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CITAZIONE (Andrea Rika @ 21/2/2023, 17:38) Fosse stato un atleta italiano, responsabile di questo tipo di doping, sarebbe già stato spogliato di tutti i suoi risultati senza un battito di ciglio. Coff coff.. Schwazer.. coff coff
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Ma io mi domando , in Russia quindi è come se non fosse successo niente? E allora perché far notare campione positivo all'antidoping? In Russia che si dice ?? Tutto complotto made in Usa? Anche se è stata la Rusada a beccare la Valieva??
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CITAZIONE (sabetha @ 23/2/2023, 10:27) Ma io mi domando , in Russia quindi è come se non fosse successo niente? Negano persino di avere fatto guerra all'Ucraina. Di che ci stupiamo? Io sono sempre più convinta di aver avuto, in passato, un'immagine sbagliata della Russia. Credevo fosse un Paese come il nostro, invece la sottomissione del popolo è molto più forte (a livello culturale e mediatico) e la pericolosità degli organi di polizia non calcolabile. Soprattutto grazie ai loro atleti così brillanti, in passato credevo fossimo tutti "amici", ora invece vedo una realtà ben diversa, molto più strumentalizzata dalla politica.
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Perfino azzardandosi a mettere da parte il discorso guerra e le relative conseguenze, veniamo obiettivamente da troppi anni di doppi standard e doping di stato, atti solo a dimostrare che il ban internazionale è più che meritato. Con le ammissioni olimpiche senza bandiera si è solo rimandato l'inevitabile. La gestione del caso Valieva è la sintesi di quanto il sistema sia marcio, visto come il caso è stato strumentalizzato dalla propaganda russa, che la sprona a continuare a gareggiare e ad idolatrarla, in barba ai regolamenti sportivi, ed al contempo senza minimamente dubitare di quali possano esser state le responsabilità del team di allenamento.
Personalmente a me dispiace, vista la qualità media degli atleti, specie nelle coppie d'artistico. Oggi però non ci sono le condizioni per un reintegro, ed è molto difficile aspettarsi un cambiamento politico in un contesto come quello russo, non solo per il protrarsi della guerra ma anche perché una buona fetta di dissidenti è stata sostanzialmente costretta ad emigrare. Le stime non sono chiare ma sono emigrati a centinaia di migliaia, dall'inizio del conflitto, di tutti i ceti sociali, dai ricchi a chi semplicemente non voleva finire al fronte.
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Concordo con te, Icemin. Ma oltre a noi "stranieri" che ci incavoliamo per la storia doping di Valieva, mi stupisce che in patria non prendano nemmeno un po' le parti delle ragazzine che invece del doping non hanno mai fatto uso. Intendo dire che altre russe "pulite" avrebbero potuto essere al posto di Valieva nelle gare internazionali e andare comunque a podio. A meno che in patria non le si ritenga tutte dopate uguali e che il doping non sia pratica da punire. Possibile anche questo...
Voglio sperare che sia solo una pratica Sambo (figurati se lo hanno fatto con 1 atleta, perché non con tutte?) e che almeno la Tuktamisheva, che fu mio idolo, sia pulita. Per esempio fossi in lei, la questione Valieva-doping mi darebbe altamente fastidio.
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La Tuktamisheva ha perso le olimpiadi, io farei antidoping alle russe ogni settimana a sorpresa. Per me è ridicolo che solo Valieva sia dopata , oh poi magari è normalità anche in altri team.
Le atlete di altre nazioni per stare dietro hanno subito infortuni da fine carriera o quasi( Miyahara, Kihira, anche la Liu ). La federazione giapponese non ha mai detto niente ,ma sono stati derubati prima da punteggi gonfiati e poi da infortuni causati dello stare a passo a doping. E Valieva vuole passare vittima.
Non ho ancora capito perché la Rusada ha " denunciato " Valieva . Mah
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La Rusada ha solo raccolto i campioni, l'analisi è stata fatta dall'antidoping internazionale. Le prime reazioni della Rusada sono state di rito, dopodiché hanno fatto tutto il possibile per sgonfiare la vicenda, per non punire alcun soggetto, presumibilmente anche a causa delle crescenti pressioni politiche.
Non ci è dato sapere se nel primo passaggio è passato qualcosa che non doveva passare. Di certo è risaputo che, ai tempi delle prime indagini sul doping di stato, c'era un laboratorio che alterava i campioni positivi.
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CITAZIONE (Andrea Rika @ 23/2/2023, 15:38) che almeno la Tuktamisheva, che fu mio idolo, sia pulita. La Tuktamysheva prendeva il meldonium, lo ha detto lei:
https://www.google.com/amp/s/www.nytimes.c...crisis.amp.html
Probabilmente glielo passavano come integratore, ma da cmq una visione su quello che era il doping di stato ai tempi.
Poi Liza che l'anno prima vince i Mondiali e l'anno dopo inizia un tracollo durato diversi anni, un po' doveva far venire qualche sospetto.
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Il Meledonium era sostanza legale, nell'anno in cui lo usava Tuktamisheva. Poi è stato vietato e lei ha smesso di prenderlo, assieme ad altri atleti della nazionale russa. Soltanto Ekaterina Bobrova (danza) continuò ad usarlo e si fece beccare con il meledonium in corpo una volta stabilito il divieto, e fu giustamente squalificata.
Le regole in merito al doping si aggiornano ogni anno, man mano che vengono scoperte nuove sostanze dopanti e metodi per rintracciarle.
Così compito di un atleta (e del suo team) è anche aggiornarsi sulle sostanze vietate e permesse, anche fossero farmaci per febbre o pomate per le ferite.
Che poi in Russia siano sempre alla ricerca i nuovi farmaci per doppare i propri atleti, non è una novità. E' giocare sporco e siamo d'accordo. I russi sono campioni in tutto tranne che di fair play, e siamo d'accordo. Tuttavia, finché una sostanza non è vietata dal regolamento, la si può assumere.
p.s.: in ogni caso Tuktamisheva mi piace per la sua resilienza negli ultimi anni, più che all'esordio e all'apice del suo successo. In questi, mi auguro sia completamente pulita.
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CITAZIONE (Andrea Rika @ 2/3/2023, 15:17) Il Meledonium Chi non ha mai mangiato una crostata di meledonium ?
A proposito di pomate, si è più saputo niente della situazione della Barquero ? Contrariamente a Valieva, lei e Zandron non hanno più gareggiato, è calato il silenzio anche lato social.
Ricordo giusto di averli visti fra gli spalti della finale GP. Lo dico anche per sottolineare come normalmente anche il banale errore, su questo tema così importante, comporti una lunga sospensione e tempi di giudizio spesso incomprensibili.
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Sia chiaro: non mi piace nessun atleta che fa ricorso a sostanze per ottenere performance. Ci rimasi molto male quando seppi di Tuktamisheva, comunque non aveva compiuto alcun illecito secondo il regolamento in vigore.
Sugli atleti che hai nominato non si è più sentito nulla e non credo che qualcuno si muoverà per la Barquero, anche se non ha rubato medaglie a nessuno e la sostanza E' effettivamente contenuta in pomate con cui entrare a contatto anziché improbabili pillole ingoiate a casa del nonno.
Quindi ribadisco ciò che dici tu, Icemin: le punizioni non sono uguali per tutti. C'è chi viene salvato anche se colto in flagrante, e chi invece per una probabile fatalità non viene nemmeno ascoltato.
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Senza voler rientrare ora nel merito della questione Valieva, a me pare che si ricordi sempre troppo poco spesso che la storia della medicina accidentale del nonno non è una teoria generata dai meme sui social media, ma è parte integrante della dichiarazione della diretta interessata e del suo team in un contesto ufficiale di inchiesta, regolarmente verbalizzato. Questo fatto trascende qualsiasi ipotesi (di per sé nient'affatto improbabile, e paradossalmente nemmeno in contraddizione con la possibile colpevolezza di Valieva) di un complotto tra le alte sfere dell'ISU e dei vari organi anti-doping.
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CITAZIONE (Ilya Muromets @ 4/3/2023, 12:54) Questo fatto trascende qualsiasi ipotesi (di per sé nient'affatto improbabile, e paradossalmente nemmeno in contraddizione con la possibile colpevolezza di Valieva) di un complotto tra le alte sfere dell'ISU e dei vari organi anti-doping. Non che i russi non siano capaci di negare l'evidenza, cosicché il doping di Valieva è russofobia, ed il farmaco è stato prescritto al nonno da una figura appartenente alla sfera americana.
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La squadra USA ha inviato una lettera al Cas per chiedere di poter assistere all'udienza del 29 settembre.
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Iniziata finalmente l'udienza al CAS. Kamila sarà sentita in videoconferenza. Sembra però che per la sentenza occorrerà attendere diversi mesi. E il podio olimpico della gara a squadre resta ancora da definire, a due anni di distanza Nel frattempo Vincent Zhou la tocca piano, dichiarando senza giri di parole che la Rusada “facilita il doping russo da oltre dieci anni” con il coinvolgimento di oltre mille atleti. Fonte OaSport
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