Ice Skating e Rhythmic Gym Forum | Pattinaggio e Ginnastica Ritmica

Posts written by stereoworxxx

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    CITAZIONE (Andrea Rika @ 19/2/2022, 12:44) 
    In altre parole, l'unico modo per fermare il doping russo è escludere la Russia dalle olimpiadi e da tutte le competizioni internazionali.
    Nemmeno la partecipazione con la bandiera neutrale, devono avere.
    Solo in quel modo potrebbero imparare.

    completamente d'accordo.
    Come Putin che diceva "fate partecipare le nostre pattinatrici, sono solo ragazzine lontane dal mondo del doping". Sisi come no.
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    CITAZIONE (Andrea Rika @ 19/2/2022, 12:24) 
    Anche se non dovrei parlare di cultura nel topic di Hanyu XD c'azzecca come i cavoli a merenda, sorry!

    spostato il topic perchè ritengo sia una discussione interessante da affrontare con voi :) soprattutto perchè mi ritrovo in un probabile futuro a dover affrontare situazioni simili.

    CITAZIONE
    Ma a sentire i commenti di chi ci vive (genitore italiano con figli che vanno a scuola in Giappone) la vita per un "meticcio", per quanto sia nato e cresciuto in Giappone è molto difficile. Si è considerati "diversi" e persino promiscui.

    è vero, se ne sente anche in Corea di casi simili, però purtroppo succedono anche nel nostro paese. Dipende tanto dalla mentalità anche personale o dall'educazione impartita. Al momento, in Corea, le nuove generazioni sono molto più aperte per fortuna, ma la componente linguistica è fondamentale. Anche qua, invece, c'è tanta chiusura al riguardo.
    All'annuncio del matrimonio col mio fidanzato (coreano), ho avuto più facce storte da italiani rispetto che da coreani al pensiero di figli misti.
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    E' una cosa più che altro dei cinesi, causa CCP ed estremismo politico, un ragazzo che è nato in America, da genitori con alta educazione emigrati in un paese liberale, che frequenta Yale, non sarà mai visto come uno di loro, anzi è quasi un nemico dello stato. In Giappone e Corea sono molto più aperti rispetto agli emigrati, soprattutto in USA.
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    In un mondo in cui si incentiva lo sport pulito assolutamente, come la Liu che non prende medicinali per l'influenza per paura dell'antidoping e tanti altri atleti in casi simili, ma la mentalità russa rimarrà un mistero a noi che non ci viviamo dall'interno.
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    CITAZIONE (Ilya Muromets @ 19/2/2022, 11:54) 
    Qualsiasi punizione colpisse Valieva (o le altre pattinatrici) avrebbe senz'altro mancato il bersaglio di due chilometri, su questo ci sono ben pochi dubbi.

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    Io sinceramente, empatia per Valieva la provo. Non per il fatto di aver assunto delle sostanze ma perchè, essendo russa, probabilmente non aveva molta scelta, a meno di rischiare la sua incolumità personale. In entrambi i casi, c'è un rischio sulla persona, soprattutto in caso fosse diventata whistleblower. La testimonianza di questa famiglia (articolo del NYTimes), parla di una giovane coppia costretta a cercare esilio in giro per il mondo e dei problemi che hanno dovuto affrontare in seguito al rifiuto di lei, atleta nazionale russa, e alla sua testimonianza sulle richieste da parte dei coach di assumere sostanze per migliorare le proprie performance. E si parla di una che all'epoca non aveva 15 anni come Valieva, ma 10 in più. In casi come questi, la punizione, oltre che alla singola, dovrebbe andare principalmente al suo team e alla Federazione russa, visto che da Sochi grandi cambiamenti non ce ne sono ancora.

    15 anni, personalmente, non si è ancora giovani adulti. Soprattutto per delle ragazze che fanno rink-palestra-letto e hanno la vita programmata solo per lo sport. O almeno, non con la stessa testa di 15enni normali che stanno iniziando ad avere la propria indipendenza. Se mi riguardassi indietro, a 15 anni ero ancora deficiente.

    EDIT: check articolo qui senza paywall https://web.archive.org/web/20191226082017...sia-doping.html
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    Kim Jong-Un si è appena messo in una fossa dopo aver visto il grande spettacolo cinematografico made in Russia
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    Yuzuru is living his life
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    Valieva è rientrata a Mosca con Dudakov
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    Minnie Driver si sta già preparando per interpretare Eteri nel docu-film Netflix sulla Sambo
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    Chissà a cosa stavano pensando



    Wakaba e Kaori poi :wub: link

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    Olimpiadi invernali, short track da record: 4 medaglie per l'Italia
    Da: SkySport

    Lo short track è lo sport che ha arricchito maggiormente il medagliere dell'Italia ai Giochi olimpici invernali di Pechino. Dopo l'argento di Arianna Fontana nei 1500 metri e il bronzo della staffetta maschile 5000 metri sono infatti quattro le medaglie conquistate dagli azzurri nella specialità

    Lo short track non tradisce mai. Arriva a 4 medaglie conquistate a Pechino 2022 ed è lo sport più ricco della spedizione azzurra. Questione di millesimi, 9 per il bronzo della staffetta italiana maschile, tre per l’argento di Arianna Fontana nei 1.500 metri donne che batte in volata la grande rivale Schulting.



    L’atleta italiana più vincente nella storia delle Olimpiadi Invernali viene dal pattinaggio di velocità in pista corta. Arianna Fontana coglie la sua undicesima medaglia e sorpassa Stefania Belmondo. Abbiamo un feeling particolare con lo short track. Lo abbiamo sempre avuto e continuiamo una tradizione che è un miracolo prolungato se pensiamo al numero di atleti che a livello agonistico possono esprimere paesi come Cina e Corea, Usa e Canada o la Russia. Ma noi amiamo questi giri vorticosi sulla pista di 111 metri e 12 cm, queste partenze in gruppo dove devi battere l’avversario e non il cronometro, queste pieghe in curva che ricordano il motomondiale e questa lotta corpo a corpo dove spesso vince chi rimane in piedi. Ci buttiamo in questo meraviglioso caos e ci tuffiamo sul traguardo mettendo una lama azzurra davanti agli avversari.


    Lo short track è entrato nel programma olimpico solo nel 1992, ma già nel 1994 arrivò l’oro con la staffetta maschile e l’argento con Mirko Vuillermin nei 500m. Da allora c’è stata una sola edizione conclusa senza medaglie italiane: Nagano 98 (staffetta maschile quarta). La nostra piccola miniera di metalli preziosi olimpici ci ha portato sempre qualcosa. A Torino 2006 è arrivata la prima medaglia femminile con la staffetta dove debuttava una 15enne Arianna Fontana, che ora a Pechino completa una carriera da 2 ori, 4 argenti e 5 bronzi olimpici. Immensa. Siamo oltre la leggenda.


    Ma la miniera azzurra non si esaurisce con Arianna, trova nuove vene. La staffetta maschile torna sul podio olimpico 20 anni dopo Salt Lake City, un giusto premio per la resistenza del quasi 36enne Yuri Confortola, per la continuità di Dotti e Cassinelli e per la stella emergente Pietro Sighel. C’è gloria in pista corta. E c’è ancora futuro.
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    sembra che l'abbiano preso bene il punteggio. Vedendo come avevano preso male le gare in cui erano stati scavalcati da M/G, e le storie riguardo al loro caratteraccio, sembrano maturati da questo punto di vista
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    uddio quante sbavature
8759 replies since 6/12/2009
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