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.Aver portato tutto questo all'attenzione dei media, le farà bene o male?
Speriamo si senta incoraggiata...
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Dal gala del GP Moscow 2020
Video. -
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Più coinvolgente in gala che non in gara... . -
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Dal galà del Gp Moscow 2020
Le foto VM sono di Vladimir Melikyan e quelle senza crediti sono di G.H.Photo
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Speriamo che si ritorni presto ad una ritmica così, che favorisca TUTTE le componenti che la rendono ritmica (e non solo circo con lanci e figure sporchissime). Bellissima Sasha
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Sasha parla della lotta contro i disordini alimentari. Fonte: il suo profilo IG 
"Quasi ogni giorno, ricevo messaggi in Direct da persone che soffrono di RPP. Per lo più sono ragazze che scrivono e dicono che non hanno nessun altro a cui rivolgersi eccetto me. E questo mi fa paura! È spaventoso capire QUANTE persone l'hanno affrontato.
Qualcuno pensa che questa sia solo finzione e autoipnosi. È tutto nella testa e tu stesso puoi aggiustarlo. Sì, è tutto nella testa, MA queste persone hanno bisogno di aiuto e, soprattutto, di un aiuto professionale. E come aiutarli se tacciono?! E scrivono solo a me direttamente.
Sono sopravvissuta all'inferno. Sono una persona molto emotiva e sensibile. Pertanto, tutte le mie esperienze si sono "riversate" in qualcosa, e quando sei un'atleta, queste esperienze diventano ancora più forti.
Adesso voglio fare appello a chi mi scrive direttamente! Non sei solo con questo problema e questa malattia. Un numero enorme di persone non riesce ad accettare se stesso e, di conseguenza, ha problemi con il comportamento alimentare. Ci sono molte varietà, il risultato è lo stesso ...
Per aiutare te stesso, devi solo parlarne con una persona cara. Dillo a tua madre, papà, migliore amico, chiunque, ma soprattutto, DILLO! L'ho tenuto per me per due anni e non è finita bene. Ho sofferto, sofferto, pianto di notte e la mattina sono andata ad allenarmi.
Sì, è un problema. Sì, non viene fuori dal nulla, ogni caso ha una sua storia speciale.
Ma la cosa principale ora che voglio trasmettere è che non c'è bisogno di tacere. NON È UNA VERGOGNA! Parla con i tuoi cari dì cosa c'è che non va in te! Anche se ti sembra che non abbia senso e che nessuno capirà. Questo non è vero! C'è sempre qualcuno che capirà e sarà in grado di aiutarti.
Leggo i messaggi in Direct e provo a rispondere, ma fisicamente non ho tempo per rispondere a tutti, quindi ho deciso di scrivere questo post. So quanti di voi ci sono, vi vedo ...
Questo è il mio grido dal cuore. Finora non ho potuto aiutarvi in alcun modo, tranne dire di nuovo: NON STATE zitti! Quello che vi sta succedendo è ANOMALO! Allora ditelo! A chiunque! Vi scongiuro."CITAZIONE"Almost every day, I receive messages in Direct from people who suffer from RPP. Mostly girls write and say that they have no one else to turn to except me. And that makes me scared! It is scary to understand HOW MANY people have faced this.
Someone thinks that this is just fiction and self-hypnosis. That it's all in the head, and you yourself can fix it. Yes, it's all in the head, BUT such people need help, and above all, professional help. And how to help them if they are silent ?! And they only write to me directly.
I survived hell. I am a very emotional and sensitive person. Therefore, all my experiences "poured out" into something, and when you are an athlete, then these experiences become even more.
Now I want to appeal to those who write to me directly! You are not alone with this problem and disease. A huge number of people cannot accept themselves and, as a result, have problems with eating behavior. There are many varieties, the result is the same ...
To help yourself, you just need to share with a loved one. Just tell your mom, dad, best friend, whoever, but most importantly, SAY! I kept it to myself for two years and it didn't end well. I suffered, suffered, sobbed at night, and in the morning I went to training.
Yes, that's a problem. Yes, it does not come out of nowhere, each case has its own special story.
But the main thing now that I want to convey is that there is no need to be silent. IT'S NOT SHAME! Talk to your loved ones, say what is wrong with you! Even if it seems to you that this is nonsense and that no one will understand. This is not true! There is always someone who will understand and be able to help you.
I read Direct and try to answer, but physically I don't have time to answer everyone, so I decided to write this post. I know how many of you there are, I see ...
This is my cry from the heart. So far now I can not help you all in any way, except to say again: DO NOT BE silent! What is happening to you is ABNORMAL! So tell me! Anyone! Beg.". -
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Sasha si ritira definitivamente.
"La quattro volte campionessa del mondo di ginnastica ritmica Soldatova conclude la sua carriera" - Nel 2019, l'atleta aveva preso una pausa.
MOSCA, 24 dicembre. / Corr. TASS Andrey Kartashov /.
La quattro volte campionessa del mondo di ginnastica ritmica, la russa Alexandra Soldatova ha completato la sua carriera sportiva. Soldatova ne ha parlato a TASS.
Soldatova è quattro volte campionessa del mondo, tre volte campionessa europea. L'8 settembre 2019, l'atleta ha perso conoscenza durante la fase finale della Challenge Cup in Portogallo. Successivamente, è stata espulsa dalla composizione per il Mondiali, che si sono tenuti a Baku dal 16 al 22 settembre. In seguito ha fatto una pausa nella sua carriera.
"Oggi è il 24 dicembre e oggi annuncio ufficialmente la fine della mia carriera sportiva. È stato un viaggio meraviglioso di 16 anni", ha detto la 22enne Soldatova. "C'erano molte cose su questo percorso, ma ora ricordo solo cose belle, perché altro semplicemente non può essere. Non ho nulla da rimpiangere e nulla di cui essere triste. Ho ottenuto ciò che non potevo nemmeno sognare da bambina ".
Da bambina, sono venuta con mia madre e mio fratello per iscriverlo a ginnastica, ma si è scoperto che era una sezione per ragazze. Chi sapeva allora che questo evento avrebbe predeterminato tutta la mia vita?", ha continuato l'atleta. "Mi viene spesso posta una domanda, quando ho di avere talento, ancora non lo capisco. Sono sicura che il mio amore, insieme al duro lavoro e alle persone giuste intorno a me, mi hanno aiutato a realizzare tutto ".
Tutti i piani sono legati alla ginnastica
Soldatova ha ammesso che la ginnastica ritmica rimarrà nella sua vita, qualunque cosa accada: "Non lascio la ginnastica. Ho sempre detto che ci ero, ci sono e ci sarò. La ginnastica ritmica è la mia vita, il mio amore, la mia passione. non andrà mai da nessuna parte".
Ho solo 22 anni, ho tutta la vita davanti a me, e ho molti progetti, obiettivi e desideri. Per molti aspetti sono collegati alla ginnastica. Spero davvero di poter realizzare tutto ulteriormente. Per fare questo, devo essere completamente sana ed è alla salute che ora dedico la maggior parte della mia vita ed è a suo favore che faccio la mia scelta ".
La quattro volte campionessa del mondo ha espresso la sua gratitudine agli allenatori che l'hanno aiutata nello sviluppo della sua carriera: "Grazie a tutti coloro che sono stati con me in questo percorso e lo hanno passato con me. Un ringraziamento speciale va a Irina Aleksandrovna Viner-Usmanova, alla mia personal trainer Anna Vyacheslavovna Dyachenko e ai miei primi allenatori Olga Nikolaevna Nazarova e Irina Viktorovna Kievets. Senza di voi, non sarei diventata quello che sono adesso ".
"Grazie ai miei fan in tutto il mondo. Siete sempre stati il mio sostegno e la mia motivazione. Mi sono esibito per voi! Vi chiedo di non essere triste, ma di essere felici per me e mi auguro buona fortuna nella mia nuova fase della vita!" - ha concluso Soldatova.
Fonte
Irina Viner-Usmanova ha commentato la decisione della ginnasta: “Sasha Soldatova ha concluso la sua carriera. Ora sarà una teorica e una praticante, non appena finirà tutti i suoi affari lavorerà con me in sala. Parteciperà anche a spettacoli dimostrativi, semplicemente non vuole lottare per i Giochi Olimpici ora, ma semplicemente non vuole essere in palestra, sapendo che non vuole recuperare. Vorrei che restasse, le dico: "Siediti, prova". Tuttavia, questo è lo stipendio e la nazionale, ma ha detto: "No. Sono una persona del genere - se posso, spero, lo farò. Altrimenti, dico di no". È molto basata sui principi, ben fatta. La porta è sempre aperta per lei. Oggi abbiamo uno spettacolo, uscirà e annunceremo il ritiro a tutti ".CITAZIONEMOSCOW, December 24th. / Corr. TASS Andrey Kartashov /.
Four-time world champion in rhythmic gymnastics, Russian Alexandra Soldatova completed her sports career. Soldatova told TASS about it.
Soldatova is four times world champion, three times European champion. On 8 September 2019, the athlete lost consciousness during the final round of the Challenge Cup in Portugal. Subsequently, she was expelled from the composition for the World Cup, which was held in Baku from 16 to 22 September. She later took her a break in her career.
"Today is December 24th and today I officially announce the end of my sports career. It has been a wonderful journey of 16 years," said 22-year-old Soldatova. "There were a lot of things on this path, but now I only remember good things, because nothing else just can't be. I have nothing to regret and nothing to be sad about. I got what I couldn't even dream of as a child." .
As a child, I came with my mom and brother to enroll him in gymnastics, but it turned out it was a girls' section. Who knew then that this event would predetermine my whole life? ", continued the athlete." I am often asked a question, when I have talent, I still don't understand it. I am sure that my love, together with hard work and the right people around me, have helped me to achieve everything ".
All floors are related to gymnastics
Soldatova admitted that rhythmic gymnastics will remain in her life, no matter what happens: "I don't quit gymnastics. I always said I was there, I am there and I will be there. Rhythmic gymnastics is my life, my love, my passion. will never go anywhere ".
I am only 22 years old, I have my whole life ahead of me, and I have many plans, goals and wishes. In many respects they are connected with gymnastics. I really hope I can do it all further. To do this, I have to be completely healthy and it is to health that I now dedicate most of my life and it is in favor of her that I make my choice. "</ I>
The four-time world champion expressed her gratitude to the coaches who helped her in the development of her career: <i> "Thanks to everyone who has been with me on this path and passed it with me. Special thanks goes to Irina Aleksandrovna Viner-Usmanova, to my personal trainer Anna Vyacheslavovna Dyachenko and to my first coaches Olga Nikolaevna Nazarova and Irina Viktorovna Kievets. Without you, I would not have become what I am now. "
"Thank you to my fans around the world. You have always been my support and motivation. I performed for you! I ask you not to be sad, but to be happy for me and wish you good luck in my new phase of life! " - concluded Soldatova.
Irina Viner-Usmanova commented on the gymnast's decision: <i> “Sasha Soldatova has ended her career. Now she will be a theorist and a practitioner, as soon as she finishes all her business she will work with me in the room. He will also participate in demonstration shows, he just doesn't want to fight for the Olympic Games now, he just doesn't want to be in the gym, knowing he doesn't want to recover. I would like her to stay, I tell her: "Sit down, try". However, this is the salary and the national team, but he said: "No. I'm such a person - if I can, I hope, I will. Otherwise, I say no." It's very principled, well done. The door is always open for her. Today we have a show, it will come out and we will announce the retirement to everyone "
Edited by Elettra_dancer - 25/12/2020, 18:42. -
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wow 
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Sasha si toglie qualche sassolino dalla scarpa....
Alexandra Soldatova: "una mia avversaria voleva somministrarmi doping"
26.01.2021
by Vasily Konov, R-Sport
Fonte
La quattro volte campionessa del mondo e tre volte campionessa europea Alexandra Soldatova in un'intervista a Vasily Konov sul canale YouTube di KonOff parla dei motivi che l'hanno spinta a lasciare lo sport, la lotta alla bulimia, l'amore e l'inizio del pattinaggio di figura, e per la prima volta parla della situazione che l'ha portata un anno fa all'Istituto Sklifosovsky.
- In primavera, abbiamo parlato con te e non vedevi l'ora di prepararti per i Giochi Olimpici di Tokyo. Ma ora è inverno e la situazione è cambiata radicalmente. Perché?
- Beh, molto brevemente, per la salute. Cioè, a un certo punto ho dovuto scegliere: o la carriera e continuo ad allenarmi o scelgo la salute. Ho avuto una storia difficile in estate, non voglio approfondire ora, ma letteralmente il 1 giugno, il mio compleanno, ero ansiosa di tornare, ci ho pensato tutto il tempo - forse, sì, forse no, mi sono allenata, ero in ottima forma. E il 2 giugno era tutto finito. Ciò non è dovuto a pensieri, ma a circostanze.
- Cioè, ti sei svegliata e hai capito che ...
- Sì. Il mio corpo mi ha detto di no. Non nello specifico. E' stato proprio come un segno: ho pensato e ripensato, mi sveglio il giorno dopo - ho avuto un problema ai piedi, e se mi guardi ora, non riesco ancora a stare in punta di piedi a lungo. Nei fatti sto bene, sia psicologicamente che fisicamente, l'umore è ottimo, ma non ho ancora recuperato del tutto i miei piedi e, ad esempio, non potrei fare ginnastica in questo momento.
- In quel momento ti allenavi sei volte a settimana. Non vai adesso?
- Per quanto riguarda la palestra no, ma mi alleno tutti i giorni. Non posso fare a meno dell'allenamento. Il mio corpo è così abituato, mi piace così tanto. Quando mi stavo proprio ritirando, ho pensato: "Mi chiedo come andrà adesso?" Perché conosco molte ginnaste che terminano la carriera e semplicemente bypassano la palestra, il carico. Cioè, ne avevano avuto abbastanza per tutta la vita. E penso: “Come andrà? Mi piacerebbe o no? "
Perché non voglio davvero sforzarmi con carichi, lo voglio fare, ovviamente, solo per piacere. E mi piace! Sono incredibilmente felice di questo, sono pronta ad alzarmi anche alle cinque del mattino per avere il tempo di allenarmi prima che inizi la giornata. Se non posso venire in palestra, mi alleno a casa, ma mi alleno tutti i giorni perché ci sono abituata, il mio corpo ci è abituato e mi sento molto meglio quando mi alleno.
- Com'è la vita dopo lo sport?
- Bellissima. Gli occhi bruciano, il cuore batte. La vita è così multiforme. Per 15-16 anni mi sono dedicata completamente allo sport, alla ginnastica, perché se non ti immergi completamente in questa, non otterrai risultati elevati. Ne avevo di tali per cui continuavo a pensare alla ginnastica, mi addormentavo e svegliavo con questo pensiero, sognavo la ginnastica. Cioè, ci ho vissuto completamente sempre e ovunque, era al primo posto nella mia vita, non può essere altrimenti.
- La tua amica, Elena Radionova, al contrario.
- Sì, ho guardato e ho pensato: "Wow!". Ed eccomi qui proprio una persona del genere, ma da qualche parte mi dà fastidio, in effetti. Lo chiamo "perfezionismo malsano", nel senso che ci sono stati momenti in cui quando mi allenavo, anche se era finito l'allenamento ed io avevo già fatto abbastanza lavoro e gli allenatori se ne erano andati, potevo tornare sul tappeto e iniziare a lavorare su qualcosa, perché non avevo completa fiducia e volevo ancora migliorare, caricando così pesantemente il mio corpo. Per questo motivo ho avuto degli infortuni, invece che ragionevolmente, facendo il carico normale; quando l'allenatore ti lascia andare, l'allenatore ha sempre ragione, mi sono fatta male, quello che volevo era provare sempre di più.
- E ora, dopo aver attraversato questi errori e questo percorso, guardando dall'esterno, non vuoi passare dalla parte dell'allenatore?
- Se un anno o due fa avrei detto decisamente no, ora è 50/50, nel senso che capisco quanta esperienza ho, posso raccontare e condividere tante cose interessanti con i bambini, e lo voglio fare. Se prima ero calma, probabilmente perché mi allenavo tutto il tempo, ora tengo corsi di perfezionamento, una sorta di allenamento, formazione online.
- Irina Alexandrovna non ha offerto alcun aiuto in termini di sviluppo della professione di coaching?
- Come persona onesta e aperta, lo dirò così com'è: le piacerebbe molto che aiutassi a Novogorsk, ma finora, probabilmente, psicologicamente non sono pronta a tornare a Novogorsk. Sì, voglio allenarmi, ma non sono ancora pronta per questo. Forse un giorno arriverò a questo, ma non ora.
- È perché le ragazze con cui ti allenavi si stanno preparando per Tokyo e proverai disagio?
- No. Piuttosto, i miei pensieri e alcuni momenti che erano nel passato. Cioè, da un lato, quando sono arrivata in palestra, per me era felicità diretta, salvezza. Beh, non la salvezza, ma venivo e dimenticavo tutto ciò che era fuori dalla porta. Ero completamente immersa nel processo. Esci sul tappeto, fallo e ti ci dissolvi dentro. Ma se vengo ora, lo farò ... Tutte queste esibizioni, allenamenti sono troppo freschi nella mia memoria - ho amato tutto così tanto! Mi sembra che sarò super annoiata, sconvolta e triste.
"Mi sono innamorata perdutamente"
- Quando abbiamo comunicato in primavera, eravamo quasi arrivati all'origine di sentimenti elevati. Come è andata la storia? Se possibile.
- Sì, ho incontrato un giovane e me ne sono innamorata perdutamente. Quando ero più giovane, ho sempre pensato: com'è amare dritto in modo super forte? Non l'ho mai capito del tutto, ma qui l'ho sentito. E sai, questo è lo stato in cui sei innamorato - tanta forza in una volta, così tanto desiderio, vuoi diventare sempre migliore. La cosa migliore, la cosa più bella che può accadere a una persona è quando si innamora e quando è reciproco.
Di conseguenza, le nostre strade si sono divise, su una buona nota, ma devi solo prendere una decisione, tua persona o non tua. Quindi ora posso solo ricordare com'era.
- Ora inizieranno di nuovo a chiedersi chi sia.
- Lasciali indovinare, lasciali pensare (ride).
- Permettetemi di ricordarvi che io e Sasha abbiamo già dissipato le voci su una relazione con Kirill Kaprizov. Con Cyril c'erano solo rapporti amichevoli .
- Assolutamente! Conosco un tale giocatore di hockey, lo sostengo, spero che stia andando bene e penso che sia reciproco.
- L'anno scorso circa hai iniziato con una situazione poco piacevole quando sei stata ricoverata in ospedale con dei tagli.
- Con un taglio.
- Sì. Cos'è successo dopo tutto?
- In effetti, ricordo tutto vagamente, perché poi sono rimasta scioccata da quello che mi è successo. Mi sono davvero fatta male in cucina, ma non ho prestato attenzione. Ho preparato le mie cose - stavo solo andando all'allenamento di Anna Vyacheslavovna, stavamo provando un concerto di gala prima del Gran Premio, - esco così di buon umore, guardo - ho bisogno di curare la ferita, sigillarla, perché non ho fatto proprio niente, e vado in palestra, all'allenamento, dov'è il tappeto, dov'è la lanugine, e all'improvviso c'è dello sporco, Dio non voglia.
Sono andata in farmacia, ho chiesto un cerotto, del perossido e così via. E abito di fronte all'ospedale Morozov, e la farmacia, rispettivamente, è nelle vicinanze, e mi dicono: "Puoi entrare, tutto verrà elaborato lì".
E quella è stata la mia decisione peggiore (ride). Perché, da un lato, pensavo: sono una brava ragazza, sono una persona responsabile, lo elaborerò, lo sigillerò in modo che non ci sia infezione. E sono così orgogliosa, felice, vado con una borsa sportiva (ride). Entro - tutto qui.
Nel senso letterale della parola, mi hanno quasi legato, mi stavano portando da qualche parte, e da quel momento ero in un tale stato di stupore: “Cosa?! In realtà ero andata in palestra. Dove sono adesso?". Beh, poi sono arrivata in quell'ospedale, sono stata lì per un giorno. Questo è per la vita, ovviamente (ride).
- Per quanto ho capito, non c'era tale attenzione da parte dei media neanche in tempi di vittorie.
- Può essere. Ma non è questo il punto. Non sapevo nulla, hanno portato via il mio telefono e si scopre che al mattino una persona di ottimo umore, di buon umore va ad allenarsi e solo un paio d'ore dopo è seduta su un letto senza telefono, pensando: “Cos'è successo?". Di conseguenza, non avevo un telefono, non sapevo niente. Poi, grazie a Dio, hanno capito chi ero e cosa ero, si sono scusati con me.
Arriva la mia allenatrice, con la faccia bianca, sotto shock, e guardo, avevo solo paura, penso: "Cosa è successo?". Succede. Avevo anche nuovi coltelli super affilati, cioè una serie di eventi che si sono sviluppati in questo modo. Ma non avevo il telefono, non sapevo niente. E lei mi ha mostrato silenziosamente alcune notizie, e io sono rimasta scioccata.
- Era al vertice federale di Yandex, ovvero era la notizia più popolare della giornata in tutto il Paese.
- Oh dei, quanto ero arrabbiata, solo un incubo! Capisco che per me va tutto bene, va tutto bene, e questo è attribuito qui, perché, sfortunatamente, non tutte le persone guarderanno questa intervista e diranno: "Oh, sì, questa è pura coincidenza". Guarderanno questa linea rossa e potrebbero pensare male, male su di me. Ero molto arrabbiata.
- Penso che non sia del tutto sbagliato o un cattivo pensiero, ma solo la situazione stessa. Inoltre, ci sono i genitori, c'è un fratello che vede questa notizia e in quel momento sei rimasta senza telefono.
- Sto dicendo "come puoi farlo, scrivere in quel modo, senza conoscere la verità?". Certo, potrebbe essere un esempio troppo duro e forte, ma è come seppellire una persona, e allo stesso tempo tutto va bene per lei. Orrore! Ho provato il massimo shock, smarrimento, rabbia e tristezza. Mi sono allontanata da tutto questo per molto tempo. Dio non voglia, ovviamente. Questi media a volte possono ferire in questo modo.Bulimia e svenimento
- Un altro argomento piuttosto difficile, di cui ora parli apertamente, è la bulimia.
- Sì, mi è stato diagnosticato molto tempo fa, ma c'è tutto ... Questo argomento, il disturbo alimentare, è molto profondo. Nemmeno un giorno mi basta per raccontare tutto. Per scoprirlo, bisogna affrontarlo davvero, bisogna andare più a fondo. Mi ci sono voluti anni per capire ogni mia emozione. Condividi la fame emotiva, la fame fisica.
Poi lavori con psicologi e così via, ma ho solo una risposta per me stessa - questa è la mia opinione, non insegno a nessuno - se tutto va bene nella vita, se sei calmo, allora questo problema molto probabilmente non esisterà. Perché l'avevo, perché ero molto preoccupata per le sciocchezze, purtroppo.
- Sei arrivata a svenire?
- Sì. Il mio inizio probabilmente finale è finito così (ride). E ho deciso che tutto, dobbiamo assumerlo pienamente. E quando i miei carichi pesanti si sono fermati, questo stress e nervi che mi ero creata da qualche parte, tutto è tornato alla normalità. Cioè, il mio recupero era difficile quando mi stavo allenando, ma quando ho finito l'allenamento, tutto è immediatamente tornato alla normalità. E ora, ad essere sincera, quando mangio, ricordo qualcosa, ricordo già vagamente alcuni momenti, mi sembrava che fosse tanto tempo fa e che non fossi io.
- Che consiglio daresti alle ragazze che affrontano problemi simili? A cosa devono prestare attenzione?
- Non hai idea di quanti ce ne siano. Molti!
- Nella ginnastica o in generale?
- Affatto. Non solo nella ginnastica. Quando mi stavo riprendendo, ho incontrato degli specialisti, ho visto quanti bambini, quante persone si stanno riprendendo lì. Inoltre, non tutti hanno abbastanza opportunità per andare in un centro apposito. Qualcuno semplicemente non può permetterselo, qualcuno non può dirlo a nessuno, ce la fa da solo, come è iniziato con me. Qualcuno alla fine parla, ma non lo capiscono.
- Cioè, l'importante è non trattenerti e rivolgerti a specialisti?
- Sì. Almeno inizia in piccolo. Il primo passo, il più difficile, è dirlo a qualcuno. È stato difficile anche per me. Ho capito che avevo dei problemi: non riuscivo a mangiare per tre giorni, perché non avevo la sensazione di fame, o, al contrario, cenavo e capivo che avevo mangiato solo aria. Non l'ho assaggiato. Cioè, tutto ciò che riguarda l'alimentazione era, si potrebbe dire, zero, e io stesso ho cercato di affrontarlo in qualche modo, di leggere qualcosa da qualche parte.
Sapevo di avere una grande forza di volontà, ma alla fine, dopo circa un anno e mezzo, ho raccolto i miei pensieri e li ho condivisi con Anna Vyacheslavovna, la mia allenatrice. E questo è stato davvero il primo passo verso la mia completa guarigione. Pertanto, la cosa più importante è non tacere, parlare, condividerlo con i tuoi cari. E perché tacciono, perché, in fondo, sembra loro che, dicono, sono debole, non riesco a far fronte a me stesso, e poiché sono debole, allora non mostrerò nessuna delle mie debolezze. Ma non è così, è assolutamente impossibile dirlo.
"La televisione è il mio sogno"
- Quali sono i tuoi piani dopo la tua carriera sportiva? Televisione, giornalismo, moda?
- Ci sono piani, ma non vorrei davvero discuterli ora, perché non voglio sprecare parole, cioè dire che farò questo o quello e di conseguenza tutto andrà in modo completamente diverso. Ora tutte le strade sono aperte per me, e devo solo fare una scelta, il che è interessante per me, perché all'inizio, quando ho appena finito, mi sono detta che stavo entrando in una seconda istruzione superiore da psicologo, psicoterapeuta, in modo che questo sia collegato, in modo che sviluppi l'argomento dell'RPP e in modo che lo faccia con maggiore competenza. Poi ho deciso di andare in un'altra steppa.
- Ho letto di televisione.
- Qui, a proposito di televisione, adesso mi attrae di più. Perché ora ho messo un po' da parte l'argomento dell'RPP - perché sono una persona troppo gentile, lo prendo a cuore, ed è difficile per me leggerlo tutto ogni volta. Ho deciso di non affrontarlo ancora da vicino. La televisione è meravigliosa, il mio sogno. Da qualche parte per commentare, da qualche parte per intervistare qualcuno, o viceversa, per rispondere a me stessa. E, naturalmente, ovunque voglio sviluppare anche la stessa arte del parlare.
- Ti piace Alina Zagitova come conduttrice di "L'era glaciale"?
- Ragazza intelligente, ragazza intelligente! Considera che è più giovane di me, e così per andare su Channel One, per sapere che milioni ti stanno guardando ... Non ho guardato tutti i numeri, ma alcuni estratti in cui parla, e so al 100% che lo era, non è semplicissimo, la prima volta è emozionante, soprattutto perché non ha un'esperienza così superba, ma qui il Primo Canale è subito, quindi è fantastica, ha fatto bene.
- Che cosa ti è piaciuto dell '"era glaciale" da quello che hai visto?
- Ho guardato molto poco.
- E la maggior parte non voleva provare, comunque?
- Lo voglio davvero, davvero! Posso vedere chiaramente che in un lontano futuro potrei prendere parte a questo spettacolo io stessa (sorride). E poi aprirò questa intervista e dirò: "Lo sapevo in anticipo!"
- Spero che forse Ilya Averbukh vedrà. Ilya, un candidato pronto per la partecipazione all '"era glaciale"! Inoltre, eri in mostra nel palazzo di Irina Alexandrovna?
- Sì, lo ero e, in linea di principio, dopo questo spettacolo finalmente mi sono comprata i pattini, pattino sicuramente una volta alla settimana, e anche qualche volta con un allenatore - queste sono tutte le "torce", le "rondini". Ci sono ancora problemi con la frenata, solo nella parte laterale (ride). Ma sto imparando. Ancora una volta, mi piace, lo adoro e sono così felice. Non so perché, ma mi piace tutto, qualunque cosa in cui mi impegni, tutto.
- Pattinaggio di figura, pattinaggio su ghiaccio. Stai seguendo qualcuna delle ragazze adesso? O forse per il pattinaggio maschile, il pattinaggio di coppia o la danza?
- Non l'ho pubblicizzato da nessuna parte, ma quando il Gran Premio si è tenuto a Mosca, nel "Megasport", dove ha vinto Liza Tuktamysheva, c'ero, ho guardato, ero malata. Ho visto tutto dal vivo e sono molto felice per Liza, è intelligente, è stata una vittoria brillante.
E' difficile per me scegliere chi mi piaccia, perché sono così diversi. Quando ho visto Sasha Trusova per la prima volta - dal vivo, quando sono partiti per il riscaldamento prima dello spettacolo - e lei ha iniziato a saltare, e io guardavo - come può una ragazzina spingere così ? Mi ha impressionato.
Alena Kostornaya, lei ... Mi sembra che non importi quello che fa sul ghiaccio. È solo bello vederla. Lei sembra galleggiare. Mi sono davvero piaciuti i suoi modi, ha davvero una specie di dono insieme al talento. Puoi vederlo, è fantastica ed è un piacere guardarla.
Per quanto riguarda il campionato russo, che si è tenuto di recente - io, purtroppo, non l'ho visto, non l'ho guardato, mi sono appena imbattuto nella pagina di Ani Shcherbakova su Instagram, dove ha pubblicato i suoi video. Ho visto questa performance, è stata davvero magica, così facile. È ancora piccola come Thumbelina. Sembrerebbe - come fa a fare cose così complesse? Anche a me ha impressionato.
In un certo senso, ammiro il pattinaggio di figura, perché provo io stessa, capisco quanto sia difficile. Inoltre, ovviamente, devi rimetterti moralmente insieme, spingere, girare, cioè, per me, questo è lo spazio. E chiunque prendi dalle ragazze, ognuna è unica. Vorrei augurare loro la cosa più importante, ovviamente, la salute.
- E chi nella ginnastica ritmica evoca o suscita emozioni come Sasha, Alena, Anya, Liza?
- Alina Kabaeva (sorridendo).
- Solo Alina Maratovna?
- Probabilmente, se prendi le ginnaste di quella generazione, solo quelle, sì. Non ho mai avuto un idolo, qualcuno che avrei seguito, qualcuno a cui aspiro, qualcuno che ammiro. Sfortunatamente o fortunatamente, non ho avuto questi esempi. Non perché non mi piacciano! Ogni ginnasta è unica: Zhenya Kanaeva ha qualcosa di speciale, Olya Kapranova ha qualcosa di speciale, Daria Kondakova. Guardi ogni ginnasta e vedi: questa ginnasta ha un lato forte, questa ne ha un altro e tu vuoi prendere solo il meglio da tutte. Ho sempre sognato di diventare non solo speciale, ma di non essere come chiunque altro.
- Qual era l'unicità di Alina?
- Nella sua capacità di innamorarsi di se stessa, immagino. Ogni performance che ho visto, ogni volta che l'ho incontrata dal vivo, vista o sentita da qualche parte, è sempre positiva, sorride sempre. Si può vedere che è una persona aperta e solare. Ed è davvero fantastico, specialmente quando incontri spesso persone rigide e fredde, non arrabbiate, ma fredde. E poi vedi questo sorriso fantastico - sto solo parlando delle esibizioni che ha avuto prima. Solo un piacere da guardare.Doping e vera amicizia
- Raccontaci della situazione in cui hanno cercato di aggiungerti il doping. Che cos'era successo?
- (Ride) Niente di speciale.
- Reazione normale! Stanno cercando di somministrare il doping a un'atleta professionista, ma niente, va tutto bene, lasciamoglielo versare!
- Eravamo piccole allora, beh, quanto piccole, era il 2014, secondo me, prima del mio primo mondiale. Non farò nomi, ma il punto è che una ragazza voleva farlo, la mia rivale, e un'altra rivale mi ha avvertito. Cioè, ho capito chi è un amico e chi è un nemico (ride).
- Cosa voleva fare? Mescolarlo in acqua, nel cibo? Che cos'era?
- Può essere. Soprattutto, sono stata avvertita, lo sapevo. Come ho reagito? Bene, rivalità, ok (sorride).
- Quindi non hai detto niente all'allenatore?
- Alla fine è emerso tutto, ma gli allenatori hanno reagito più o meno con calma, perché lei, forse, voleva, forse, si è versata, ma non credo che l'avrebbe permesso fino alla fine. Anche se, chi lo sa.
- E cosa le è successo alla fine? Ha continuato la sua carriera, o finita?
- Ha continuato, sì.
- Si esibisci ancora?
- No, è così che ha finito molto tempo fa (ride).
- Voglio dire, ha ottenuto titoli o no?
- Non so molto di lei.
- Penso che se fosse una vera star, ovviamente lo sarebbe. E quella che ti ha avvertito è rimasta tua amica?
- Sì (sorride). Nonostante avesse anche lei la mia età cioè era mia diretta concorrente, ho sempre pensato che mi trattasse in quel modo, perché, ovviamente, abbiamo gareggiato contro tutto il tempo. E poi ha fatto un gesto del genere a mio favore, e da questo, probabilmente, ci fidiamo l'una dell'altra, comunichiamo.
- Cioè, l'amicizia negli sport professionistici, anche competitiva come la ginnastica ritmica, è possibile?
- Un'eccezione. Una rarità. Possibile. Probabilmente sono tre parole sulla vera amicizia. Per lo più rivalità, solo rivalità. Sì, c'è stato un piccolo momento sul doping, infatti, non è successo niente di criminale, non è successo niente, e me lo ricordo e posso solo ridere. Per fortuna nessuno fa intrighi, nessuno strappa i body e rompe le bacchette, perché è così difficile per noi allenarci sia mentalmente che fisicamente che non ci complichiamo la vita a vicenda. Ci supportiamo sempre.
Viner-Usmanova, la felicità, l'ideale di un uomo
- Comunichi con le sorelle Averina?
- Sì, sono sinceramente preoccupata per loro, voglio davvero che tutto vada bene per loro, perché con questa situazione con il rinvio delle Olimpiadi, non riesco proprio a immaginare come sia prepararsi, sapere che ora ti esibirai e, molto probabilmente, una carriera finirà al suo apice, se, Dio non voglia, tutto va bene, e poi un anno intero. E poi le Olimpiadi, magari con gli spettatori o senza, e il fatto che non avremo una bandiera - tanti momenti, e restano ancora ... Sono grandi, vanno al loro obiettivo. Nella mia vita l'obiettivo è diverso. Non mi pento di nulla in alcun modo. I valori della mia vita sono cambiati.
- Irina Alexandrovna, chi è?
- Probabilmente una leggenda. In termini generali. La amo moltissimo e probabilmente la sento. In qualche modo ha coinciso con noi che l'ho capita molto bene: cosa vuole, cosa le piace, cosa non le piace. Voglio dire, nel flusso di lavoro. Una grande persona, nel senso che è sia un' allenatrice che un'educatrice, pur avendo tutti i suoi momenti politici e non. Cioè, è la persona più poliedrica, gestisce così tanto, segue così tanto di tutto, fino al punto che alcune complicate faccende alte e se ci hanno portato le mele necessarie in sala da pranzo. Lei controlla tutto.
- È davvero come una mamma.
- Sì. E io, ovviamente, penso: "Come fa?". In secondo luogo, per quanto tempo rimane seduta in palestra. Accade spesso che venga la mattina, io e Anna Vyacheslavovna, ad esempio, abbiamo già fatto il primo allenamento, siamo andate per una pausa, torniamo, iniziamo il secondo allenamento e lei continua ancora senza sosta, e non lo fa solo seduta, ma cammina dritto, mostra, da un tappeto all'altro. E lì ha tempo, e lì, e lì, al sesto sito, vedrà cosa la ginnasta ha preso sul suo braccio piegato. A volte vorrei chiedere: “Com'è possibile? Condividi la tua forza, per favore! " (ride).
- E com'è Irina Alexandrovna nella sala? Come nel documentario su Rita Mamun? O c'era una foto alla fine con un'inflessione e in effetti questi sono alcuni momenti in cui Irina Aleksandrovna può esprimersi minacciosamente con una parola forte?
- Per quanto riguarda il film su Rita, non lo commenterò ora, ma per quanto riguarda Irina Aleksandrovna, penso che l'umore dell'allenatore, ovviamente, dipenda in parte da alcuni fattori esterni: com'è la situazione in famiglia, come lei ha parlato con qualcuno, come ti senti, se hai dormito o meno, ma il compito principale dell'allenamento dipende da te. Ci sono stati momenti in cui Irina Aleksandrovna è arrivata, camminava e capivi già che il suo umore non era più molto buono. E qui è importante come ti comporti: puoi uscire, confonderti, pensare che ti sgriderà, aver paura di fare, o, al contrario, uscire e darle il tuo umore, il tuo sorriso. Poi si calma e basta, inizi a lavorare insieme, scherzi da qualche parte.
- Hai già pensato alla famiglia?
- A che cosa esattamente?
- Si tratta della famiglia: marito, figli. L'uomo ideale?
- Non ci sono persone ideali.
- Ma dovrebbe esserci un uomo ideale.
- È più probabile che ci siano alcuni piccoli difetti, ma tratti una persona così bene che questi difetti ti sono persino piacevoli da qualche parte. È chiaro che io, come ogni ragazza, sogno l'amore, sogno i bambini. Casa, cane.
- Sembri una persona molto felice.
- Lo sono. (sorride).
- Come essere felici?
- Sono contenta di aver imparato a cercare la felicità nelle cose semplici. Non a livello globale, ma in cose semplic; ma le cose semplici accadono ogni giorno, alcune incredibili. Pertanto, si scopre che ogni giorno è bello (sorride). Forse è una specie di sovrapposizione, ma è piuttosto solo la verità.
All'inizio della mia giornata, mi sveglio, accendo la musica. La mia mattinata inizia con l'anticipazione. Penso: "Cosa mi porterà oggi questo nuovo giorno?" Nuove conoscenze, nuove comunicazioni, nuove conoscenze. È semplicemente incredibilmente fantastico! Ho questo desiderio, questo fuoco e, cosa più importante, che non si spenga.CITAZIONEAlexandra Soldatova: my opponent wanted to add doping to me
26.01.2021
by Vasily Konov, R-Sport
Fonte
Four-time world champion, three-time European champion Alexandra Soldatova in an interview with Vasily Konov on the KonOff YouTube channel talks about the reasons that made her leave the sport, the fight against bulimia, love and the beginning of figure skating, and also for the first time talks about the situation that led her a year ago to Sklifosovsky Institute.
- Back in the spring, we talked with you, and you were eager to prepare for the Olympic Games in Tokyo. But now it's winter and the situation has changed dramatically. Why?
- Well, if it's very short, then - health. That is, at some point I had to choose: either I choose a career, continue to train, or I choose health. I had a difficult story in the summer, I don’t want to go deeper now, but literally on June 1, my birthday, I was eager to return, I thought all the time - maybe, yes, maybe no, I trained, I was in great shape. And on June 2 it was all over. This is not due to thoughts, but due to circumstances.
- That is, you woke up and realized that ...
- Yes. My body told me no. Not specifically. It was just like a sign: I thought and thought, I wake up the next day - I had a problem with my feet, and if you take it now, I still can't stand on my toes for a long time. In fact, I am healthy, I am doing well both psychologically and physically, the mood is excellent, but I still have not fully recovered my feet, and, for example, I would not be able to do gymnastics right now.
- At that moment there were training six times a week. Don't you go out now?
- As for the gym, no, but I train every day. I just can't do without training. My body is so used to it, I like it so much. When I was finishing, finishing, I just thought: "I wonder how it will go now?" Because I know a lot of gymnasts who complete and simply bypass the gym, the load. That is, they had enough for their entire lives. And I think: “How will it go? Would I like to or not? "
Because I don't really want to force myself through force, I want, of course, for pleasure. And I like it! I am incredibly happy about this, I am ready to get up even at five in the morning in order to have time to train before the day begins. If I can't come to fitness or the gym, then I train at home, but I train every day because I'm used to it, my body is used to it, and I feel much better when I train.
- How is life after sports?
- Gorgeous. The eyes are burning, the heart is beating. Life is so many-sided. For 15-16 years I completely devoted myself to sports, gymnastics, because if you do not completely immerse yourself in this, you will not achieve high results. I just had such that I kept thinking about gymnastics, fell asleep with thoughts, woke up, dreamed of gymnastics. That is, I lived completely in it always and everywhere, it was number one in my life, it cannot be otherwise.
- Your friend, Elena Radionova, on the contrary.
- Yes, I looked and thought: "Wow!" And here I am just such a person, but somewhere it bothers me, in fact. I call it “unhealthy perfectionism”, in the sense that there were moments when we trained, finished the workout, I have already done enough work, the coaches left, and I could return to the carpet and then began to work out something, because that I understood that somewhere here I feel incomplete confidence, and I am still improving, thereby very heavily loading my body. From this I had injuries, that is, instead of reasonably, normally doing the load, the coach let you go, and the coach is always right, I made myself worse by what I wanted more, more and more.
- And now, having gone through these mistakes and this path, looking from the outside, you do not want to go to the coaching side?
- If a year or two ago I would have said definitely no, now it is 50/50, in the sense that I understand how much experience I have, I can tell and share so many interesting things with children, and I want to do it. If earlier I was calm, probably because I trained all the time, now I give master classes, some kind of workouts, online training.
- Irina Alexandrovna did not offer any help in terms of developing the coaching profession?
- As an honest and open person, I will say it as it is: she would very much like me to help in Novogorsk, but so far, probably, psychologically I am not ready to return to Novogorsk. Yes, I want to train, but I'm not ready for it yet. Perhaps someday I will come to this, but not now.
- Is it because the girls with whom you were together will be preparing for Tokyo, and there will be discomfort?
- Not. Rather, my thoughts and some moments that were in the past. That is, on the one hand, when I came to the hall, for me it was direct happiness, salvation. Well, not salvation, but I came and forgot about everything that was outside the door. I was completely immersed in the process. You go out on the carpet, do it and just dissolve into it. But if I come now, I will ... All these performances, trainings are too fresh in my memory - I loved it so much! It seems to me that I will be super bored, upset and sad.
"Fell head over heels in love"
- When we communicated in the spring, we almost got to the origin of high feelings. How did the story go? If possible.
- Yes, I met a young man and fell head over heels in love. When I was younger, I always thought, what is it like to love straight super strong? I never fully understood this, but here I felt. And you know, this is the state when you are in love - so much strength at once, so much desire, you want to become better and better. The best, the most beautiful thing that can happen to a person is when he falls in love and when it is mutual.
As a result, our roads parted, on a good note, but you just have to make a decision, your person or not yours. So now I can only remember what it was like.
- Now they will again start to wonder who it is.
- Let them guess, let them think (laughs).
- Let me remind you that Sasha and I have already dispelled rumors about an affair with Kirill Kaprizov. With Cyril there were just friendly relations.
- Absolutely! I know such a hockey player, I support him, I hope that he is doing well, and I think that it is mutual.
- Last year you generally began with a not very pleasant situation when you were admitted to the hospital with cuts.
- With a cut.
- Yes. What happened after all?
- In fact, I vaguely remember it all, because I was then shocked by what happened to me. I really just hurt myself in the kitchen, but didn't pay attention to it. I packed my things - I was just going to Anna Vyacheslavovna's training, we were rehearsing a gala concert before the Grand Prix, - I go out like this in a good mood, I look - I need to treat the wound, seal it up, because I didn’t do anything at all, and I I'm going to the gym, to the training session, where is the carpet, where the lint is, and suddenly there is dirt, God forbid. I went to the pharmacy, asked for a patch, peroxide, and so on. And I live opposite the Morozov hospital, and the pharmacy, respectively, is nearby, and they say to me: “You can just go in, everything will be processed there”.
And that was my worst decision (laughs). Because, on the one hand, as I thought: I am a fine fellow, I am a responsible person, I will process, I will seal it so that there is no infection. And I am so proud, happy, I go with a sports bag (laughs). I go in - that's all. In the literal sense of the word, they almost tied me up, they were taking me somewhere, and from that moment I was just in such a state of stupor: “What ?! I actually went to the gym. Where am I now?" Well, then I got to that hospital, it was there for a day. This is for life, of course (laughs).
- As far as I understand, there was no such media attention even in times of victories.
- Maybe. But not the point. I didn’t know anything, they took my phone there, and it turns out that in the morning a person with a great mood, in a good mood goes to workout, and just a couple of hours later I’m sitting on a bed without a phone and thinking: “What just happened? " As a result, I didn't have a phone, I didn't know anything. Then, thank God, they realized who I was and what I was, they apologized to me.
My coach comes, with a white face, just a shock, and I look, I was just scared, I think: "What happened?" Happens. I also had new, super-sharp knives, that is, a series of events that developed like this. But I didn't have a phone, I didn't know anything. And she silently shows some news, and I'm just shocked.
- It was the federal top of Yandex, that is, it is the most popular news of the day in the whole country.
- Oh gods, how angry I was, just a nightmare! I understand that everything is fine with me, everything is fine, and this is attributed here, because, unfortunately, not all people will watch this interview and say: “Oh, yes, this is pure coincidence.” They will look at this red line and may think wrong, badly about me. I was very upset.
- I think that it’s not even so much wrong or bad thinking, but just the situation itself. Moreover, there are parents, there is a brother who see this news, and at that moment you were left without a phone.
“I’m saying that how can you do that, write that way, without knowing the truth? Of course, it may be a too harsh and strong example, but this is the same as burying a person, and at the same time everything is fine with him. Horror! I experienced the maximum shock, and bewilderment, and anger, and sadness. I walked away from all this for a long time. God forbid, of course. These media can sometimes hurt like this.
Bulimia and syncope
- Another rather difficult topic, which you are now talking openly about, is bulimia.
- Yes, I was diagnosed a long time ago, but everything is there ... This topic, eating disorder, is super deep. Not even a day is enough for me to tell all about it. To find out, one must really face it, one must go deeper. It took me years for me to understand my every emotion. Share emotional hunger, physical hunger.
Then you work with psychologists and so on, but I have only one answer for myself - this is my opinion, I do not teach anyone - if everything is fine in life, if you are calm, then this problem most likely will not exist. Why I had it, because I was very worried about trifles, unfortunately.
- Did it come to fainting there?
- Yes. My probably final start ended like that (laughs). And I decided that everything, we must fully undertake this. And when my heavy loads stopped, this stress and nerves that I created for myself somewhere, everything went back to normal. That is, my recovery and recovery was difficult when I was training, but when I finished training, everything immediately returned to normal. And now, to be honest, when I eat, I remember something, I already vaguely remember some moments, it seemed to me that it was a long time ago and not with me.
- What advice would you give to girls who face similar problems? What do they need to pay attention to?
- You just have no idea how many there are. Lots of!
- In gymnastics or in general?
- At all. Not just gymnastics. When I was recovering, I met with specialists, I saw how many children, how many people are recovering there. Plus, not everyone has enough opportunities to go to a specially prepared center. Someone simply cannot afford it, someone cannot tell anyone, he copes with it himself, as it began with me. Someone eventually speaks, but they do not understand him.
- That is, the main thing is not to keep in yourself and turn to specialists?
- Yes. At least start small. The first step, the most difficult one, is to tell someone. It was difficult for me too. I understood that I had problems: I could not eat for three days, because I did not have a feeling of hunger, or, on the contrary, to dine and understand that I had just eaten air. I didn't taste it. That is, everything related to nutrition was, one might say, at zero, and I myself tried to somehow cope with it, read something somewhere. I knew that I had great willpower, but in the end, after about a year and a half, I gathered my thoughts and shared it with Anna Vyacheslavovna, with my coach. And that was really the first step towards my complete recovery. Therefore, the most important thing is not to be silent, speak, share with your loved ones. And why are they silent, because, basically, it seems to them that, they say, I am weak, I can not cope with myself, and since I am weak, then I will not show any of my weakness. But this is not so, it is absolutely impossible to say that.
"Television is my dream"
- What are your plans after your sports career? Television, journalism, modeling?
- There are plans, but I would not really want to discuss them now, because I do not want to waste words, that is, to say that I will do this and this, and as a result everything will turn out completely differently. Now all the roads are open for me, and I just have to make a choice which path I will choose, which is interesting to me, because at first, when I just finished, I told myself that I was entering a second higher education, a psychologist, a psychotherapist, so that it was this is connected, so that I develop the topic of RPP and so that I do it more competently. Then I decided to go to another steppe.
- I read about television.
- Here, about television, now it attracts me more. Why I have now pushed the subject of RPP a little bit aside - because I am too kind person, I take it to heart, and it is hard for me to read it all every time. I have decided not to face this closely yet. Television is wonderful, my dream. Somewhere to comment, somewhere to interview someone, or vice versa, to answer myself. And, of course, everywhere I want to develop, even the same oratory.
- How do you like Alina Zagitova as the host of "Ice Age"?
- Smart girl, smart girl! Consider that she is younger than me, and like this to go to Channel One, to know that millions are watching you ... I have not watched all the issues, but some excerpts where she speaks, and I know 100% that it was not super easy , the first time is exciting, especially since she does not have such a superb experience, but here the First Channel is right away, so she is great, she did well.
- What did you like about the “Ice Age” from what you saw?
- I looked very little.
- And most did not want to try, by the way?
- I really want, really! I can clearly see that sometime in the distant future I may take part in this show myself (smiles). And then I'll open this interview and say: "I knew in advance!"
- I hope that maybe Ilya Averbukh will see. Ilya, a ready candidate for participation in the "Ice Age"! Moreover, were you on the show in Irina Alexandrovna's palace?
- Yes, I was, and, in principle, after this show I finally bought myself skates, I skate once a week for sure, and even sometimes with a coach - these are all the “flashlights”, “swallows”. There are still problems with braking, only in the side (laughs). But I'm learning. Again, I enjoy it, I love it, and I'm so glad. I do not know why, but I like everything, for whatever I undertake, everything.
- Figure skating, ice skating. Are you following any of the girls now? Or maybe for men's skating, or pair skating, or dancing?
- I didn’t advertise it anywhere, but when the Grand Prix was held in Moscow, in “Megasport”, where Liza Tuktamysheva won, I was, I watched, I was sick. I saw it all live and I am very happy for Liza, she is smart, it was a brilliant victory.
And from those who like it, it's hard for me to choose, because they are so different. When I saw Sasha Trusova for the first time - I saw them live for the first time, when they left for the warm-up before the performance - and she started jumping, and I look - how can such a little girl push off like that? It impressed me.
Alena Kostornaya, she ... It seems to me that it doesn't matter what she does on the ice. It's just nice to watch her drive. If others show repulsion, but she seems to float. I really liked her manner, she really has some kind of gift together with talent. You can see it, it's great and it's a pleasure to watch.
As for the Russian championship, which was recently held - I, unfortunately, did not see it, did not watch it, I just came across the page of Ani Shcherbakova on Instagram, where she posted her videos. I watched this performance, it was really magical, so easy. She is still as small as Thumbelina. It would seem - how does she do such complex things? It impressed me too.
In a sense, I admire figure skating, because I go myself, I understand how difficult it is. Also, of course, you have to morally pull yourself together, push off, spin, that is, for me, this is space. And whoever you take from the girls, each is unique. I would like to wish them, the most important thing, of course, health.
- And who in rhythmic gymnastics evokes or aroused such emotions as Sasha, Alena, Anya, Liza?
- Alina Kabaeva (smiling).
- Only Alina Maratovna?
- Probably, if you take gymnasts from that generation, only those, yes. I have never had an idol, someone I would follow, someone I aspire to, someone I admire. Unfortunately or fortunately, I did not have such examples. Not because I don't like it! Each gymnast is unique: Zhenya Kanaeva has something special, Olya Kapranova has something special, Daria Kondakova. You look at each gymnast and see: this gymnast has one strong side, this one has another, and you want to take only the best from everyone. I have always had a dream to become not only special, but not to be like anyone else.
- What was Alina's uniqueness?
- In her ability to fall in love with herself, I guess. Every performance I watched, every time I met her live, saw or heard her somewhere, she is always positive, she always smiles. It can be seen that she is a sunny open person. And it's really great, especially when you often meet straight cold people, not angry, but cold. And then you see this amazing smile - I'm just talking about the performances that she had before. Just a pleasure to watch.
Doping and true friendship
- Please tell us about the situation when they tried to add doping to you. What was it?
- (Laughs) Nothing special.
- Normal reaction! They are trying to add doping to a professional athlete - but, nothing, everything is fine, let them pour it!
- We were small then, well, how small, it was 2014, in my opinion, before my first world championship. I will not name names, but the point is that one girl wanted to do it, my rival, and another rival warned me. That is, I realized who is a friend, who is an enemy (laughs).
- What did she want to do? Mix in water, in food? What was it?
- Maybe. Most importantly, I was warned, I knew. How did I react? Well, rivalry, okay (smiles).
- So you didn't say anything to the coach?
- In the end, it all surfaced, but the coaches reacted more or less calmly, because she, maybe, wanted, maybe, poured, but I don't think she would have allowed it to the end. Although, who knows.
- And what happened to her in the end? She continued her career, finished?
- Continued, yes.
- Still performing?
- No, that's how she finished a long time ago (laughs).
- I mean, there were no titles or titles?
“I don't know much about her.
- I think that if it was a real star, then of course it would. And the one who warned remained a friend?
- Yes (smiles). Although, despite the fact that she is also 98 years old, like me, that is, my direct competitor was, and I always thought that she treated me that way, because, of course, we competed with her all the time. And then she made such a gesture in my favor, and from that, probably, we trust each other, we communicate.
- That is, friendship in professional sports, even as competitive as rhythmic gymnastics, is possible?
- An exception. Rarity. Possible. That's probably three words about real friendship. Mostly rivalry, only rivalry. Yes, there was some small moment about doping, in fact, nothing criminal happened, nothing happened, and I remember and can only laugh. Fortunately, no one does any intrigues, no one tears each other's swimsuits and breaks sticks, because it is so difficult for us both mentally and physically to train that we do not complicate each other's life. We always support.
Viner-Usmanova, happiness, the ideal of a man
- Do you communicate with the Averin sisters?
- Yes, I sincerely worry about them, I really want everything to be good for them, because this situation with the transfer of the Olympics, I just can't imagine what it is like to go and know that now you will perform and, most likely, a career will end at its very peak, if, God forbid, everything goes well, and then a whole year. Plus the Olympics, perhaps with spectators or not with spectators, and the fact that we will not have a flag - so many moments, and still remain ... They are great, they go to their goal. In my life, the goal is different. I do not regret anything in any way. My life values have changed.
- Irina Alexandrovna, what is she?
- Probably legendary. If in general terms. I love her very much and I probably feel her. Somehow it coincided with us that I understood her very well - what she wants, what she likes, what she doesn't like. I mean, in the workflow. A great man, in the sense that he should be both a coach and an educator, while still having all his political and other moments. That is, she is the most multifaceted person, she manages so much, follows so much of everything, up to the point that some complicated high affairs and whether they brought us the necessary apples to the dining room. She controls it all.
- She's really like a mom.
- Yes. And I, of course, think: "How does she do it?" Secondly, how long she sits in the hall. It often happens that she comes in the morning, Anna Vyacheslavovna and I, for example, trained the first workout, went for a break, we come, we will train the second, and she still sits non-stop, and she does not just sit, but walks straight, shows, with carpet to carpet. And there he has time, and there, and there, on the sixth site, he will see what the gymnast caught on her bent arm. Sometimes I want to ask: “How is this possible? Share your strength, please! ” (laughs).
- And what is Irina Alexandrovna in the hall? Like in a documentary about Rita Mamun? Or was there a picture in the end with an inflection and in fact these are some one-time moments when Irina Aleksandrovna can ominously express with a strong word?
- As for the film about Rita, I will not comment on it now, but as for Irina Aleksandrovna, I think that the coach's mood, of course, depends on some external factors in part: how is the situation in the family, how she talked to someone , how you feel, whether you have slept or not, but the main task of training depends on you. There were moments when Irina Aleksandrovna came, just walked, and you already understand that her mood was no longer very good. And here it is important how you behave: you can go out, get confused, think that she will yell at you, be afraid to do, or, on the contrary, go out and give her your mood, your smile. She then calms down and that's it, you start working together, you joke somewhere.
- Have you already thought about the family?
- What exactly?
- It is about the family: husband, children. The ideal of a man?
- There are no ideal people.
- But there should be an ideal man.
- It’s more likely that there are some small flaws, but you treat a person so well that these flaws are even pleasant to you somewhere. It is clear that I, like any girl, dream of love, dream of children. House, dog.
- You look like a very happy person.
- It is (smiles).
- How to be happy?
- I am glad that I learned to look for happiness in simple things. Not in global, but in simple, but simple things happen every day, some amazing ones. Therefore, it turns out that every day is beautiful (smiles). Maybe this is some kind of superpositive, but it's rather just the truth.
As my day begins - I wake up, turn on the music. My morning starts with anticipation. I think: "What will this new day bring me today?" New acquaintances, new communication, new knowledge. It's just incredibly awesome! I have this desire, this fire, and most importantly, that it does not go out.
Edited by Elettra_dancer - 31/1/2021, 16:12. -
+1 .
Molto interessante la parte in cui parla del suo interesse verso il pattinaggio. Sembra che in Russia sia comune l'avvicinamento fra le due discipline. Anche Kostornaia disse spesso di seguire con vicinanza la ritmica 
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