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EC 2012 Sheffield - Allenamento a secco
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Cool queste foto! 
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Europei 2012
Bacchini SP
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Bello lo SP al World Team Trophy...
ma che peccato allo FS Paolo =((( undicesimo infine...
Paolo BACCHINI (ITA)
Edited by Andrea Rika - 8/6/2012, 12:27. -
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Intervista a Paolo Bacchini da parte di art on ice.
A proposito della prossima stagione e di quella passata...
Paolo Bacchini, bilanci ed obiettivi per la nuova stagione
L’avevamo incontrato a Courmayeur, dopo il programma lungo dei Campionati Nazionali, in cui si era classificato al secondo posto, dopo Samuel Contesti.
Ci aveva parlato dei suoi obiettivi, degli Europei di Sheffield, dei suoi sogni, delle piccole e grandi soddisfazioni. Paolo Bacchini ci racconta un altro capitolo della sua vita a pochi mesi dall’inizio della nuova stagione e lo fa con la sua innata simpatia e con il consueto sorriso che l’ha sempre aiutato a superare le difficoltà.
Innanzitutto, grazie per la disponibilità che continui a dimostrare nei nostri confronti. Momento di bilanci e di preparazione degli appuntamenti futuri. Come giudichi la tua stagione 2011-2012?
Paolo: Buongiorno a tutti. Posso considerare la stagione passata tutto sommato positiva, dal momento che sono riuscito ad atterrare il triplo axel in più competizioni, cosa che non mi era accaduta negli anni precedenti. Poi, ho fatto parte della squadra italiana nel World Team Trophy, un’altra esperienza importante… Certo, devo, comunque, essere oggettivo e dire che ci sono state gare in cui avrei potuto e dovuto fare meglio… mi riferisco, per esempio, allo short program dei Campionati europei di Sheffield…
Come stai preparando le nuove gare? Dove ti stai allenando? Con chi stai lavorando per le coreografie dei tuoi programmi?
Paolo: Farò la preparazione estiva, come ogni anno, ad Oberstdorf, sempre con Peter Grütter (tecnica), Salomé Brunner e Stéphane Lambiel (parte coreografica) e, naturalmente, mio padre, Patrizio Bacchini, per quanto riguarda la mia preparazione atletica.
L’anno scorso hai presentato un programma lungo da togliere il fiato, “Il Barbiere di Siviglia”… Quest’anno che cosa ci farai vedere nelle due sezioni di gara?
Paolo: Per la nuova stagione ho deciso di tenere il programma lungo dello scorso anno. Credo, infatti, che su quella musica io possa avere ancora buoni margini di miglioramento. Invece, cambierò sicuramente il corto. Ho parlato con il mio staff tecnico-coreografico (Grütter, Cazzaniga e Giordani) e siamo orientati su una musica di Nino Rota che sembra potersi adattare alle mie caratteristiche e sulla quale penso di potermi esprimere al meglio delle mie potenzialità… Vedremo se, durante la preparazione estiva, decideremo di confermare questa scelta iniziale.
Chi sceglie le musiche e i costumi?
Paolo: Le musiche ed i costumi sono sempre frutto di una commistione tra le mie idee ed i consigli fondamentali delle persone che fanno parte del mio staff ormai da anni… Lavoriamo insieme anche a queste scelte.
Il ritiro di Samuel Contesti… Forse non proprio un fulmine a ciel sereno. A Bellinzona, durante Music on ice, mi aveva detto che stava riflettendo e che nella sua vita stava dando priorità ad altri valori, per esempio, la famiglia. Al di là del grande rispetto per le sue scelte e dell’ammirazione per l’uomo, resta il rimpianto di non vederlo più gareggiare… Sarai tu la punta di diamante del maschile italiano… Nuove responsabilità per Paolo Bacchini… Come le stai vivendo?
Paolo: Penso che dobbiamo a Samuel un grande rispetto per ciò che ha fatto per l’Italia del pattinaggio. Nessuno prima di lui, nel panorama italiano, era mai riuscito ad introdurre difficoltà così elevate nei programmi e, quindi, non ci resta altro che dire: “chapeau” di fronte a questo grande atleta. Avere avuto, poi, in questi anni, un avversario tanto forte mi ha sicuramente dato stimoli non indifferenti e mi ha spinto a tentare di eseguire elementi sempre più difficili, a mettermi alla prova, a cercare di fare sempre meglio.
Premesso tutto questo, si va avanti, esattamente come abbiamo fatto nelle stagioni passate. Appartengo alla categoria senior da quando avevo 13 anni e, spesso, mi sono trovato a dover affrontare responsabilità che ad alcuni possono sembrare piccole, ma che per me sono state grandi. Quando si gareggia, infatti, non si rappresenta solo egoisticamente se stessi, bensì la propria nazione, il proprio Paese, l’Italia intera.
A Courmayeur mi avevi detto: “Ho conquistato molte posizioni. Spero di migliorare ancora e soprattutto ho un sogno: di arrivare primo ai Campionati nazionali. Proverò fino a quando non riuscirò a vincere il titolo…E, poi, vorrei entrare nei primi dieci pattinatori d’Europa…” Gli obiettivi per questa stagione che ti appresti ad affrontare?
Paolo: Per questa stagione l’obiettivo è sicuramente quello di eseguire in maniera pulita i miei programmi di gara e, poi, davvero, la classifica sarà semplicemente una conseguenza… Vorrei poter avere la mente lucida ed essere veramente presente, attento e preciso ogni volta che dovrò scendere sul ghiaccio… Questi sono i miei obiettivi…
I modelli di Paolo Bacchini, nel passato e nel presente. A chi ti ispiri?
Paolo: Mi hanno posto molte volte questa domanda e direi che, vivendo a Ginevra e potendo avere la fortuna di partecipare a sessioni di allenamento di passi, salti, trottole con Stéphane Lambiel, ho potuto apprezzarne il grandissimo talento, tanto che è stato normale e consequenziale che sia diventato il mio modello di riferimento. Lo è stato in passato e continua ad esserlo oggi per qualità tecniche ed artistiche. Quando guardo il panorama mondiale mi trovo in difficoltà ad individuare un pattinatore come Stéphane…
Nel 2014/15 l’ISU permetterà anche ai pattinatori artistici di utilizzare la musica cantata, come accade già nella danza sul ghiaccio. Che cosa ne pensi? Ti vedremo pattinare sulle note di qualche canzone?
Paolo: Musiche cantate? Non ho ancora realmente pensato a questa novità… Fare un programma di gara sulle canzoni di Vasco Rossi o Green Day? Mmm ci penseremo… Scherzo, naturalmente…
Paolo Bacchini fuori dal ghiaccio. Le tue passioni, i tuoi passatempi, i tuoi studi.
Paolo: Quando sono fuori dal ghiaccio spesso mi trovo in polizia al poligono… A questo proposito voglio cogliere l’occasione per ringraziare le Fiamme Oro di Moena e l’Ispettore Cigolla che mi sostengono e mi danno la possibilità di continuare ad allenarmi, di gareggiare. Nel tempo libero vado in palestra a giocare a pallamano o a pallacanestro con i miei amici… alla sera collegamento skype con la mia famiglia e un libro… Ecco il mio off ice…
Se ti dico: Olimpiadi di Sochi 2014?
Paolo: Olimpiadi di Sochi 2014? Ti rispondo che io farò del mio meglio per esserci… ma anche che la strada da percorrere è ancora lunga e prima di pensare a Sochi ci saranno tante altre competizioni, tanti altri traguardi…
In chiusura, un pensiero da parte di Paolo Bacchini a chi ti sostiene, a chi lavora con te e anche ai tuoi ammiratori…
Paolo: Oltre alle persone del mio staff tecnico e coreografico, di cui ho già parlato prima e a chi mi consente di proseguire la mia carriera, ritengo doveroso ringraziare Beppe Ferrari ed il dottor Tornese che mi sono sempre vicini, che mi supportano, mi aiutano… La salute fisica e psicologica per un atleta sono importantissimi, rappresentano la base di partenza per affrontare qualsiasi gara…
A te e a tutti i miei ammiratori, a tutti gli appassionati di pattinaggio dico: “Un grande abbraccio e buona estate!”
E noi auguriamo a Paolo e all’Italia che rappresenta sul ghiaccio i risultati migliori.
Barbara Castellaro. -
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Da Art on Ice
Paolo Bacchini: “Il Barbiere di Siviglia è parte di me”
Paolo Bacchini si racconta dopo i Campionati nazionali italiani che l’hanno visto conquistare una medaglia d’argento, alle spalle di Paul Bonifacio Parkinson, in una gara che ha affrontato con volontà e determinazione, nonostante i postumi di un infortunio non gli avessero consentito una preparazione continuativa e costante.
Nazionali 2013: la tua presenza è stata in forse fino all’ultimo momento a causa di un infortunio, poi hai deciso di gareggiare, dimostrando una grande forza di carattere. Come giudichi la tua prestazione?
Paolo: Come ti avevo accennato prima dei Campionati nazionali, ho saputo soltanto all’ultimo momento se le mie condizioni fisiche mi avrebbero consentuto di affrontare i due segmenti di gara. Volevo con tutto me stesso essere presente a Milano e ho pattinato. Purtroppo, non avevo potuto allenarmi per quesi due settimane, ma penso di aver fatto una gara “onesta” e tutto sommato ne sono contento.
Durante la nostra precedente intervista, ci avevi parlato dell’idea di un programma corto sulle musiche de’ “La Strada” di Fellini… Avete, successivamente, deciso di cambiare?
Paolo: Il mio programma corto è stato cambiato ancora. Avrebbe, infatti, dovuto essere “La Strada”, ma, poi, si è optato per un’alternativa ed è nato un programma nuovo sulle musiche di un compositore russo che, dati i tempi piuttosto stretti, è stato coreografato dal mio allenatore!
“Il programma lungo sulle musiche de’ “Il Barbiere di Siviglia” di Paolo Bacchini mi è piaciuto subito moltissimo, ha un grande potenziale… E’ un lungo che avrei potuto scegliere ed eseguire io, durante la mia carriera”. Queste sono state le parole di Stéphane Lambiel quando gli abbiamo chiesto un’opinione su di te… e ha aggiunto che il tuo “è un pattinaggio sincero”. Ci parli di questo programma che tanto è piaciuto fin dallo scorso anno e che trovo molto coinvolgente?
Paolo: Innanzitutto, ti ringrazio per i complimenti per il programma, che estenderò anche a chi mi ha aiutato a realizzarlo, a Cazzaniga e a Giordani. Questo programma é fra i miei preferiti di sempre, é una musica molto coinvolgente ed orecchiabile ed é veramente un piacere rifarla ogni volta. E’ un programma che ho voluto conservare per questa stagione perché credo abbia un grande potenziale e possa darmi ancora moltissimo.
Merano Cup: hai vinto una medaglia d’oro con un ottimo punteggio 203,30, ma soprattutto hai raggiunto il punteggio minimo per accedere ai Mondiali. E adesso ti attendono due competizioni importanti: gli Europei a Zagabria e i Mondiali in Canada. Come stai preparando queste competizioni?
Paolo: La gara di Merano é stata davvero molto bella. Sia nel corto che nel lungo, ho raggiunto i punteggi per i Mondiali (mi mancava infatti, ancora, il TES minimo del lungo)... Cosa dire, sono davvero soddisfatto della prestazione di Merano e devo e voglio continuare, salute e Dio permettendo, in questa direzione!
Gli obiettivi di Paolo Bacchini per Europei e Mondiali.
Paolo: A questa domanda, alla luce delle vicende accadute in Federazione, non so che cosa rispondere... O meglio lo farò, ma forse in maniera un po' noiosa, dicendo che mi impegnerò al massimo, ovunque avrò la possibilitá di rapprensentare il mio Paese.
Una domanda che sto rivolgendo anche agli altri pattinatori: dei tanti programmi e personaggi che hai interpretato ce n’è uno al quale ti senti più legato per tanti motivi oppure che ricordi in modo particolare?
Paolo: Indubbiamente, come ho già accennato, il mio attuale programma lungo “Il Barbiere di Siviglia”. Mi sento veramente molto legato a questo programma. E’ uno di quelli che sento parte di me…
Come molti tuoi colleghi, sei iscritto all’Università, studi Giurisprudenza. Come riesci a conciliare gli allenamenti e gli studi?
Paolo: E’ difficile, esattamente come lo è per tutti i miei colleghi. Gli studi seguono l'andamento della stagione agonistica, degli allenamenti, delle gare. Ovviamente all'appello di gennaio-febbraio raramente riesco a dare esami. Preferisco le sessioni di giugno e settembre... E’ duro fare tutto, ma voglio e devo farlo. Gli studi sono importanti.
Il futuro di Paolo Bacchini. Noi speriamo di poterti vedere gareggiare ancora molto a lungo, ma hai pensato a che cosa farai quando ti ritirerai dalle competizioni… Magari il coreografo come Lambiel?
Paolo: Penso di continuare a pattinare, sempre salute permettendo, fino a Sochi. Per il dopo carriera agonistica, vedremo che opportunitá mi si presenteranno. Mi piacerebbe rimanere sul ghiaccio, ma, ovviamente, dovrò discuterne con il mio corpo sportivo militare, che sono sicuro mi fará un quadro preciso delle prospettive e possibilitá lavorative.
La tua esperienza nelle Fiamme Oro. Come la stai vivendo?
Paolo: Come ho sempre detto, per me é un onore ed un grande privilegio essere nel corpo delle Fiamme Oro. Senza tale sostegno, infatti, sarebbe impossibile continuare l'attivitá sportiva e quindi non posso che ringraziarli infinitamente ogni volta, per aver creduto in me ed avermi dato questa opportunitá.
2013, un anno nuovo. L’augurio di Paolo Bacchini…
Paolo: Innanzitutto voglio augurare di cuore alla nostra squadra di riuscire a mostrare ad ogni rassegna importante tutto il suo valore e ad essere sempre sostenuta da tutti, a prescindere da campanilismi societari... Ma ovviamente, non posso esimermi dall'augurare a tutti voi, che ci seguite sempre con così grande affetto un fantastico e sereno 2013!
Barbara Castellaro
Edited by Wolfie - 22/1/2013, 14:46. -
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Paolo qui dice di rispondere in maniera noiosa (davvero un buon autocontrollo per non dire niente di pepato in merito alla federazione!)
ma del resto, poteva rispondere in modo originale? Le domande sono quelle dell'intervista dello scorso anno, più o meno XD. -
sofiapassion .
User deleted
non poteva rispondere quello che pensava:"brutte facce di ***** vi farò vedere io chi vale di più" è stato educatissimo.....
Edited by Andrea Rika - 21/1/2013, 22:56. -
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Sofia, mi tocca censurarti, scusa XD Dovere di admin!
Cmq sì, lui è sempre molto educato. Penso che persone come noi, al suo posto, avrebbero dato risposte invece moooolto colorite XD. -
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2013 ISU World Figure Skating Championships 
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3 axel da Obersdorf =D
So per certo che Paolo ha scelto i nuovi programmi ma... li sa solo il suo team, quindi noi non possiamo venirne a conoscenza >.<
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