International Challenge Cup 2012

8-11 Mar, The Hague (NED)

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    Challenge Cup 2012: sventola il tricolore

    Buone notizie dall'Olanda, dove si è disputata la Challenge Cup, sorta di "riscaldamento" in vista degli ormai imminenti Mondiali di Nizza. Nella gara senior femminile domina Carolina Koster, da registrare l'ottimo secondo posto di Valentina Marchei. Nella gara maschile, vinta da Brian Joubert, terzo Samuel Contesti.
    Carolina, come ormai ci ha ben abituato in questa stagione, non ha avuto rivali. Per lei un totale di gara di 197.73, oltre 26 punti superiore a quello di Valentina, ben sopra al suo record di 187,48 appena stabilito nella finale di Grand Prix vinta. Sicura nello short, con 3T2T, 3Lo e 2A, un programma che lascia ancora qualche margine di miglioramento, oltre che sui salti, nei livelli delle trottole (livello 3 per layback e combinata), l'azzurra non ha praticamente sbagliato nulla nel libero. Ottimi il 3Lo e il 3F a inizio programma, bella la combo 2A3T, bene anche il secondo 3F in combinazione con il 2T. Unica sbavatura l'arrivo, non preciso, sul 2A e le due trottole finali, entrambe solo livello 2.

    Grande concentrazione e determinazione per Valentina Marchei (con l'ottimo punteggio di 171,00 che supera di più di 20 punti il suo record ufficiale). Uno short praticamente perfetto, con 3Lz2T, 3S e 2A eseguiti senza sbavature. La combo 3Lz2T entra anche nel libero, come entrano anche 3S2T, il secondo 3Lz (non perfetto l'arrivo) e il 3F (ma con ancora problemi di filo). Peccato per la caduta sul 3T e per l'Axel solo semplice sul finale.

    Sembra, invece, essere tornata alle vecchie cattive abitudini Alissa Czisny (152,74). Seconda dopo lo short, sebbene non le sia entrata la combo con il 3Lz e il 3Lo abbia lasciato un po' a desiderare, l'americana si perde nel libero, solo il quinto il suo, superata da Viktoria Helgesson e Kana Muramoto. Un programma macchiato da tanti, tantissimi errori, praticamente non si salva un solo elemento di salto, e da due cadute.
    La segue Viktoria Helgesson, quarta con 142,47, che ha pagato caro il corto penalizzato dal 3T iniziale terminato a terra e mancante di rotazione e il mancato conteggio della trottola finale. Impreciso però anche il libero, con nuova caduta sul 3T e lutz semplice. Quinta l'austriaca Kerstin Frank (137,28), che ha approfittato dello scivolone nel libero della francese Léna Marrocco, che la precedeva nel corto e che ha chiuso al sesto posto. Settima Kana Muramoto (130,63).

    Tra gli uomini, come anticipato, torna a ruggire il vecchio leone Brian Joubert, che sembra avere ancora qualcosa da dire. Nello short il francese esegue 4T2T e 4S. Ancora da registrare gli atterraggi, ma le rotazioni di entrambi i salti ci sono. Bene il 3A. Nel libero, complice il ritiro del connazionale Florent Amodio, in testa dopo la prima parte di gara (in cui ha presentato un 4S, sebbene l'atterraggio non sia stato perfetto) e costretto a dare forfait in seguito a un infortunio ai muscoli della coscia in allenamento, Brian pattina in tranquillità. Ottimo il 4T d'apertura, bene su tutti gli altri elementi, solo una leggera imprecisione sul 3A. Trottole livello 3, da migliorare i passi. 227,28 il punteggio finale.
    Resta da valutare l'entità dell'infortunio di Amodio, che ha due settimane per recuperare; ma secondo la sua pagina Facebook, si è trattato di uno stiramento seguito da una contrattura al muscolo adduttore sinistro e dovrebbe ricominciare ad allenarsi martedì a Mosca per i Mondiali, come previsto.

    Al secondo posto Jeremy Abbott (223,78). Solo terzo nello short, con due cadute (sul 4T, rotazione non completa, e sul 3A), lo statunitense non è perfetto neanche nel libero. Il 4T iniziale manca nettamente di rotazione, se entra bene 3A2T, ci sono, invece, da registrare lo step out sul 3Lz, le imprecisioni sul secondo 3A, sul 3S in chiusura, con appoggio di mano, e sul Flip, solo singolo. Molto bene invece i components, i migliori. Abbott, come la sua compagna di allenamento Alissa Czisny, aveva detto di considerare il Challenge Cup come un buon riscaldamento pre-Mondiale e, in particolare, aveva precisato di essere concentrato solo sull'inserimento del quadruplo nel corto, senza preoccuparsi del risultato.

    Medaglia di bronzo per Samuel Contesti (221,97). L'azzurro non pare ancora sicuro sul 3A, eseguito con qualche incertezza sia nel corto (splendida, di contro, la combo 3Lz3T), sia in apertura del libero. Entra benissimo, invece, quello proposto nella seconda parte di programma in combo con 2T2T. Da registrare, nel free skating, anche una grave incertezza sul Lutz, solo doppio, con mancanza di rotazione e appoggio di mano. Bene le trottole. La novità della gara è che Samuel ha cambiato il corto! Musiche vivaci, con una trascinante tarantella finale. Programma ancora un po' da registrare, chiusura in leggero anticipo sul finale della musica, ma molto promettente, adatto alle sue caratteristiche.

    Quarto con 213,39 il giovane belga Jorik Hendrickx, che nel libero ha atterrato una buona combo 3Lz3T ed eseguito un programma apprezzabile come contenuto tecnico, sporcato solo da un 3A non bene atterrato e dalla caduta sul 3Lo mancante di rotazione. Jorik si conferma in crescita, superando anche il suo record; non lo vedremo però ai Mondiali, avendo Van Der Perren deciso di rinviare a dopo quest'ultimo evento il suo ritiro dall'agonismo.
    Segue al quinto posto il tedesco Peter Liebers (209,52), incerto nel corto ma autore del quarto libero. Alle sue spalle il russo Ivan Bariev (205,51).

    Passando alle gare Junior, la vittoria tra le ragazze è andata alla giovane americana Leah Swan Keiser (145,27), capace di eseguire 2A3T ma incorsa in due cadute sui due 3Lz nel libero, seguita dalla canadese Gabrielle Daleman (132,48) e da Giada Russo (130,25), nostra campionessa nazionale junior in carica. Per lei un corto pulito (chiamata di filo sul lutz) e un libero macchiato dalla caduta sul secondo 3S che doveva essere in combinazione; bene trottole e passi.
    La gara maschile è stata vinta dall'inglese Peter James Hallam (144,27). Secondo il turco Osman Akgun (144,14), che ha vinto il libero. Terzo il secondo inglese Charlie Parry-Evans (125,83).
    In questa categoria hanno gareggiato anche le coppie di artistico. Si sono imposti Pfund/Reiss (USA) con 132,85, secondi i russi Dolidze/Ivanov a un abisso (108,42), terzi i tedeschi Bauer/Seegert (103,87).

    Al Giappone con Yura Matsuda (111,35) e al Canada con Roman Sadovsky (125,19) le vittorie nei Novice. Unica nostra rappresentante, Guia Tagliapietra, che si è classificata quarta con 90,42.

    Articolo di art on ice
     
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    Podio maschile
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