Qui lo dico e qui lo nego, ma Fa è la prova provata che qualche pedina grossa la federazione francese può ancora giocarla nelle alte sfere dell'ISU. Tra l'altro concordo con chi ritiene che il backflip avrebbe dovuto comportare la squalifica. Un gesto irresponsabile e irrispettoso.
Mondiale non impeccabile, ma ovviamente a contare sarà quello dell'anno prossimo.
Come abbia fatto Charlene Guignard a chiudere il programma in quel modo, ce lo saprà spiegare solo lei. Dimostrazione della qualità tecnica incomparabile di questa coppia.
In termini generali e guardando a lungo periodo, cali generali "a ondate" sono ricorrenti, e ogni volta per varie ragioni. Per dire, i due mondiali post Vancouver 2010 furono tecnicamente parecchio al di sotto degli standard del periodo (specie Nizza 2012). Al momento l'assenza della Russia è talmente determinante da essere quasi ridicolo farlo notare, e tale assenza si ripercuote ovviamente anche sui livelli nazionali russi (lascio da parte i numeri circensi a lama piatta delle dodicenni, che vabbè). Come d'altra parte fatto notare da Liza in più occasioni recenti: che ragione c'è di "spingere" tutti i giorni quando non si possono vincere medaglie internazionali? Mettiamoci una evidente crisi del sistema di punteggio, ormai sfilacciato fino all'inverosimile e incapace di affrontare convincentemente i problemi effettivi della disciplina, specie nel femminile (in primis, a livello tecnico, le prerotazioni e giudizio oggettivo su fili e under). Mettiamoci il fatto che Sakamoto attualmente non ha rivali, nonostante si cerchi in tutti i modi di creargliene una, a costo di mandare avanti a calci una traballante Levito. In junior, d'altro canto, si vede bene a quali eccellenti livelli si possa giungere quando ci sono concorrenti forti a livelli comparabili (Shimada VS Shin).
Mi piace sempre fare dietrologia, con le dovute cautele e il dovuto rispetto: in quale percentuale questo ritorno sarà dipeso da un parco atlete USA ai minimi storici e da conseguenti incoraggiamenti da parte della federazione?
Carolina Kostner non ha mai fallito tecnicamente un salto da che io ricordi. Mai un problema di filo, mai una prerotazione, gli under solo su caduta o su salto uscito male in partenza. Fu una follia quel tentativo di cambiarle la tecnica (soprattutto dei loop) durante l'ecatombe americana, quando a cambiare dovevano essere i layout completamente irrazionali che le facevano portare - e senza i quali, ne sono certo, avrebbe vinto ben di più.
Kagiyama incredibile, al momento il pattinatore migliore in circolazione. Mi è piaciuto anche il ritorno di Jin, che ha dimostrato di aver lavorato moltissimo per affinare gesti e movimenti.
Al netto della fuoriclasse Shimada (stupenda, ma qualcuno le trovi un coreografo), lei è quella che mi è piaciuta di più. Fili praticamente orizzontali, grande copertura di pista e passi da urlo: