Ice Skating e Rhythmic Gym Forum | Pattinaggio e Ginnastica Ritmica

Posts written by Tran-Ky-Ky

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    Ogni caso ha una storia a sé. Più che metterli a confronto è utile analizzarli con attenzione.
    Nel caso specifico della Valieva, la questione dovrebbe essere questa:
    Se l'assunzione è avvenuta entro il 31 dicembre 2021, lontano dalle gare, la Valieva non ha violato nessuna norma.
    Quindi la medaglia del TE deve essere confermata e lei ha ogni diritto a partecipare alla gara del singolo femminile.
    Se l'assunzione è avvenuta entro il 31 dicembre 2021 ma in occasione di una gara, o dopo il 1° gennaio 2022 in qualunque momento, la Valieva ha violato le norme contro il doping con tutte le conseguenze del caso.
    Il punto é: a chi spetta l'onere della prova?
    Ci sono due possiblità.
    Onere della prova a carico dell'Antidoping: l'antidoping deve provare che le analisi del sangue dell'atleta sono compatibili solo con un assunzione nei periodi proibiti. Se non ci riesce, o sussistono dubbi, l'atleta è innocente.
    Onere della prova a carico dell'atleta: in presenza di un esame che rende esito positivo, è l'atleta che deve dimostrare di aver assunto la sostanza in una circostanza nella quale era permesso. Se non ci riesce è colpevole e scattato le sanzioni.
    Capite bene che si tratta di scenari completamente diversi, perché è obiettivamente molto difficile ricostruire da un esame del sangue il periodo preciso di assunzione di una determinata sostanza. Potrebbe anzi essere impossibile.
    È su questo punto che credo si giochi la partita.

    Certo è che se io, atleta, so che una determinata sostanza diventa proibita dal 1° gennaio del prossimo anno, deve essere mia cura rinunciare alla sua assunzione con congruo anticipo, in modo da avere un sangue sicuramente "pulito" da tracce metaboliche della suddetta sostanza dal 1° gennaio.
    Se non lo faccio significa quanto meno che ho commesso un'imperdonabile leggerezza.

    Sulla WADA, credo che si sia da farsi poche illusioni sul fatto che i controllori siano migliori dei controllati.
    Detto ciò, è anche vero che non è mai stato molto difficile trovare medici compiacenti disposti a rilasciare un certificato che giustifichi l'utilizzo "terapeutico" di una determinata sostanza assunta in realtà per altri intenti.
    Questo rende obiettivamente complicato il compito di chi si occupa di antidoping.

    Edited by Tran-Ky-Ky - 10/2/2022, 16:01
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    Mi par di capire che la differenza stia nel fatto che prima del 2022 l'assunzione del farmaco era vietata solo in concomitanza della gara (nello specifico, dalla mezzanotte del giorno precedente la competizione fino alla fine della competizione. Dal 1° gennaio 2022, invece, è vietata sempre.
    Quindi in questo caso bisogna stabilire se l'assunzione è avvenuta prima del 1° gennaio 2022, e in tal caso se è avvenuta o meno in concomitanza con una gara.
    Questione spinosa, anche per la difficoltà di accertare con precisione le date di assunzione.
    Non parlerei di cavillo legale, quanto piuttosto di distinzione sostanziale fra "legale" e "illegale" sul piano giuridico sportivo.
    Quanto poi all'aspetto etico/sportivo di certe pratiche, legali o no, e alla questione della salvaguardia della salute dell'atleta, ce ne sarebbero di cose da dire...
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    CITAZIONE (stereoworxxx @ 10/2/2022, 11:17) 
    più che altro ci si domanda da tempo, dai sali della Shcherbakova, se non ci fosse qualcosa di strano sotto la sambo, quindi si inizierà a discutere se anche Trusova e Shcherbakova siano effettivamente pulite

    Eh, beh...
    Trusova e Shcherbakova provengono dalla stessa federazione e scuola, hanno quindi gli stessi allenatori, preparatori atletici etc, e sono sottoposte al controlli della stessa agenzia antidoping nazionale, notoriamente poco affidabile.
    Fare due più due è quasi inevitabile.
    Per quanto Trusova sembra talmente tonica muscolarmente da scacciare eventuali dubbi.
    Anna invece ha un aspetto fisico che già da tempo destava preoccupazione anche senza bisogno di tirare in ballo sostanze proibite.
    Diciamo che forse adesso in Russia qualcuno potrebbe giudicare poco lungimirante la scelta di mandare tre rappresentanti Sambo...
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    Da quel che ho capito cercando in rete, l'utilizzo improprio di questo farmaco aumenta la prestazione pura e la capacità di resistenza allo sforzo.
    Continuo a chiedermi quale bisogno possa avere un pattinatore/trice di età della Vaieva di un aiuto del genere, considerando che un/una quindicenne ha energia da vendere. E considerando che il pattinaggio non è né il ciclismo né la discesa libera, sport molto più esigenti in tema di prestazione muscolare/resistenza allo sforzo.
    L'unica cosa che mi viene da pensare è che un atleta sottoposto a una dieta troppo ferrea non abbia poi le energie di cui dovrebbe normamente disporre in virtù la sua giovane età... Ma le mie sono solo supposizioni da ignorante


    Comunque cercando in rete il nome di questo farmaco associato alla parola "doping", i primi dodici/quindici risultati riguardano la Valieva.
    La frittata è fatta, ed è bella grossa.
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    Aggiungo, a margine, una mia personalissima considerazione riguardo all'ipotesi, ventilata qualche post addietro, che tutto questo possa essere un pretesto per innalzare la tensione in ottica crisi ucraina.
    È senz'altro possibile. Non sarebbe la prima volta che lo sport viene usato come arma impropria, soprattutto le Olimpiadi. Il ricordo mi corre ai casi di boicottaggi reciproci delle Olimpiadi estive di Mosca e Los Angeles in un periodo di particolare tensione est/ovest.
    Solo pochi giorni fa ho letto sul Corriere un articolo che ipotizzava la possibilità che dietro la vicenda Djokovic/Open di Australia di tennis vi fosse una querelle fra Serbia e Australia sullo sfruttamento di un'enorme giacimento di litio in terra serba. Tutto il mondo è paese, quindi.
    Ciò non toglie però che da anni girano parecchi mugugni intorno al rendimento agonistico di molti atleti russi di vari sport (Sabetha ricorda giustamente al riguardo le parole di Alex Schwazer), alimentati anche dal fatto che la Rusada si è dimostrata altamente inaffidabile.
    Peraltro aggiungo che la Wada non mi è particolarmente simpatica. Ritengo che spesso abbia assunto atteggiamenti troppo intransigenti, quasi da caccia alle streghe, e non escludo che possa essersi prestata a giochi politici.
    Però qui qualcosa di serio e concreto è successo, qualcosa che non poteva essere ignorato. Altrimenti non avrebbero addirittura rinviato la consegna delle medaglie del Team Event.
    Di qualcunque cosa si tratti, ogni minuto di silenzio che trascorre senza che venga assunta una posizione ufficiale non fa che aumentare il danno.

    Edited by Tran-Ky-Ky - 10/2/2022, 09:04
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    Non mi piace per niente come si stanno sviluppando le cose.
    La Valieva è minorenne, persona protetta, d'accordo. Però questo non giustifica il silenzio che sta accompagnando la vicenda e il totale rifiuto di rilasciare commenti da parte degli organi istituzionali.
    La sua minore età la rende non imputabile del presunto reato di doping (ricordiamo sempre che il doping è reato a livello internazionale), ma non può escludere la squalifica sportiva. Quindi un provvedimento del genere dovrebbe già essere stato trasmesso alla federazione di appartenenza e notiziato al mondo intero (magari senza indicare negli atti ufficiali resi pubblici il nome dell'atleta coinvolto in quanto minorenne).
    Non credo possibile che questa "impasse" sia dovuta al fatto che stiano decidendo cosa fare data la minore età dell'atleta, come mi è capitato di leggere su molte testate, perchè è impossibile che non esista un protocollo per questo genere di cose. Di atleti minorenni alle gare senior ne partecipano a bizzeffe in tutti gli sport e bisogna essere preparati ad affrontare possibili casi di doping.
    Temo invece che dietro le quinte si stiano facendo giochi sporchi.
    E nel frattempo questo silenzio, lungi dal proteggerla, sta esponendo la povera Valieva al pubblico ludibrio dei social.
    In tutto ciò, segnalo l'ineffabile Eteri che non si smentisce mai: alla richiesta di un commento da parte dalla televisione russa Match TV, avrebbe risposto: "Non mi occupo di gossip" (Fonte OA Sport)
    Definire "gossip" una vicenda del genere, fondata o meno che sia, è a mio parere segno di un'arroganza senza limiti.
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    La Russia è nel mirino della Wada dal 2015, da quando cioè sono nati sospetti molto seri sul fatto che la Rusada (l'agenzia antidoping russa) alteri in modo sistematico i risultati dei test antidoping.
    Per questa ragione, non dimentichiamolo, alle ultime tre Olimpiadi (due invernali e una estiva) gli atleti russi hanno partecipato sotto bandiera olimpica, un escamotage che ha salvato il salvabile ma senza eliminare il problema.
    Personalmente ho sempre ritenuto che il pattinaggio di figura non fosse fra gli sport a maggior rischio doping, per due ragioni.
    La prima è che non occorrono atleti eccezionali, dal punto di vista fisico. Il pattinatore-tipo è normodotato, non ha bisogno della potenza muscolare o della resistenza richiesta da altri sport. Un serio e regolare allenamento è più che sufficiente, sotto questo punto di vista.
    La seconda è che nel pattinaggio esistono altri metodi per alterare i risultati, senza percorrere la rischiosa strada del doping (leggasi: giudici, pcs, goe, etc).
    Questo è ancora vero, secondo me, in tutte del discipline tranne nel singolo femminile.
    La deriva verso atlete sempre più giovani, con fisici esili e una tecnica che non è assolutamente in grado di supportarle al minimo appesantimento dovuto al naturale processo di crescita può aver aperto la strada verso certe pratiche.
    Non c'è nulla da stupirsi.
    Cose simili sono già accadute in passato in molti sport, soprattutto in presenza di federazioni (e/o regimi) disposte a tutto pur di ottenere risultati di prestigio.
    Mi auguro che non sia questo il caso, ma i presupposti ci sono.
    In tutto questo, è fondamentale ricordare che gli alteti sono le prime vittime del doping.
    Perché è loro il fisico che rischia di essere minato da pratiche mediche aberranti.
    Perché sono loro che pagano in prima persona con le squalifiche e la perdita di reputazione.
    Perché spesso non hanno scelta, non essendo consapevoli di essere sottoposti a certe pratiche o non potendo opporvisi. Questo è vero soprattutto nel caso di atleti giovanissimi, addirittura minorenni.
    Le vere responsabilità sono altrove, ma raramente vengono perseguite e punite.
    Speriamo bene, perchè tante volte si è vista la macchina del fango mettersi in moto solo contro gli atleti, ignorando bellamente allenatori, manager, preparatori atletici, medici sportivi, dirigenti di squadre e federazioni...
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    CITAZIONE (Icemin @ 8/2/2022, 18:46) 
    L'olimpiade invernale non si limita ai risultati nel pattinaggio...

    Certo, Ovvio.
    Per fortuna, mi verrrebbe da dire... :sorry:
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    CITAZIONE (Icemin @ 8/2/2022, 17:50) 
    CITAZIONE (Gocvha @ 8/2/2022, 09:44) 
    Questa olimpiade, in termini di possibilità di vedere le gare, è una mazzata, tra diritti e orari.

    Capisco i diritti televisivi, ma in teoria i canali in chiaro dovrebbero fare meglio delle Olimpiadi estive, meno gare e in più lo streaming che questa estate era bloccato.
    In pratica non ho la più pallida idea di quello che succede se non per questo forum. Anche gli highlight sulle testate sportive ridotti al minimo. Canale Olimpico non pervenuto, gare su youtube mancanti o cancellate/bloccate.

    Senza un abbonamento ad Eurosport/Discovery ci si perde il 99% di questa olimpiade.

    Un mensile da 8€ sul player di Eurosport e ci si dimentica della Rai. Ambient Sound e si dribbla anche Ambesi :biggrin2.gif:

    8 euri al mese per vedere Morisi davanti ad Hanyu e Brown?
    Dovrebbero pagarli a me come risarcimento, e non basterebbero.
    Solo in antiemetici spenderei di più.
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    Non ho visto la gara, ma mi bastano i Pcs per capire l’andazzo. Chen che prende più di Hanyu e Brown, Morisi che prende più di Rizzo….
    Vergogna!
    Carrillo qualificato unica gioia.
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    CITAZIONE (Ilya Muromets @ 7/2/2022, 17:09) 
    Zhou ritirato per positività al covid.

    Mi domando che senso abbiano ste gare.

    Ne avevano poco a prescindere.
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    CITAZIONE (martinaiceskate @ 6/2/2022, 19:42) 
    Perdonatemi l’ignoranza ma perché gutmann non partecipa alla gara individuale?

    Perché l'Italia non ha ottenuto la qualificazione per la gara femminile individuale. La partecipazione della Gutmann al TE dipende dal fatto che a questa competizione hanno potuto accedere le nazioni che avevano almeno tre discipline qualificate su quattro.
    Nel nostro caso l'Italia ha ottenuto la qualificazione per le competizioni maschile, coppie e danza, e ha potuto schierare, solo al TE, anche un'atleta per il femminile.
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    CITAZIONE (Ilya Muromets @ 4/2/2022, 14:49) 
    Guardare la gara del Team Event è come spalancare una finestra sulle transazioni bancarie in seno all'ISU e alle Federazioni.
    Mancano solo gli IBAN.

    Io ormai mi sono dato al curling.
    Almeno lì i punti vengono assegnati utilizzando il compasso.
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    Un commento veloce sullo short delle coppie.
    Dodici-coppie-dodici e nessun errore.
    Non dico una caduta, ma nemmeno uno step out su un salto in parallelo, o un atterraggio su due piedi su un lanciato.
    Il peggio che si è visto sono state un paio di trottole in parallelo leggermente fuori sincrono e un paio di spirali di livello non eccelso. Punto.
    Nel free mi aspetto che le cose non vadano così lisce, anche perché molte coppie porteranno elementi difficili, come combinazioni triplo-triplo nei salti in parallelo.
    La sensazione è che il livello sia così alto da rendere una semplice formalità il 2A obbligatorio dello short.
    Tanto di cappello a tutti.
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    Che tristezza le entries dei 4CC!
    È vero che le olimpiadi sono imminenti, e che con i protocolli covid da rispettare molti non avranno voluto correre rischi (come è successo anche agli Europei); però questi campionati non sono mai decollati veramente.
    Per la maggior parte delle federazioni rappresentano solo un "contentino" da dare agli atleti esclusi dai tickets mondiali e olimpici.
    USA, Canada e Giappone hanno seguito questa politica. La Cina addirittura non manda nessuno, in nessuna disciplina.
    Solo la Corea fa onore alla competizione con i suoi atleti di punta.
1973 replies since 7/9/2016
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