-
.Più che le conseguenze retrospettive, bisognerà vedere cosa decidono di fare per il 2018. Quali effetti potranno eventualmente esserci? 
. -
.Più che le conseguenze retrospettive, bisognerà vedere cosa decidono di fare per il 2018. Quali effetti potranno eventualmente esserci?
Nessuna. Perché sono coinvolti un po' tutti e bisognerebbe punire tutti.. -
.
Con l'atletica russa a Rio non ci sono andati leggeri.
E non sto avanzando nessun giudizio di sorta, beninteso. Sulla questione doping è molto facile cadere in sterili complottismi, anche per casi che poco hanno a che vedere (forse) con il cosiddetto "doping di stato".
Vero è che una controanalisi in territorio statunitense non farebbe male.
In ogni caso, non ho le competenze per prevedere quanto accadrà per il 2018, ma se la Russia sarà colpita ci sarà un azzoppamento della competizione non indifferente. Meritato o meno, non sta a noi decidere. Nel caso in cui si verificasse l'esclusione degli atleti russi, mi spiacerebbe comunque assistere a un automatico deprezzamento della performance di quelli presenti. Sto leggendo in giro cose indicibili, in proposito.. -
.
E comunque, doping o meno, questa faccenda infligge un ennesimo danno ad Adelina. Del resto, lo prevedemmo nel 2014,che al 99% non l'avremmo piú rivista. . -
+2 .
E mi spiace tanto per questo. Davvero Adelina poteva essere la punta Russa per molto, molto tempo e invece...
Guarda caso tutto i campioni di Sochi russi hanno avuto dei problemi, ad eccezione di S/K che più o meno sono rimasti in scia dei migliori, V/T che hanno giusto fatto un ritorno fugace ma il loro massimo lo avevano già dato e Plushenko che non è un essere umano:
- Lipnitskaya è scivolata nel baratro dell'adolescenza e della sfortuna con infortuni vari
- Sotnikova è sparita senza lasciare traccia o quasi
- I/K sono eclissati per riemergere in due coppie nemmeno lontanamente paragonabili alla precedente
- B/S sospesi per un anno e tornati non si sa come ai vertici
Senza contare chi si è perso per strada come Tutkamysheva che ha avuto un guizzo coi mondiali 2015 e poi si è inabissata, Kovtun che 'poraccio non aveva nemmeno potuto partecipare e continua con i suoi alti e bassi...
Mi chiedo cosa avremmo potuto vedere nel pattinaggio se le olimpiadi non fossero state a Sochi nel 2014.... -
+1 .
Qualsiasi cosa sia accaduta, Adelina resta una vittima che nemmeno diciottenne è stata usata per soddisfare interessi più grandi di lei per poi essere messa da parte alla prima occasione subendo un odio mediatico che non si merita.
Considerando che la Corea ha ancora il conto aperto per Sochi, una squalifica degli atleti russi la vedo purtroppo molto probabile. Come al solito si andrà a punire usando la falce invece che i reali colpevoli.
E comunque un controllo anche ad altre nazioni non guasterebbe. (America, Cina...). -
.E comunque un controllo anche ad altre nazioni non guasterebbe. (America, Cina...)
Ribadisco: un tutti.
"Prof, prenda uno a caso, ne segua i movimenti. vedrà che per mantenere certi ritmi, non può non doparsi".
"D'accordissimo. Il punto è proprio quello: ogni tanto, ne puniscono uno a caso". (Come scrissi alla Pellegrini, a Malagò, alla Trost, alla Fontana e ad Alex). -
+3 .
L'aspetto più inquietante di tutta questa vicenda è che le notizie escono sotto forma di indiscrezioni con il contagocce. Il primo post di questo topic è di luglio, e siamo ancora qui a parlare di fumo.
Se a luglio già si sapeva che a Sochi c'erano state delle irregolarità, ditemi voi che bisogno c'era di arrivare a dicembre ancora con sussurri e ipotesi, senza che siano state eseguite controanalisi né che siano stati fatti una volta per tutte e in via definitiva i nomi degli atleti coinvolti.
Tutto questo, l'ho già sottolineato nel topic dedicato alla Sotnikova, puzza.
Che i russi abbiano fatto i comodi loro a Sochi è persino banale pensarlo, ma così è sempre stato in tutte le olimpiadi.
Questo non vuol dire, intendiamoci, tutti colpevoli, nessun colpevole, ma solo che quella di additare al pubblico ludibrio una sola nazione o alcuni specifici atleti passando sotto silenzio il resto è un'operazione ipocrita.
Così come è ipocrita concentrare l'attenzione sugli atleti e ignorare quello che gravita loro attorno. Un giovane che si è dedicato allo sport ad alto livello fin dalla tenera età non possiede certo le competenze mediche e farmacologiche per decidere da solo quali sostanze proibite assumere, in quali dosaggi, con quale posologia. Gli atleti si fidano degli allenatori, dei preparatori atletici, dei medici sportivi, dei rappresentanti della federazione, e fanno quello che viene detto loro.
Quando però salta fuori qualche positività è solo il nome dell'atleta che finisce sui giornali, ed è lui che paga il prezzo più alto, con squalifiche quando non con condanne penali.
La lotta al doping andrebbe condotta, a mio parere, agendo alla fonte, ossia là dove vengono studiate, sintetizzate, prodotte e commercializzate le sostanze proibite.
Gli atleti sono l'ultimo anello della catena, spesso il più inconsapevole.
Tutto questo viene troppo spesso dimenticato, se non ignorato, dagli stessi media, che senza tanti complimenti saltano addosso al campione caduto nella polvere giusto per partecipare al banchetto degli avvoltoi.
Scusate lo sfogo, ma sono rattristato per tutta questa vicenda, comunque vada a concludersi.. -
.
In ogni caso, se pur provassero la manomissione illecita o trovassero qualche tipo di sostanza dopante, bisognerebbe dimostrare che Adelina fosse cosciente del doping.
Io sono dell'idea che essendo l'intero sistema corrotto, l'uso di certe sostanze illecite non fosse nemmeno considerato tale dagli atleti che si fidavano delle federazioni che li somministravano probabilmente come integratori o robe simili.
Non mi pare che la prestazione di Adelina a Sochi sia stata così fuori parametro da far venire dubbi all'epoca, anzi la polemica è nata perchè è stata giudicata sottotono rispetto alla Kim. O Adelina è una pippa anche da dopata, e non credo che Adelina sia mai stata una pessima atleta, oppure l'intera storia non regge.. -
.Quando però salta fuori qualche positività è solo il nome dell'atleta che finisce sui giornali, ed è lui che paga il prezzo più alto, con squalifiche quando non con condanne penali.
Esatto. E POI, lo ripeto, la prova del doping globale sta proprio nello stile di vita degli atleti.
Considera anche che, all'epoca della festa del CONI (ad esempio), lo stesso presidente GM ha manomesso i whereabouts, evitando un controllo a non ricordo più chi..
Doping di stato russo a Sochi |
