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.Cup of China 2011 
Abbott FS
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Cup of China 2011 - SP & FS 
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Cup of China 2011 
Abbott FS. -
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Cup of China 2011 
Abbott Jeremy
Edited by Andrea Rika - 15/11/2011, 00:03. -
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Cup of Russia 2011
Jeremy Abbott and coach Yuka Sato are pleased with his short program
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Rostelecom Cup 2011 
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Cup of Russia
Bronzo per Abbott
Gala
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Intervista di art on ice
Incontriamo Jeremy Abbott a Parigi durante il Trophée BompardUn incontro inaspettato, a Parigi, dove Abbott non era tra i concorrenti. Perché non approfittarne? Ecco quanto il disponibilissimo Jeremy Abbott ha detto alla nostra inviata Laura Sciarrillo.
AOI: Da quanto tempo sei qui a Parigi?
Jeremy: Da mercoledì.
AOI: Hai deciso di venire qui con il tuo allenatore?
Jeremy: Sì, Yuka [Sato] è andata agli US Sectionals e Jason [Dungjen] è venuto qui, e [abbiamo pensato che] sarebbe stato meglio per me venire qui perchè c'è solo una pista nella zona in cui doveva andare Yuka, non avrei potuto lavorare molto con lei. L'impianto è molto bello qui, mi posso allenare qui accanto con Jason ogni giorno, e non ci sono molte ore di differenza con la Russia, quindi mi potrò abituare facilmente al fuso orario.
AOI: Com'è stato lavorare con Yuka, e come si è sviluppato il programma durante l'estate?
Jeremy: Abbiamo cominciato tardi a lavorare sul LP. Ho fatto lo SP e poi abbiamo avuto dei problemi nel trovare il pezzo giusto [per il libero]. Volevo fare un programma su “Clair de Lune” da molto tempo, perchè penso sia una musica che sembra femminile e volevo fare qualcosa di decisamente maschile e mostrare un forte contrasto tra queste due interpretazioni. Ma alla fine non ho più pattinato su questa musica e sono contento di averlo fatto perchè ci sono un paio di pattinatori degli USA che la usano questa stagione. Mi sono ritrovato ad ascoltare ogni possibile musica, ho ascoltato “Exogenesis”, tutte e tre le parti, e quando ho ascoltato la terza parte ho adorato il pianoforte, i violini, il fatto che ci fosse un sottile accento rock all'interno. Me ne sono innamorato all'istante, l'ho portata a Yuka e anche a lei è piaciuta. Le ho detto che volevo fare con lei la coreografia perchè avevamo già fatto un paio di esibizioni insieme, e lavorare con lei è sempre molto bello, può tenere d'occhio il mio programma dato che lavoro con lei ogni giorno; quindi abbiamo lavorato molto bene insieme per creare qualcosa con la quale mi sentissi molto a mio agio. Credo che abbiamo un buon rapporto di lavoro, sia inteso come allenamento che come coreografia; specialmente in quest'ultima c'è un “dare e ricevere” di idee, possiamo creare qualcosa di molto speciale. Una volta che avevamo la base del LP, abbiamo chiamato Roberto Campanella – è un ballerino di Toronto – ha fatto lo SP di Takahiko [Kozuka] l'anno scorso, e dato che a Yuka era piaciuto molto lavorare con lui, lo ha portato per lavorare su questo programma. Ha preso quello che avevamo fatto e lo ha arricchito. E' stata una grande collaborazione, secondo me abbiamo creato un programma che è unico e speciale.
AOI: E' stato più difficile imparare la coreografia dello SP o del LP?
Jeremy: Sicuramente lo SP. Il libero è stato costruito sul ghiaccio e sul mio pattinaggio, quindi è stato facile e naturale crearlo, anche perchè ho in parte ideato io la coreografia, ci sono dei movimenti miei. Per lo SP ho lavorato con dei coreografi di danza, persone specializzate nella danza swing, quindi ho prima imparato i passi base a secco e poi li abbiamo portati sul ghiaccio. A dire il vero è stato molto difficile perchè gran parte di essi è formata da saltelli e passi. Il pattinaggio è basato più sulla profondità dei fili e sullo scivolare sul ghiaccio, quindi è stato molto difficile fare questa transizione.
Il programma comunque non è esclusivamente un programma swing. In un senso lo è, ma è una versione per il pattinaggio di questi movimenti, altrimenti non sarei riuscito a pattinare. Abbiamo trascorso un paio di giorni facendo avanti e indietro tra la sala da ballo e il ghiaccio, ed è stato molto divertente ma anche molto impegnativo allo stesso tempo. Il giorno prima di cominciare a fare la coreografia ero fuori di me, pensavo: “Non posso farlo! Non funziona!”. I primi due giorni eravamo solo io e loro, Yuka non era lì, quindi cercavo i capire come fossero i passi e come farli funzionare sul ghiaccio e la mia mente andava in dieci direzioni diverse, pensavo che la mia testa stesse per esplodere! Poi finalmente [Yuka Sato] è venuta a lavorare con noi, ed è stato un grande sollievo, perchè ha lavorato su come [il programma] potesse funzionare sul ghiaccio, ed io mi sono potuto concentrare sull'impararlo.
AOI: Ti senti a tuo agio con i programmi adesso?
Jeremy: Sì, hanno ancora bisogno di essere rifiniti e di un po' più di allenamento. Ho trascorso molto tempo questa estate lavorando sui salti, dato che l'anno scorso non ne avevo avuto molto e la mia tecnica ne aveva risentito un pochino. Ho dovuto riprenderla e concentrarmi di più sul lato tecnico del pattinaggio. Ho seguito il mio programma di allenamento, ma più per migliorare la resistenza, per tornare in forma. Entrambi i programmi sono ancora un po' grezzi, ma sono in grado di eseguirli bene e finalmente sono in grado di allenare i dettagli, così da farli diventare più scorrevoli e raffinati.
AOI: Il LP è stato apprezzato dai giudici e dal pubblico. Te lo aspettavi, e pensi che possa influenzare positivamente le tue performance?
Jeremy: Onestamente, non ero sicuro di come sarebbe stato ricevuto, ma in realtà non me ne preoccupavo [sorride]. Sapevo che avevamo fatto qualcosa di davvero speciale, è stato un vero travaglio per me, è come se fosse mio figlio. Ho scelto la musica, e ho partecipato alla coreografia – una gran parte di essa – cosa che non avevo mai fatto per un programma di gara. Non ho disegnato il costume ma ho preso parte alla creazione dell'idea complessiva per esso.
Comunque per le emozioni, la coreografia, la musica, ho partecipato molto alla loro ideazione, e non ero mai stato coinvolto così tanto in questo processo.
Sono sempre molto coinvolto nei programmi e nel mio pattinaggio, ma lo sono molto di più in questo caso. Mi sento molto legato ad esso e so che abbiamo creato qualcosa di unico e speciale. Lo adoro, ed è tutto quello che mi importa sapere [sorride]. Non ero sicuro se sarebbe stato apprezzato, ma dato che a me piaceva così tanto non me ne sono curato. Ho pensato: “Voglio sono pattinare e godermi questo programma, che so essere molto speciale. Alcune persone lo capiranno e alcune no, ma sai, non importa.”
AOI: Pensi di partecipare allo stesso modo nella creazione dei prossimi programmi?
Jeremy: Non lo so, per ora mi sto concentrando su questa stagione, quindi forse comincerò a pensarci quando sarò più vicino ai Mondiali. Per ora sono ancora totalmente in questa stagione [sorride].
AOI: La musica che hai usato per il tuo LP è la stessa che è stata usata l'anno scorso dai Kerr per la loro FD. Ne eri a conoscenza prima di averla scelta?
Jeremy: In realtà non ho guardato molte gare la scorsa stagione. Sapevo che avevano pattinato sui Muse per un'esibizione, non che l'avessero usata in gara e che fosse la stessa canzone. Dopo aver scelto la musica e parlato con il musicista per aggiungere la chitarra [per sostituire la parte cantata], stavo cercando il pezzo su youtube e ho trovato il loro programma. Per quanto riguarda lo Short, “Sing, Sing, Sing”, tutti hanno pattinato su questa musica, quindi ho cercato di fare una diversa interpretazione.
Di solito però cerco di scegliere musiche che non sono usate molto nel pattinaggio. Qualcosa che magari hai già sentito prima, ma non ogni stagione da ogni pattinatore. Avevo cercato di scegliere una musica originale [per il libero] e quando ho scoperto che loro l'avevano già usata ho pensato: “Oh, no!”. Ma va bene, perchè quella è danza e loro sono le sole persone ad averla usata finora. Io sono un pattinatore di singolo, sapevo di poter aggiungere alla musica qualcosa di diverso. Hanno dato qualcosa di speciale [con quel pezzo], che penso molti dei loro fan ricorderanno, ma credo che si penserà a me e loro in maniera separata.
AOI: Quando Adam Rippon ha cominciato ad allenarsi a Detroit avevi detto che non ci sarebbero stati problemi per te, è ancora così ora?
Jeremy: E' tutto a posto, mi piace stare con Adam. Abbiamo tre diverse piste, e il suo primo GP era Skate Canada, che aveva una pista di grandezza NHL [National Hockey League, 26 × 61 m, NdR], mentre la Cup of China aveva una pista di grandezza olimpica, quindi abbiamo pattinato in piste diverse [dall'inizio della stagione]. In realtà fino alla settimana scorsa non avevo pattinato con lui per più di un mese. L'ho comunque visto tutti i giorni ed è bello averlo qui con noi, è un'ottima persona e un gran lavoratore. Il primo mese che era lì io sentivo molto la competizione, pensavo che ogni giorno fosse una gara. Ma ora lo vedo tutti i giorni ed è solo una persona con cui mi alleno. Se ho una giornata no o mi sento pigro è un buon promemoria per farmi dare di più, ma allo stesso tempo siamo amici e non c'è una feroce, cattiva competizione.
E' bello avere un alto livello di energia in pista. Quando ero appena arrivato Alissa ed io eravamo gli unici pattinatori di elite, la scorsa stagione [il Detroit Skating Club] ha avuto un sacco di danzatori e Jason e Yuka hanno avuto molti pattinatori di elite. L'atmosfera nella pista è aumentata tantissimo, e mi piace l'energia che abbiamo adesso.
AOI: Ho visto una foto di te ed Adam che facevate il Goose [sollevamento di Tessa Virtue e Scott Moir], avete provato a farlo sul ghiaccio?
Jeremy: No, non so neanche fare la luna, non lo proverei mai sul ghiaccio!! [ride]
AOI: Ci sono molti pattinatori di alto livello, sia nazionale che internazionale. Cosa ne pensi? Chi ritieni siano i tuoi avversari?
Jeremy: Il pattinaggio è incredibile in questo momento, il livello si è alzato enormemente. Quasi tutti fanno un quadruplo ora, e tutti i quadrupli eccetto l'Axel sono stati provati in gara durante i GP questa stagione. Ma penso anche che ci sia un più ampio gruppo di pattinatori che stanno espandendo allo stesso modo il lato artistico dello sport. Forse la mia opinione è un po' di parte, ma credo che adesso gli uomini siano la disciplina più interessante da guardare. E sono felice di essere parte di tutto ciò [sorride].
Penso che per via delle esigenze di questo sport, delle regole, nessuno sia perfettamente costante nei risultati e in grado di eseguire sempre programmi puliti. Il tuo più grande avversario può essere chiunque in qualsiasi giorno, ma quando si parla del più grande avversario di sempre, siamo noi stessi. Sono sempre stato il mio più grande avversario. Quando riesco a tenermi sotto controllo ho la possibilità di essere uno dei migliori al mondo.
AOI: Ci sono solo due posti per il team USA quest'anno, sei preoccupato?
Jeremy: Mi sento molto sicuro per quanto riguarda le mie possibilità di andare ai mondiali quest'anno, ho lavorato duramente e ho due programmi incredibilmente speciali. Credo che il campo maschile negli USA sia davvero forte, ma per quanto riguarda i programmi secondo me non ce n'è nessuno che eguagli i miei. Ne sono fermamente convinto. Al momento per quanto riguarda il mio allenamento non sono nella condizione ideale, ma sto andando nella giusta direzione. La mia sicurezza sta aumentando di giorno in giorno e non ci sono dubbi nella mia mente, sarò a Nizza.AOI: L'anno scorso non hai fatto parte del team mondiale per 0.20 punti. Questo ha influenzato il tuo allenamento, negativamente o positivamente?
Jeremy: No, non ha avuto influenza. Ero molto arrabbiato solo perchè ho sentito una mancanza di supporto. Non sono un campione mondiale e non ho vinto una medaglia alle Olimpiadi, ma ho fatto molto per la mia federazione e molto di cui andare fiero. Non mi piace il nostro criterio per [scegliere il team per] i mondiali, non si basa solo sul podio dei nazionali. C'è un incontro dopo gli US Championships per decidere chi farà parte del team dei mondiali, e non so cosa è successo in questo meeting, ma quando sono stato lasciato fuori ero molto arrabbiato perchè ho avuto l'impressione che tutto quello che avevo fatto per gli USA e per la mia federazione non fosse stato tenuto in conto. Specialmente perchè ero così vicino [a fare parte del team mondiale].
Non mi meritavo di andare a medaglia negli US Championships e ne sono consapevole. Non ho pattinato molto bene e ho avuto il posto che mi meritavo, ma basandosi su come viene scelto il team mondiale e dei Four Continents, ero molto arrabbiato di non far parte della squadra mondiale. Ovviamente avrei potuto pattinare meglio e quindi non ci sarebbero stati problemi [sorride]: sarei stato nel team e non staremmo parlando di questo ora, ma la scorsa stagione è stata molto difficile per me. Ho avuto così tanti problemi con la mia attrezzatura, non ero in grado di allenarmi, anche se mi sforzavo davvero a farlo.
Mi sentivo come un criceto su una ruota, correvo e non arrivavo da nessuna parte. Stavo usando un sacco di energia e lavoravo più duramente che potevo, ma non ne ricavavo niente perchè non riuscivo a lavorare nel modo in cui avevo bisogno. Era molto frustrante per me perchè tutto quello che volevo fare era essere in grado di allenarmi, e non potevo.
Quindi il mio obiettivo principale per questa stagione era accertarmi di non avere più questi problemi. Però non ho pensato: “Oh, non sono riuscito a far parte del team mondiale, devo dimostrare qualcosa!”. Non ho niente da dimostrare. Le sole cose che devo dimostrare sono a me stesso, e a nessun altro. Sono io quello che va là fuori, mettendoci il lavoro, le infinite ore di allenamento. Volevo solo che i miei pattini fossero a posto, in modo da poter lavorare bene per la stagione. Finora sono stato in grado di farlo. Ho avuto di nuovo dei piccoli problemi prima dei Grand Prix, ma li abbiamo risolti molto in fretta e quindi ho dovuto perdere solo un paio di giorni di allenamento, che andava bene. Adesso i miei pattini sono a posto, ho lavorato duramente, la [gara in] Cina è andata bene, mi sono allenato anche qui e mi aspetto che la [gara in] Russia vada bene.
AOI: Hai detto che non ti è piaciuto il criterio con cui è stato scelto il team mondiale, quale pensi sia il modo migliore?
Jeremy: Non ho problemi col modo in cui viene scelto, ma il criterio non è molto “nero su bianco”, per i primi tre che vanno. Il campione va [di diritto], dopodichè vengono presi in considerazione i campionati nazionali di quella stagione, i precedenti mondiali, nazionali e l'attuale ranking internazionale. Basandosi su questo, ero arrivato quinto nei precedenti mondiali e avevo guadagnato i tre posti per gli USA, ero primo nei precedenti nazionali e in quella stagione avevo la posizione più alta [tra gli uomini USA] nel ranking mondiale. Quindi pensavo proprio di essere selezionato, ci sono rimasto molto male quando non lo sono stato. Col senno del poi sono felice [che sia successo], perchè con quello che è accaduto in Giappone, lo spostamento dei mondiali in Russia... credo che tutto accada per una ragione. Sono contento di non essere stato a Mosca perchè ho avuto più tempo per riposare, pianificare la stagione ed assicurarmi che tutto procedesse bene. Ho potuto sistemare il problema con i miei pattini, trovare i programmi giusti e preparare tutto per questa stagione.
Ero molto arrabbiato di non poter essere lì, ovviamente mi sarebbe piaciuto andare in Giappone, e quando questo non è stato possibile mi sarebbe piaciuto andare in Russia, adoro gareggiare in entrambi i paesi, i fan sono incredibili. Ma sto lavorando duramente questa stagione, tutto sta procedendo bene e quindi credo che questi avvenimenti siano avvenuti perchè è così che doveva essere.
AOI: Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
Jeremy: Voglio migliorare le mie performance rispetto alla Cina e qualificarmi per la finale, andare lì e migliorare le mie performance rispetto alla Russia. Ogni volta che gareggio voglio pattinare meglio della gara precedente. Non solo tecnicamente, ma anche artisticamente. Voglio essere più preciso e voglio che il mio contenuto tecnico sia più solido.
AOI: Ti stai allenando con Yuka e Jason da qualche tempo ormai. Puoi dirci com'è il vostro rapporto ora, è cambiato da quando avevate cominciato a lavorare insieme?
Jeremy: E' fantastico. Durante la prima stagione avevo il 100% della loro attenzione, li ho potuti conoscere e loro hanno potuto conoscere me. Lavoravamo insieme ogni giorno, in ogni sessione di allenamento. La scorsa stagione è venuta Alissa e quindi ho avuto un po' meno attenzione, dato che doveva essere divisa tra noi due. Poi questa stagione sono arrivati molti pattinatori. Loro allenano ancora tutti noi, ma Yuka si concentra più su di me, e Jason su Adam e Alissa. Quindi io ho più attenzione da parte di Yuka e meno da parte di Jason, rispetto a quello a cui ero abituato. Non sono molto contento di questo ma sta funzionando bene. Da una parte non mi piace avere meno tempo a disposizione con Jason, ma mi piace avere Alissa, Adam, Valentina e Haruka qui. L'ambiente di allenamento diventa migliore. Ci sono un lato positivo ed uno negativo, quindi tutto finisce col funzionare bene.
A cura di Laura Sciarrillo. -
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ISU Grand Prix of Figure Skating Final - Quebec City (CAN) 
FS
Edited by Andrea Rika - 18/12/2011, 19:44. -
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CUP OF RUSSIA 
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Cup of China 2011 - Men (Free Program) 
Jeremy Abbott
Cup of China 2011 - Gala
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Jeremy Abbott
Cup of China 2011 - Gala
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NO!!!!
Questa non ci voleva, no!!!! Lui dovrà esserci ai Mondiali, la competizione non sarà la stessa senza di lui! Si è infortunato, ecco... povero!!!
Jeremy Abbott si ritira dai 4CC
Un infortunio all'anca destra, non grave, pare, ha costretto Jeremy Abbott a rinunciare alla partecipazione ai Four Continents che si svolgeranno la prossima settimana a Colorado Springs. Lo comunica la stessa federazione americana, precisando che sarà Richard Dornbush a prendere il suo posto.
Dornbush, che era il primo dei sostituti designati, non si è piazzato particolarmente bene ai Nazionali quest'anno, ma è stato scelto, come fa notare il comunicato, tenendo conto anche dei buoni risultati degli scorsi Mondiali e del Grand Prix.
Saranno quindi Adam Rippon, Ross Miner e Richard Dornbush i tre alfieri USA per l'importante campionato.
Fonte: icenetwork.com. -
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Mi dispiace tantissimo povero!! Il suo LP è uno tra i miei preferiti quest'anno. Spero che possa riprendersi in tempo per i Mondiali di Nizza . -
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E sì che aveva appena vinto il suo terzo titolo nazionale... forza Jeremy!!! 
US Championships Figure Skating
Jeremy Abbott laughs while holding up his first place medal after winning the men's free skate event at the U.S. Figure Skating Championships in San Jose, Calif., Sunday, Jan. 29, 2012. (AP Photo/Jeff Chiu) AP — con Jeremy Abbott
Edited by Andrea Rika - 5/2/2012, 10:33.
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Jeremy ABBOTT (USA) |
