ISU JGP Egna/Bolzano 2017

11 - 14 Oct 2017, Egna (ITA)

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  1. Tran-Ky-Ky
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    Eccomi.
    Chiamato ai miei doveri da Gocvha rispondo, dopo una giornata a dir poco intensa: partenza alle 9.30, ritorno alle 02.40 dopo dieci ore ininterrotte di palazzetto.
    Chiedo ufficialmente agli amministratori del forum la medaglia al valore (non alla memoria, grazie, anche se stamattina al risveglio mi sentivo più morto che vivo…). :sleepysmileyanim.gif:
    Vi do le mie prime impressioni partendo dalle vostre osservazioni.
    “Affaire” Samodurova-Kostornaia:
    Dal vero la Kostornaia è im-pres-sio-nan-te, soprattutto per la velocità, imparagonabile a tutte le altre, e per l’intricatezza del pattinaggio. Dopo il suo FS nessuno tra gli spettatori, credo, dubitava della sua vittoria. Il primo posto della Samodurova è stato infatti accompagnato da un “Oooh!” di sorpresa, ma non di disapprovazione, perché comunque la Mishin-russa è apparsa più matura e precisa (pur con un pattinaggio chiaramente più datato) rispetto alla Sambo-russa.
    Risultato quindi inatteso, ma non lo definirei scandaloso, per quello che si è visto.
    Alla fine le due atlete erano vicinissime, e la Kostornaia ha pagato una sottorotazione piuttosto evidente.
    Non so se la Samodurova è stata “spinta”, di certo anche a posizioni invertite non sarebbe cambiato nulla a livello di esito per la finale JGP.
    Nota a margine: La Kostornaia è davvero una bambina, mentre la Samodurova appare più adulta. Quest’ultima nel post-gara ha mostrato un atteggiamento protettivo e affettuoso nei confronti della più giovane connazionale, come una sorta di sorella maggiore.
    Le altre.
    Kihira: Pasticciona. Ha infilato due 3A pulitissimi nei sei minuti, scatenando l’entusiasmo della tribuna. Ma poi, quando contava, non ha saputo ripetersi, aggiungendo due incredibili cadute sui passi. Ha grandissime doti tecniche, e si vede, ma deve imparare a concentrasi sulla GARA.
    Araki: Forse persino più piacevole da vedere della Kihira. In video non mi aveva colpito, dal vivo sì. Anche per lei tanto talento e ottima tecnica, ma non perfetta. Le russe come attitudine di gara sono superiori. Poco da dire. Finché le giapponesi continueranno a farsi del male da sole è inutile discutere di presunte preferenze di giudizio in favore delle russe (anche se sono il primo a nutrire sospetti in tal senso).
    Ye Lim Kim: Come la Araki. Meglio dal vivo che in video. Una piacevole sorpresa. Le coreane mi hanno sempre dato l’impressione di essere tutte uguali, senza una personalità che emergesse oltre la tecnica. Lei, dal vero, mi ha smentito.
    Young You: E’ molto giovane. Ce l’ha scritto nel nome e si vede. Deve maturare. A differenza di Araki e Kim, lei è più godibile in video che dal vero. Attendevo la sua performance con interesse, invece alla fine a convincermi maggiormente è stata la sua connazionale. Il suo programma è accattivante, ma ha lunghe rincorse e tante pause e rispetto alle altre atlete top della gara la differenza si è notata. Poi uno dice: “è molto giovane, si farà”. Certo, però non è che la Kostornaia sia sua nonna…
    Harrell: Come molte americane. Coreografia curata e piacevole, ma tecnicamente inferiore a giappo-corean-russe. Evidenti sottorotazioni.
    Le italiane.
    Leccardi: Bella e brava. Pattinata pulita e scorrevole, anche se non velocissima. I salti però sono molto “telefonati” e non impeccabili. Sembrano tutti forzati. Non so dire se è un problema di approccio alla gara o proprio di tecnica da migliorare. Poi certo, anche lei deve imparare a pasticciare meno.
    Gutmann: Una piacevole sorpresa. Dal vero è ancora meglio che in video. Bellissima pattinata, grande velocità e scorrevolezza. Salti sicuri e ben impostati. Programma lungo originale e molto interessante. Se cresce mantenendo le promesse può diventare davvero molto brava.
    Gennaro: Sarebbe difficile e anche crudele giudicarla per quel che mostra sul ghiaccio. Questa ragazza deve affrontare difficoltà che non dipendono unicamente da lei (vedi onnipresente tutore al ginocchio). Mostra una grande forza d’animo, ma purtroppo i risultati sono quello che sono e il suo viso, prima e dopo la gara, esprimeva tanta delusione. Avrei voluto avvicinarla, chiederle una foto assieme e dirle qualche parola di incoraggiamento, ma mi sono trattenuto per timore di essere inopportuno. Le auguro di cuore di tornare ai livelli che ha dimostrato di raggiungere in passato. Se lo merita se non altro per l’impegno e la determinazione che dimostra.
    Menzioni speciali.
    Leung: La hongkonghiana (si dirà così? boh!) è stata una piacevole sorpresa. Solida, consistente, bel pattinaggio (sembro Ted!). Molto promettente.
    Ostlund: Una libellula. Non perfetta, ma una di quelle che ti fanno innamorare di questo sport.
    Amy Lin: Che tristezza vederla sola! L’unica, credo, senza allenatore né qualche accompagnatore. E’ in crisi, non riesce a confermare il suo discreto standard, le auguro di riuscirci. Molto più carina dal vero che in video.
    Qui mi fermo con le ragazze. Troppe, se non tutte, meriterebbero almeno una parola, ma sono già stato troppo lungo.
    Però una cosa devo aggiungerla.
    Dudakov:
    Sono costretto a smentire le vostre opinioni (comprese le mie precedenti). Dal vero è un’altra persona. Non appare così “orco”, ma al contrario come un signore pacioso e riservato. Curava la Kostornaia come un nonno che cerchi di apparire burbero con la sua nipotina senza riuscirci del tutto. E’ proprio vero che la televisione deforma le persone. In tutti i sensi.
    Ho persino fatto una foto con lui. E mi ha ringraziato :mfr_omg.gif:
    Adesso vado a magnà.
    Per i maschi, varie amenità, foto e una doverosa menzione per la pazienza di Ely’ (che ci ha sopportato per ORE) rimando ad altri post.
     
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