Carolina KOSTNER (ITA)

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    A mio avviso, più che per nostalgia, Ilya si è andato a rivedere com'era Carolina all'età delle nuove promesse italiane, che quest'anno si giocano i nazionali e la presenza in europei e mondiali, per avere un raffronto più diretto (vedi il post su ciò che vede in Lara nel thread della gara di Egna )

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    CITAZIONE (Icemin @ 8/10/2019, 14:08) 
    A mio avviso, più che per nostalgia, Ilya si è andato a rivedere com'era Carolina all'età delle nuove promesse italiane, che quest'anno si giocano i nazionali e la presenza in europei e mondiali, per avere un raffronto più diretto (vedi il post su ciò che vede in Lara nel thread della gara di Egna )

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    Esatto, bravo.
     
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    Sai cosa, la nostalgia è un sentimento consolatorio e quest'epoca di transizione aveva un fascino tutto suo, anche per la presenza di enormi nomi del settore con cui Kostner cominciava appena a confrontarsi, e il cui pattinaggio per certi aspetti è invecchiato peggio - penso, per esempio, a Irina Slutskaya, le cui pioneristiche combinazioni oggi non reggerebbero quasi mai il vaglio del pannello tecnico. Lo stesso Plushenko cadde vittima, oltre che dell'età, della maturazione del sistema (vedi passaggio da Torino 2006 a Vancouver 2010), così come un'altra vittima illustre fu Mao Asada, alla quale da un certo momento in avanti cominciarono a segnalare - giustamente - di tutto.

    Carolina ha pagato leggermente meno lo scotto perché più giovane delle vecchie glorie e assai più precisa di Asada, ha fatto in tempo a tentare di adattarsi fino all'ultima gara nonostante le strategie suicide e una flessibilità mentale in gara prossima allo zero assoluto - anche a causa, va detto, di un team secondo me mai all'altezza del materiale umano che aveva a disposizione.

    Però i confronti con le nostre ragazze di oggi sono divertenti, specie quando si cominciano a comparare le modalità con cui i programmi vengono costruiti e le abilità vengono plasmate per venire incontro alle variazioni di regolamento. Vedere come Tornaghi ha provato in ogni modo un sistema per mettere sette tripli con il suo repertorio senza una 3-3, o Gutmann che potrebbe andare veloce il doppio ma deve controllarsi per i puntati con il tano e ancora non riesce a sbloccare la gamba libera in modo da scorrere in uscita - e in questo un paio di lezioni da Carolina le farebbero bene...

    Tipo, della Kostner giovane mi fanno sorridere le scelte musicali dei lunghi, completamente deliranti e messe a casaccio (tipo il lungo del 2004 è un mix di cinque musiche che non ci azzeccano niente), mentre si vede benissimo che lei vuole solo correre come una furia. Già dal 2005-2006 si vede che ci avevano pensato un po' di più, e per Torino le scelte erano ottime, peccato che sia andata come è andata.
    Questo corto mi fa ridere più di tutti, al di là della prova eccellente per l'epoca. Musica lenta e pianistica, lei fa due cosette coreografiche all'inizio, poi vedi proprio le gambe che vorticano sul posto tipo il Beep Beep quando fa il mulinello con le zampe e FIUUUUUUUM. Credo che questo sia il programma più veloce mai pattinato nella storia.