“Ancora non ci credo. - ha dichiarato in zona mista la romagnola- E’ stata dura con i punteggi tutti molto vicini. Ho aspettato fino all’ultimo esercizio per essere sicura. Sono super contenta. Già il fatto di aver concluso bene la gara mi dà una grande carica per la finale di sabato. E' da Tokyo che ci penso. Sono andata avanti step by step ma il focus era Parigi. Non è facile, da individualista, bissare una partecipazione olimpica. Nella storia della federazione ci sono riuscite in due. Sono molto orgogliosa e spero di portare in alto il nome della ginnastica italiana. Rispetto alla qualifica del 2019 a Baku, è stato tutto diverso, lì si passava dalla finale, qui dalle qualifiche, quindi la concorrenza era molto più ampia, soprattutto con la possibilità di scartare un punteggio. Le ginnaste sono cambiate, così come il codice dei punteggi, questa era una sfida tutta nuova che sono felice di aver vinto. La passione per questo sport e la mia allenatrice Julieta Cantaluppi mi hanno dato la forza in questi due lunghi anni. Stare accanto ad un fenomeno come Sofia Raffaeli poi mi ha dato un motivo in più per spingermi oltre i miei limiti. Dedico questo splendido risultato ai miei genitori, a mia nonna che mi segue da casa, in Italia, a tutti quelli che mi sostengono e a Julie che è sempre con me. Adesso affronterò la finale mondiale di sabato a cuor più leggero e con un sorriso enorme!”