-
.
Credo che sia una decorazione a sbuffo che da lontano sembra la faccia di Betty Boop.
Bel programma, anche difficile. Sicuramente un salto di qualità. Lei per ora è molto più in parte, Guarise all'inizio mi pare abbia qualche trattenimento nell'interpretazione, che in questo caso è più facile per le donne. E' ancora poco "guascone" rispetto a come forse farebbero Scali e Lanotte, ma di sicuro crescerà nella stagione.
Spero che stavolta almeno agli Europei non vengano demotivati da sottovalutazioni, come è accaduto lo scorso anno.. -
.
Guarise?
Volevi dire Fabbri? O.o. -
.
Free Dance . -
.
Il costume di lei mi ricorda quello di Barbara Fusar Poli!!! Non mi ricordo in che programma, ma le tinte sono quelle.
Magnifica la musica nella prima parte <3 La seconda mi sembra una performance di Vanessa Mae "Art of War"... è sempre giulieta e romeo?
Stupendo il primo rotational lift! E altrettanto il secondo, very well!. -
ste85.
User deleted
I costumi mi hanno ricordato quelli di Fusar Poli/Margaglio alle olimpiadi di Torino 2006 (free dance sulle note del Principe d'Egitto).
I sollevamenti tutti molto belli, anche se hanno preso un punto di detrazione per un extended lift (l'altra coppia della Fusar Poli, Kolbe/Caruso, addirittura due punti per lo stesso motivo).
Tutto il programma, con passaggi molto intricati, è in perfetto Fusar Poli style, la sua mano è evidente.. -
.
Bel programma, veloce, fluodo, con passaggi complessi, lift favolosi... li vedo molto migliorati e maturati quest'anno . -
.
Sì, Fabbri XD
Bello 'sto lungo. Molto Fusar Poli, il che è un bene.
Spero però che i costumi vengano semplificati, ammazzano completamente la bellezza dei movimenti. Che non imparino dalla loro maestra a vestirsi, insomma XD. -
.
Nuova intervista fatta da Art on ice
Intensi, tenaci, caparbi, con una grandissima forza di volontà: questo e molto altro contraddistingue la coppia di danza sul ghiaccio formata da Charlène Guignard e Marco Fabbri e allenata da Barbara Fusar Poli, una coppia che, quest’anno, ha portato sul ghiaccio, con leggerezza e drammaticità espressiva, la leggendaria storia degli sfortunati innamorati di Verona, un “Romeo e Giulietta” che trasmette brividi e che ti trascina indietro nel tempo, un programma originale con il quale Charlène e Marco vogliono conquistare un sogno al quale non hanno mai rinunciato, nemmeno nei momenti difficili, nemmeno quando sembrava irraggiungibile, quello di scendere sul ghiaccio sotto la bandiera con i cinque cerchi olimpici.
Marco, Charlène, grazie per la vostra disponibilità a parlare con ArtOnIce dei vostri impegni e dei vostri obiettivi. Charlène, ad agosto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli Interni, ti ha concesso la cittadinanza italiana che ti consentirà di poter lottare per partecipare alle Olimpiadi di Sochi, una notizia insperata, ma forse proprio per questo ancora più bella… Le vostre reazioni…
Dire che la concessione della cittadinanza italiana a Charlène sia stata inaspettata sarebbe un eufemismo. Nessuno di noi due era minimamente preparato a ricevere una tale notizia, anche perchè non avevamo la benché minima idea di quali potessero essere le tempistiche burocratiche affinché la richiesta di cittadinanza fosse esaminata dalla Presidenza della Repubblica, venisse eventualmente inoltrata al Ministero degli Interni e, se anche qui ci fosse stato il via libera, fosse discussa nel Consiglio dei Ministri. Ovviamente, quando abbiamo saputo del conferimento a Charlène della cittadinanza italiana, la nostra reazione è stata di indescrivibile felicità e riconoscenza verso tutte le persone che hanno contribuito affinché questo potesse essere possibile; senza queste persone, la nostra stagione avrebbe un colore completamente diverso e non avremmo l’occasione di lottare per raggiungere il sogno di ogni sportivo, partecipare ad un’Olimpiade!
Un bilancio della stagione appena trascorsa nella quale avete affrontato la tappa cinese di Gran Prix, gare internazionali, ma soprattutto Europei e Mondiali…
La stagione passata, valutata nella sua totalità, è stata sicuramente positiva per diverse ragioni. Innanzitutto, come già accennato nella domanda, per la prima volta abbiamo preso parte ad una prova di Grand Prix, il che significa iniziare ad entrare in una sorta di gruppo elitario di pattinatori; tra l’altro, l’impatto in Cina è stato molto buono dal momento che siamo riusciti a concludere una gara senza errori né grande stress. Anche per quanto riguarda le gare internazionali Senior B ci possiamo ritenere soddisfatti. Parlando invece degli appuntamenti più importanti della stagione, ovvero Europei e Mondiali, non possiamo affermare, per un motivo o per l’altro, di ritenerci soddisfatti al 100% : agli Europei, infatti, complici un errore nella Short Dance ed un errore nella Free Dance, abbiamo purtroppo perso molti punti che ci hanno impedito di ottenere un risultato davvero significativo, mentre ai Mondiali, invece, è successo un po’ l’opposto, nel senso che, malgrado abbiamo pattinato molto bene, non siamo riusciti ad ottenere dei punteggi altissimi. Dobbiamo ammettere, però, che quest’anno il livello medio del Mondiale è stato molto alto e che quasi tutte le coppie hanno pattinato davvero bene. Dopo questo riassunto della stagione competitiva, vorremmo però anche aggiungere che il 2012/2013 è stato un anno di crescita per noi sia dal punto di vista psicologico che in termini di qualità di pattinaggio. Quest’ultimo aspetto in particolare riteniamo sia fondamentale, in quanto vedere e sentire i progressi è normale quando sei ragazzino, ma man mano che passano gli anni ti avvicini sempre di più al tuo limite e diventa sempre più complicato fare salti di qualità; il fatto che, anno dopo anno, noi continuiamo a percepire decisi miglioramenti non può far altro che convincerci del fatto che il nostro limite è ancora lontano.
Per la short dance di quest’anno l’ISU ha previsto quickstep da solo o abbinato a foxtrot, charleston o swing. Vi vedremo pattinare sulle musiche di “Cabaret”. Come state affrontando questi ritmi e quanto vi sentite a vostro agio nella preparazione di questo segmento di gara?
Abbiamo scelto delle musiche tratte da Cabaret in quanto molto frizzanti e vivaci. La nostra paura, infatti, in fase di scelta musicale per la Short di quest’anno, era di creare un programma “banale” se avessimo optato per delle musiche di quickstep da sala, e così abbiamo preso una strada molto diversa. Tra l’altro, ci aspettavamo che molte coppie, in questa stagione, avrebbero appunto scelto dei quickstep “ballroom”, e cosi’ è stato, infatti, da quel che abbiamo potuto vedere fino a questo momento. Ad ogni modo, il nostro programma è molto dinamico e giocoso, e ci divertiamo molto nell’eseguirlo; riteniamo di aver scelto dei brani che non stancheranno durante il corso della stagione. È importante coinvolgere giurie e pubblico con musiche e programmi.
Charlène Guignard / Marco Fabbri
Dopo una stagione sulle note di Vivaldi, molto classica, tornerete a raccontare una storia d’amore bellissima e disperata, interpretando nella free dance “Romeo e Giulietta” dal film di Zeffirelli con le musiche di Nino Rota e una parte tratta da Prokofiev. Com’è nata questa idea?
È stato un lungo parto!!! Alla fine della scorsa stagione, Barbara ci ha proposto diverse musiche mentre noi gliene abbiamo suggerite altre. Il problema era costituito dal fatto che noi le proponevamo delle musiche provenienti da Venere, mentre lei delle musiche proveniente da Plutone... insomma, eravamo su strade decisamente diverse e non è stato nè facile nè breve trovare una musica che mettesse d’accordo tutti quanti, che piacesse a noi atleti e a lei allenatrice e che sentissimo dentro di noi, che ci toccasse l’anima. Tra l’altro, prima di incominciare a montare la Free Dance sulle note di Romeo e Giulietta, avevamo cominciato a costruire un programma su altre musiche, che però abbiamo abbandonato nel giro di un paio di giorni in quanto abbiamo visto immediatamente che non facevano al caso nostro per questa stagione. “Romeo e Giulietta” è un programma molto diverso rispetto alle “Quattro Stagioni” dell’anno scorso, è molto più delicato, morbido e intenso allo stesso tempo. Crediamo di essere riusciti a creare un programma che cattura l’attenzione e ovviamente ci auguriamo che il riscontro sarà quello.
Continuando a parlare della vostra danza libera, che Romeo e Giulietta saranno Marco e Charlène? Vi manterrete fedeli al film? Da dove trarrete ispirazione per l’interpretazione?
Diciamo che più che al film, a livello coreografico ci siamo ispirati al teatro. In questo senso dobbiamo ringraziare, oltre alla solita Barbara “tutto-fare”, il nostro coreografo Corrado il quale, da ex-ballerino classico di alto livello, vanta una notevole esperienza in ambito teatrale e ha rappresentato diverse volte proprio “Romeo e Giulietta”. Anche per quanto riguarda i costumi per questa Free Dance, Corrado (Giordani, n.d.r.) ci ha dato alcuni consigli, che sono stati prontamente integrati alle idee principali di Barbara. Possiamo dire che il nostro programma libero resta nei confini del classico, non abbiamo voluto dare interpretazioni della musica in chiave contemporanea.
State lavorando con Corrado Giordani come coreografo. Come vi trovate? Barbara ci ha anticipato che nei vostri programmi vedremo entrate, sollevamenti, twizzle, trottole più complessi e particolari…
È il secondo anno che lavoriamo insieme a Corrado e ci siamo trovati bene fin dall’inizio. In realtà, Corrado aveva già lavorato con Marco quando faceva ancora artistico e, quindi, non si puo’ dire che fosse un totale sconosciuto! Comunque sia, troviamo che sia un coreografo molto in gamba, con tante idee, e lo apprezziamo anche come persona fuori dalla pista. Parlando invece degli elementi, senza dubbio abbiamo lavorato molto durante l’estate per cercare di trovare delle idee originali e d’effetto. Fin dall’inizio della nostra partnership, abbiamo sempre provato a cambiare tutti gli elementi nei nostri programmi in modo tale da crescere anno dopo anno senza accontentarci mai.
Parliamo di Grand Prix. Quest’anno Skate Canada per Marco e Charlène: una delle tappe più difficili con Virtue/Moir, Weaver/Poje che gareggiano in casa. Come affronterete questo inizio della stagione?
Quest’anno, ad onor del vero, il livello di ogni tappa di Grand Prix è molto elevato; questo si deve al fatto che nelle ultime stagioni la danza ha visto un miglioramento a livello mondiale davvero notevole. Certo, sicuramente Skate Canada non sarà la tappa più facile, ma per noi è già una grande soddisfazione avere la possibilità di prendere parte ad una prova di Coppa del Mondo. Dal momento, inoltre, che è solo il secondo anno in cui abbiamo un Grand Prix da disputare, siamo molto contenti di poter gareggiare contro coppie fantastiche quali, appunto, Virtue/ Moir o Weaver/Poje, perchè solo confrontandosi con coppie di quel calibro si può crescere, maturare, ci si può rendere conto dei propri punti deboli e dei propri pregi da mettere maggiormente in risalto. Proprio per questo motivo, quindi, siamo entrambi molto tranquilli e sereni, e questa gara sarà per noi un’ ulteriore prova che ci permetterà di crescere come coppia.
Posso chiedervi quali sono i vostri obiettivi per la stagione che sta per iniziare? In pochi anni avete fatto progressi incredibili… Dove possono arrivare Marco e Charlène? A Sochi? Adesso possiamo pronunciare questo nome con una tranquillità diversa, dato che questo traguardo dipende ora soltanto dai vostri risultati…
Possiamo dire che la lista degli obiettivi di quest’anno sia abbastanza lunga e ovviamente, in questa lista, la qualificazione alle Olimpiadi di Sochi occupa una posizione molto alta. Le Olimpiadi sono il sogno di ogni sportivo, anche perchè il prenderne parte significa, in qualunque sport, essere arrivati veramente al top! Tuttavia, prendere parte alle Olimpiadi non è l’unico obiettivo della nostra stagione: infatti, per noi sarà fondamentale riuscire a dimostrare di essere ulteriormente cresciuti e di aver raggiunto un livello ancor più elevato dal momento che, col prossimo anno, inizierà un nuovo quadriennio olimpico che sarà fondamentale per la nostra carriera. Un altro obiettivo che riteniamo essere molto importante quest’anno riguarda gli Europei; a Zagabria 2013, infatti, non siamo riusciti purtroppo a sfruttare la possibilità di ottenere un ottimo risultato che abbiamo visto essere alla nostra portata e, quindi, quest’anno, vorremmo riscattare quella prestazione per cercare di cogliere ciò che non siamo riusciti a raggiungere in quell’occasione.
Allenamenti a Milano, all’Agorà, ma anche negli Stati Uniti con Igor Shpilband, a Novi, dove quest’anno avete trovato anche una grande coppia come Péchalat/Bourzat. Quanto è importante per un atleta poter condividere gli allenamenti e la preparazione con grandi campioni che saranno gli avversari in gara? Quale clima si crea in pista?
Non sappiamo se per tutti quanti sia così, ma per noi avere la possibilità di allenarci con grandi coppie è veramente molto importante: ad ogni allenamento senti la voglia di dare sempre di più per poter raggiungere il livello di coloro che sono già ai vertici mondiali, oppure di far meglio di altri danzatori che occupano tendenzialmente le tue stesse posizioni alle gare. Ovviamente, il gruppo di Igor, da questo punto di vista, è uno tra i più stimolanti al mondo in questo momento, in quanto vi sono davvero molte coppie di altissimo livello. Anche l’ambiente che si crea in pista a Novi è molto piacevole, nel senso che la rivalità tra le coppie è una “rivalità sana”, in cui ci si sostiene a vicenda durante l’esecuzione dei programmi e in cui si trovano anche i cinque minuti per ridere e scherzare. Anche a Milano, pian piano, si sta creando un vero e proprio centro di riferimento per la danza internazionale, grazie anche all’aggiunta degli ultimi arrivati Pernelle Carron e Lloyd Jones, due bravissimi pattinatori coi quali abbiamo anche instaurato un ottimo rapporto.
Chi sono Marco e Charlène fuori dal ghiaccio? Credo che i vostri tifosi siano curiosi di sapere qualcosa della vostra vita al di là del pattinaggio...
Siamo due ragazzi molto semplici e umili, che prendono ogni impegno nella vita con molta serietà. Charlène si è laureata a luglio in Chimica, mentre a Marco mancano pochi esami per laurearsi in Lingue e Letterature Straniere. Ad entrambi piace molto viaggiare per visitare nuovi luoghi ed uscire con gli amici anche se, per forza di cose, il tempo per divertirsi e fare i turisti è molto scarso. Marco è un’amante del basket, specie NBA, e della buona cucina in generale, mentre Charlène ha un debole per i bambini piccoli, per gli animali, per la pizza (da vera italiana acquisita) ed il sushi.. -
.
Skate Canada 2013
8th after SD
Video. -
.
ELEMENTO ILLEGALE DOVE?????? DOVE? Mi spiegate???
Virtue e Moir hanno sollevamenti anche più pericolosi in sui lei sembra andargli sopra le spalle, e così Davis White e compagnia.
No, davvero, alla scorsa gara il lift era regolare e adesso non più???
Stanno tentando di boicottarli.SPOILER (clicca per visualizzare)Impagabile sentire Marco alla fine
"ci hanno dato due punti di deduzione, minchia!" XD. -
sofiapassion.
User deleted
Skate Canada 2013 SD
. -
.
Skate Canada 2013
7th overall
Edited by Andrea Rika - 27/3/2023, 16:51. -
.
Europei 2014 SD
Mi sono piaciuti molto ieri! E ottima posizione
Edited by Andrea Rika - 27/3/2023, 16:52. -
.
8° agli Europei 2014
FD
Edited by Andrea Rika - 27/3/2023, 16:52. -
Sylvice.
User deleted
2014 European Championships
.