MILANO - Agorà

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  1. chiarafrancy
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    Mi spiace doverti correggere ma sei completamente fuori strada. C'e sempre una percentuale di soggettivita' ma l'allenamento si fa quasi in tutti gli sport al mattino.Sono proprio gli agonisti che si allenano al mattino presto. Pellegrini, cagnotto e compagni di nuoto si allenano dalle 5 o 6 del mattino. Vinci, errani, e gli altri tennisti sono al campo sempre al mattino. Tutti gli agonisti, compresi charlene, Marco , Andrea Fabbri si allenano al mattino anche sabato e domenica ( la domenica prima delle dieci del mattino). Idem carolina.Due miei insegnanti di danza erano agoniste di pattinaggio e si allenavano a partire dalle 5 di mattina. La mattina è proprio, dal punto di vista medico ( la pressione è più bassa, i muscoli sono riposati, il cuore ha un pompaggio migliore e tutto il fisico ha il beneficio dell'ossigenazione e del rinnovamento cellulare notturno) il momento migliore x l'allenamento. E il momento migliore per la concentrazione. Te lo puo dire chiunque, ogni sportivo serio e ogni allenatore. Sono stata agonista di ginnastica, equitazione, tennis e danza sportiva. ti assicuro che al mattino non si scampa....e ne ho pure sofferto xche ho la pressione super-bassa...Mia madre insegnava lettere ai nazionali di ginnastica artistica ( io andavo spesso in palestra con lei) : tutti gli allenamenti erano dalla mattina presto. La sera c'erano le lezioni della scuola normale.idem in tutte le scuole sportive, dalla Scala all'accademia di tennis di bollettieri. anche il mio ragazzo, che e' un ballerino di jazz e di valzer professionista si allena prestissimo.X un'agonista la sera significa andare a dormire presto. Finito O.T.

    Peraltro sostenere che chi fa sport seriamente debba allenarsi la sera o pomeriggio tardi è illogico. Se lo sport è la cosa più importante della tua giornata o e' il tuo lavoro, ha senso farlo dopo tutto il resto, quando una persona è stanca, ha la mente presa in mille cose, e il fisico ha già risentito del correre tutto il giorno o dello stare troppo fermi e non è certo fresco?
    Chi fa sport la sera è chi non ha tempo di giorno e lo fa più x rilassarsi e fare un po' di moto senza troppo impegno.
    Vanno bene le opinioni ma forse, a volte, chi ha più esperienza, può dare delle indicazioni più veritiere o utili, anche partendo da esperienze personali, a chi vuole davvero avvicinarsi a questi bellissimi sport.


    Edited by Andrea Rika - 15/2/2015, 19:36
     
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    Vi ringrazio tutte per aver espresso le vostre opinioni, non vi rispondo all'off topic per non prolungarlo oltre, vi dico solo che, secondo me, è un argomento molto soggettivo.
    Purtroppo devo ammettere che le feste di compleanno in pista durante l'orario aperto al pubblico sono davvero fastidiose, c'era una pseudo-pista (sintetica) nella mia città e lì organizzavano feste durante le quali la gente scendeva in pista addirittura con le scarpe (tanto il sintetico è poco scivoloso, praticamente è un pavimento con mattonelle grandi e bianche)

    Spero che quando andrò troverò la pista poco affollata, non perché voglio cimentarmi in camel spins e salti (sarebbe un suicidio, non so pattinare bene sul ghiaccio vero...), ma perché in genere le piste troppo affollate mi danno fastidio, si sta stretti come in una scatola di sardine e per chi, come me, non è un abile pattinatore si è costretti a stare attaccati alla balaustra per non dare fastidio agli altri (e anche per non rischiare di essere travolti dalla folla XD)
    In ogni caso spero che mi divertirò, a modo mio ^_^
     
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  3. chiarafrancy
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    Cara iceskating domani mattina vado e ti dirò com'è ....prevedo male però xche qui piove e, quando piove, il palazzo del ghiaccio si riempie ancor di più .....😤 :jump:
     
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    Or bene chiarafrancy, saltartene fuori con una frase iniziale del genere, dando torto all'altro, è presuntuoso, oltre che contrario alle regole di educazione di questo forum. Ma passiamo oltre, sono ben lungi dal sentirmi offesa. Ti devo mettere al corrente, cara amica, che si sta parlando della sottoscritta, e di come IO mi trovi ad allenarmi al mattino. Mi dispiace per te, ma sono sicura di essere l'unica ad avere voce in capitolo a riguardo delle mie personali condizioni fisiche, e ti posso garantire che allenarmi al mattino ha una resa sicuramente inferiore al pomeriggio/sera. Oppure vuoi dirmi che sono sulla strada sbagliata perchè tu singolarmente funzioni in modo diverso?

    Ma se non mi credi riguardo alla storia dell'allenarsi al mattino, prova ad ascoltarti qualche intervista di qualsiasi atleta di nuoto o atletica: "non male questo tempo, per essere al mattino". Detto dalla stessa Pellegrini che citi tu nel tuo stesso discorso, dovresti averla sentita, nelle interviste... lei e l'intera squadra di nuoto italiana ripetono alla nausea queste parole.
    Che poi ci si debba per forza allenare al mattino, è OVVIO e lo so bene: le ore a disposizione in una giornata sulla pista (o nelle palestre di danza) sono quelle, ma trovami qualcuno contento di svegliarsi alle sei di mattina anzichè alle comodamente alle otto. E anche in questo caso troverai qualcuno che riesce a farlo con meno sforzo degli altri. Che poi la mattina sia il migliore momento della giornata per concentrarsi, è falso. E' soggettivo. E lo puoi capire dagli studenti-zombie alle nove di mattina delle superiori e di quelli più attenti sui banchi universitari alle tre di pomeriggio. Non perchè una cosa è istituzionalmente fissata in quel modo e a quell'ora vuol dire che sia il modo migliore (per tutti) di fare le cose.

    Ma qui non parliamo di atleti professionisti, nè di ballerine di danza classica: parliamo di me, e di te. Di come un adulto abituato a sole 4-6 ore di sport alla settimana reagisca agli orari imposti dalle piste a disposizione. E direi che siamo andati decisamente fuori tema.

    Un'ultima cosa per concludere: ti pregherei di non venirtene più fuori con frasi del genere come "io sono, io faccio", perché primo non aumentano il valore della tua opinione in un discorso. E' ridicolo vantarsi di qualcosa che magari qualcun altro nella stessa sede sa fare meglio (e tu non lo sai). Ma più importante, non conta quante cose hai fatto nella tua vita (presunte o vere) per "avere la meglio" in una discussione su questo forum (e m sembrava di avertelo già detto: solo Orser, Mishin o altri allenatori del genere potrebbero andare in giro a dire che hanno ragione a prescindere, e non mi pare frequentino questo genere di social network), perchè se io seguissi il tuo stesso ragionamento "io migliore di altri perchè io sono capace di fare di più", non dovrei dare a nessuno il diritto di controbattere su ciò che dico, e dispenserei legge soltanto perchè pattino da tre anni e gli altri membri del forum non ne hanno la possibilità.

    A fine di questo delirante OT, che presto metterò in spoiler per pietà degli altri utenti (che credo si stiano facendo già le loro risate) concludo dicendoti una cosa che vorrei evitare, ma me la stai cavando fuori a forza.

    Tu dici: "Vanno bene le opinioni ma forse, a volte, chi ha più esperienza, può dare delle indicazioni più veritiere o utili, anche partendo da esperienze personali, a chi vuole davvero avvicinarsi a questi bellissimi sport."

    Prima di tutto: i consigli vanno dati con modestia e senza far sfoggio di egocentrismo.
    Se tu non sai nemmeno fare una camel, mia cara amica, credo proprio che tu non abbia alcuna esperienza più di me, e quindi che la tua sia un'opinione come un'altra, o secondo il tuo ragionamento, sarei io a dover dispensare consigli a te. Non è mia abitudine vantarmi di ciò che so o non so fare sul ghiaccio, o in altri ambiti sportivi, ma a vedere il tuo elenco (vero o meno che sia) non è affatto più lungo o illustre del mio. So cosa significa essere un'agonista, so cosa significa allenarsi e sputare sangue su uno sport, anche perchè il mio sport principale l'ho fatto per dieci anni consecutivi e non per qualcuno di prova, ovvero: mi sono spaccata di fatica in quella disciplina e ho provato gioie e sofferenze, anzichè farci solo un giro sinchè non mi stufavo. Ma non per questo vengo a dirti che possiedo una verità più grande della tua.

    Quindi per favore, cala la cresta. Non sei la regina dei ghiacci, nè dello sport. E te lo dico non perchè hai fatto la scenetta qui e ora, ma perchè è capitato altre 3-4 volte o più che tu ti vantassi del tuo "saper fare" anche con altri utenti del forum, che per quanto magari non abbiano il tuo bagaglio di "esperienze" non devono essere affatto istruiti sul mondo. Anzi, ti dirò che conosco personalmente alcuni di loro, e hanno effettivamente un'esperienza più forte e duratura della tua in alcuni campi che hai citato, ma non vanno certo a sbandierarlo in giro.

    Se pensi di poter continuare a stare fra noi senza imporre il tuo punto di vista "perchè sono perchè ho fatto perchè conosco" sei la benvenuta a restare. Ma non fare più il gioco di porti su un gradino superiore a quello degli altri, e non con me... perchè potrei anche farci semplicemente una risata sopra... ma perchè hai tentato di farti valere in questo modo con tutti gli utenti con cui sei entrata in discussione, e non mi piace il modo in cui tratti le loro opinioni, hai già mancato di rispetto a molte persone su questo forum, e mi sento in dovere di evitare che il fatto si ripeta.

    Se hai voglia di parlarci di te, ben venga: apri il tuo topic di presentazione, e comincia a scrivere di te. Ci sono tante sezioni dove puoi condividere le tue esperienze e le tue passioni. Ma non tirar fuori il fatto di essere qualcuno o qualcosa per dimostrare di avere ragione. Non sarà mai così e nemmeno ti serve.
    Ti ricordo che i più forti opinionisti di questo forum non hanno mai detto nemmeno una volta qualcosa come "ve lo dico io, perchè io ho esperienza e sono un guru di questo settore". Hai fatti e episodi da raccontare, da confrontare. Se mi vuoi dire che tizio è migliore di caio, dillo, ma non perchè tu sei competente per farlo, ma perchè c'è un altro caso simile fra quelli che conosciamo: quelli dello sport del pattinaggio, quelli che amiamo, quelli che sono i veri protagonisti.

    Spero tu abbia capito e che ne segua un comportamento più gentile e rispettoso di tutti. Per il resto, ti invito a dire la tua opinione come hai sempre fatto e arricchendo l'amore per lo sport del pattinaggio e per gli atleti che lo rendono possibile.


    Edited by Andrea Rika - 15/2/2015, 19:01
     
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    Non sapevo dove scriverlo, qualcuno sa dove affilare i pattini a Milano?
     
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    CITAZIONE (Roma20 @ 26/8/2019, 17:25) 
    Non sapevo dove scriverlo, qualcuno sa dove affilare i pattini a Milano?

    Hockey Center Milano, via Nicolò Alunno 9 (zona Bande Nere)
     
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    CITAZIONE (rickskatesss @ 26/8/2019, 18:19) 
    CITAZIONE (Roma20 @ 26/8/2019, 17:25) 
    Non sapevo dove scriverlo, qualcuno sa dove affilare i pattini a Milano?

    Hockey Center Milano, via Nicolò Alunno 9 (zona Bande Nere)

    Ma gli hai mai affilati lì?
     
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    Sì, li affilo sempre lì. Costa 10€
     
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    Con tristezza, ho appreso che l'Agorà ha chiuso. La causa: i costi.
    Speriamo soltanto che le Olimpiadi Milano-Cortina portino i fondi per riaprirlo. Ci sarà bisogno di ghiaccio e piste per tutti gli atleti: short track, hockey e pattinaggio artistico.

    CITAZIONE
    Milano, il caos dell’Agorà: «Genitori e sportivi lasciati a casa dalla sera alla mattina»

    Il paradosso è clamoroso ed è quello che vede una città prepararsi ad ospitare un’Olimpiade invernale ma nel contempo si trova a dover gestire la grana del suo unico palazzo del ghiaccio in città, l’Agorà di via dei ciclamini. Palazzetto ad oggi chiuso, dove manca un gestore ufficiale, dopo il passo indietro dell’Agorà Skating Team, e qualcuno che possa dare risposte a genitori, ragazzi e clienti in generale, che si sentono beffati, soli, abbandonati e che sono costretti ad emigrare in altri palazzetti per proseguire l’attività.

    Agorà, un palazzetto senza padrone
    La storia è nota: il palazzo del ghiaccio Agorà di via dei ciclamini a Milano, ad oggi, non ha un gestore. E questo perché, in estate, la società Agorà Skating Team, che aveva vinto a suo tempo il bando, aveva annunciato al Comune di Milano di non poter proseguire la sua attività, addicendo problemi di natura economica causa covid prima e rincaro delle materie prime poi. Al 31 dicembre 2022, dunque, la struttura si è ritrovata senza padrone, nonostante l’attività della società sia comunque proseguita fino al 17 gennaio: «La struttura è stata chiusa da un giorno all’altro nel vero senso della parola – ci spiega un genitore di un ragazzo che svolgeva attività sportiva all’Agorà – ho portato mio figlio alla sua lezione il 17 gennaio, salvo poi la mattina dopo ricevere una mail da parte dell’Agorà Skating Team».

    La lettera dell’Agorà Skating Team che annunciava la chiusura del palazzo del ghiaccio Agorà di via dei ciclamini
    In questa mail, a firma della segreteria dell’Agorà Skating Team, si leggeva: «Gentilissimi associati, come forse avete letto da alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente Marilu’ Guarnieri nei mesi precedenti, la gestione dello stadio affidata ad Agorà S.R.L. è scaduta al 31 dicembre 2022. Purtroppo il bando del Comune di Milano, pubblicato nel mese di Novembre, è andato deserto. Il Presidente Marilù Guarnieri chiede da mesi al Comune di Milano di poter continuare l’attività sportiva sino a quando non subentrerà un nuovo gestore. Nonostante le continue richieste, il Comune di Milano sta tardando nel dare una risposta, rendendo per noi impossibile riallacciare la corrente elettrica. Venerdì scorso i tecnici del Comune di Milano, a seguito di un sopralluogo, si sono finalmente resi conto della grave situazione in cui ci troviamo e ci hanno garantito un immediato sollecito al Comune. Siamo spiacenti di comunicarvi che fino a prossima comunicazione le attività di pattinaggio saranno sospese ma sarà nostra premura garantirvi la possibilità di recuperare le lezioni perse non appena riapriremo».

    Genitori spaesati e scarsa comunicazione, i problemi dell’Agorà di Milano
    Il 18 gennaio, sulla pagina Facebook dell’Agorà, uno scarno comunicato (CLICCA QUI PER LEGGERLO) annunciava la chiusura delle attività fino a domenica 22 gennaio. Peccato che, dal giorno dopo, non sia accaduto più nulla: «Le poche informazioni che trapelano le abbiamo attraverso l’allenatore, che è caduto dal pero a sua volta e mi è sembrato parecchio in difficoltà. – ci ha detto che c’è una problematica con il Comune, ma senza particolari. Chi non è magari informato o ha letto si trova in una condizione nebulosa, perché la società non ci comunica nulla. E sul futuro non si capisce cosa possa succedere: corsisti, rimborsi, struttura… non sappiamo nulla».

    gorà Skating Team, il problema del tesseramento
    I corsisti iscritti all’Agorà Skating Team, inoltre, vivono anche un altro problema, quello del tesseramento sportivo: «Siamo vincolati alla società fino al 30 giugno, nonostante non offra la possibilità di prepararsi – l’appunto di un altro genitore – la cosa che fa più male è vedere come la città non si muova. Perdere un punto di riferimento come l’Agorà, non considerarlo… e oltretutto vogliono costruire un’arena nuova a Santa Giulia, ma perché? Abbiamo il palazzetto che potrebbe essere utilizzato per questo scopo».

    L’addio a 300 atleti, quale futuro per l’Agorà?
    Sul sito stadioghiaccio.it, sito di riferimento del palazzo del ghiaccio Agorà, si parla di 300 atleti coinvolti nelle attività sportive. A questi sarebbero da aggiungere i corsisti e gli agonisti: numeri che fanno capire come, questa situazione, riguardi molte persone: «Ci hanno dato la possibilità di andare al Forum di Assago o al PalaSesto, ma è chiaro che lì la stagione è già cominciata e che, quindi, gli orari a disposizione sono differenti – prosegue il primo genitore, che ha contattato direttamente Mi-Tomorrow per parlare della situazione – oltre alla quota insegnante, che è uguale indipendentemente dalla struttura, dobbiamo versare anche la quota ghiaccio mensile che noi abbiamo già pagato all’Agorà; senza dimenticare che ci sono atleti che hanno anche in ballo delle gare e si sono trovati sballottati all’ultimo momento. Non si può perdere l’unico palazzo del ghiaccio, tra l’altro con pista olimpionica, in una città come Milano, che si reputa alla par delle grandi metropoli europee». Un palazzetto che, fuori, non ha nemmeno nessun cartello che annunci l’accaduto.

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    Questa è clamorosa. Non stiamo parlando di un pistino in qualche paesw di montagna.
     
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    Clamorosissimo. Incredibile.
     
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    Davvero clamoroso, ricordando anche che in questa pista sono cresciuto pattinatori di buon livello. Mi ricordo i fratelli Memola, Leccardi, Calderone e sicuramente anche altri che mi ricorderete voi perché passato i quarant’anni la mia memoria è diventata scarsa :)
    Davvero da risolvere questa situazione in vista delle Olimpiadi, è pazzesco che il comune di Milano abbia fatto arrivare la società a un tale estremo…
     
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    Un amico che ci pattinava mi raccontava che la struttura avrebbe bisogno anche di lavori per tornare a norma.
    L'ultima volta che ci sono stata non mi sembrava in condizioni pietose, tuttavia già il covid li avrà messi in ginocchio, a ciò si sommano le bollette più alte (e forse un impianto vecchio ad alto consumo energetico) se poi è uscita qualche altra norma burocratica a cui adeguarsi, sarà stato il colpo di grazia.

    Ciò che si deve rimproverare alla società Agorà è di non aver avvisato i tesserati.
    Tuttavia nemmeno mi sorprende, la gestione era sempre stata casuale e non professionale: non si sapevano le date di chiusura estiva sino al giorno stesso. A giugno / luglio non c'era scritto da nessuna parte se il palazzetto era aperto o meno. Praticamente l'unico modo per scoprirlo era chiedere ai dipendenti, via messaggio... fate voi.

    CITAZIONE (Franca Gallo @ 4/3/2023, 23:12) 
    Davvero clamoroso, ricordando anche che in questa pista sono cresciuto pattinatori di buon livello.

    La Fusar-Poli lavorava qui con Charlene e Marco, anni fa. Poi si sono trasferiti ad Assago.
    Io credevo principalmente per una questione di ghiaccio: all'Agorà era troppo duro, condizione ottimale per l'hockey e non per l'artistico. Ma chissà, forse non erano nemmeno contenti della gestione.
     
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    A memoria ricordo parecchi atleti di artistico, anche a Folini, campione junior. All’epoca seguivo di più il pattinaggio mostrano. Detto questo presumo le condizione di ghiaccio fossero buone, considerando il vivaio di talento che a livello nazionale hanno tirato su, no?
     
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    CITAZIONE (Franca Gallo @ 4/3/2023, 23:20) 
    presumo le condizione di ghiaccio fossero buone, considerando il vivaio di talento che a livello nazionale hanno tirato su, no?

    Come detto nel post sopra, il ghiaccio dell'Agorà era molto più adatto all'hockey.
    Ghiaccio opaco a vedersi, duro sotto al pattino che solleva schegge di ghiaccio in frenata e produce un rumore "grattato" durante la spinta... mentre noi dell'artistico (e anche chi guarda gare in tv) è abituato a vedere uno specchio bianco e lucido che riflette la luce; alla frenata si solleva una neve leggera e bagnata capace di scivolare sulla superficie, anche il rumore è diverso, un sibilo.
    Quest'ultimo tipo di ghiaccio è più morbido sotto ai pattini, quindi viene sentito come "più veloce", le trottole girano meglio ed è più facile controllare tutti i movimenti della lama (cosa di cui agli hockeyisti non importa niente); questo ghiaccio si rovina anche molto prima, è più facile vedere solchi profondi e buchi.
    Le condizioni dell'Agorà non erano al top, ma ampiamente accettabili. Meglio sicuramente di Piazzatorre (dove si allenano d'estate anche Charlene e Marco) e che con la sua struttura aperta sui lati ha un ghiaccio che a tratti si scioglie e presenta buchi o montagnette causate dalla condensa che piove dal soffitto nelle giornate più calde.

    Tuttavia non ho mai sentito di pista con pozzanghere o tratti di pista ondulati all'Agorà (come accadeva al palaghiaccio di Zanica, dove le serpentine funzionavano male). Soltanto d'estate, la condensa gocciolava dal soffitto.
    Zanica ha chiuso per sempre, benché fosse il posto con un centinaio di atleti dove un tempo si allenava anche la Della Monica. Ma Zanica era un buco di cemento gelido, umido e orrido, in rovina. L'Agorà no, era vecchiotto, ma se la cavava ancora bene.
     
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