|
|
Da Art on Ice
Samuel Contesti: “Guardo avanti. E’ il futuro che conta”
Durante l’estate scorsa, Samuel Contesti aveva annunciato il proprio ritiro dalle competizioni, lasciando un senso di vuoto e di tristezza nel pattinaggio italiano, sia tra i suoi compagni della Nazionale italiana, sia tra i tanti tifosi che l’avevano seguito e avevano condiviso gare, impegni, conquiste e sconfitte. Lo incontriamo dopo qualche mese, durante Music on ice, per parlare del suo presente e delle sue scelte, dei suoi progetti. Samuel, buon 2013. Ci fa molto piacere incontrarti di nuovo. L’estate scorsa hai annunciato il tuo ritiro dalle competizioni. Agli italiani, ai tuoi colleghi pattinatori è dispiaciuto moltissimo, pur rispettando e comprendendo la tua scelta…
Samuel: E’ dispiaciuto anche a me, ma, nella vita, è necessario prendere delle decisioni e ho dovuto farlo, per tanti motivi. La gara a squadre in Giappone è stato il mio modo di salutare tutti i ragazzi della nazionale italiana che hanno gareggiato con me.
Il tuo presente: che cosa stai facendo? Sappiamo dei galà, di Music on ice con Tobel, che altro?
Samuel: Mi sto dedicando soprattutto ai galà. Naturalmente, lavoro con Laurent Tobel come in passato e mi sono esibito soprattutto in Francia. Ad ottobre è nata mia figlia e ho deciso di fare il papà, di stare con lei… Geraldine ed io l’abbiamo chiamata Swanne, con la e finale perché Swann è un nome maschile in Francia…
“Dalla parte di Swann” nella “Recherche” di Proust…
Samuel: Esattamente. Il nome ci piaceva moltissimo, ma non abbiamo voluto venisse frainteso o confuso.
In futuro ti vedremo allenare come tua moglie o nelle vesti di coreografo, di organizzatore di spettacoli…
Samuel: Escludo subito l’organizzazione di spettacoli… Come potrei mettermi in competizione con Tobel che è un grande professionista? Per il momento voglio continuare a pattinare, semplicemente per il piacere d farlo. E’ diverso dover preparare una gara oppure doversi esibire in un galà. Il clima è disteso, sereno, si scherza, ci si rilassa… Ho ricevuto qualche proposta per iniziare ad allenare, ma, purtroppo, non era economicamente interessante. Chissà, magari in futuro mi proporranno un buon contratto.
Adesso che sei fuori dalle competizioni, ti posso chiedere un’opinione sui ragazzi italiani che rappresentano il nostro futuro: Paolo Bacchini, Paul Bonifacio Parkinson…
Samuel: Penso che tutti i pattinatori, in qualsiasi occasione, diano il massimo ed è quello che fanno sia Paolo Bacchini che Paul Bonifacio Parkinson. Del resto, l’ho sempre fatto anch’io ogni volta che sono sceso sul ghiaccio. Credo che questo sia l’importante, insipendentemente dai risultati, indipendentemente dalle medaglie.
Tra poco sarà tempo di Europei, quest’anno a Zagabria, il podio della gara maschile per Samule Contesti…
Samuel: Provo a fare un’ipotesi… Se gareggerà, metto al primo posto, esattamente come lo scorso anno, Evgeni Plushenko. Che dire? E’ straordinario. Poi, metto Javier Fernandez che ha programmi bellissimi e Florent Amodio. Come outsider ti segnalo Brian Joubert che ha un grande carattere e che, nei momenti difficili, sa reagire con orgoglio. Mi togli una curiosità? L’anno scorso qualcuno ha azzeccato il podio?
Sì, Stéphane Lambiel.
Samuel: Bene, allora staremo a vedere se avrò ragione io… (ride)
Un rimpianto, se c’è… qualcosa che avresti voluto fare nel mondo del pattinaggio e non hai fatto…una gara… una competizione… un programma…
Samuel: No, davvero, nessun rimpianto, nessun rimorso, nulla. Non servirebbero. Si deve guardare sempre avanti. Sono il presente ed il futuro che contano. Sono fatto così. Il passato è passato.
C’è un programma al quale ti senti legato maggiormente?
Samuel: Il mio ultimo libero, un bel ricordo.
A me piaceva il tuo libero dello scorso anno, quello su musiche francesi. L’aveva ideato tua moglie Geraldine, se non ricordo male…
Samuel: Ricordi benissimo. Lei è sempre stata molto brava a capire quali fossero programmi e musiche adatte a me… Del resto, lo è ancora. Mi ha sempre seguito e continua a farlo.
Tu hai lavorato e lavori molto con Laurent Tobel… Com’è creare con lui questi spettacoli, a partire da Music on ice? Sappiamo che è una persona simpatica e geniale, ma vorremmo sapere com’è quando organizza con voi gli spettacoli. (Tobel è appoggiato ad una parete e sta ascoltando)
Com’è Laurent? – scherza Samuel – esattamente come lo stai vedendo. Non fa nulla, guarda e basta, non ha spirito di iniziativa, non ci guida… il caos… Naturalmente, sto scherzando, ma la tentazione, vedendo Laurent, qui accanto, è stata troppo forte… Laurent è un grandissimo professionista, è divertente, creativo, ha una fantasia incredibile. Mi piace molto il suo modo di pensare. Lavorare con lui è fonte di continui stimoli.
2013: gli auguri di Samuel Contesti a tutti i suo ammiratori.
Samuel: Vi auguro che il 2013 vi possa portare la salute, la cosa più importante nella vita. E, poi, che possiate essere felici.
Ci manca Samuel, ci manca vederlo sul ghiaccio nelle competizioni, ci manca la sua immediatezza, ci manca la sua trasparenza, ma non dimenticheremo mai quanto ha regalato all’Italia e – speriamo – possa continuare a regalare, anche se con un altro ruolo.
Barbara Castellaro
|
|