VINER Irina

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    ammesso che tu ti accorga di tua mamma sugli spalti perchè io, nel piccolo delle mie gare o saggi, non ho MAI riconosciuto mia mamma sugli spalti

    Ho memoria di uno che c'è riuscito nel pattinaggio: Zagabria 2013 Europei, Fernandez, quando i suoi genitori erano nelle tribune vicino alla pista (distanza 3metri) dopo il programma è andato ad abbracciarli. Ma c'è riuscito solo dopo il programma, quando quel particolare tratto di tribuna era tappezzato di bandiere spagnole.

    Ma come si fa a riconoscere qualcuno che sta in alto sugli spalti a 20 metri dalla pedana in una folla estesa come quella russa?
    Viner pecca di logica!
     
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    Intervista di Irina Viner concessa all'inviato speciale dell’agenzia di informazioni sportive “Ves’ sport” il 23 novembre sul bilancio della scorsa stagione e i progetti per il futuro.

    “Non si può dire che io sia insoddisfatta della stagione che si è appena conclusa” ha detto Viner-Usmanova. “Ma non si può nemmeno dire che io ne sia molto soddisfatta. Da un lato, vincere al campionato del mondo 12 medaglie sulle 14 in palio è molto buono. Dall’altro, ciò da la possibilità di dire che la ginnastica ritmica è lo sport di una sola nazione e questo non è bene. In terzo luogo è emerso che noi, comunque, ci troviamo sulla strada giusta. Purtroppo attualmente le regole sono tali che è stabilito un massimo che non si può superare. Nel pattinaggio artistico e nella ginnastica artistica non c’è un massimo. In questi sport o si sceglie per i programmi la difficoltà e si rischia, o si creano dei programmi più semplici puntando sulla pulizia e la stabilità. Ognuno decide da sé. Nella ginnastica ritmica questa scelta non c’è, abbiamo un massimo, 10 punti, e non si può uscire da questo limite. Per questo è tutto molto complicato. Noi facciamo esercizi ben oltre i 10 punti, rischiamo perché siano interessanti, progrediti. Ma talvolta il rischio non porta il successo. Così ad esempio è accaduto ai Campionati del Mondo negli esercizi di squadra: una perdita non ci ha permesso di salire al primo posto. Benché, se fosse stata una difficoltà “aperta” avremmo avuto il primo posto, avevamo abbastanza elementi per i 10 punti.

    - Anche nel futuro metterete l’accento sulla difficoltà dei programmi?
    - Certo, in ogni casoi faremo quello che abbiamo fatto, programmi difficoltosi. Bisogna muoversi in avanti. Ai Giochi Olimpici del 2012 abbiamo visto nell’esecuzione della squadra russa che è possibile fare esercizi estremamente complessi senza errori. E il risultato intermedio ai Campionati del Mondo ha mostrato che abbiamo un buon margine anche se c’è da lavorare. Negli esercizi di squadra non siamo riusciti a vincere l’oro soltanto in una disciplina. Tuttavia, se non consideriamo l’errore commesso nell’ AA, il nostro margine di difficoltà è stato di due punti e mezzo.

    - In compenso nelle competizioni individuali le russe continuano a non avere eguali.
    - Nel programma individuale le nostra nazionale ha vinto tutte le medaglie d’oro e questo è il massimo che si poteva mostrare. L’inno nazionale russo ha risuonato all’interno del palazzo dello sport turco come una canzone popolare. E se avessimo vinto anche negli esercizi a squadra la Russia avrebbe avuto tutti gli ori. Comunque, probabilmente, non era necessario. Alle Olimpiadi si premiano solo due gare, l’all around individuale e di squadra, e le medaglie d’oro da prendere sono due. E il fatto di avere sbagliato e aver perso l’oro ai Campionati del Mondo non è poi così male. In ogni caso alle altre squadre è apparsa una possibilità, altrimenti ovunque a priori ci veniva dato il primo posto. Ma c’è stato l’errore. Probabilmente doveva succedere così per far tacere le voci che dicono che la ginnastica ritmica è uno sport di una sola nazione.

    - C’è qualcosa che è necessario correggere nella Nazionale russa?
    - Purtroppo da noi si lavora male in campo medico. Nel nostro Paese nessuno ha quelle che sono le conoscenze fondamentali di medicina sportiva, nessuno possiede le competenze per curare tempestivamente in maniera profilattica gli infortuni degli atleti. Questa è una grande piaga. Purtroppo, la causa principale del nostro insuccesso negli esercizi di squadra ai Campionati del Mondo è l’incompetenza dei medici. Alla fine, in Turchia, su sei ragazze della squadra quattro erano riserve. Per colpa dei medici che non hanno portato tempestivamente le atlete dai traumatologi, da professionisti esperti, ma si sono affidati sulle proprie conoscenze. In sintesi, alle ragazze sono risultati dei traumi non da poco, come loro dicevano, ma fratture, concluse con gesso e la mancata partecipazione ai Campionati del Mondo. Da noi si effettuano pochi seminari e simposi di medicina specialistica nei quali si possa effettuare formazione o riqualificazione. Noi abbiamo fatto venire per la nazionale massaggiatori competenti, delle ragazze cinesi che ci aiutano. Mai medici sono comunque necessari, anche perchè devono occuparsi di prevenzione, e prevenzione non di malattie virali ma professionali. Probemi come distorsioni e strappi si curano in modo profilattico e questo da noi non si sa fare. Penso che siamo i soli a soffrire di queste cose. Ad oggi questo è il problema principale ma risolverlo è molto difficile.

    - La prossima stagione sarà molto intensa, preolimpica. Ci saranno anche i primi Giochi Europei. Come si preparerà la nazionale?
    - La nazionale da noi si prepara sempre. Non mi ricordo occasioni in cui non abbia lavorato. Non importa se è una stagione olimpica, preolimpica o postolimpica, le ragazze si allenano costantemente. Anche adesso ci stiamo preparando sia per i Giochi Europei che per i Campionati del Mondo, che saranno di qualificazione per le Olimpiadi, e direttamente per i Giochi del 2016.

    - Quest’anno sono gli 80 anni della ginnastica ritmica. Pensate di festeggiare in grande stile questa data storica?
    - La ginnastica ritmica è l‘unico sport olimpico nato in Russia. Volevamo celebrarla bene nel 2014 ma purtroppo non siamo riusciti ad avere a disposizione il palcoscenico che desideravamo. Adesso, probabilmente lo festeggeremo il 15 febbraio sullo storico palcoscenico del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Abbiamo invitato i migliori coreografi, tutte e nostre ginnaste che hanno preso parte ai Campionati de Mondo e alle Olimpiadi, le atlete di altri Paesi che si allenano da noi. Ad esempio, ai Campionati del Mondo in Tuchia la nostra allieva Yeon Jae Son della Corea del Sud ha vinto la medaglia di bronzo nell’esercizio con il cerchio. Noi abbiamo una fondazione che aiuta le ginnaste di altri Paesi, sia asiatici che africani che europei. Vogliamo che la ginnastica ritmica si sviluppi in tutto i mondo, compreso negli Stati Uniti, anche delle Americane si allenano da noi. Lo sport è al di fuori della politica, questa è la nostra legge.
     
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    In ogni caso alle altre squadre è apparsa una possibilità, altrimenti ovunque a priori ci veniva dato il primo posto. Ma c’è stato l’errore. Probabilmente doveva succedere così per far tacere le voci che dicono che la ginnastica ritmica è uno sport di una sola nazione.

    Dovrebbero avere il primo posto a priori? Danno le medaglie agli altri perchè altrimenti lo sport viene definito di una sola nazione?

    Non ho più parole per descrivere l'egocentrismo di questa donna. Ogni volta che apre bocca è per lagnarsi che non hanno avuto tutti i riconoscimenti massimi e per dire che restano comunque i più forti.
    Non ha un briciolo di modestia nè di sportività. E' un pessimo esempio.

    E quando ci sono problemi che fa? Addossa la colpa agli altri: in questo caso ai medici che non hanno previsto gli infortuni. Okey, magari hanno sbagliato e questo è un male, ma mai che metta in dubbio i metodi di allenamento invece, mai dire che forse il carico di allenamento è eccessivo, e per questo le ragazze si infortunano? Mai nemmeno neanche un sospetto?

    Però è disponibilissima a prendersi i meriti di Son e qualunque altra straniera si alleni in Russia. Che ipocrisia... dire che la ginnastica ritmica deve svilupparsi in tutto il mondo ma affermare che tutto ciò che c'è di buono in questo sport viene da loro.
     
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    Da ogni intervista che rilascia, traspare giusto quel FILINO di arroganza...
     
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    Intervista sulla World Cup Lisbon 2015

    b20d3b401744796

    Fonte: 1)www.facebook.com/1441299996102742/...?type=1&theater

    2) http://rsport.ru/rhythm_gym/20150330/819168370.html

    1)
    Irina Alexandrovna Viner riguardo Alexandra Soldatova: "Da quando ci sono stati i Campionati del Mondo, a cui Sasha ha preso parte con 2 soli attrezzi, ha avuto miglioramenti. Ci ha dimostrato che può migliorare in un periodo breve".

    Riguardo Margarita Mamun: "Non si è qualificata per la finale a clavette. Questa routine ha una coreografia molto moderna e difficile, la musica è molto veloce. Per il momento Rita non è a suo agio con essa, ma sono sicura che raggiungerà questo esercizio presto".

    Riguardo Yana Kudryavtseva: "Il suo esercizio alle clavette è fatto di movimenti molto interessanti. Stimao correggendo ciò che non è chiaro nelle sue routines" (Yana ha fatto molti errori a Lisbona, specialmente con palla e nastro, per cui Irina ha preferito lasciare la palestra di gara dopo l'errore fino alla fine della routine e ci sono state imperfezioni alle clavette, ma la sua esecuzione è ancora vicina alla perfezione).



    2)
    La due volte campionessa mondiale assoluta di ginnastica ritmica, la russa Yana Kudryavtseva, che si è piazzata solo sul terzo gradino del podio alla WC di Lisbona, sta attraversando un periodo difficile di crescita, che è il motivo per cui non riesce più a raggiungere i livelli precedenti, ha detto a "F-Sport" Irina Viner Usmanova.
    Kudryavtseva nei Mondiali 2014 ha vinto l'oro nell'AA diventando campionessa assoluta. Inoltre ha vinto anche l'oro agli esercizi al cerchio, palla e clavette, è diventata vice-campionessa al nastro.
    Alla finale di domenica nella Lisbon World Cup, Kudryavtseva è rimasta terza nell'AA, dietro le connazionali Alexandra Soldatova e Margarita Mamun.

    "Yana sta attraversando un passaggio. E' cresciuta molto, è diventata una ragazza grande. Ed i suoi programmi, che erano stati costruiti su interessanti piccoli movimenti purché non ci siano tali aumenti in crescita e peso - dice Viner - ma per ora rivediamo alcune cose. Credo che andrà tutto a posto, è una ragazza decisa e starà bene"
    Dopo due esercizi nell'AA in testa c'era Mamun, ma a causa di un errore alle clavette, è passata al secondo posto, con la vittoria negli esercizi al cerchio, palla, nastro. Nell'esercizio a clavette, Mamun presenta la canzone di Beyonce "Single Ladies". Finché non le è caduta una clavetta. Siamo molto attratti dalle canzoni pop. E Rita non riesce ancora a collegarsi al ritmo della musica combinando i movimenti del corpo e delle clavette" - ha spiegato la coach.
    "La coreografia è molto complessa, moderna e le clavette sono due attrezzi per cui richiedono un'attenzione doppia su due oggetti. Sono certa che Rita gestirà questo esercizio. E' inusuale, molto inusuale,
    (credo si riferisca alla scelta musicale)
    che ancora non era stata usata da una ginnasta" - ha concluso Viner Usmanova.

    Il prossimo punto di partenza per le ginnaste russe, secondo Viner, sarà la World Cup in Italia, il 10-12 aprile.


    Edited by Elettra_dancer - 21/8/2021, 01:35
     
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    di Rimma Osipenko
    MIGnews (Israele)
    07.04.15



    A metà maggio a Holon si svolgerà il torneo internazionale di ginnastica ritmica “Grand Prix 2015”. Da tredici anni le migliori ginnaste del mondo partecipano alla gara che si svolge in Israele. Quest’anno il torneo si effettuerà nel nuovo palazzo dello sport “Toto-Holon” in grado di ospitare quasi 6000 spettatori. La costruzione di questo moderno complesso sportivo è merito della città e del suo sindaco Moti Sassona, che da molti anni sostiene la ginnastica ritmica.
    Le ginnaste israeliane hanno più volte conquistato medaglie nei principali tornei internazionali. Il prossimo passo sarà nel 2016 quando per la prima volta i Campionati Europei di ginnastica ritmica si terranno in Israele.

    A due mesi dal “Grand Prix 2015” l’allenatrice capo della Nazionale russa, presidente della Federazione di Ginnastica russa Irina Viner ha portato in Israele le proprie ginnaste perché le sue ragazze potessero provare le pedane della nuova palestra di Holon.

    - Con chi è venuta in Israele, Irina Aleksandrovna?
    Abbiamo portato la squadra che si esibisce negli esercizi d’insieme e una delle molto promettenti ragazze aspiranti al posto in Nazionale ai prossimi Giochi Olimpici, Aleksandra Soldatova. Poco dopo è arrivata la campionessa dei Giochi Olimpici giovanili che si sono svolti nel 2014 in Cina, Irina Annenkova. Loro rappresentano l’oggi e il domani della ginnastica ritmica russa.

    - Da quanti anni lei si occupa di sport?
    Molto difficile dirlo…direi settecento anni….

    - Lei ha fatto moltissimo per la ginnastica ritmica che senza di lei semplicemente non sarebbe esistita. Lei come si percepisce, rendendosi conto della sua importanza nella storia dello sport?
    Io stessa sono sponsor della mia squadra, lavoro molto e mi diverto, è una mia scelta. Mi percepisco come un’appassionata, amo moltissimo la mia attività. Se prima lavoravo pensando di dover ricevere un qualche stipendio, adesso è diventato il mio hobby assoluto.




    Storia prima. Il marito.

    Il marito di Irina Viner è uno degli uomini più ricchi della Russia, il suo patrimonio ammonta a circa 20 miliardi di dollari.
    Alisher Usmanov sognava di diventare un diplomatico. Nel 1971 decise di entrare all’Università statale di Mosca per le Relazioni Internazionali. Il nonno era perplesso: perché andare a Mosca se c’è Tashkent? Ma Alisher riuscì ad essere ammesso alla scuola superiore più esclusiva dell’Unione Sovietica e, dopo essersi laureato alla facoltà di diritto internazionale tornò in Uzbekistan. Era un giovane di buona famiglia, il padre lavorava come procuratore a Tashkent, e Alisher fu assunto come referente per l’Uzbekistan del Comitato centrale dell’Unione Comunista Leninista Pansovietica della Gioventù (Komsomol).
    Ma nel 1980 scoppiò la bomba. Usmanov ed alcuni altri giovani funzionari uzbeki furono accusati di frode ed appropriazione indebita, Alisher fu condannato ad otto anni di reclusione. Come dice Usmanov, fu vittima di regolamenti fra clan, ma l’ex leader del Komsomol trascorse sei anni in colonia penale, ottenendo la liberazione anticipata due anni prima della scadenza della pena. Nel 2000 la Corte Suprema dell’Uzbekistan ha invece riconosciuto che il caso era stato fabbricato ad arte ed ha completamente riabilitato gli accusati.
    In prigione per Usmanov non fu semplice. Il figlio di un procuratore aveva poche possibilità di sopravvivere. Ma Alisher fu preso sotto la protezione di un noto boss del crimine che decretò: il figlio non è responsabile del padre.
    Tornato in libertà Alisher Usmanov si guadagnava da vivere facendo traduzioni dall’arabo che conosceva alla perfezione. Ebbe la forza di trasferirsi a Mosca, ottenere una seconda laurea, trovare un buon lavoro. Quello che seguì è la storia del successo incondizionato di uno degli uomini più abbienti del Paese.

    - Con lei la ginnastica ritmica è diventata uno sport olimpico. È stato difficile?
    Molto difficile. La ginnastica ritmica è l’unico sport nato in Unione Sovietica. Gradualmente hanno iniziato a praticarla in molti Paesi. L’attrice Elina Bystritskaya, allora presidente della nostra Federazione ha fatto moltissimo perché questo sport diventasse olimpico. Elina Abraamovna scriveva lettere al Comitato Internazionale Olimpico, invitava da noi i suoi dirigenti, è venuto anche Samaranch che era il Presidente del Comitato Internazionale Olimpico. I nostri sforzi pluriennali sono stati coronati dal successo, la ginnastica ritmica è stata inserita nel programma olimpico.

    - E ci sono sport che ambivano ai Giochi Olimpici ma non ce l’hanno fatta?
    Ce ne sono molti. Penso che la ginnastica ritmica sia stata inserita perché da un lato è uno sport prettamente femminile, dall’altro è molto spettacolare, interessante per il pubblico. Musica, lavoro con gli attrezzi, è bello. Per le bambine che vengono a fare ginnastica ritmica è un gioco. Anche se una bambina non diventa una campionessa impara a muoversi, ad amare la musica, acquisisce una bella postura. Poi iniziano le combinazioni complesse, la lotta, le emozioni. Questo è molto adatto ai Giochi Olimpici e per fortuna siamo riusciti a dimostrarlo.

    - Lei combatte costantemente per modificare le regole della ginnastica ritmica. Perché?
    Io combatto perché la ginnastica ritmica non sia uno sport reietto che esiste in base ad alcune proprie regole, ma uno sport a tutti gli effetti. Dieci punti non possono essere una valutazione definitiva, una ginnasta deve poter prendere anche di più per degli elementi complessi. Questi si possono fare, si possono non fare. Ma sarà uno stimolo per le ragazze e rafforzerà l’interesse degli spettatori. Panem et circenses. Questo ci manca perché siamo incatenati alle regole esistenti. Sono sicura, e molti mi sostengono, che bisogna modificare le metodologie di giudizio, questo potrà solo migliorare la ginnastica ritmica e darà una spinta al suo sviluppo.




    Storia seconda. La battaglia.

    Il desiderio di spezzare le catene delle regole avrebbe potuto costare caro ad Irina Aleksandrovna. Nel 2008 la Viner fu minacciata di squalifica come allenatrice per aver criticato la Federazione Internazionale di Ginnastica per mancanza di obiettività. Inoltre la Viner in un intervento pubblico aveva definito antiquato lo statuto della Federazione. I funzionari della ginnastica non erano rimasti in debito e avevano accusato Irina Viner di “atteggiamento aggressivo con le atlete” e di “tentare di influenzare i risultati delle gare con metodi non sportivi”.
    In difesa dell’allenatrice erano intervenute le sue famose allieve. La pluricampionessa del mondo e olimpica Alina Kabaeva dichiarò che la Viner è uno dei migliori specialisti del mondo e simili attacchi contro di lei non sono ammissibili.
    Questa battaglia non da poco terminò con l’ennesima vittoria di Irina Aleksandrovna. La Federazione non ebbe il coraggio di squalificarla ma si limitò ad un avvertimento.

    - Durante tutta l’esistenza della ginnastica ritmica le leader sono state inizialmente le ginnaste sovietiche, poi quelle russe. Ma le ragazze di talento non sono ovunque?
    Inizialmente il tono era stato dato dalle ginnaste sovietiche, cosa naturale visto che questo sport era nato in Unione Sovietica. Quando poi sono iniziati i Campionati del Mondo si sono fatte avanti le ginnaste bulgare e per molto tempo sono state ai primi posti. Bisognava restituire il primato e io ho capito che era necessario unire queste due direzioni, l’impostazione del balletto russa e l’orientamento sportivo delle bulgare, la capacità di lavorare con gli attrezzi. Ho invitato la famosa allenatrice bulgara Liusi Dimitrova che non aveva trovato posto nel suo Paese e lavorava in Canada. Lei ha iniziato ad allenare le nostre ragazze e abbiamo riportato da noi la vittoria, cosa possibile solo in unione con una coreografia impeccabile e rischio sportivo.

    - Nel vostro centro si allenano non solo ginnaste russe ma anche atlete di altri Paesi. Fate apposta a crescervi le concorrenti?
    È molto importante per lo sviluppo della ginnastica ritmica. Noi non nascondiamo niente, siamo disponibili a dividere le nostre conoscenze con gli altri Paesi, incluso Israele. L’anno scorso abbiamo effettuato qui alcuni campus, le ginnaste e le allenatrici israeliane sono state ai nostri allenamenti. Dopo questo negli esercizi d’insieme hanno iniziato a lavorare in un’altra direzione, avendo visto da noi alcune cose più giuste. Io ho spiegato loro delle cose ed ecco il risultato: la squadra israeliana ha conquistato il secondo posto ai Campionati del Mondo, facendo innalzare la bandiera israeliana. E l’anno prossimo per la prima volta qui si svolgeranno i Campionati Europei. Devo dire che a Holon è stata costruita una palestra stupenda, magnifica, dove si possono effettuare gare di qualunque livello.

    - Irina Aleksandrovna, lei ha un rapporto particolare, trepidante, nei confronti di Israele. È vero che sta studiando la Cabala?
    Non la sto studiando, me ne interesso.

    - Lei partecipa alla vita ebraica a Mosca?
    Sì, partecipo a diversi incontri, in particolar modo al Museo della tolleranza, sono sponsor di questo museo, ho messo una somma considerevole per la sua costruzione. Cerco di andarci più spesso ma non sempre ci riesco, ho molto lavoro.

    - Mi scusi per l’intrusione nella sua vita privata ma lei, ebrea, e suo marito, musulmano, dopo aver vissuto molti anni insieme, come risolvete le questioni confessionali?
    Non le risolviamo, fra noi non sorgono. Per me non esistono nazionalità, solo persone. Una persona deve essere intelligente, buona, amorevole. Qual è la sua nazionalità è assolutamente irrilevante.




    Storia terza. Il destino.

    Irina Viner e Alisher Usmanov si sono conosciuti da giovani, a Tashkent. Lei era una ginnasta, lui praticava la scherma, era “Maestro dello Sport”. L’incontro successivo avvenne a Mosca. La Viner dopo il divorzio era andata a Mosca con il figlio piccolo e Usmanov studiava all’Università statale di Mosca per le Relazioni Internazionali. Si frequentarono per alcuni anni senza parlarne con i genitori. Il padre di Alisher sognava che il figlio trovasse una brava ragazza uzbeka e il padre di Irina, un famoso pittore, sperava anche lui che finalmente la figlia scegliesse un marito adatto. Quando la Viner e Usmanov decisero di ufficializzare la loro relazione pluriennale Alisher fu condannato ad otto anni di colonia penale, sei dei quali dovette scontare.
    Irina Viner lo attese tutti quagli anni. Lei non ama parlarne, solo talvolta ricorda quanto erano duri i sedili dei vagoni dei treni su cui viaggiava per incontrarlo. Lì, nella colonia penale Alisher per la prima volta le fece la sua proposta di matrimonio. Quando tornò in libertà si sposarono e da allora non si sono più separati. Alisher Usmanov ha fatto moltissimo per la moglie e per la ginnastica ritmica in generale: ha pagato palestre, costumi, sponsorizzato interi tornei. Irina Aleksandrovna non si stanca di ripetere che il suo più grande ammiratore è il marito.


    - Se le chiedessero di definirsi, quali principali qualità di Irina Viner nominerebbe?
    Direi che sono una persona normale. Tutto il resto è un poema pedagogico, raccontando il quale si possono evidenziare alcune qualità. Quando mi suona il telefono sul display mi si accende “Ciao mammettina!”. Significa che chiamano le mie allieve. Le mie ragazze mi chiamano spesso mamma, addirittura non seconda ma prima, talvolta. E io le considero le mie figlie naturali, perché ha un grande valore se una ragazzina ti ha chiamato mamma.
     
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    Irina Aleksandrovna Viner-Usmanova (Samarcanda (UZB) , 30 luglio 1948) è stata una ginnasta dell'unione sovietica. Ora è allenatrice e tecnica della nazionale russa di ginnastica ritmica.

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    Famiglia:
    E 'sposata con il magnate Alisher Usmanov, l'uomo più ricco della Russia, che ha un patrimonio netto di oltre 14 miliardi dollari e nato in Uzbekistan come lei. Si erano conosciuti originariamente conosciuto in gioventù in un palazzetto dello sport a Tashkent, dove Usmanov praticava la scherma; si sono poi ricongiunti molti anni dopo a Mosca.
    Viner Ha un figlio da un precedente matrimonio, Anton, nato nel 1973 e in seguito adottato da Usmanov.

    Il padre, Alexander, era Artista dei cittadini dell'URSS. Sua madre, Zoya, era un medico.
    Da giovane ragazza Viner praticò il balletto, ma si scoraggiò, così iniziò la ginnastica all'età di 11 anni.

    Carriera:
    Viner è stata tre volte campionessa uzbeka e laureata presso l'Istituto di Stato uzbeko di Cultura Fisica. Ha lavorato come allenatrice della squadra nazionale di ginnastica ritmica a Tashkent, e sotto la sua guida, Venera Zaripova divenne la sua prima ginnasta di successo.
    Nel 1990, si trasferì in Gran Bretagna per allenare la nazionale inglese.
    Nel 1992, è stata invitata a diventare capo allenatore della squadra nazionale russa e si trasferisce a Mosca.
    Dal 2001, Viner è il capo allenatore del Training Center della nazionale russa di ginnastica ritmica in Novogorsk e nel 2008 divenne presidente della Federazione Ginnastica Ritmica russa.

    Allieve:
    Viner ha formato molte russe vincitrici di medaglie olimpiche, mondiali, europee, tra cui:

    - Evgeniya Kanaeva (2 ori alle Olimpiadi del 2012 e alle Olimpiadi del 2008, 17 ori mondiali, 13 ori europei, 4 ori ai World Games, più medaglie di Coppa del Mondo)
    - Alina Kabaeva (1 oro alle Olimpiadi del 2004 e un bronzo alle Olimpiadi del 2000, 10 ori mondiali, 15 ori europei, 5 ori in Coppa del Mondo)
    - Yulia Barsukova (1 oro alle Olimpiadi del 2000, 1 oro mondiale, 3 ori europei, 1 oro in Coppa del Mondo)
    - Irina Tchachina (1 argento alle Olimpiadi del 2004, 3 ori mondiali, 6 ori europei, 4 ori ai World Games, 2 ori in Coppa del Mondo)
    - Daria Dmitrieva (1 argento alle Olimpiadi del 2012, 4 ori mondiali, 1 oro europeo, 1 oro alle Universiadi)
    - Yana Batyrshina (1 argento alle Olimpiadi del 1996, 5 ori mondiali, 5 ori europei)
    - Daria Kondakova (4 ori mondiali, 3 ori europei)
    - Olga Kapranova (10 ori mondiali, 5 ori europei, 2 ori ai World Games)
    - Vera Sessina (6 ori mondiali, 6 ori europei, 1 oro ai World Games, 4 ori in Coppa del Mondo)
    - Oksana Kostina (7 ori mondiali, 5 ori europei)
    - Amina Zaripova (5 ori mondiali, 5 ori europei)
    - Venera Zaripova (allieva pioniera, pluricampionessa sovietica, ha gareggiato ai Campionati del Mondo).
    - Yana Kudryavtseva (8 ori mondiali, 5 ori europei, 5 ori nelle finali di Coppa del Mondo)
    - Margarita Mamun (5 oro mondiali, 2 ori europei, 4 ori alle finali di Coppa del Mondo)
    Ha anche formato il gruppo russo che ha vinto l'oro alle Olimpiadi del 2012 nel Gruppo All-around:
    Ksenia Dudkina, Ul'jana Donskova, Anastasia Bliznyuk, Alina Makarenko, Anastasia Nazarenko, Karolina Sevastyanova




    Edited by Elettra_dancer - 12/9/2018, 22:37
     
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    "Irina Viner, eroe del lavoro"

    2603038228_1


    28.04.2015
    Fonte: articolo dell'Ufficio stampa del Ministero dello Sport della Russia

    Vladimir Vladimirovich Putin ha firmato il decreto sul conferimento del titolo di "Eroe del Lavoro" a Irina Viner
    L'Eroe del Lavoro della Federazione Russa - il grado più alto della Federazione - è un premio statale. Viene assegnato a quei cittadini della Federazione russa che con i loro speciali servizi allo stato e alle persone associate favoriscono il raggiungimento di risultati eccellenti in attività pubbliche, sociali ed economiche per il benessere e la prosperità della Russia.



    Oggi, 28 aprile, sul portale internet ufficiale di informazioni giuridiche è stato pubblicato il Decreto del Presidente della Federazione Russa del 28 aprile 2015 N°214 con il quale, per i particolari meriti di lavoro nei confronti dello Stato e del popolo, viene conferito il titolo di Eroe del Lavoro della Federazione Russa all’allenatrice capo della squadra nazionale sportiva della Federazione Russa di ginnastica ritmica, presidente della Federazione russa di ginnastica ritmica, allenatrice emerita russa Irina Aleksandrovna Viner-Usmanova.

    Bisogna notare che la dottoressa delle scienze pedagogiche, professoressa I.Viner-Usmanova è la più famosa e autorevole specialista di ginnastica ritmica al mondo. Come vicepresidente del Comitato tecnico di ginnastica ritmica della Federazione Internazionale di Ginnastica (FIG) è stata fautrice dell’introduzione delle nuove regole di effettuazione delle gare della FIG che hanno completamente modificato i criteri di valutazione delle maestrie nella ginnastica ritmica.

    I. Viner-Usmanova porta un contributo di valore inestimabile alla popolarizzazione e allo sviluppo di uno dei più belli fra gli sport olimpici in Russia e all’estero. Fra le sue allieve ci sono la due volte campionessa olimpica Evgeniya Kanaeva, la campionessa olimpica e due volte campionessa del mondo assoluta Alina Kabaeva, la campionessa olimpica Yulia Barsukova, la medaglia d’argento olimpica Irina Tchaschina, la sei volte campionessa del mondo Amina Zaripova e molte altre famose ginnaste.

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    I grandi meriti di I. Viner Usmanova nella preparazione delle atlete della Nazione sono stati più volte premiati da onorificenze dello Stato. Ha ricevuto l’Ordine al merito per la Patria di III e IV grado, l’Ordine dell’Amicizia e l’Ordine d’Onore.
    Il Ministero dello sport della Federazione Russa porge ad Irina Aleksandrovna i suoi auguri per il conferimento dell’alta onorificenza e le augura longevità, buona salute, felicità e successo nella realizzazione dei suoi progetti artistici per lo sviluppo dello sport in Russia.


    Edited by Elettra_dancer - 21/8/2021, 01:37
     
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    Tantissimi coach russi (pattinaggio, ritmica, artistica, ecc) ma anche atleti ricevono premi di questo tipo, prestigiosi e direttamente dal premier, anziché, come accade in Italia, soltanto dal sindaco del paese.

    Le differenze fra i riconoscimenti sportivi fra Italia e Russia si capiscono da questo articolo... Viner viene premiata come "eroe del lavoro" mentre nel nostro paese, fare sport di professione non è nemmeno considerato un lavoro.

    Quanto alla foto mi fa un po' impressione, sembra una regina che si innalza su un trono fatto di corpi di ragazze :eyes: perdonate il film dell'orrore.
     
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    Irina Viner: "Ho sempre lavorato con il cuore e mai pensato ai premi"
    Irina Viner, premiata con l'Argento dell'Ordine del Comitato Olimpico Internazionale, pianifica progetti per lo sviluppo della ginnastica ritmica mondiale

    Fonte: http://izvestia.ru/news/588988



    Domenica scorsa, durante una cerimonia presso il Comitato Olimpico Russo (ROC), il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, ha premiato la federazione russa di ginnastica ritmica ed il suo capo-allenatore Irina Viner-Usmanova con l'Argento dell'Ordine del CIO, in riconoscimento dei suoi altissimi meriti nel movimento sportivo internazionale e la devozione agli ideali olimpici.

    "Irina Aleksandrovna crede veramente di essere stata in 20 anni creatrice del successo della ginnastica ritmica russa alle Olimpiadi e nei palazzetti dello sport mondiale" - ha detto in sede di premiazione il presidente onorario Vitaly Smirnov OCD. "Anche il nostro presidente Vladimir Putin ha detto che questo successo è in gran parte il risultato di alta professionalità e dell'allenatrice della squadra Irina Viner-Usmanova".

    La stessa Irina Viner-Usmanova ha ammesso che si tratta di un grande onore ricevere questo premio.

    - "Il premio per la carica emotiva è la stesso che ho provato all'assegnazione del riconoscimento di Eroe del Lavoro dalla federazione russa, ero solo sfiduciata quando l'ho sentito. Posso dire che sento emozioni molto forti" - ha ammesso il tecnico. - "Mai mi aspettata di ricevere un premio così importante per uno sport come la ginnastica nel nostro paese nelle pareti del Comitato Olimpico nativo. Il nostro sport unisce le donne. Esso combina le più belle ragazze che dopo saranno le loro mogli, madri e insegnanti delle generazioni future. Ed è molto importante che essi siano abituati fin dall'infanzia al lavoro, ad essere belle, a capire la musica e le arti. E questo premio è una ricompensa per il mondo intero della ginnastica nel mio volto. Ho sempre lavorato con il cuore e mai pensato ai premi. Abbiamo un numero enorme di persone che amano la ginnastica. Non si risparmiano né in salute, né in tempo. Per tutto il tempo perso nella sala con le ragazze, che stanno gradualmente diventando bellezze".

    Irina Viner ha parlato del suo ruolo nello sviluppo del mondo della ginnastica.

    - "Stiamo cercando di sviluppare non solol a nostra ginnastica ritmica russa, perché abbiamo bisogno di buoni concorrenti ed avversari" - ha proseguito Viner. - "Ecco perché siamo impegnati con i rappresentanti di molti paesi. Ad esempio, è il quinto anno che da noi si allenano rappresentanti di Corea, Giappone, Uzbekistan, Grecia, le ragazze degli Stati Uniti, America Latina e Australia. E noi apriamo a loro. Posso dire di più, quest'anno sono stata spesso in Israele, perché mia madre era malata, e ci siamo allenati insieme con la loro squadra nazionale. Guardano attentamente tutto ciò che facciamo. E ora ai Giochi europei di Baku la squadra russa ha preso il primo posto, mentre la squadra israeliana il secondo. Per noi è molto bello. E proveremo con ogni sforzo a rimanere nell'ambiente olimpico. E spero che, come noi facciamo il nostro lavoro con il cuore, non saremo mai gettati ai margini.

    Alla cerimonia di premiazione di Irina Viner-Usmanova hanno partecipato i membri del Comitato Olimpico russo ed Internazionale russo. Irina Aleksandrovna si è congratulata con il marito e capo della Federazione Internazionale di Scherma Alisher Usmanov, figlio di Anton Viner, suo studente, con la due volte campionessa olimpica Evgenia Kanaeva e con il famoso stilista russo Valentin Yudashkin.

    Vale la pena notare che fino ad Irina Viner, in tempi diversi, il premio dell'Argento dell'Ordine è andato a 21 rappresentanti del nostro paese, tra cui il portiere, "Dinamo", e la squadra nazionale sovietica Lev Yashin, la leggendaria pattinatrice di velocità sovietica Lydia Skoblikov, la nove volte campionessa olimpica di ginnastica Larisa Latynina, un commentatore sportivo di primo piano Nikolai Ozerov.





    CITAZIONE
    Irina Viner: "I've always worked from the heart and never thought about the awards"

    Irina Viner - awarding the Silver Order of the International Olympic Committee and plans for development of the world rhythmic gymnastics
    On Sunday at a ceremony at the Russian Olympic Committee (ROC) President of the International Olympic Committee (IOC) President Thomas Bach awarded Russian Rhythmic Gymnastics Federation and the head coach of the Russian national team Irina Viner-Usmanova Silver Order of the IOC in recognition of her outstanding achievements in the international sports movement and devotion to the Olympic ideals.
    - Irina Alexandrovna truly believe 20-year-old creator of the success of the Russian rhythmic gymnastics at the Olympic and world sports arenas - said when awarding the honorary president Vitaly Smirnov OCD. - Even our President Vladimir Putin said that this success is largely the result of high professionalism is the team coach Irina Viner-Usmanova.
    The very Irina Viner-Usmanova admitted that it is a great honor to receive this award.
    - The award for the emotional charge is the same as the award of Hero of Labor of the Russian Federation, I was just discouraged when heard about it. I can say that I feel very strong emotions - admitted the coach. - I never expected that in our country in the walls of the native Olympic committee to receive such a weighty award for a sport like gymnastics. Our sport unites women. It combines the most beautiful girls who will later be their wives, mothers and teachers of future generations. And it is very important that they are accustomed from childhood to work, to be beautiful, to understand music and the arts. And this award - a reward the entire gymnastics world in my face. I always worked from the heart and never thought about the awards. We have a huge number of people who love gymnastics. They spare neither his health nor his time. All the time lost in the room with the girls, who are gradually becoming beauties.
    Irina Viner spoke about her role in the development of the world of gymnastics.
    - We are trying to develop not only our Russian rhythmic gymnastics, because we need good competitors and opponents - continued Viner. - That is why we are engaged in by representatives of many countries. For example, the fifth year of us are trained representatives of Korea, Japan, Uzbekistan, Greece, the girls from the United States, Latin America and Australia. And we open them all. I can say more, this year I have often been in Israel, because my mother was ill, and we trained together with their national team. They are closely watched everything that we do. And now at the European Games in Baku Russian team took the first place, and second is the Israeli team. To us it is very nice. And we will try every effort to stay in the Olympic environment. And I hope that as we do our work from the heart, we will never be thrown to the sidelines.
    The award ceremony Irina Viner-Usmanova was attended by members of the Russian and the International Olympic Committee. Irina Alexandrovna came to congratulate the husband and head of the International Fencing Federation Alisher Usmanov, the son of Anton Wiener, her student, two-time Olympic champion Evgenia Kanaeva and famous Russian fashion designer Valentin Yudashkin.
    It is worth noting that up to Irina Viner at different times Olympic silver award received 21 representatives of our country, including the goalkeeper, "Dinamo" and the Soviet national team Lev Yashin, the legendary Soviet speed skater Lydia Skoblikov, nine-time Olympic gymnastics champion Larisa Latynina, a prominent sports commentator Nikolai Ozerov.


    Edited by Elettra_dancer - 21/8/2021, 01:35
     
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    Ma forse lei intende premi di riconoscimento dalla madrepatria ecc, non le medaglie... ho la sensazione che per lei la ritmica russa esista solo per quello, altrimenti grande disonore.
     
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    c2bd0c435497701 Viner a Stuttgart
     
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    Irina Viner: "Le mie aspettative non sono state completamente soddisfatte ai Mondiali 2015"

    "Le ragazze hanno fatto un serio lavoro, ma ci sono stati un sacco di errori. Ne stiamo discutendo ora. Ma Yana Kudryavtseva è stata ancora in grado di ottenere il titolo di Campionessa Mondiale per il terzo anno, mentre era infortunata. Questo è molto rispettabile.
    Aleksandra Soldatova è una giovane ginnasta, ha mostrato il massimo di ciò che sa fare. Ha fatto 3 routines e ricevuto 3 punteggi promettenti.
    Margarita Mamun ha ricevuto il "Premio dell'Eleganza Longines". E' un premio molto prestigioso. I suoi esercizi sono stati ben eseguiti, ma ha fatto errori e preso il secondo posto, non riesce a controllare i suoi nervi. Ma ha ottenuto 3 medaglie d'argento (AA individuale, finali alla palla e al nastro).

    Sapete sia io che le atlete non siamo déi. E, di certo ci sono sempre dei punti che bisogna ridefinire. Ma lo scorso sabato, quando è finita la gara AA dei gruppi, ho onestamente pensato che tutto fosse molto buono. La partenza più importante per noi è stata la competizione AA a squadre, perché non vincevamo questo titolo mondiale da 6 edizioni.

    Prima di tutto, le ragazze hanno lavorato moltissimo. Secondo, alcune di loro erano più o meno in salute. Terzo, il programma delle performances è stato molto equilibrato, ben piazzato ed ha funzionato bene. Perciò abbiamo ricevuto punteggi alti".




    CITAZIONE
    Irina Viner : "My expectations are not completely satisfied at Worlds 2015"

    "The girls did a serious work, but they were lots of mistakes. We are talking about them now. But Yana Kudryavtseva still succeeded to catch the World Champion title for the third year, while she was injured. This is very respectable.
    Alexandra Soldatova is a young gymnast, she showed the maximum of what she can do. She did 3 routines, and received 3 very promising marks.
    Margarita Mamun received the "Longines Prize of Elegance". This is a very prestigious award. Her routines were well-performed, but Rita made mistakes and took second place, she could not control her nevers. But she had but three silver medals (individual all-round, as well as exercises with the ball and ribbon). "

    "You know that athletes and I, we are not gods. And, of course, there are always some points that need to be refined. But last Saturday, when finished the group all-round competition, I honestly think that everything was very good. The most important start for us was the team all-around, because we have not won the "AA group World Champion Title" for six years.

    Firstly, the girls trained a lot. Secondly, some of them were more or less healthy. Thirdly, the program of performances was very balanced, well-placed and well worked out. Thus, we received high marks.

    Fonte

    Edited by Elettra_dancer - 21/8/2021, 01:36
     
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    Irina Viner: il team nazionale ha preparato per la stagione dei programmi molto complicati

    Fonte: http://rsport.ru/rhythm_gym/20160213/895632499.html
    Novogorsk, 13.02.16 - R-sport, Elena Sobol.



    "Le russe hanno preparato programmi molto sofisticati negli esercizi di gruppo per la stagione olimpica", ha detto il capo della nazionale di ginnastica ritmica, Irina Viner. La prima partenza verso la stagione olimpica per il team russo sarà al Grand Prix di mosca, dal 19 al 21 febbraio.
    "Abbiamo predisposto l'esercizio di gruppo in novembre. Le ragazze hanno provato, è un esercizio molto difficile. Dominare il programma è stato molto difficile, come 4 anni fa, quando riguardo esso si diceva "è di un altro pianeta". Ed ora abbiamo trovato questi momenti, che ci daranno l'opportunità per una buona esibizione per prendere ciò che abbiamo ottenuto a Londra 2012" - ha detto Viner ad una conferenza stampa.

    Ha anche fatto notare il nuovo programma negli esercizi delle individualiste - "Rita Mamun ha esercizi diversi tra loro. Yana Kudryavtseva non è ancora in forma. Dopo l'operazione, abbiamo avuto un approccio molto cauto ed attento ai suoi allenamenti, ne consegue che non ci sono ricadute. Sono sicura che, se lavoriamo adeguatamente, Yana si esibirà alle Olimpiadi. Abbiamo un enorme numero di partenze davanti, ha la possibilità di parteciparvi quando si sentirà bene" ha detto.
    "I programmi di Sasha Soldatova sono complessi, ma, sfortunatamente, ci sono stati alcuni difetti nell'allenamento, ci sarà un buon risultato quando le persone lavorano assieme. Alle due sorelle Averina, che sono le nostre armi segrete, è stato bello fare il programma, gli elementi a rischio... Credo che debbano mostrare un serio risultato" ha aggiunto.
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    CITAZIONE
    Irina Viner: the national team prepared for the season very complicated programs

    Novogorske (Moscow Region), February 13 - R-Sport, Elena Sobol.
    "Russians prepared very sophisticated programs in group exercises for the Olympic season", said the head coach of the Russian national rhythmic gymnastics Irina Irina Viner.
    The first start in the Olympic season for the Russian team will take place at the Grand Prix in Moscow, which will be held 19-21 February.
    "Group exercise we set in November. The girls tried, exercise is very difficult. To master the program has been very difficult, as four years ago, when about it saying" out of space ". And now we've found these moments, which will give us the opportunity at good performance to get what we got in London-2012 ", - said Irina Viner at a press conference.

    She also noted the new program in the athletes individual exercises. "Rita Mamun in different exercises are not like themselves. Yana Kudryavtseva is not yet in form. After the operation, very careful and attentive approach to her training, it follows that there is no recurrence. I'm sure if we work properly, Ian will perform at the Olympic . games we have a huge number of starts ahead she has the ability to act when it will feel good, "-. said the head coach.
    "Sasha Soldatova programs are complex, but, unfortunately, there were some glitches in training a good result will be when people work together Two sisters Averin, who are called to our secret weapon, it's great doing the program, the elements at risk -.. Think they must show a serious outcome, "- she added.


    Edited by Elettra_dancer - 21/8/2021, 01:36
     
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    Irina Viner: "Kanaeva aiuta nella preparazione il Team nazionale russo di ginnastica ritmica"

    Fonte: http://rsport.ru/rhythm_gym/20160213/895642891.html



    La due volte Campionessa olimpica di ritmica Evgeniya Kanaeva aiuta il team principale russo come allenatrice, ha detto la capo allenatrice Irina Viner ai giornalisti.
    L'ultima presenza di Kanaeva in pedana è stata nel 2012. Ai Giochi di Londra l'atleta ha vinto l'oro, diventando la prima campionessa olimpica per due volte nell'AA alle Olimpiadi. Lo stesso anno ha detto di volersi prendere una pausa nella sua carriera. Sin dal dicembre del 2012 l'atleta mantiene l'incarico di Vice-Presidente della Federazione russa di ginnastica ritmica. In ottobre 2015 Kanaeva ha riportato che aiuta nella costruzione dei programmi del team riserve come una delle coach.

    "Cerco molto la sua assistenza, presta attenzione a tutte le pedane, dà consigli competenti, le ho persino chiesto di lavorare con il team senior.. Ci aiuta con il comando principale, ha il suo bambino, ma sua madre l'aiuta con il figlio. Sono rimasta molto soddisfatta e, con l'aiuto di dio, questo era il rimpiazzo che ho sempre sognato" - ha detto Viner.

    "Kanaeva è il simbolo di superamento di se stessi. Una ragazza comune che è entrata nello sport e ne ha fatto la storia. L'ho invitata a lavorare a Novogorsk. Fortunatamente, ci aiuta davvero, ama la ginnastica e, stranamente per una stella, ama allenare. Di solito le ginnaste di fama non hanno pazienza, odiano quando qualcosa non funziona immediatamente, ma Eugeniya è una rara eccezione" ha aggiunto.




    CITAZIONE

    Irina Viner: "Kanayeva helps in the preparation of the national team of Russia in rhythmic gymnastics"


    MOSCOW, Feb. 13 - R-Sport, Elena Sobol. Two-time Olympic champion in rhythmic gymnastics Evgenia Kanaeva helps the main Russian national team as coach, told reporters the head coach of the national team Irina Viner.
    Kanayeva last appeared on the carpet in 2012. At the Olympic Games in London athlete won gold, becoming the first ever two-time champion of the Games in the individual all-around. That same year, she said that he was taking a break in his career. Since December 2012 athlete holds the position of vice-president of the All-Russian Federation of Rhythmic Gymnastics. In October 2015 Kanayeva reported that helps in the production of programs as one of the coaches in the reserve team of Russia.
    "I'm really looking forward to her assistance, she can show Jack runs on all carpets, it makes competent remarks I even asked her to make it work exactly with adult gymnasts team -.. She helps us with the main command It has its own small.. child, but her mother and gold, which helps with his son, and it works in the room I was very pleased with her god grant that this was the replacement of which I dreamed, "-.. said Irina Viner.

    "Kanayeva is a symbol of overcoming them. The girl with the average data came in sports and made history. I invited her to work at Navagorsk. Luckily, Jack really helps, she loves gymnastics, and, oddly enough for a star, coaching. Usually gymnasts with the names do not have patience, they hate when something she suddenly does not work, but Eugene -. a rare exception ", - she added.


    Edited by Elettra_dancer - 21/8/2021, 01:36
     
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