Yuzuru non sarà ai mondiai. dettagli sull'infortunio (traduzione tadakixd)
CITAZIONE
Finally. From Sponichi Annex, JSF announced today that:
(He) has been diagnosed with “Damage to the lateral ligament of the right ankle and damage to the peroneal tendon”. It is said that he is expected to require 2 weeks of rest and 3 months of rehabilitation treatment.
Hanyu said: “Thank you so much for all the support up till now. Although with the results of the medical examination, I am unable to participate in the World Championships, in order to recover faster by even just one day, I will undergo both treatment and rehabilitation properly, and continue forward doing what I can little by little.”
Tomono Kazuki will go to Worlds in his place.
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Please note: There are many ligaments in the ankle, and the exact name of the lateral ligament is not fully indentified in ANY report so far. This is most likely for simplification purposes. However, damage to the peroneal tendon, another ligament on the outside of the foot, has not been reported before.
Allora vediamo di raccogliere un po' di notizie sui nuovi programmi e in generale dal media day di qualche giorno fa!
SP: Otonal by Raúl di Blasio - ispirato da Johnny Weir FS: Origin (arranged from Tribute to Vaslav Nijinsky) - ispirato da Evgeni Plushenko
"For my SP. I was impressed of Johnny's FS. And was pulled by the beautiful landing of his jumps.I thought that I want to jump and skate as he does."(x)
SP: Otonal by Raúl di Blasio - ispirato da Johnny Weir FS: Origin (arranged from Tribute to Vaslav Nijinsky) - ispirato da Evgeni Plushenko
Dato che non sono stati aggiunti:
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Non so voi, ma di quanto visto all'autumn classic sono convinto che su Otonal abbiano fatto un lavoro splendido, sia nei tagli musicali che nella coreografia, nel riprendere anche alcuni dei passaggi migliori dell'originale. Personalmente, non lo trovo trascinante quanto Chopin Ballade No. 1, che ha quell'apice fra combo e sequenza di passi, però Otonal trasuda finezza
Su Nijinsky... è un discorso un po' più complicato. Il paragone in questo caso è più pesante e c'è meno riproposizione. Ho avuto anche la sensazione che l'interpretazione fosse meno convinta, come di un programma che ancora non sentisse del tutto, ma forse sono io ad aver bisogno, lungo la stagione, di assimilarlo un po', cercando di non associarlo troppo con l'originale. Spero di vedere un altro Hanyu domenica, anche come tenuta fisica e salti, perché per i pattinatori che ci sono, più che una tappa di GP sembra una semifinale mondiale
Riposto anche qui, solo per ribadire che ho visto meglio lo scorso Otonal rispetto a ieri, giusto per dire quale continuerò a riguardare, e l'Origin di oggi, di cui sono molto contento. Yuzuru ha pure ringraziato Evgeni nel K&C
Il punteggio dissente rispetto alla mia opinione sul corto, però va anche detto che l'altra volta si è visto annullare una trottola. Passi ieri a livello 3.
Yuzuru Hanyu gara a parte. Io una cosa da dire la ho: lui è il vero erede di Plushenko... erede di quel pattinatore in grado di mobilitare le folle a seguirlo in giro per il mondo e di portare tutti gli spettatori dalla sua parte, come un'unica anima che respira all'unisono. Ovvio che le epoche sono diverse e diverso è il modo di pattinare, ciò che li accomuna è essere Imperatori della loro epoca e avere dentro di sé quel qualcosa che concentra ed espande la passione per il pattinaggio.
Lo vedo anch'io così. Ricordo che ho faticato un po' all'inizio a "metabolizzarlo", come dicevo nell'altro thread parlando di Weir, però dalla prima versione di Romeo e Juliet, non quella olimpica ma quella più evocativa del primo bronzo mondiale senior, quel parallelismo ha iniziato ad essere percepibile. Sono due pattinatori molto diversi, ma c'è una cosa che credo Hanyu abbia sempre inseguito: il carisma di Plushenko, la sua presenza scenica. Anche prima di passare a Orser. Nel Tribute to Nijinsky è a mio avviso riscontrabile quel qualcosa che ha portato Yuzuru a cercare quell'impatto sulla folla, in quantomeno parte dei suoi programmi, compreso Seimei.
Anche per questo, riguardo al libero, non lo collegherei necessariamente alla questione del terzo mondiale. Credo che sia stata una scelta molto sincera quella di fare due omaggi diretti ai pattinatori che, in modi diversi, lo hanno maggiormente influenzato.
Per quanto possa sembrare strano, nel caso di Hanyu è più facile rivederci obiettivamente qualcosa di Weir ( basta anche vedere le trottole che faceva in epoca JGP ) e di Plushenko, che non di Takahashi. L'erede di Dai, al di là del fatto che sia tornato a gareggiare l'originale, non credo si sia ancora concretamente manifestato. Almeno personalmente, fatico a vederci Shoma, anche se la sua aspirazione è quella.
Chiudo con una novella:
C'era una volta una strana creatura, apparsa magicamente nel regno del ghiaccio. Dinnanzi a lui, folle acclamanti e scivolatori provenienti da ogni villaggio del regno. Soggiogato da quell'immagine festosa, decise di vestirsi come il più bizzarro dei giullari di corte, ma sarebbe mai bastato per attirare l'attenzione dei paesani ? Ed ecco che di fronte gli apparve il re, dall'alto del suo caschetto biondo. Tante medaglie dorate ornavano il suo collo. "Dev'essere il caschetto il motivo per cui tutti gli portano doni" esclamò, e così decise di rifarsi la chioma, credendo in seguito di poter avere un'influenza magica sulle folle...
Concordo in generale. Aggiungerei però che Hanyu, in relazione alla propria epoca e valutando l'intero repertorio di abilità, è persino superiore a Plushenko, e nemmeno di poco. Grande campione quest'ultimo e senza dubbio l'astro del suo tempo, ma anche noto agli addetti ai lavori per i "trucchi" con cui mascherava alcune carenze significative. Programmi girati tutti in un verso, molto "posing" da fermo, alcuni specifici salti deboli piazzati furbescamente lontanissimi dai giudici. Che oltretutto è uno dei motivi per cui ho sempre preferito Yagudin. Hanyu non solo non ha praticamente difetti (e quelli che aveva li ha limati), ma è anche un atleta che esplora e sviscera TUTTI gli elementi della propria disciplina fino all'estremo e si offre interamente alla valutazione di giudici e pubblico. In questo, molto è stato determinato dall'essere cresciuto dopo l'era 6.0.
Su Takahashi, al netto delle carenze tecniche che si sono inevitabilmente rivelate in fase avanzata di carriera, anche io credo che un potenziale erede sia di là dal venire. Shoma Uno in senior ha manifestato troppi limiti, sia di gamba (il suo libero quest'anno sembra una sezione d'allenamento) sia di interpretazione, avendo praticamente impersonato sempre lo stesso ruolo di pacato e solenne dramma. In questo, bisogna attendere qualcun altro.
Grazie per la citazione, Icemin! Si potrebbe parlare all'infinito di Yuzuru e di cosa gli passi per la testa; un giornalista che azzecchi le domande giuste da fargli non l'ho ancora trovato. Vorrei davvero indagare sul processo creativo che mette in atto per costruire i suoi programmi e le emozioni che li accompagnano (sembrano tutti concentrarsi sui quadrupli).
Vorrei postare i suoi programmi di Helsinki in modo da condividere con voi la mia impressione e chiedervi se avete provato o meno la stessa cosa. Short Program: vedo Yuzuru Hanyu così come lo conosco. Testa concentrata sulla gara, interpretazione della musica, infine si scioglie e si gode l'ovazione del pubblico. Programma libero: ho l'impressione id vedere un diverso pattinatore. Aggredisce il ghiaccio con una determinazione ferrea, lo sguardo è diverso, più concentrato, più serioso, anche la postura mi sembra diversa dallo short (dove è morbida, soave), in questo free... lui mi sembra "molto uomo", come se si fosse lasciato alle spalle il ragazzo che sogna e fosse diventato un adulto che vuole a tutti i costi realizzare un obiettivo. Mi sono stupita perché alla fine del programma continua a mantenere questo personaggio, con gesti più contenuti ma anche energici, nessun sorriso per il suo pubblico. Soltanto all'uscita dalla pista ritorna se stesso.
Davvero, vorrei chiedergli qual è la sua ispirazione e cosa pensa quando pattina il suo programma libero. Racconterebbe qualcosa di simile a Tartini, che sognò il diavolo suonare con il violino la più bella sonata di sempre? Oppure si figura un piatto di ramen come i protagonisti di Yuuri on Ice? Se beccate un'intervista che citi qualcosa di più che "mi sono ispirato a Plushenko" fatemelo sapere!
Anch’io ho notato un se stesso diverso nel free...molto assimilabile (lo diceva qualcuno più su o nel topic di Helsinki) al Seimei prima fase, precisamente il Seimei pattinato alla finale GP 2016, che per me rimane la perfezione mai pattinata da lui. Quel carisma da condottiero, da chi sa esattamente cosa vuole e come/quando ottenerlo...più di una volta Orser stesso è rimasto incredulo alla fine di una performance di Yuzuru di quel tipo, senza parole o visibilmente imbarazzato da tanta superiorità. E non si parla di tecnica o pcs, si parla proprio di quello che ti lascia un pattinatore alla fine di un programma, l’istantanea finale.
L’anteprima del video del free, d’altronde, parla da sola.