards the goal. We follow each other. The most important thing is that if Russia wins gold, not Dean or Arina, we do not act for ourselves, but defend the honor of the country.
And since we are very different in character, each of us has its pros and cons.
What is the main desire you make for the next year? Which peaks remain unbroken, in addition to the Olympics, where you want to add and prove your superiority?
Arina Averina: The main and main desire is health, and yet - to pass this year without injuries. Currently we are working on new programs that fans and judges will be able to see and evaluate in February 2018 at the Moscow Grand Prix. We tried to complicate these programs, make them more interesting, saturated. In plans - to be selected and act in 2018 on the champions of Europe and the world, which will be held in Spain and Bulgaria respectively. But in general, we need to go further, forward, do not stand still, constantly evolve. |
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