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Alina Harnasko: "ero paffuta e non avevo speranza"
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Per la ginnastica ritmica nel cuore dei fan bielorussi c'è sempre calma. Per la seconda decade un nuovo talento ha sostituito un altro, non meno promettente e di successo. Le nostre ragazze molto raramente tornano da gare senza premi e dietro i loro nomi, come di regola, ci sono una salda scuola e la madre di tutte le artiste - Irina Leparskaya.
Dopo i Giochi del 2016, la numero uno del team Melitina Staniouta ha annunciato il suo ritiro. "Ho fatto tutto quello che ho potuto, non sono riuscita" ha detto la ragazza in un'intervista dopo Rio. Il team ha ancora una giovane ginnasta che, senza dubbio, ha già raggiunto esperienza - Katsiaryna Halkina.
E su di lei si sono riposte ulteriori speranze. Ma Katya ha cominciato a preoccuparsi di infortuni, che l'hanno costretta ad esibirsi non in piene forze, ma qualche volta le hanno fatto saltare completamente alcuni tornei.
A quel tempo, una ancora più giovane grazia bielorussa, Alina Harnasko, ha detto la sua parola. Qualcuno può ricordare questa ragazza agli Europei di Minsk o come junior, quando la pupilla della campionessa olimpica Marina Lobach è ripetutamente salita sul podio. Ed in maggio, già ai campionati senior, inaspettatamente per molti e soprattutto per se stessa, Alina ha vinto una medaglia di bronzo nell'esercizio alla palla e poi ha ripetuto i suoi successi alle seguenti Coppe del Mondo. E questo è stato come è cominciato tutto, ha detto la ginnasta in un'intervista al giornale Zvyazda.
Per Alina questa è la prima grande intervista, la ragazza non si è ancora abituata alla crescente attenzione della stampa ma, nonostante l'emozione, è molto ragionevole nelle risposte. Alina ricorda come le prime esibizioni nel mondo di elite della ritmica sono state date a lei.
- "La prima partenza nel team senior è stata per un torneo internazionale a Mosca, dopo sono andata al Grand Prix a Kiev, dove per la prima volta da individualista ho incontrato le più forti ginnaste del pianeta. A dirla tutta, queste prime performances lasciavano a desiderare, l'ho visto, le coach me lo hanno detto. Psicologicamente, probabilmente ero solo sovraccarica. Come giovane ginnasta, avevo solo bisogno di andare e partecipare, senza alcun peso di responsabilità. Dopo tutto, fuori dall'area di gara lavoravo normalmente, le coach lo sanno, ma lasciavo la pedana e non potevo mostrare nulla. A quel punto mi sembrava che le allenatrici non sapevano più cosa fare con me."
Nonostante i primi fallimenti da adulta, i tornei di Alina continuarono con le tappe di Grand Prix e World Cup. Gradualmente, la sicurezza si è sviluppata ed il picco della forma è giunto proprio agli Europei, dove Alina è giunta terza all'esercizio con la palla.
- "E' stato molto inaspettato. Dopo la gara il pannello ha mostrato il risultato, in quel momento era probabilmente seconda o terza, ma dopo me c'erano ancora molte ginnaste, quindi non ho prestato attenzione. Sono corsa per cambiarmi per l'altra performance. Ho fatto il programma con clavette e vedevo le allenatrici molto gioiose, quindi, solo prima l'esibizione col nastro, ho appreso della medaglia. A proposito alle clavette ho perso la medaglia, mi sono esibita con un esercizio pulito ma la valutazione è stata, secondo la mia opinione, troppo soggettiva, la mia rivale ha avuto solo 5 centesimi in più."
Davanti ad Alina agli Europei c'erano solo le ragazze russe, che oggi sono leader nel mondo della ritmica - Aleksandra Soldatova e Arina Averina.
- "All'inizio dell'anno, quando avevo appena iniziato a gareggiare tra le migliori, le guardavo come "stelle" ma ora non mi faccio distrarre da tutte queste cose. Inoltre, siamo diventate amiche e gareggiamo solo in pedana."
La prima coach di Alina Harnasko sta ora lavorando con il team francese, dai suoi 10 anni la talentuosa ginnasta è entrata nel gruppo di Marina Lobach, che sta ancora allenando la ragazza. Per la prima volta davanti agli occhi del capo della squadra, Irina Leparskaya, Alina è comparsa nel 2013 e da lì è cominciata la sua partecipazione in tornei internazionali giovanili.
- "Vivo fuori città, vicino al Republican Olympic Training Center "Staiki", ci lavora una nonna ed ho sempre guardato gli allenamenti delle atlete. Sì ed i genitori stessi dicono che mostravo attività, quindi a 3 anni sono stata portata nella ginnastica. Ero molto paffuta e non avevo molto speranza ora, a volte, rivedo la mia prima performance e penso, come è potuto venire qualcosa fuori da me?"
L'allenamento per le ginnaste del team nazionale di solito occupa 8 ore al giorno, 6 giorni a settimana, con una vacanza di circa 2 settimane. Ma Alina sa perché sta facendo questo tipo di lavoro.
- "Ora sono occupata con piacere, ci sono momenti difficili, ma quando non guardi nemmeno in che sentiero sei passata, vuoi smettere tutto. Ma ci penso più tardi, quando raggiungo il mio obiettivo.
Non mi spaventano gli infortuni, sono piuttosto frequenti nella ritmica. Spesso gli attrezzi volano dritti in faccia, ma in generale il principale problema è mantenere la schiena, più si invecchia più è difficile piegarsi. I fianchi fanno male a causa dello stiramento, salti, carichi."
Sono interessato ad Alina riguardo alla sua popolarità, come si rapporta alle malattie da star. Nei social networks le ragazze oggi hanno più di 12mila iscritte.
- "Spero non mi riguardi, mi immergo nelle gare molto in fretta e dimentico i successi. In generale, se parliamo del supporto dei fans, allora per la maggior parte sono in Spagna. Sono stata recentemente alla tappa di World Cup, non sono ancora così famosa, ma ho visto un enorme numero di posters con mie foto, ci sono state molte congratulazioni, video. In nessun'altra nazione è così tanto. I miei fan hanno anche creato molti fan groups, pagine sui social networks. Mi scrivono messaggi in spagnolo ed alcune riescono ad usare internet per tradurli in bielorusso. E' molto divertente. Parlare ad una sala larga e piena è stato inusuale, gli spalti urlavano così tanto che ho appena sentito l'inizio della mia musica, credo per questo di aver fatto un errore in finale. Ma è molto bello e favorevole esibirsi con un buon supporto. E' sempre eccitante, ma mi dico che ho bisogno di uscirne e solo di fare l'esercizio nel modo in cui l'ho fatto in allenamento un minuto fa".
Ora Alina è diventata un idolo per qualcuno e per lei lo sono alcune persone come la sua coach Marina Lobach e Melitina Staniouta.
- "Melitina - una grande compagna. Il destino ha voluto che non ricevesse la medaglia olimpica e non si è potuto fare nulla. Mi è anche sempre piaciuta la russa Margarita Mamun e, certamente, la mia coach Marina Vikentyevna (Marina Vikentyevna Lobatch). Mi dà sempre consigli, mi trasmette la sua esperienza, che è molto utile"
Nella ritmica non è consueto individuare un attrezzo preferito, piuttosto quale è più difficile allenare, Alina può dire.
- "L'attrezzo con cui vado a rilento è il nastro, non lo faccio mai senza errori, inoltre alleno questo esercizio molto più degli altri. C'è un'altra cosa, il comportamento del nastro dipende dall'ambiente - calore, umidità, aria condizionata. Ogni ginnasta crea per se stessa dei trucchi - alcune lo stirano con il ferro, a volte usando acqua, talco o vernice."
Spesso la ginnastica ritmica è detta miscuglio di sport ed arte, tutte le componenti sono davvero importanti qui: composizioni, musica, costume, immagine e, certo, l'immagine dell'atleta.
- "In noi, come nelle ballerine, le persone vedono solo il bello - leggerezza, bellezza, grazia e la grande forza, il sudore e le lacrime spese in palestra, rimangono fuori dal palco. Infatti una performance di un minuto e mezzo è costituita da un sacco di lavoro. Tutto con l'allenatrice, viene scelta la musica, ci si mette molto tempo. Le direttrici lavorano con le nostre immagini, aiutano ogni ginnasta a creare qualcosa di personale. E' importante sentire ciò che fai e poi padroneggiare gli elementi. Dopo la scelta della musica e dell'attrezzo, c'è il vestito. Ne abbiamo di molto costosi, circa un migliaio di dollari. Per un tempo lungo ho studiato per un trucco ideale e all'inizio è stato orribile. Le allenatrici, le coreografe, tutte potevano aiutare. E nella vita ordinaria preferisco stare senza trucco".
Daria Lobazhevich
CITAZIONE Alina Harnasko: "I was plump and did not give hope"
For the rhythmic gymnastics of the hearts of Belarusian fans are always calm. For the second decade a new talent has replaced one another, no less promising and successful. Our girls very rarely return from international tournaments without rewards, and behind their big names, as a rule, there is a strong Belarusian school and mother of all our artists - Irina Leparskaya.
After the Olympic Games in 2016, the then first number of the national team Melitina Staniouta announced her retirement. "I did everything I could, I can not," the girl said in her interview after Rio. The team still had a young gymnast, who, nevertheless, already gained experience - Katsiaryna Halkina.
It was on her laid further hopes. But Katya began to worry about injuries, which somehow forced to perform not in full force, but somewhere and completely skip the tournaments.
At that time, even more young Belarusian grace, Alina Harnasko, said her word. Someone can remember this girl yet at the European Championships in Minsk or junior starts, where the pupil of the Olympic champion Marina Lobach has repeatedly climbed to the podium. And this May, already at the adult championship of the continent, unexpectedly for many, and above all for herself, Alina won a bronze medal in the ball exercise, and then repeated her successes at the World Cup stages. As it was and where it all began, the gymnast told in an interview with the newspaper Zvyazda.
For Alina this is one of the first big interviews, the girl has not yet got used to the increased attention of the press, but, despite the excitement, she is very reasonable in the answers. Alina remembered how her first performances in the elite of world rhythmic gymnastics were given to her.
- "The first departure with an adult team was for an international tournament in Moscow, after I went to the Grand Prix in Kiev, where for the first time alone I met the strongest gymnasts of the planet. To put it mildly, those of my speeches left much to be desired, I saw this, coaches said about it. Psychologically, I probably just overloaded myself. As a young gymnast, I needed to just go out and do, without any burden of responsibility, which I assumed. After all, outside the competition area worked normally, the coach knows it, but left the carpet and could not show anything. At some point, it seems to me, the coaches no longer knew what to do with me."
Despite the first adult failures, the tournaments for Alina continued with the Grand Prix and World Cup stages. Gradually, stability developed, and the peak of the form fell just at the European Championships, where Alina became the third in the exercise with the ball.
- "It was very unexpected. After the performance on the scoreboard showed the result, at that time it was probably 2 nd or 3 rd, but after me there were still many, so I did not even pay attention. She ran to change into another performance. I made the program with clubs and I see that the coaches are too joyful, so, only before the performance with the ribbon, I learned about my medal. By the way, in the clubs, I lost the award, performed the exercise cleanly, but the refereeing was, in my opinion, too subjective, my rival put only 5 hundredths more."
Ahead of Alina at the European Championship were only Russian women, who today are leaders in the world of artistic gymnastics - Alexander Soldatova and Arina Averina.
- "At the beginning of the year, when I was just starting to perform among the best, I might have looked at them as "stars", but now I do not get distracted by these things at all. Moreover, we became friends with the girls, the competition only on the court."
First coach Alina Harnasko is now working with the French team, from her at 10 years old, the talented gymnast-beginner was in the group to the Olympic champion Marina Lobach, who is still training the girl. For the first time in the eyes of the head coach of the team, Irina Leparskaya, Alina was in 2013, and from there began her participation in youth and youth international tournaments.
- "I live outside the city, near the Republican Olympic Training Center "Staiki", there used to work there a grandmother, and I always watched the training of athletes. Yes, and the parents themselves say, showed unprecedented activity, so at 3 years I was taken to rhythmic gymnastics. I was very plump and did not give any hope, now, sometimes, I'm reviewing my first performances and I think, how could something come out of me? .."
Training for gymnasts of the national team usually takes 8 hours a day, 6 days a week, a vacation of only about two weeks. But Alina knows why she is doing this kind of work.
- "Now I am engaged in pleasure, there are difficult, critical moments, when you do not even look at what path has passed, you want to quit everything. But I'll think about it later when I reach my goal.
Do not frighten a girl and injuries, quite frequent in rhythmic gymnastics.
Often the objects fly right in the face, but in general, the main problem we have is the back, the older you get, the harder and harder it is to bend. Hips hurt because of stretching, jumping, loading.
I'm interested in Alina about her popularity and popularity, as well as how she relates to the "star" disease. In social networks, the girl today has more than 12 thousand subscribers.
- "I hope it does not concern me, I immerse myself in competitions very quickly and forget about my successes. Remind only journalists or fans. Recently I was recognized in one of the Minsk cafes, it was very unexpected. In general, if we talk about the support of fans, then the most staggering it in Spain. I was recently there at the World Cup stage, I'm still not so famous, nevertheless I saw a huge number of posters with my photos, there were many congratulations, esemes, video. In no other country in the world is this more. My fans have already created a lot of fan groups, pages on social networks. They write me messages in Spanish, and some manage using the Internet to translate them into Belarusian, it's very entertaining.
Speaking at a large full room was unusual, the stands screamed so that I barely heard the beginning of my music, I think, because of this, could make a mistake in the final. But still very nice and convenient to speak with good support. It's always exciting, but I tell myself that I need to get out and just do the exercise the way you did it on the run a few minutes ago."
Now Alina herself becomes an idol for someone, and for her once such people were her coach Marina Lobach and Melitina Staniouta.
- "Melitina - a great fellow, the fate has developed so that she did not receive an Olympic medal, and nothing can be done about it. I also always liked the Russian woman Margarita Mamun, and, of course, my coach Marina Vikentyevna (Marina Vikentyevna Lobatch). She always gives me tips, tips, passes her experience, which is very helpful."
In rhythmic gymnastics, it is not customary to single out a favorite subject, but about what it is most difficult to work with, Alina can say.
- "While the subject that lags behind me is a ribbon, I did not make it at any tournament without errors, therefore I train this exercise much more than others. Here is another thing - the behavior of the ribbon depends on the environment - heat, humidity, air conditioners. Each gymnast thinks up for herself some tricks - someone ironing the ribbon with an iron, someone watering, using talc or varnish."
Often rhythmic gymnastics is called a mixture of sport and art, all components are really important here: composition, music, costume, image and, of course, the appearance of the athlete.
- "We, like in the ballet, people see everything only the most beautiful - lightness, beauty, grace, and how much strength, sweat and tears were in the hall, remains off-screen. In fact, a performance of a minute and a half is worth a lot of work. Together with the main and personal trainer, music is selected, it takes a very long time. With our images, coaching directors work, they help each gymnast to pick up something of her own. It is important to feel what you are doing, and then to master the elements. After choosing the music and the object is a swimsuit. We have them very expensive, about a thousand and a half dollars.
For a very long time she studied to make herself a make-up and an ideal goulash, at first it was, of course, awful. The coaches, the choreographer, all who could help. And in ordinary life I prefer to be without makeup."
Ahead of our team is waiting for the World Cup in Berlin, the World Games in Wroclaw and the World Cup in Minsk.
Daria Lobazhevich
Edited by Elettra_dancer - 13/7/2017, 01:38
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