Ice Skating e Rhythmic Gym Forum | Pattinaggio e Ginnastica Ritmica

Votes taken by Tran-Ky-Ky

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    Il solo pensiero che l'Eteri possa essere paragonata, o comunque essere messa nella stessa categoria con una Tamara Moskvina o con un Hongbo Zhao mi va venire un travaso di bile.
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    CITAZIONE (Andrea Rika @ 19/2/2022, 14:46) 
    Comunque mi fa ridere sentir dire che Tarasova Morozov sono una coppia di Eteri XD
    ma dai, sono andati da lei quando erano già fatti e finiti.

    Diciamola tutta:
    l'Eteri ne sa di coppie d'artistico quanto io di musica dodecafonica.
    Lei va per loro in balaustra e sul K&C solo per illuminare la scena con la sua innata simpatia (e per fare lievitare i punteggi con la sola imposizione delle mani...)
    In realtà T/M sono seguiti da Sliusarenko, allenatore dell'ottima scuola di Perm, e da Trankov, che non ha certo bisogno di presentazioni.
    Sono stati loro gli artefici del miglioramento prestazionale di T/M, dopo diverse stagioni grigie, non certo il Trio Dronio.
    Fra l'altro, proprio Sliusarenko e Trankov erano entrambi sul K&C, oggi, a differenza delle precedenti uscite quando era sempre l'Eteri a mettersi in mostra.
    Chissà perché mi viene da pensare che se non ci fosse stato il pasticciaccio brutto della Valieva avremmo visto lei anche oggi, a prendersi immeritata gloria.

    Edited by Tran-Ky-Ky - 19/2/2022, 15:44
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    CITAZIONE (Gocvha @ 18/2/2022, 19:10) 
    Lei, Gleikhencoso e Dudakov, un teoria una squadra con in mano il potere del pattinaggio mondiale, in pratica il Trio Dronio.

    Genio!
    Non riuscirò più a vederli, quei tre, con gli occhi di prima :roftl.gif:
  4. .
    Allora.
    Arrivo a casa dal lavoro e vi leggo, dopo che mia moglie mi ha tenuto informato sugli eventi.
    A "semifreddo", da ignorante che non ha visto nemmeno un secondo della gara, butto lì i mei pensieri:

    Provvidenziale, questo risultato.

    - Per la Russia, che conquista l'oro del singolo femminile scongiurando il rischio di vederselo revocato.

    - Per Il Cio e il comitato organizzatore, perché insomma, lo scandalo di una vincitrice che viene eslcusa per doping, con tutto quello che ne consegue, non è un bello spot per un'olimpiade.

    - Per l'Eteri, che correva il rischio di essere additata, in patria, come colei che con la sua gestione spregiudicata aveva fatto perdere l'oro olimpico più sentito alla Russia, e chei nvece ora si ritrova ancora una volta a recirare il ruolo della grande artefice dei successi del pattinaggio russo.

    - Per la Wada e tutto il carrozzone dell'antidoping internazionale, perché una vittoria di Valieva avrebbe tenuto desta l'attenzione dei media generalisti su questa sporca faccenda, mettendo in luce le tante lacune e disorganizzazioni di un sistema che non riesce a processare in tempi ragionevoli il risultato del test antidoping di un'alteta favorita alle olimpadi, e che non ha mai pensato di predisporre un protocollo per la gestione dei casi di doping di minorenni.

    - Per l'ISU, perché stava montando un grande scontento in tutto il mondo del pattinaggio, nato attorno al caso di doping ma rapidamente focalizzatosi sui punteggi; ma ora che la vittoria è andata a un'atleta benvoluta come Anna tutto si sgonfierà e i grandi burattinai potranno tornare a dormire sonni tranquilli.

    Tutto bene quel che finisce bene, quindi. Tutti contenti di un risultato che accomoda tante cose.

    Un risultato davvero provvidenziale. Così provvidenziale che mi riesce davvero molto difficile credere sia dovuto al caso.

    E una Trusova così incazzata non fa che convincermene ancora di più.

    Edited by Tran-Ky-Ky - 17/2/2022, 20:50
  5. .
    CITAZIONE (Gattino_€13 @ 15/2/2022, 15:33) 
    Posso fare una domanda scomoda: secondo voi , parere completamente personale, solo Valieva sono stati somministrati farmaci ( perché considerata la migliore) o è un doping di squadra?

    Preferisco non esprimere la mia opinione perché non ho elementi, e le mie sarebbero solo illazioni.
    Però una cosa mi preme sottolinearla, anche se l'ho già detto più volte:
    Questa è la terza Olimpiade alla quale la Russa partecipa sotto bandiera olimpica a causa delle conclamata inaffidabilità della sua agenzia antidoping, la Rusada.
    Pensiamoci...


    CITAZIONE (*SnowQueen* @ 15/2/2022, 15:37) 
    Le mie aspettative erano così basse che già mi rallegro di vedere Kaori sopra Sasha.

    Tanto finirà dietro nel free..

    Edited by Tran-Ky-Ky - 15/2/2022, 16:26
  6. .
    Ripenso alla gara maschile, alla danza (!), alla vicenda doping-Valieva; vedo questi PCS e mi dico che in confronto Salt Lake City era una roba da bambini.
    Questa è la peggior olimpiade che ricordi, dal punto di vista del pattinaggio.
  7. .
    CITAZIONE (Ilya Muromets @ 14/2/2022, 23:33) 
    Per farla breve: condivido le cautele di alcuni nei confronti di un caso che deve comunque consentire la dose adeguata di garantismo e protezione della vittima. Capisco le difficoltà in cui si trovano i vari comitati.

    Allo stesso tempo, però, credo fermamente che le altre concorrenti devono poter godere dei medesimi diritti e delle medesime garanzie dell'accusata, se non superiori. Perché se vogliamo riportare tutto a principi di ordine legalista - e senza voler lanciare paragoni azzardati, è solo per intenderci - anche uno che è accusato di rapina o omicidio è innocente fino a prova contraria, ma non lo si lascia a piede libero in attesa della sentenza. Se poi una delle ragioni della decisione del Comitato riguarda davvero il rischio di generare "harm" all'accusata, secondo quale metro di giudizio si misura l'"harm" generato nelle altre concorrenti? Sotto quale genere di principi sportivi le atlete dovranno guardare alla gara che le attende?

    Il discorso più che altro dovrebbe essere questo (ho preso qualche antiemetico e forse adesso ho la forza di commentare questo schifo):
    SE è stata confermata la positività, il fatto che Valieva sia minorenne dovrebbe escludere la volontarietà del doping da parte sua. Nel senso che, in quanto minore, si presume sempre che la sua volontà sia stata suggestionata o coartata da adulti.
    Quindi ci sta che non sia squalificata, perché la squalifica è una sanzione che presuppone dolo o colpa e in questo caso, mancando l'elemento soggettivo di una volontà validamente espressa, non può comminarsi squalifica (né si può parlare nel suo caso di reato penale).
    MA deve comunque essere esclusa dalle gare.
    I principi fondanti della lotta al doping sono (nell'ordine a mio avviso corretto di importanza): la salute degli atleti e la lealtà delle competizioni.
    La partecipazione di Valieva alla gara mette in pericolo entrambi i principi.
    La salute degli atleti. perché in questo modo si fornisce una comodissima scappatoia per tutti i casi di doping su minorenni; anzi addirittura un incentivo: se l'atleta non viene squalificato, di fatto non ci sono conseguenze anche qualora venga "beccato", quindi diventa oltremodo vantaggioso dopare minorenni.
    La lealtà delle competizioni, perché in questo modo viene punita la correttezza degli atleti che rispettano le regole, ai quali è sottratta la possibiltà di confrontarsi alla pari; con il rischio concreto che qualcuno possa essere tentato di imitare i cattivi esempi.
    Infine, con questa decisione viene a essere pesantemente minata la credibiltà di uno sport, il pattinaggio di figura, che già da anni ha subito duri colpi, nel silenzio generale di commentatori e addetti ai lavori.
    Valieva, non potendo o non volendo comminare una squalifica nei suoi confronti, doveva essere esclusa dalla gara olimpica con un provvedimento ad hoc di "sospensione nell'interesse della salute dell'alteta" o altra formula simile.
    Risibili sono le argomentazioni in favore della sua partecipazione alla gara basate sulla volontà di tutelare l'equilibrio psicologico di Kamila, perché il bene principale da tutelare deve essere la sua salute fisica, non il suo benessere psicologico.
    Altrimenti si arriverebbe all'assurdo di non squalificare mai nessuno per non provocare "turbamenti emotivi".
    E poi, qualcuno ha pensato ai benessere psicologico delle avversarie di Valieva, molte delle quali a loro volta minorenni, e al pessimo, diseducativo messaggio che si trasmette loro?
    No, niente da fare, mi torna la nausea.
    Nemmeno gli antiemetici bastano...
  8. .
    Capisco che la minore età di Kamila renda la sua vicenda particolarmente delicata e complessa.
    Non mi capacito però che non esista un protocollo già scritto per gestire i casi di doping (o presunto tale) di atleti minorenni, da applicare in piena trasparenza.
    Riunirsi adesso per decidere il da farsi, a quarantott'ore dalla gara, significa aprire la strada a ulteriori polemiche, sospetti e dietrologie, qualunque decisione sarà presa.
    E cosa succederà la prossima volta, quando in un'altra olimpiade un altro atleta minorenne, magari di un'altra nazione e di un altro sport si troverà in una situazione simile? Senza regole chiare da applicare potrebbe venirne fuori una gestione del tutto diversa.
    A questo punto mi viene da pensare che occorra rivedere l'idea stessa della partepazione dei minorenni alle olimpiadi, perché se accettiamo l'assunto di un trattamento differenziato di determinate categorie di atleti in caso di doping, tutto rischia di farsi molto pericoloso.

    Edited by Tran-Ky-Ky - 13/2/2022, 17:23
  9. .
    Interessante articolo del Corriere.

    Interessante perché, al di là di alcune inesattezze e imprecisioni, assume una posizione molto precisa.
    L'attenzione infatti viene spostata dal fatto di cronaca e dalla sua principale protagonista (Valieva) alle vicende pregresse, alla Sambo, alla figura dell'Eteri, alla gestione delle giovani atlete e ai mugugni in Russia al riguardo.
    Sembra l'inizio di qualcosa, e non sono convinto che sia casuale tutto questa volontà di approfondimento da parte di un giornale generalista italiano.
  10. .
    CITAZIONE (*SnowQueen* @ 12/2/2022, 09:46) 
    "Abbiamo paura di qualsiasi dichiarazione, per non interferire e non fare danni."

    Detta da lei suona davvero... come dire.... :eek.gif:

    CITAZIONE (*SnowQueen* @ 12/2/2022, 09:46) 
    "Siamo con le nostre atlete nel bene e nel male, fino alla fine."

    Anche questa.

    D'accordo che queste sono dichiarazioni ufficiali preparate da qualche addetto stampa. Ci stanno.
    Però sentire certe parole uscire dalla sua bocca, ricordando tanti episodi del recente passato...
  11. .
    CITAZIONE (martinaiceskate @ 11/2/2022, 15:43) 
    Il punto è che al 99% imho dopo questa olimpiade e mondiale la CARRIERA di Valieva sarebbe finita non la stagione, tuttavia avrebbe terminato con un ora olimpico e mondiale e avendo vinto tutto il vincibile (the new zagitova). Con questa situazione invece rischia di finire la carriera non solo senza ori ma con l’ombra del doping addosso.

    Già. Il rischio è proprio questo, indipendentemente dalla durata di una eventuale squalifica.

    CITAZIONE (AstorGG @ 11/2/2022, 14:44) 
    CITAZIONE (Tran-Ky-Ky @ 11/2/2022, 09:51) 
    Ma il maldestro tentativo di giustificarsi, con annessa ammissione di effettiva assunzione, ha reso impossibile una risoluzione "amichevole"
    Come atto di masochismo non c'è male.

    Al di là del caso specifico, ho sempre avuto l'impressione che i russi non siano affatto gli unici a doparsi o almeno a prendere sostanze stimolanti in modo "borderline", ma che gli altri lo facciano in modo più intelligente (vedi le "esenzioni terapeutiche" USA).

    Di certo su questo argomento nessuno può permettersi di scagliare la prima pietra.
  12. .
    A parte il fatto che, secondo l'articolo del Corriere linkato da norge alla pagina precedente, la trimetadizina è classificata dalla WADA fra i "non specifici", ovvero non permette di evocare la scusante di una contaminazione o assunzione accidentale in quanto il principio attivo è contenuto solo nel farmaco.
    Quindi gli industriali dei panettoni possono tirare un sospiro di sollievo. Almeno loro...

    Edit:
    Povera Valieva. Già è tenuta a dieta strettissima. Adesso salta pure fuori che quel poco che mangia è contaminato?...
    Ma mi facciano il piacere!
  13. .
    Le cose cominciano a chiarirsi.
    In sostanza la Fedrus avrebbe dapprima cercato di coprire la cosa. Poi, a fronte di una richiesta di chiarimenti, si sarebbe giustificata dichiarando una presunta "non valenza dopante" dell'assunzione del farmaco. Così facendo però avrebbe di fatto ammesso l'assunzione stessa, difficile da dimostrare anche attraverso le analisi del sangue.
    Se la Fedrus avesse semplicemente contestato i risultati delle analisi, sostenendo che non significano necessariamente assunzione di trimetazidina (l'articolo del Corriere spiega come non sia così agevole dimostrarne l'assunzione attraverso l'analisi del sangue), la cosa si sarebbe probabilmente sgonfiata.
    Ma il maldestro tentativo di giustificarsi, con annessa ammissione di effettiva assunzione, ha reso impossibile una risoluzione "amichevole"
    Come atto di masochismo non c'è male.
    A questo punto nessuno sa più cosa fare, e la giovanissima età dell'atleta complica tutto. Perché la quindicenne Kamila non è punibile e imputabile di persona, ma proprio per questo non si può fare il giochetto praticato tante volte di squalificare l'atleta e basta, ignorando bellamente le responsabilità dello staff attorno all'atleta stesso. Responsabilità tanto più gravi in questo caso perché è coinvolta una minorenne.
    E visto che la cosa ormai è di dominio pubblco, non si può risolverla a tarallucci e vino. Al di là dello scandalo e delle polemiche che monterebbero a dismisura, si creerebbe un precedente pericolosissimo, che andrebbe a minare la stessa credibilità della Wada nella sua capacità di imporre regole e farle rispettare.
    Quindi?
    Chi sarà a pagare?

    Edited by Tran-Ky-Ky - 11/2/2022, 10:23
  14. .
    Ogni caso ha una storia a sé. Più che metterli a confronto è utile analizzarli con attenzione.
    Nel caso specifico della Valieva, la questione dovrebbe essere questa:
    Se l'assunzione è avvenuta entro il 31 dicembre 2021, lontano dalle gare, la Valieva non ha violato nessuna norma.
    Quindi la medaglia del TE deve essere confermata e lei ha ogni diritto a partecipare alla gara del singolo femminile.
    Se l'assunzione è avvenuta entro il 31 dicembre 2021 ma in occasione di una gara, o dopo il 1° gennaio 2022 in qualunque momento, la Valieva ha violato le norme contro il doping con tutte le conseguenze del caso.
    Il punto é: a chi spetta l'onere della prova?
    Ci sono due possiblità.
    Onere della prova a carico dell'Antidoping: l'antidoping deve provare che le analisi del sangue dell'atleta sono compatibili solo con un assunzione nei periodi proibiti. Se non ci riesce, o sussistono dubbi, l'atleta è innocente.
    Onere della prova a carico dell'atleta: in presenza di un esame che rende esito positivo, è l'atleta che deve dimostrare di aver assunto la sostanza in una circostanza nella quale era permesso. Se non ci riesce è colpevole e scattato le sanzioni.
    Capite bene che si tratta di scenari completamente diversi, perché è obiettivamente molto difficile ricostruire da un esame del sangue il periodo preciso di assunzione di una determinata sostanza. Potrebbe anzi essere impossibile.
    È su questo punto che credo si giochi la partita.

    Certo è che se io, atleta, so che una determinata sostanza diventa proibita dal 1° gennaio del prossimo anno, deve essere mia cura rinunciare alla sua assunzione con congruo anticipo, in modo da avere un sangue sicuramente "pulito" da tracce metaboliche della suddetta sostanza dal 1° gennaio.
    Se non lo faccio significa quanto meno che ho commesso un'imperdonabile leggerezza.

    Sulla WADA, credo che si sia da farsi poche illusioni sul fatto che i controllori siano migliori dei controllati.
    Detto ciò, è anche vero che non è mai stato molto difficile trovare medici compiacenti disposti a rilasciare un certificato che giustifichi l'utilizzo "terapeutico" di una determinata sostanza assunta in realtà per altri intenti.
    Questo rende obiettivamente complicato il compito di chi si occupa di antidoping.

    Edited by Tran-Ky-Ky - 10/2/2022, 16:01
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    Aggiungo, a margine, una mia personalissima considerazione riguardo all'ipotesi, ventilata qualche post addietro, che tutto questo possa essere un pretesto per innalzare la tensione in ottica crisi ucraina.
    È senz'altro possibile. Non sarebbe la prima volta che lo sport viene usato come arma impropria, soprattutto le Olimpiadi. Il ricordo mi corre ai casi di boicottaggi reciproci delle Olimpiadi estive di Mosca e Los Angeles in un periodo di particolare tensione est/ovest.
    Solo pochi giorni fa ho letto sul Corriere un articolo che ipotizzava la possibilità che dietro la vicenda Djokovic/Open di Australia di tennis vi fosse una querelle fra Serbia e Australia sullo sfruttamento di un'enorme giacimento di litio in terra serba. Tutto il mondo è paese, quindi.
    Ciò non toglie però che da anni girano parecchi mugugni intorno al rendimento agonistico di molti atleti russi di vari sport (Sabetha ricorda giustamente al riguardo le parole di Alex Schwazer), alimentati anche dal fatto che la Rusada si è dimostrata altamente inaffidabile.
    Peraltro aggiungo che la Wada non mi è particolarmente simpatica. Ritengo che spesso abbia assunto atteggiamenti troppo intransigenti, quasi da caccia alle streghe, e non escludo che possa essersi prestata a giochi politici.
    Però qui qualcosa di serio e concreto è successo, qualcosa che non poteva essere ignorato. Altrimenti non avrebbero addirittura rinviato la consegna delle medaglie del Team Event.
    Di qualcunque cosa si tratti, ogni minuto di silenzio che trascorre senza che venga assunta una posizione ufficiale non fa che aumentare il danno.

    Edited by Tran-Ky-Ky - 10/2/2022, 09:04
651 replies since 7/9/2016
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