Barbara FUSAR POLI / Maurizio MARGAGLIO (ITA)

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    Name: Barbara Fusar Poli
    Country: Italy
    Date of birth: 06.02.1972
    Place of birth: Sesto San Giovanni
    Height: 168 cm
    Home town: Sesto San Giovanni
    Profession: Full-time athlete
    Hobbies: fashion, dresses, music
    Start sk. / Club: 1982 / Agora Skating Team, Milano
    Former Partners: Matteo Bonfa, Alberto Reani
    - BIO

    Name: Maurizio Margaglio
    Country: Italy
    Date of birth: 16.11.1974
    Place of birth: Milan
    Height: 180 cm
    Home town: Courmayeur
    Profession: Full-time athlete
    Hobbies: internet
    Start sk. / Club: 1985 / Agora Skating Team, Milano
    Former Partners: Claudia Frigoli
    - BIO

    - ISU Profile & Palmares

    Official Website: www.fusarpolimargaglio.com



    Edited by *SnowQueen* - 21/6/2021, 18:08
     
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    Edited by Andrea Rika - 9/9/2011, 13:55
     
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    Con questa danza libera, loro vinsero l'argento ai mondiali del 2000. Mi è entrata nel cuore e non se ne va più: musica e coreografia mi hanno completamente conquistata.
     
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    Barbara Fusar Poli: “Ho emozionato e fatto tremare il mio pubblico”

    Nazionali2011-Fusar-Poli.thumbnail
    Nove titoli nazionali, un oro e un argento ai Campionati mondiali, un oro e due argenti ai Campionati europei, e un bronzo alle Olimpiadi di Salt Lake City nel 2002: Barbara Fusar Poli, in coppia con Maurizio Margaglio, è entrata nella storia della danza sul ghiaccio e nel cuore degli italiani.
    Domanda: Barbara, è un’emozione per me intervistarti e anche un sogno che si realizza, dopo aver seguito te e Maurizio in tante competizioni. Avete avvicinato molti italiani a questa disciplina e ci avete regalato tanto. Avete creato e realizzato programmi che sono entrati nella storia del pattinaggio: “Lord of the Dance”, “Romeo e Giulietta”, “I will survive”, per citarne alcuni.
    Barbara Fusar Poli: Ci abbiamo provato. E’ una soddisfazione sapere che abbiamo lasciato qualcosa attraverso i nostri programmi, attraverso il nostro pattinaggio. E sono felice se siamo riusciti a conquistare, ad emozionare il nostro pubblico…A dire la verità alle Olimpiadi l’abbiamo anche fatto tremare… (ride).

    D: Dopo Barbara e Maurizio, dopo Federica Faiella e Massimo Scali che, benché non abbiano ufficializzato ancora il loro ritiro, quest’anno non hanno partecipato alle competizioni, parliamo del presente e del futuro della danza sul ghiaccio italiana e naturalmente di quella internazionale.
    Barbara Fusar Poli: A livello italiano, sono molto felice per Anna Cappellini e Luca Lanotte, si sono ripresi da tutti i problemi fisici che ne avevano influenzato le prestazioni e hanno dimostrato grande carattere, grande determinazione. Nelle tappe di Grand Prix, sia nella danza obbligatoria che in quella libera, ci hanno fatto vedere prestazioni di alto livello e hanno conquistato due terzi posti più che meritati. “La Strada” sulle musiche di Nino Rota è un bellissimo programma, espressivo, intenso. A livello internazionale i canadesi Virtue/Moir e gli statunitensi Davis/White sono irraggiungibili. Pattinano come se tutti gli elementi che eseguono fossero semplici, persino scontati, con una naturalezza, una semplicità che colpiscono, che sorprendono soprattutto me che, essendo stata una pattinatrice, so quante ore di allenamento e quanta fatica ci sono dietro ad un twizzle o ad un sollevamento. Ti confesso che mi accade di pensare che se avessimo dovuto gareggiare contro di loro Maurizio ed io avremmo avuto ben poche possibilità di vittoria. Sono irraggiungibili, sembrano appartenere ad un altro mondo.

    D: Oggi Barbara Fusar Poli è diventata allenatrice. Prepara le coppie di danza del futuro. Parlaci di questa esperienza.
    Barbara Fusar Poli: Mi piace molto allenare. A dire la verità amo tutto quello che mi permette di stare sul ghiaccio. Attualmente seguo due coppie di danza senior, gli italiani Guignard/Fabbri, e Kolbe/Caruso che, però, gareggiano per la Germania, oltre a tre coppie junior e a 2 Novice. Per Charlene Guignard e Marco Fabbri, la coppia italiana, abbiamo scelto le musiche del “Padrino” di Nino Rota per la danza libera e mi sembra che siamo riiusciti a realizzare un bel programma.

    D: Chi sceglie le musiche per le tue coppie?
    Barbara Fusar Poli: Le scelgo io, in base alle caratteristiche dei ragazzi. Una musica si deve adattare a chi la pattinerà. Di solito propongo una rosa di brani e sono aperta ai loro suggerimenti, ma se non li condivido non esito a dirlo. La musica rappresenta un elemento fondamentale in un programma di danza sul ghiaccio, non ci si può permettere di sbagliarla.

    D: Hai chiesto sempre molto a te stessa. Ti abbiamo vista insoddisfatta per un piccolo errore in un programma, arrabbiata per non esserti espressa al meglio. Sei così anche come allenatrice?
    Barbara Fusar Poli: E’ vero, ho sempre preteso molto da me stessa, in ogni circostanza. Sono una perfezionista e non mi accontento mai. Ma con i ragazzi sono diversa. Quando diventi allenatrice devi, innanzitutto, comprendere la psicologia di coloro che ti trovi davanti, quali possono essere i loro problemi, anche familiari, le loro debolezze, devi essere capace di far leva sui loro punti di forza, sul loro entusiasmo. Accade che la voglia di arrivare, una forte spinta interiore consentano agli atleti di superare anche grandi difficoltà, di raggiungere, attraverso l’allenamento ed il lavoro, obiettivi che sembravano impossibili.

    D: Gli obiettivi dell’Italia in tutte le specialità del pattinaggio artistico in vista degli Europei di Sheffield e dei Mondiali di Nizza che si svolgeranno nel 2012, secondo Barbara Fusar Poli.
    Barbara Fusar Poli: Nella danza sul ghiaccio ho già parlato di Anna e Luca. Possono raggiungere ottimi risultati e l’hanno dimostrato. Sono bravi, hanno voglia di vincere, di farcela. Nel singolo femminile, dopo aver assistito alla finale di Grand Prix di Quebec City, permettimi una battuta: Carolina è così brava che potrebbe riuscire a vincere anche pattinando con una gamba sola... Davvero ha un immenso talento. Tra gli uomini Samuel è una certezza. E che dire delle coppie, se non che Stefania e Ondrej a Mosca sono stati meravigliosi. Vedo un futuro luminoso per gli italiani.

    D: Barbara Fusar Poli commentatrice delle gare per Sky.
    Barbara Fusar Poli: Sky è una grande famiglia. Mi sento a casa con loro, sempre a mio agio. Certo che iniziare questa avventura televisiva con le Olimpiadi di Vancouver è stato impegnativo, ci sono tempi contingentati da rispettare, turnazioni, spazi predefiniti. Ma è stato bello. Per me tutto quello che riguarda il pattinaggio è sempre stupendo.

    D: Maurizio Margaglio ha deciso di trasferirsi in Finlandia dove ha assunto l’incarico di responsabile della danza su ghiaccio di questo Paese.
    Barbara Fusar Poli: Sì, Maurizio ha deciso di intraprendere questa esperienza, di occuparsi di far crescere le coppie di danza della Finlandia. Si tratta di una bella sfida. Lo incontro ai galà dove ci ritroviamo per pattinare insieme proprio come facevamo un tempo per gli allenamenti e per le gare ed è sempre emozionante. Ci vedremo a Pinerolo tra poco e poi chissà: ci saranno altri momenti, altre occasioni.

    D: Un saluto da parte di Barbara Fusar Poli ai tifosi che hanno seguito te e Maurizio, che continuano a seguirvi?
    Barbara Fusar Poli: Grazie a chi mi ha sostenuta, mi ha incoraggiata, ha condiviso momenti belli e delusioni con me e Maurizio. Tutti voi siete parte della mia vita.

    Una vita agonistica splendida quella di Barbara Fusar Poli e di Maurizio Margaglio. Due ragazzi che hanno scritto pagine importanti della danza sul ghiaccio, riuscendo a restare profondamente se stessi, a conservare la propria immensa umanità. Credo che l’immagine più bella che possiamo rievocare di Barbara sia quel pianto disperato sulla spalla di Maurizio, al termine di “I will survive”, programma lungo alle Olimpiadi di Salt Lake City del 2002, un pianto che ce l’ha resa vicina, incredibilmente vicina, il pianto di chi sa ammettere che, durante l’esistenza, si può cadere, ma anche che bisogna avere il coraggio di rialzarsi e di guardare al futuro.

    Intervista raccolta a Courmayeur da Barbara Castellaro
     
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    Intervista recente a Maurizio Margaglio apparsa su Art on Ice

    Maurizio Margaglio: “E' importante saper conquistare il pubblico”

    Musiconice2012-Margaglio-1.thumbnail
    Bellinzona, 8 gennaio. Dopo aver intervistato Barbara Fusar Poli ai Campionati Nazionali Italiani di Courmayeur, incontriamo, a Bellinzona, Maurizio Margaglio, che con lei ha condiviso programmi splendidi, allenamenti, sogni, vittorie e sconfitte.
    Maurizio si è trasferito in Finlandia dove ha assunto l’incarico di responsabile della danza sul ghiaccio di questo Paese e dove si era già occupato della squadra di pattinaggio sincronizzato.


    Maurizio, parlaci della tua decisione di trasferirti in Finlandia… Barbara Fusar Poli l’ha definita “una bella sfida”…
    Maurizio:
    Barbara ha ragione. Si tratta di una sfida e di una grande esperienza. Accade, nella vita, che ti facciano una proposta interessante e che tu decida di accettarla. Avevo tanti progetti in Italia, avevo stages all’estero da tenere. Poi, improvvisamente, sono stato contattato dalla Federazione finlandese, ho parlato con la mia famiglia, mi hanno appoggiato e ci siamo trasferiti ad Helsinki, una cittadina tranquilla… Non seguo soltanto la danza sul ghiaccio, mi trovo spesso ad occuparmi anche dell’artistico, di Kiira, di Laura… Mi era già accaduto di passare del tempo in Finlandia per una tourneé tra le principali città finlandesi, ma viverci è diverso. Il pattinaggio è molto seguito in Finlandia. Nel sincronizzato ci sono 150 squadre. Attualmente, il sincronizzato si sta diffondendo e sta crescendo anche in altri Paesi, come la Russia.

    In questo momento la danza sul ghiaccio è dominata da due coppie: Virtue/Moir, Davis/White. Barbara a Courmayeur ci ha detto: “ti confesso che mi accade di pensare che se avessimo dovuto gareggiare contro di loro Maurizio ed io avremmo avuto ben poche possibilità di vittoria”… E Maurizio?

    Maurizio: Non sempre Barbara ed io siamo d’accordo… (ride). Scherzi a parte, io penso che, nella storia del pattinaggio in generale, della danza su ghiaccio in questo caso, ci siano momenti diversi ben circoscritti. Quella mia e di Barbara era l’epoca della coppia francese Anissina/Peizerat: con loro dovete confrontarci. Ogni momento storico ha la sua generazione di atleti… Sarebbe come voler confrontare, per esempio, Virtue/Moir e Torvill/Dean… impossibile. Tutto deve essere contestualizzato. Posso dirti che Barbara ed io abbiamo avuto successo in quella specifica generazione di pattinatori. Tornando a Virtue/Moir e a Davis/White, ti posso dire che è normale che questi ragazzi incarnino ciò che vuole il nuovo sistema di giudizio: molta tecnica, meno carisma, meno emozione. A me sembra che, però, anche il pubblico risponda con minor trasporto rispetto al passato. Il carisma è molto importante, come lo è comunicare, dialogare con gli spettatori, trasmettere qualcosa. Rimane il fatto che queste due coppie sono davvero fantastiche, sono impressionanti.

    Il parere di Maurizio Margaglio sulla squadra italiana…Manca davvero pochissimo ai Campionati Europei di Sheffield…
    Maurizio:
    Il mio settore è quello della danza… Parliamo, quindi, di Anna Cappellini e Luca Lanotte. Sono molto felice per loro: li ho visti risorgere nel vero senso della parola. L’esperienza francese, in fondo, non è stata negativa; è servita loro per crescere, per maturare, ha rappresentato un momento decisivo. I programmi di questa stagione sembra siano stati cuciti loro addosso, sono più sicuri, più tranquilli; hanno compiuto quel salto di qualità che mancava loro…

    E Carolina Kostner…
    Maurizio:
    Carolina sta segnando, letteralmente, questi anni. Ha superato tanti momenti difficili e ha dimostrato forza e carattere. Con il tempo ha raggiunto la serenità e, quando si è sereni, si lavora meglio e con una tranquillità maggiore. Posso affermare che ha trovato un suo equilibrio. Se prima si ostinava a realizzare anche i salti che non le riuscivano, adesso si concentra nel fare al meglio quelli che possiede appieno. Alle critiche che spesso le sono piovute addosso ha risposto con i fatti.

    Ancora Berton/Hotarek... una bella sorpresa…
    Maurizio:
    Piuttosto una bella certezza. Già l’anno scorso, guardandoli, si aveva la percezione del loro grande potenziale… Se lavori seriamente, se ti alleni con costanza i riconoscimenti arrivano… Posso dirti che sono una coppia straordinaria.

    Com'è Maurizio Margaglio allenatore…
    Maurizio:
    Un allenatore deve essere soprattutto un ottimo psicologo. Nella danza è molto più facile allenare e molto più difficile tenere insieme una coppia…

    Una coppia, quella formata da Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio che ha segnato, indelebilmente, la storia del pattinaggio italiano e che, ancora adesso, nelle rare esibizioni che ci concede, sa farci riassaporare quel carisma e quell’emozione dei quali il pubblico ha bisogno.

    Barbara Castellaro
     
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    La stessa intervista a Barbara Fusar-Poli è comparsa su World Figure Skating, tradotta in inglese. Eccola ^_^

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    Barbara Fusar Poli: “You have to do more than “enough” if you want to be at the top”
    By Barbara Castellaro, special to World Figure Skating

    2006 Olympic Games in Turin… Italian ice dance couple Barbara Fusar Poli and Maurizio Margaglio returned to compete, after a period of withdrawal from the competitions, with a goal to reach a historic result for their country, presenting as usual the intense and expressive programs.

    Just a fall prevented them from achieving the dream but there is no doubt that they have entered the history of ice dancing and the memory of generations of figure skating fans.

    Historical note: Barbara Fusar Poli is an Italian ice dancer. With partner Maurizio Margaglio, she is the 2001 World champion, 2001 European champion, and 2002 Olympic bronze medalist. They won eight Italian titles and competed at three Olympics: Nagano 1998 – 6th place; Salt Lake City 2002 – 3rd place and Turin 2006 – 6th place. Presently, Barbara coaches Charlene Guignard / Marco Fabbri of Italy and Tanja Kolbe / Stefano Caruso of Germany. She has also worked as a reporter for Italian TV and Eurosport, covering skating events.

    Six years have been passed since that… In ice dancing appeared new couples, strong and beautiful. The system of judgement have changed too: the technical aspect is prevailed over interpretation, perhaps at the expense of emotions and artistry. Maurizio moved to Finland for a new adventure and work there as an ice dance coach of Finnish team. Barbara works with young couples in the Agorà in Milan, where I meet her for the wide-ranging interview in which past, present and future are interwoven.

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    Barbara, as a coach you presented two couples at the European Championships in Sheffield. What can you tell us about their performances there?

    Barbara Fusar Poli: I’m quite satisfied. The guys competed confident there. They also were well prepared and very motivated. In trainings they already have shown that they are able to achieve a good level. At our first Europeans Maurizio and I finished tenth. Charlene Guignard and Marco Fabbri were eleventh in Sheffield, and Tanja Kolbe and Stefano Caruso finished twelfth. Both of them showed very beautiful free programs. It’s also notable that there wasn’t any Italian or German judge. Sometimes this factor has its influence…

    And what can you tell us about them in comparison with over ice dance teams in Sheffield.

    Barbara Fusar Poli: I’m never satisfied; this is a part of my nature. Tanja and Stefano certainly must improve the approach to trainings. In the past they had different methodologies, but now they are working with me and I demand them to go beyond daily limits. Looking for the reason why other couples slide better and have more extensive movements, they must not be discouraged, but must try to improve their performances. As for Marco and Charlene, they are very careful and tenacious guys. At the moment, there are good enough, quite pleasant … You have to do more than “enough” if you want to be at the top.

    Maurizio Margaglio said to me, in an interview, that it’s much easier to create a couple than to keep them together. What do you think about it?

    Barbara Fusar Poli: It depends on the couple. There are couples that skate together for a long time. As coaches we must try to understand who is in front of us. If you are using the same methods with everybody, you are in risk to failure. For example, the senior couples, that I train, are totally different. I don’t propose similar programs or similar music. The final choice belongs to the guys. One example: In 2001, when Maurizio and I decided to skate “Romeo and Juliet”, just half of our team was agree with that choice.

    Barbara Fusar Poli and Olympic memories…

    Barbara Fusar Poli: My first Olympic Games were in Nagano, in 1998. The most serene Olympics I can remember. We finished sixth, a good result, and above all it was an unexpected result, which was a turning-point in our career. Then was Salt Lake City 2002, the most beautiful, the most difficult and the most tormented to us. We were favourites there… There were tension, too many of tension…We won only the bronze medal, and for a long time Maurizio and I looked at that medal as at something uncomfortable, which you want to hide or refuse. After many years we have understood that, in reality the Olympic medal is important thing in any way. We fought very hard to take the bronze, a disappointed bronze, but we made a history.

    Turin 2006… The Olympics of our come-back, the Olympics in our country…When you are skating at home it’s different and it’s wonderful; you feel the spectator next to you. There was the fall and another sixth place. After the competitions I was called by Candido Cannavò, the director of the Gazzetta dello Sport and he said me: “Barbara, you have entered to the hearts of the Italians more than before.” He was right, but at that time I felt disappointment.

    You have already covered Vancouver Olympics as a TV commentator. I hope we will see you in “Kiss and Cry” as a coach in Sochi.

    Barbara Fusar Poli: I hope so too. It would be nice to take the guys to Sochi. I really hope.

    Let’s talk about upcoming World Championships in Nice. What is your own preview?

    Barbara Fusar Poli: Tessa Virtue / Scott Moir and Meryl Davis / Charlie White are two beautiful couples. At first they are the most charismatic. I like when there is a lot to of emotions, no matter what the ranking is. At the moment American and Canadian skaters do not have rivals. However, the attention should go to the Russian skaters, because they are reaching an excellent quality and they are also young. Do you know who has surprised me? The young Canadian couple Kaitlyn Weaver / Andrew Poje. “Historia de un amor” and “Je suis malade” are very intensive programs. Angelika Krylova and Pasquale Camerlengo are doing an excellent job with them and not only with them.

    What about the Italian teams?

    Barbara Fusar Poli: Anna Cappellini and Luca Lanotte are two young talented and, perhaps, they are one of the most beautiful couples in this season. They have an incredible potential.

    As for Carolina Kostner. At the Europeans Championships she was significantly better than others. She is certainly at the peak of her sporting shape; calm, confident and very pleasant to watch. She has worked in the right way. At the World Championships she will face many strong skaters, but I think she will do well there.

    Stefania Berton and Ondrej Hotarek look very excited. Franca Bianconi has prepared them in an excellent way. If Ondrej had not been ill for Europeans, probably they would have been on the podium.

    So you have a very optimistic view to the Italian team.

    Barbara Fusar Poli: Definitely! But I also would like to add following. We, Italians, are so good because we get results in spite of the fact that we have to make immense sacrifices. Americans or Canadians have many ice rinks; rich skating federations, which can offer them the best and so on. We have difficulty in everything: in the availability of ice for trainings, in costs, in raising funds and despite this we achieve extraordinary results.

    Listening how Barbara are talking about different memorable moments of her career I thought, that many people around the world still remember clear all great images, which Barbara Fusar Poli and Maurizio Margaglio created to us in their wonderful performances: “Dracula”, “Romeo and Juliet”, “Lord of the Dance”, “I will survive”, “The Prince of Egypt” and many others.

    Help with translation from Italian: Giorgia Ruggeri



    Fusar-Poli & Margaglio (ITA) - 2002 Salt Lake City, Ice Dancing, Free Dance
     
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    Adoro questi costumi e questo loro programma! Davvero una coreografia geniale ed una musica divina!

    2000 World Figure Skating Championships
    Nice, France

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  9. vera48
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    Ve la ricordate a Torino 2006? E' stata grande! Se avesse avuto una pistola, non avrebbe avuto alcun dubbio: UCCIDI! Dalla rivista Doppio Axel che finalmente sono riuscito a trovare, nel numero di ottobre 2012, Barbara Fusar Poli accetta di diventare assistente di Igor Spielband, in Canada. Buona fortuna.

    Mi sono riguardato la gara del 2002. Evidentemente a Barbara piace soffrire, perchè anche allora Maurizio ha fallito, cadendo ed in un sollevamento mi sembra che sia in difficoltà e quindi la lascia andare, altrimenti l'avrebbe fatta cadere.
    Un uomo poi che piagnucola, non la donna! vai. Oggi sono cattivo
     
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