Valentina MARCHEI (ITA)

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    Intervista a Valentina dell'Orange Team

     
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    ultime foto di Valentina dai gala

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    questa è ganzissima
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    Se non ci fosse stato scritto il suo nome sotto, non l'avrei riconosciuta :blink.gif:

    bella!
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    Da Art on Ice

    Valentina Marchei: "Ho tanti sogni e lotto per realizzarli"

    Dopo aver chiuso la stagione con un ottimo ottavo posto ai Campionati del Mondo di Nizza, Valentina Marchei ha ripreso la preparazione a Detroit, dove si sta allenando in vista dei prossimi impegni: Skate America e la Rostelecom Cup di Mosca, le due tappe di Grand Prix alle quali prenderà parte.
    La incontriamo a Courmayeur, in occasione di “Stars on ice” che la vede tra i protagonisti di una tournée che sta riscuotendo un grande successo di pubblico.
    Lo scorso anno hai presentato dei programmi esplosivi, pieni di forza, di energia, molto adatti alle tue caratteristiche. Ci puoi già anticipare qualcosa su ciò che ci farai vedere nella nuova stagione? Su quali musiche pattinerai?

    Valentina: Per il programma corto ho scelto un flamenco, mentre per il lungo interpreterò “The Artist”. Con questi nuovi programmi intendo mettermi alla prova. Si tratta di una bella sfida. Per il flamenco ho lavorato con Yuko Sato, mentre per il lungo con Massimo Scali.

    I costumi di Valentina. Come avviene la scelta dei modelli, dei colori? Chi ti consiglia e chi li realizza?

    Valentina: Per i costumi mi confronto molto con Yuko Sato. Ma è Carmela Granito di Karisma l’artefice dei miei abiti. Mi lascio consigliare dagli altri e mi stupiscono sempre in positivo. Sono davvero bravissimi e sanno che cosa è adatto a me. Mi fido molto. Questa sera ho provato uno dei miei costumi per la prossima stagione e ti posso dire che è stupendo.

    “Requiem for a dream” è stata la musica di un tuo programma del 2009/2010. Molti pattinatori l’hanno utilizzata, eppure non credo che nessuno, al di là dei risultati, sia mai riuscito a farlo come te. Era come se fosse diventata parte di Valentina, come se fosse stata scritta per te… Che cosa pensi di questa impressione?

    Valentina: Ho sentito per la prima volta “Requiem for a dream” a Tokyo, nel 2007, e non conoscevo nemmeno il titolo. Mi ha colpita immediatamente e mi sono detta: mi piacerebbe pattinare su questa musica. L’ho cercata su youtube e quando l’ho trovata ho capito che avrei potuto dare la mia interpretazione. L’ho fatto in un momento particolare della mia vita, un momento in cui tante cose stavano cambiando e l’ho sentita profondamente mia, la sento veramente mia. Il mio non è stato, però, un “funerale dei sogni”, bensì un passaggio, un cambiamento, i sogni sono sempre lì, davanti a me, e lotto quotidianamente per realizzarli. Ne ho davvero tanti e voglio andare avanti fino a Sochi…

    E così ce l’hai detto: ti vedremo alle Olimpiadi…

    Valentina: Vado avanti anno dopo anno, una gara dopo l’altra. Ma sì, mi piacerebbe poter partecipare alle prossime Olimpiadi.

    Tappe di Grand Prix in America e a Mosca per Valentina quest’anno, e un’avversaria all’esordio nel Grand Prix senior ma della quale si parla molto come di una promessa del pattinaggio russo, Adelina Sotnikova. Un tuo parere sulle giovanissime pattinatrici russe.

    Valentina: Già lo scorso anno si era parlato molto delle giovanissime atlete russe. Certo nella nuova stagione potranno partecipare non soltanto al Grand Prix, ma anche agli Europei e ai Mondiali. Credo, comunque, che, pur possedendo una tecnica eccelsa, potranno pagare l’inesperienza. Da una categoria all’altra il salto è grande e sicuramente dovranno affrontare avversarie più grandi che hanno già partecipato a molte competizioni. Posso dire che sono ragazze fortissime dal punto di vista della padronanza degli elementi e della loro esecuzione.

    Camerlengo ha detto che molti pattinatori di solito, all’inizio della stagione pensano meno alla parte coreografica per dedicarsi maggiormente all’esecuzione pulita degli elementi tecnici, poi, con il passare del tempo iniziano ad identificarsi con i ruoli, a dare più spazio alla parte coreografica. Accade anche a te?

    Valentina: Sai, all’inizio della stagione, qualsiasi programma è difficile da interpretare al meglio, sotto tutti gli aspetti. Ti trovi di fronte a qualcosa di completamente nuovo che cresce e muta nel corso dei mesi. I miei programmi dello scorso anno, per esempio, sono cambiati tantissimo da settembre a marzo: li ho limati, li ho addirittura trasformati. Un programma è parte di te, deve crescere con te.

    Una domanda sul ritiro di Samuel Contesti, un pattinatore di valore che ha regalato belle soddisfazioni all’Italia. Al di là del rispetto per le decisioni di un uomo che ha deciso di dedicarsi alla sua famiglia e che, probabilmente, vedremo sul ghiaccio come allenatore, ci dispiace molto…

    Valentina: Capisco Samuel e la sua decisione: la moglie sta per avere un altro bambino e ha bisogno della sua presenza e del suo aiuto; consideriamo anche il fatto che Geraldine insegna, lavora e deve seguire un piano, una programmazione: ha bisogno di poter contare su Samuel. Ricordo la nostra cena tutti insieme in Giappone, tanti momenti splendidi trascorsi con lui che è un caro amico, una persona vera. E, poi, voglio sottolineare che ha dato moltissimo al pattinaggio italiano, ne ha alzato il livello, e per questo dobbiamo essergli grati.

    Nel 2014 sembra che l’ISU permetterà anche ai pattinatori artistici di utilizzare la musica cantata, come accade già nella danza sul ghiaccio. Che cosa ne pensi? Ti vedremo pattinare sulle note di qualche canzone?

    Valentina: Potrebbe essere una bella esperienza… Chissà. Quindi ti rispondo in modo duplice: “Perché sì?” Ma anche “Perché no?” Chissà: sarebbe sicuramente diverso e originale.

    Valentina scappa via per raggiungere gli altri pattinatori ed iniziare, con loro, lo spettacolo, una Valentina, sicura, motivata, soprattutto serena.
    Nell’intervallo, però, viene a cercarmi perché, per una strana, inspiegabile, fortuita coincidenza le ho parlato di “Requiem for a dream”, proprio il programma che ha eseguito durante lo spettacolo.
    “Non potevi saperlo” mi ha detto “E io, pur essendo stupita dalla domanda, non ho voluto anticipartelo affinché fosse una sorpresa maggiore rivedermi pattinare su quella musica”.

    Barbara Castellaro
     
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  6. =grace=
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    Ciao! Qui trovate un'intervista a Valentina in cui si parla di beauty, con tante foto:
    http://www.elle.it/Bellezza-Beauty/Benesse...gio-su-ghiaccio

    Spero vi piaccia... l'ho fatta io!
     
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  7. Sylvia~
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    SKATE AMERICA 2012

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    Dio santo, spero proprio cambi costume del libero.. sembra che l'abbia comprato alle bancarelle. Blu slavato e rosa poi... mamma mia O_O

    Intervista di art on ice

    Valentina Marchei: ecco come ho costruito i miei programmi

    Abbiamo contattato Valentina Marchei dopo Skate America, suo primo appuntamento col Grand Prix, per avere le sue impressioni sulla gara e, in generale, informazioni sui suoi programmi ed i suoi obiettivi a stagione iniziata. Ecco quanto ci ha detto, disponibile come sempre, Valentina, che tra poche ore rivedremo impegnata nella Cup of Russia.
    Quali sono le tue impressioni sulla gara a Skate America? Ti aspettavi questo risultato?

    Valentina: Sono contenta di aver incominciato bene la stagione. Il risultato è confortante, dà carica. Io miglioro gareggiando, quindi ho sempre bisogno di tempo per poter arrivare al top. Gli Europei e i Mondiali sono come sempre i miei obiettivi per la stagione, soprattutto quest’anno che i Mondiali serviranno per la qualificazione olimpica.
    Sapevo di essere pronta, dovevo solo essere concentrata, ma soprattutto volevo pattinare senza errori; sono soddisfatta di esserci riuscita.
    Dal programma lungo sono state tolte alcune difficoltà per avere più sicurezza e per renderlo più efficace, quindi nel corso della stagione ci saranno delle variazioni per renderlo ancora più competitivo.

    Questa è stata la tua prima gara della stagione, quindi abbiamo visto i tuoi programmi per la prima volta. Ce ne puoi parlare?

    Valentina: Già da tempo desideravo pattinare un flamenco che, come tanti sanno, si addice molto alla mia personalità forte e decisa.
    L'anno scorso, dopo il lungo stop e il cambio di allenatori avevo pochissimo tempo a disposizione per portare sul ghiaccio un lavoro accurato, così ho accantonato l'idea. Franca Bianconi, la mia allenatrice italiana, che sapeva del mio desiderio, mi ha proposto Esperanza. E’ stato un colpo di fulmine!
    L'ho subito inviata a Yuka (Sato, NrR) che ha accolto entusiasta l'idea!
    Ho preso lezioni con la ballerina e insegnante di flamenco Giusy Galimberti, una carissima amica di infanzia di mia mamma, che è anche stata mia madrina di cresima, la quale non vedeva l’ora di montarmi una coreografia. Lei mi ha insegnato a sprigionare tanta energia e bloccarla all'ultimo, a non mostrare rabbia, ma sensualità. Massimo Scali ha poi costruito il programma sul ghiaccio seguendo le idee di Giusy. Il lavoro non è finito qui!
    Per quanto riguarda il libero "The Artist", l'ho fatto mio dopo un lungo lavoro su me stessa. Il personaggio che porto sul ghiaccio non è semplice da interpretare. Peppy (la protagonista del film insieme a George) sogna la gloria, l'amore, e ha una grande passione per quello che fa. Ho guardato il film mille volte, ho studiato il suo viso, perchè in fondo quello che noi interpretiamo è un film muto. Ho cercato di adattarlo alla mia personalità, perchè per interpretare una storia devi farla tua. Parlo dell'amore, dell'ascesa alla gloria, ma soprattutto Peppy mi ha “calmata” molto sul ghiaccio. Per calarmi in questo ruolo, ho dovuto rivedere anche il ritmo della mia pattinata, ma la cosa bella per me è migliorare ogni giorno piccoli particolari; mi diverto con Yuka a dare un significato ad ogni movimento; questo è quello che facciamo per divertirci sul ghiaccio io e lei!

    A me ha incuriosito il vestito del Long Program; mi aspettavo un abito più classico, nero o bianco, come mai hai optato per qualcosa di diverso, blu e rosa?

    
Valentina: Avevo già scelto il nero per il programma corto in accordo con la mia coreografa, quindi volevo qualcosa di assolutamente diverso per il lungo. Il personaggio del film “The Artist” avrebbe previsto un abbigliamento a tinte pastello, ma i colori chiari non mi valorizzano, quindi 
insieme a Carmela Granito di Karisma (l’azienda che produce i miei costumi di gara e che mi fornisce anche l’abbigliamento per l’allenamento) abbiamo optato per l’azzurro, che tra l’altro è il mio colore preferito, e per dare un tocco di personalità abbiamo aggiunto due accessori fucsia, i guanti e il fiore per i capelli. Ero molto perplessa quando Carmela me lo ha proposto, mi sono fidata e affidata; in effetti la scelta ha riscontrato pareri più che favorevoli.

    La tua prossima gara sarà la Cup Of Russia, che obiettivi hai?

    Valentina: Inutile nascondere che per la mia prossima gara vorrei migliorarmi ancora, soprattutto puntare ad alzare i livelli delle componenti del programma. Come tutte le gare femminili è molto difficile e impegnativa, dunque il mio obbiettivo è fare bene, senza errori per poter sorridere al mondo dal kiss and cry.

    Tu e i danzatori Lorenza Alessandrini/Simone Vaturi avete la stessa musica nel Long Program. Vi siete influenzati a vicenda in questa scelta, o è stato solo un caso?

    Valentina: Abbiamo passato molto tempo con i miei coreografi e allenatori ad ascoltare musiche. Desideravo qualcosa di diverso dal solito, che mostrasse una nuova Valentina, matura, in grado di adattarsi ai diversi stili. Yuka Sato ha optato per "the Artist" nonostante tutti già sapessimo che Lorenza e Simone l'avevano scelta da tempo. A me piaceva molto, ma non posso negare di essere stata perplessa, perché facciamo parte della stessa nazionale. Yuka, che poi ha curato la coreografia, ha insistito molto, si era fatta già un'idea precisa sul personaggio che avrei portato sul ghiaccio, mi ha
 convinto per il fatto che pattiniamo in categorie diverse, e poi ognuno di noi avrebbe dato la propria interpretazione e impronta alla storia. Ora sono molto felice della scelta!

    Laura Sciarrillo
     
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    Guardate che pattini!
    Non so se mi piacciono o no... sicuramente sono originali, ma io sono una tipa a cui non piacciono molto i brillantini "a manetta"
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    Carini... Ma non so se li userei mai in gara xD
    V.M. sta per Valentina Marchei? :huh.gif: Cavoli, addirittura i pattini personalizzati!
     
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    Beh può personalizzarli chiunque, con un po' di swarowski, una colla e tanta pazienza...
     
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  12. sofiapassion
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    no a lei credo li abbiano regalati degli sponsor...
     
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    Ammesso che mi piacessero, diventerei pazza ogni volta che ne si stacca uno... non fanno di certo per me XD
     
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  14. yashal
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    Ugh! Se i brillantini fossero stati limitati alle iniziali e, al massimo, al tacco, sarebbero stati anche carini, ma così ce ne sono assolutamente troppi!
     
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    Già, sono così tanti che li noti anche a 20 metri di distanza sulle tribune!

    Foto di Valentina fatta da me ai nazionali... tutta sfocata, orrenda T_T
    Ma vi assicuro che la sua layback dal vivo era stupenda, anche meglio di come la si vede di solito
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234 replies since 19/7/2010, 13:35   7680 views
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