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.Quindi, facendo un breve riepilogo della spedizione italiana al Nebelhorn.
Abbiamo qualificato per le Olimpiadi (rullo di tamburi)
Una coppia spagnola
Una ragazza americana
Una ragazza polacca
Ma non l'italianaSPOILER (clicca per visualizzare)hum.......
...ed abbiamo piazzato Frangipani, giusto perché non ne avevamo bisogno.
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Quindi, facendo un breve riepilogo della spedizione italiana al Nebelhorn.
Abbiamo qualificato per le Olimpiadi (rullo di tamburi)
Una coppia spagnola
Una ragazza americana
Una ragazza polacca
Ma non l'italianaSPOILER (clicca per visualizzare)hum....... -
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La Tajlegard però non è in corsa per il ticket olimpico.
Basta che una sola le vada dietro, o sbaglio? -
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Clamoroso secondo posto finale con primo free e primo TES per Barquero/Zandron (con qualificazione olimpica)!
Hanno dato spettacolo in una gara ricca di errori nei primi gruppi ma con un'innalzamento deciso della qualità nell'ultimo.
Molto bene anche i georgiani Safina/Berulava già visti in Junior Gran Prix. -
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Propongo di creare una nuova coppia di artistico: Taljegard - Frangipani.
Nella sequenza di passi demoliscono tutta Oberstdorf! -
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Nel mentre, è doveroso segnalare il ruolo da "prezzemolo internazionale" di Lorenzo Magri, coach di Frangipani, Kessler, Liu e Kurakova. Edit: E Todeschini!
Un uomo molto impegnato (cit.)!
ReEdit:mi ero dimenticato di Guarino Sabate.
Si fa prima a elencare chi, al Nebelhorn, NON è allenato da lui!
Edited by Tran-Ky-Ky - 24/9/2021, 17:09 -
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Fra le entries ci sono alcuni atleti e atlete cinesi che non hanno risultati particolarmente significativi nel loro palmarès recente.
Suppongo che si tratti di atleti invitati in quanto appartenenti alla federazione della nazione organizzatrice.
Il che è normale, è un diritto che spetta sempre a chi ospita una tappa di GP.
Però adesso la nazione organizzatrice non è più la Cina. È l'Italia. Ed è l'Italia perché la Cina ha rinunciato.
Quindi sarebbe stato opportuno sostituire atleti di seconda fascia che non avrebbero avuto, di per sé, titolo per partecipare se non alla tappa di casa con corrispondenti atleti della nuova nazione ospitante.
So che è un discorso antipatico il mio, però non capisco per quale motivo debbano rimetterci i nostri. Uno dei vantaggi dell'ospitare una tappa di GP consiste nell'avere l'opportunità di far fare esperienza alla proprie nuove leve, consentendo loro di sperimentare un livello superiore di competizione.
Perdere un'occasione del genere è davvero un peccato.Non so.
Nel 2018 la tappa di GP inizialmente prevista in Cina venne disputata a Helsinki. In quell'occasione i finlandesi schieranono Virtanen fra i men, Peltonen e Lindfors fra le ladies e Turkkila/Versluis nella danza. E c'era un solo cinese, Jin fra i men.
Significativo il fatto che non vi fosse nessuna delle forti coppie cinesi nella disciplina pairs.
C'è una sostanziale differenza fra le due situazioni: in quella circostanza le entries furono distribuite fra le sei tappe dopo l'assegnazione della tappa cinese alla Finlandia, mentre in questo caso la tappa è saltata con le entries già stabilite.
Considerando le entries attuali, per far spazio ai nostri avrebbero dovuto togliere una tappa a gente come Yan Han e Liu/Wang nella danza.
Volendo trovare una soluzione, avrebbero potuto aumentare eccezionalmente le entries, così da non fare un torto agli incolpevoli atleti cinesi. -
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Non so.
Nel 2018 la tappa di GP inizialmente prevista in Cina venne disputata a Helsinki. In quell'occasione i finlandesi schieranono Virtanen fra i men, Peltonen e Lindfors fra le ladies e Turkkila/Versluis nella danza. E c'era un solo cinese, Jin fra i men.
Significativo il fatto che non vi fosse nessuna delle forti coppie cinesi nella disciplina pairs.
Qui invece siamo al minimo sindacale per quanto riguarda la partecipazione di atleti di casa a una tappa di GP.
Un solo maschio, quando ne abbiamo tre di alto livello, nessuna ragazza, addirittura nessuna coppia di danza.
Mi sa che a livello ISU contiamo come il due di picche con briscola cuori. -
.Continuo a trovare inspiegabili i GOE nelle trottole di Grassl.
Invece sono spiegabilissimi.
Grassl presenta tre tipologie di quadrupli, con percentuali di riuscita soddisfacenti. E si tratta dei tre quad più difficili, che nessun altro, neppure Chen o Hanyu, riesce a inserire in un unico programma.
Grassl, inoltre, è un saltatore istintivo, che non ha paura di osare. È giovane, è integro fisicamente, ed è sufficientemente "pazzo" da non porsi limiti.
Ergo, nulla vieta di pensare che, in un prossimo futuro, possa aumentare ulteriormente il base value dei suoi programmi, aggiungendo magari dei "banali" 4T o 4S o delle combinazioni con i quad che già esegue.
In sostanza è una vera mina vagante, che potrebbe scompigliare gerarchie stabilite colà ove si puote ciò che si vuole, tanto per citare il sommo poeta.
Magari non succede, ma siccome le olimpiadi non sono così lontane, e siccome a nessuno piace preparare tutto per bene per poi farsi fregare dall'ultimo arrivato, meglio non correre rischi e cominciare da subito a ridimensionare eventuali velleità...
Lo so, questo è complottismo, ma in uno sport dove si fa sempre più fatica a comprendere la logica dei punteggi è inevitabile fare brutti pensieri. -
.Domanda di routine post mondiali:
quali programmi vi sono rimasti più impressi / vi sono piaciuti di più?
Uomini:
Short e free di Brown.
Jason vale da solo il prezzo del biglietto, da anni (quale biglietto? Sì, va beh, lasciamo perdere. Avete capito cosa intendo...)
La prima stagione presso Orser ero rimasto un po' perplesso. I suoi programmi mi sembravano meno d'impatto rispetto al passato.
Quelli presentati in Svezia sono invece strepitosi. E sul piano dei salti (stavo per scrivere "sul piano tecnico", ma tutto quello che fa Brown sul ghiaccio ha elevatissima valenza tecnica) bisogna registrare il fatto che è riuscito finalmente a presentare un quad che pare solido.
Short e free di Kolyada.
L'ho già scritto più volte. Per me Mikhail è un fuoriclasse. La cura Mishin gli ha donato (sempre a mio parere) una maggiore sicurezza nei suoi mezzi. Questa sicurezza si manifesta non solo in prestazioni finalmente scevre da "kolyadate" (così simili alle "brezinate") ma anche in una sorta di autorevolezza che rende i suoi programmi davvero memorabili.
Short e free di Carrillo.
Donovan è l'archetipo dell'atleta olimpico. Proviene da una nazione "marginale" dal punto di vista dello sport che pratica, ma la sua partecipazione alle Olimpiadi non avrebbe un valore solo simbolico o pittoresco in quanto sul campo ha dimostrato di saperci fare, davvero.
Ho usato il condizionale perchè, causa le cervellotiche regole ISU, non ho ancora capito se ha staccato o meno il pass olimpico. Spero che, nel caso, ce la faccia al Nebelhorn.
In ogni modo la gioia di pattinare che mostra in ogni istante unita ad una tecnica tutt'altro che disprezzabile rendono i suoi programmi degni di essere ricordati.
Free di Rizzo e Grassl.
Qui ammetto di essere partigiano, ma anche no. Non capita tutti i giorni di vedere un free con 4Lz, 4Lo, 4F, anche se il primo caduto. Meno frequentemente ancora capita che lo faccia un italiano in un campionato del mondo. Quindi sì, il programma di Grassl mi è rimasto impresso eccome.
Quanto a Rizzo, il suo free è un vero gioiello, e lui lo ha spinto con grande determinazione, Peccato la caduta sul secondo axel, ma quando un'atleta riesce ad essere così brillante non basta un singolo errore per sporcare l'impressione complessiva. Ho saltato sul divano per tutto il tempo.
Donne.
Qui sarò, ahimé, più breve.
Short e Free di Hendrickx.
Vale per lei un po' il discorso di Brown. Possiede una tecnica e una capacità di impadronirsi della musica, trasformandola in qualcosa di più di un semplice accompagnamento sonoro, che sono rare al giorno d'oggi.
Se volessi convincere un amico ad appassionarsi a questo sport, non andrei certo a recuperare su YT un video di una qualunque eterina, ma andrei dritto a scrivere "Loena Hendrickx world championships 2021", certo di presentare il pattinaggio nel suo aspetto migliore.
Poi, giusto per voler esagerare, gli mostrerei anche lo short di Kihira.
Non è bastato, non sarebbe bastato comunque.
Ma Rika con quello short ha mostato cosa si può fare quando ad una tecnica di alto livello si sposa la volontà e la capacità di dimostrare che esiste tutto un mondo al fuori del solito Notre Dame del Fantasma di Romeo, Giulietta e Cigno Nero.
Coppie
Short e Free di Mishina/Galliamov.
È da molto che sono convincenti. Qui hanno veramente fatto il botto.
Il free soprattutto è da campioni del mondo. Punto.
Free di Sui/Han.
Lo so, non sono stati brillantissimi. Questo programma lo hanno presentato meglio, in passato.
Però resta uno di quei rari programmi capaci di creare vera "magia" (aiuto, mi sto secondinizzando...).
Diciamo che lo cito con l'augurio che alle olimpiadi siano capaci di presentarlo al meglio, regalandoci, ancora una volta, una grandissima emozione.
Chiudo con la
Danza.
Non ho visto nulla, ma voglio citare la coppia francese Galyavieva/Thauron che hanno conquistato il pass olimpico per i vellutati. I quali, da parte loro, ringraziano e se ne andranno a Pechino soli soletti, senza altre coppie francesi al seguito. Questo sì che è spirito di squadra!... (si capisce che è sarcastico?)
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Hanyu ha ventisei anni e un fisico ormai usurato dagli intensi sforzi di una carriera quasi decennale a livello senior.
Già da tempo ha dovuto rinunciare al 4Lz, principalmente per non sottoporre a eccessivo stress articolazioni già logorate.
Così è "costretto", per allargare la platea di quadrupli (necessaria per competere ai più alti livelli), a ricorrere al 4Lo, a mio parere il quad più difficile in assoluto. Tanto difficile che ben pochi lo osano, mentre il 4Lz è diventato un elemento quasi comune (relativamente parlando, s'intende).
Questa limitazione, pesante, lo obbliga a inventarsi altri modi per aumentare il base value, percorrendo strade difficilissime, che ai più sono precluse.
In più, non rinuncia a ricercare la massima qualità in tutti gli elementi del pattinaggio, anche laddove ciò va a detrimento della percentuale di buona esecuzione dei salti.
Dal che derivano errori che probabilmente non commetterebbe se facesse come altri: rincorsa, salto; rincorsa, salto; salamelecco; rincorsa, salto.
Purtroppo questa tattica non paga, perché il punteggio dei components, lungi dal premiare la qualità di pattinaggio nel suo complesso, vengono ormai elargiti secondo criteri assolutamente arbitrari e non trasparenti (come del resto i GOE). A volte infatti seguono Il TES in modo proporzionale (come a dire che se salti bene allora meriti punteggi alti anche in skating skills, transitions etc, ma non è assolutamente detto che sia così); a volte invece vengono dispensati con un'avarizia nei confronti della quale non si può che pensare male.
Basti dire che in questo free Chen - che beninteso ha vinto con merito - ha ottenuto un secondo punteggio più alto (significativamente più alto) rispetto a gente del calibro di Hanyu, Kolyada, Messing, Kagiyama e soprattutto Brown.
Jason ha fatto in questo free cose incredibili sul piano delle transitions, dell'interpretazione, per non parlare degli skating skills. Anche a video si vedeva chiaramente una velocità doppia rispetto a Chen. Eppure ha preso 90,80 contro i 96,14 di Chen.
Ribadisco il concetto: Chen ha vinto meritatamente, ma il divario di punteggio fra lui e gli altri non è corretto. Una lente deformante che falsa tutte le prospettive.
Più che "cos'è successo ad Hanyu", quindi, sarebbe da domandarsi "cos'è successo all'ISU".
Se non fosse che all'ISU non è successo proprio niente di nuovo.
Sta semplicemente ricadendo nei suoi vecchi vizi (memento Salt Lake City) -
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Keegan Messing: un gatto di gomma montato su molle 
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Jason Brown da squalifica.
Non si possono mettere dei razzi attaccati ai pattini.
Come dite?
Non ce li aveva?
Ah.
Allora sarebbe questo il pattinaggio... -
.Il mio no sul triplo Axel lo hanno sentito nel comune di fianco
Hai violato di sicuro qualche DPCM...
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Han Yan.
Il più bravo pattinatore al mondo con le mani in tasca.
Votes taken by Tran-Ky-Ky |
