Nicole DELLA MONICA / Matteo GUARISE (ITA)

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  1. Andrea Rika
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    Nicole e Matteo: determinati a dare il meglio

    Matteo Guarise, classe 1988, con la sua partner su rotelle, Sara Verenucci, è stato campione italiano dal 2007 al 2009 e campione del mondo nel 2008, è passato al pattinaggio sul ghiaccio nel 2010 con l'obiettivo di partecipare alle olimpiadi di Sochi 2014. Sorriso sempre sulle labbra, parlantina brillante, determinazione e maturità quando parla del suo lavoro. Nicole Della Monica, 22 anni, più timida di Matteo, almeno all'apparenza, la conosciamo già da un po'.
    E' da tanto sul ghiaccio, prima come singolarista, poi con Yannick Kocon, con il quale ha conquistato due volte il sesto posto ai campionati europei (nel 2009 e nel 2010) e il dodicesimo alle Olimpiadi di Vancouver.
    Ora Nicole e Matteo fanno coppia sul ghiaccio, dividendosi tra Zanica e Milano, con un unico obiettivo: fare del loro meglio e guadagnarsi un posto per le prossime olimpiadi.
    Li abbiamo incontrati alla conferenza stampa che si è tenuta ieri a Milano, presso la Libreria dello Sport, in cui ci hanno raccontato un po' dei loro progetti e hanno risposto alle domande dei giornalisti.

    Nicole: io non avevo intenzione di ricominciare a pattinare, non ne volevo più sapere. Poi un giorno mi chiama Lucia (Civardi n.d.r.) e mi dice che Matteo Guarise è disponibile e vorrebbe fare una prova con me. Una prova che sarà mai, mi dico, non costa nulla farla. Beh è andata bene e adesso siamo qui.
    Matteo: per me non sono stati facili questi ultimi due anni di ghiaccio. Ho prima provato con una partner in Russia, poi con un'altra negli Stati Uniti, ero sempre in movimento, mi sentivo un nomade. Sembrava che nulla andasse per il verso giusto, poi con Nicole mi si è aperto un nuovo orizzonte. Con lei ho la possibilità di giocare in casa, realizzare il mio sogno e contemporaneamente non stare troppo lontano dalla mia famiglia. Nicole è una grande lavoratrice, ci troviamo bene assieme.

    Nicole come mai non ne volevi più sapere di ricominciare a pattinare? Cosa è accaduto? Una reazione così dura ci fa pensare a un trauma, a qualcosa di importante.
    Nicole: già dopo Vancouver avrei voluto staccare la spina per un po', rallentare il ritmo, poi invece sono andata avanti. C'erano dei problemi fisici, legati forse anche ad una situazione mentale non proprio tranquilla, e altre cose di cui preferisco non parlare. L'appoggio della mia famiglia è stato molto importante per decidere di tornare sul ghiaccio, anche se i miei mi hanno sempre lasciato massima libertà di scelta. Mio padre mi ha detto che sarebbe stato disposto a ricominciare tutto da capo, a fare sacrifici, se io mi sentivo pronta a tornare in pista.

    Ora i problemi fisici sono risolti?
    Nicole: sì, direi di sì.

    Quali sono le vostre ambizioni?
    Matteo: andare alle Olimpiadi! Beh diciamocelo, non pattiniamo tanto per dire, facciamo sul serio e siamo determinati a fare del nostro meglio, anche se non sempre è facile.
    Nicole tu hai già partecipato a un'olimpiade, cosa ci dici?
    Nicole: un'esperienza bellissima, la rifarei anche domani stesso.

    Matteo, due tuoi ex compagni di squadra, Marika Zanforlin e Federico Degli Esposti, hanno fatto un po' da apripista, quando loro sono passati dalle rotelle al ghiaccio come l'hai vissuta?
    Matteo: ghiaccio e rotelle sono due mondi molto molto diversi, anche se ovviamente si possono prendere spunti e imparare sia dall'uno che dall'altro. Non abbiamo avuto l'impulso di dire "andiamo a vedere Marika e Federico sul ghiaccio", loro ci hanno "abbandonato", abbiamo intrapreso strade diverse.
    Poi ho conosciuto Filippo Ferrari, mi ha parlato del mondo del ghiaccio, così, finita la mia stagione sulle rotelle, ho deciso di provare.

    Tu e Nicole siete due ottimi pattinatori, potremo probabilmente vedere uno scontro alla pari, o quasi, con la coppia di artistico formata da Stefania Berton e Ondrej Hotarek, vi sentite pronti?
    Nicole: è molto difficile dare una risposta in questo momento, di sicuro lavoreremo per essere competitivi.
    Matteo: io sono un pacifista, non mi piace parlare di scontri. Di sicuro da due grandi atleti come Stefania e Ondrej possiamo imparare tanto.

    A quali gare avete in programma di partecipare in questa stagione?
    Matteo: andremo ai campionati nazionali di Courmayeur, poi si vedrà. Certo, ci piacerebbe partecipare a europei o mondiali, ma l'obiettivo primario è quello di lavorare sodo e presentarci in gare internazionali solo quando saremo pronti, non vogliamo scendere in pista se non sentiamo di poter fare bene. Chiedo conferma anche a Paolo Pizzoccari che è qui e che ci ha visto pattinare.
    Paolo Pizzoccari: dipende da voi, da come vi sentite. Considerate però che una gara nazionale è molto diversa da un euorpeo o un mondiale. Lavorate in funzione di un appuntamento, bilanciate i carichi di lavoro, non improvvisate ecco.
    Filippo Ferrari: oltretutto per andare a Europei o Mondiali l'ISU richiede un minimo punteggio ottenuto in una gara internazionale, quindi bisognerebbe prima partecipare a una di queste gare e totalizzare il punteggio richiesto. Purtroppo non ce ne sono molte, Nicole e Matteo potrebbero partecipare al Bavarian Open e al Challenge Trophy, vedremo.

    A proposito di nazionali, manca pochissimo, che sensazioni ed emozioni provate?
    Nicole: è molto strano, sono così vicini e non mi sembra neanche vero, ma sono sicura che sarà bello!
    Matteo: un atleta di alto livello deve stare bene in mezzo alla gente e al pubblico, quindi sono sicuro che sarà una bella esperienza. Certo, qualche commento negativo arriverà, è normale, non ci si può aspettare la perfezione da subito, abbiamo tanto da lavorare, ma bisogna pur cominciare da qualche parte no?

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    Quali programmi presenterete?
    Matteo: la musica dello short sarà Romeo e Giulietta di Nino Rota. Purtroppo non abbiamo avuto molto tempo per affinare il programma, ci siamo concentrati più sugli elementi e sulla pattinata, ma contiamo di sistemarlo con il procedere della stagione. Sul libero non ci sbilanciamo, ci stiamo ancora lavorando, molto probabilmente sarà qualcosa di classico.
    Nicole: E poi abbiamo un programma di esibizione particolare, per me è una cosa insolita, vogliamo raccontare una storia, una storia d'amore, un po' teatrale.

    Quali elementi avete in programma di presentare in gara?
    Matteo: per lo short puntiamo per ora Salchow, sia side by side che lanciato. Poi contiamo di inserire un Toeloop. Come lanciati lavoreremo sul loop. Sappiamo che molti inseriscono ad esempio il flip perchè ottiene più punti, ma noi vogliamo lavorare sulla qualità dell'elemento, preferiamo eseguire un loop lanciato fatto bene piuttosto che un flip traballante. Come twist per ora faremo il doppio, ma presto proveremo anche il triplo.

    C'è qualche elemento su cui avete più difficoltà e qualche altro che invece vi riesce senza problemi?
    Matteo: beh diciamo che io ho dovuto lavorare molto sulla pattinata, sui fili e sul molleggio, sono molto migliorato ma ovviamente devo continuare a lavorare. Comunque sugli elementi tecnici non abbiamo grossi problemi.
    Paolo Pizzoccari: ovviamente lo scoglio più grosso, per un pattinatore che viene dalle rotelle, è riuscire ad essere sciolto e fluido sul ghiaccio. Io ho visto oggi Matteo e gli ho detto una cosa che intende essere un complimento "non sembri più un pattinatore a rotelle", nel senso che non ha più la rigidità che spesso contraddistingue chi pattina su rotelle. C'è da lavorare ma i progressi si vedono.
    E' stato difficile riuscire ad amalgamare le vostre tecniche, molto diverse immaginiamo?
    Nicole: per me è stato un po' come iniziare da zero dopo un anno di stop, quindi ho comunque dovuto imparare nuovamente molte cose.
    Matteo: mah, io la vedo un po' così, di solito chi è più basso riesce ad andare più veloce, chi è più alto e quindi più pesante è tendenzialmente più lento. Io ho pattinato con una ragazza più alta e più pesante di Nicole negli USA, era più lenta di lei in alcune cose, quindi con Nicole io ho dovuto imparare a velocizzarmi per starle dietro, lei forse ha dovuto rallentare un po'.

    Dove vi allenate e com'è composto il vostro staff? Avete richiesto la collaborazione allenatori o coreografi all'estero?
    Nicole: per via dei miei impegni scolastici (Nicole sta facendo due anni in uno, quarto e quinto anno del liceo scientifico, n.d.r.) ci alleniamo per metà del tempo presso l'Olympic Dream Ice School di Zanica, con Silvia Martina e Luca Mantovani e per l'altra metà all'Agorà di Milano con Lucia Civardi e Barbara Fusar Poli. Per ora non pensiamo di rivolgerci ad altri tecnici, i nostri sono molto bravi, idem per i coreografi. La prossima stagione si vedrà.

    A proposito di scuola e impegni, Matteo tu lavori o studi?
    Sì, ahimè mi tocca mangiare come tutti e devo lavorare, sono un fenomeno da circo (ride).
    Scherzo ovviamente, lavoro come fotomodello per la Major Models di Milano, se c'è un buon lavoro ben pagato ovviamente lo accetto, sarei stupido a non farlo. Ma la mia speranza per il futuro è quella di dedicarmi solo al pattinaggio perchè penso che sia meglio fare una sola cosa fatta per bene.
    Purtroppo negli USA non ho potuto lavorare, serviva un visto lavorativo e il costo per ottenerlo era molto elevato e valeva la pena farlo solo per lavorare a tempo pieno, cosa che io ovviamente non potevo fare, visto che ero lì per pattinare.
    Certo bisogna anche saper rischiare, non si può pretendere di avere sempre una bella sedia calda su cui sedersi.
    Io ho comunque degli sponsor che mi sostengono (Aeroporti di Rimini, Risport e DimmiDiSì) e che spero diventino sponsor della coppia.

    Avete avuto modo di vedere le gare del Grand Prix? Quali sono le coppie che vi sono piaciute di più in questo inizio di stagione? Ci sono coppie che ammirate particolarmente?
    Nicole: mi piacciono molto Aliona Savchenko e Robinh Szolkowy e Tatiana Volosozhar e Maxim Trankov, anche se nello specifico lo short dei russi di quest'anno non mi fa impazzire, però come coppia credo sia molto bella.
    Matteo: io ho visto le coppie di punta e sono d'accordo con Nicole, in particolare sui russi. Maxim ha un fisico perfetto come pattinatore di artistico, potente senza essere troppo muscoloso, asciutto ed elegante.
    Devo dire che io sono molto ignorante per quanto riguarda il mondo del ghiaccio, non conosco molti pattinatori. Mi sono trovato a pattinare nella stessa pista con Patrick Chan e nemmeno sapevo chi fosse!
    Come approccio lavorativo, anche se non sono una coppia di artistico, ammiro molto Virtue/Moir. Scott è un pazzo, inzia a prendere in giro tutti appena sceso in pista e non smette fino all'uscita, c'è sempre un'atmosfera rilassata, allegra, mai pesante, mi piacerebbe riuscire ad allenarmi con la stessa atmosfera.

    Vi sentireste di provare programmi innovativi, come Volosozhar/Trankov quest'anno, o vi sentite più classici?
    Matteo: al momento no, la nostra personalità di coppia deve ancora emergere e tentare di fare gli alternativi senza ancora aver capito qual è la nostra strada sarebbe rischioso, non pagherebbe. I russi possono permetterselo anche se pattinano insieme da poco perchè hanno una lunga esperienza, noi al momento no.

    Praticate altri sport?
    Matteo: beh non a livello agonistico, lo sport mi piace molto però, non mi tiro mai indietro se c'è da fare qualcosa. A Colorado Springs, non essendoci molto da fare a parte fare sport e stare in mezzo alla natura, andavo a fare arrampicate, gite in bicicletta e a giocare a tennis con Patrick Chan.
    Mi piace il puglilato, mio fratello è un agonista, spero che anche lui riesca ad ottenere grandi soddisfazioni, se lo merita.

    Quindi, riassumendo, dove potremo vedervi prossimamente?
    Nicole: potrete vederci giovedì 8 dicembre al galà di Egna (Bz) e poi il 22 e il 29 dicembre al galà di Courchevel, oltre che ai campionati nazionali a Courmayeur ovviamente.

    Potete seguire Nicole Della Monica e Matteo Guarise anche sulle pagine di Doppio Axel, infatti la rubrica "Il diario di Matteo", dal prossimo numerò, verrà scritta a quattro mani e diventerà "Il diario di Nicole e Matteo".

    Non ci resta allora che aspettare l'esordio di questa nuova coppia, in bocca al lupo a questi due ragazzi così determinati!



    Anche Ghiacciofilia ha dedicato loro un articolo

    Coppie italiane: benvenuto Matteo, bentornata Nicole

    Lavorare. Questo verbo ieri sera è stato nominato più volte da Matteo Guarise e Nicole Della Monica, la neonata coppia di artistico che si è presentata – Filippo Ferrari, direttore di Doppio Axel, come maestro di cerimonie – alla Libreria dello Sport di Milano. Lavorare è senz’altro un requisito e una volontà di tutti gli atleti del pattinaggio di figura sul ghiaccio, comprese le altre coppie italiane; che questo verbo poi si attagli alla perfezione a Nicole Della Monica, 22 anni, noi che da anni seguiamo il pattinaggio di figura sul ghiaccio durante e oltre le competizioni lo possiamo testimoniare. E siamo pronti a credere che lo stesso valga per Matteo Guarise, 23 anni, altrimenti non sarebbe mai riuscito a diventare, nelle rotelle, campione del mondo 2008; campione del mondo junior 2004, 2005 e 2006; medaglia d’oro ai World Games 2009; campione italiano 2007, 2008 e 2009. Trovando, fra un allenamento e una gara, anche il tempo per “lavorare” come fotomodello professionista (presso l’agenzia Major Models di Milano).

    Alla notizia che Matteo, due anni fa, avesse deciso di provare la versione sulle lame del pattinaggio, non abbiamo potuto fare a meno di ricordare l’esperienza di Marika Zanforlin e Federico Degli Esposti, ex campionissimi di rotelle, che nei tre anni fra i 2009 e il 2010 si sono cimentati sul ghiaccio. E così ieri, alla conferenza stampa, Ghiacciofilia ha voluto innanzitutto sapere quale influsso potesse avere avuto questa scelta del duo della Polisportiva Pontevecchio sulla successiva decisione di Guarise. Senza esitazioni, Matteo ci ha risposto che “il mondo delle rotelle e quello del ghiaccio sono sempre stati completamente separati. Quando Marika e Federico sono passato al ghiaccio, abbiamo pensato che li avevamo perduti e basta. Se ho scelto, successivamente, di provare anch’io questa nuova specialità, è stato grazie a Filippo Ferrari, che me lo ha proposto”. Da qui è iniziata una peregrinazione, da parte di Matteo, per il mondo, ma soprattutto negli Stati Uniti, con l’obiettivo di trovare una partner. Finché, dopo il breve sodalizio con Kaela Pflumm – interrotta per un infortunio a lei – e un tentativo con Caitlin Yankowskas, la compagna ideale non si è materializzata in patria. Con una bella addormentata (dal punto vista agonistico) in attesa di essere punta dalla lama giusta.

    In realtà, nel frattempo la Della Monica aveva quasi del tutto appeso i pattini al muro. “Non avevo più voglia di pattinare”, ha ammesso ieri. Alle spalle, aveva una carriera prima da singola e poi di coppia, che l’aveva portata, in coppia con Yannick Kocon, a essere campionessa nazionale junior nel 2008, due volte campionessa nazionale senior (2009 e 2010), sesta agli Europei 2009 e 2010, e infine dodicesima alle Olimpiadi Invernali di Vancouver nel 2010. Una maratona estenuante, per la quale Nicole ha dovuto necessariamente trascurare per un po’ gli studi. Nel 2010, quindi, complice anche qualche problema fisico, la decisione di ritirarsi e tornare a fare la studentessa. Attualmente l’atleta orobica sta frequentando due anni in uno (quarta e quinta) al liceo scientifico Mascheroni di Bergamo. Spostando la frequenza dei corsi dal giorno al serale, Nicole, anche se tornata nell’agonismo, è determinata a completare il ciclo di studi.

    A tre settimana dall’inizio della partnership, il duo ha già stabilità il programma corto e sta ancora ragionando su quello libero. Cosciente che ormai mancano pochi giorni ai Campionati Italiani Assoluti, in programma dal 15 al 18 dicembre a Courmayeur. Per lo short program è stato scelto Romeo e Giulietta di Nino Rota. “Anche per il free credo che utilizzeremo un brano classico”, spiega Nicole. “Per un team appena nato – sostiene Matteo – è meglio stare sul classico, perché la personalità della coppia deve ancora venire fuori. Con qualcosa di molto originale si rischierebbe di non essere pagati anche se si facesse bene”. In compenso, l’estro è stato decisamente indirizzato sul programma d’esibizione (gala), che racconta la storia di due ragazzi che si innamorano in un parco e che verrà presentato in anteprima a uno show in programma a Egna il prossimo giovedì sera.

    Dal punto di vista degli elementi tecnici, cosa ci riservano Nicole e Matteo? “Nel corto – rivela lei – abbiamo previsto il triplo salchow in parallelo e il triplo salchow lanciato”. I due si stanno allenando anche su un altro lanciato: il loop. “Di solito – interviene lui – le nuove coppie inseriscono il flip, che vale di più a livello di punti. Ma noi abbiamo preferito puntare su un loop fatto bene, eseguito con una bella e lunga traiettoria”. Questo non significa che i salti non siano importanti per Matteo: “Per fortuna, sia io che lei in questo siamo sufficientemente forti. Io, invece, voglio lavorare ancora molto sulla pattinata, che abbiamo visto essere stato un po’ il punto debole della coppia ex rotelle che ci ha preceduto”. In particolare, molleggio e uso dei fili sono due aspetti che fanno molto la differenza fra il pattinaggio su ghiaccio e quello sul cemento. Presto, comunque, Matteo spera che il triplo salchow side by side diventi un toeloop.

    A proposito di allenamenti, chi sta seguendo Nicole e Matteo? “Dato anche che io devo andare tutti i giorni a scuola – risponde la Della Monica – la maggior parte dei giorni ci prepariamo alla pista di Zanica con Silvia Martina come coach e Luca Mantovani come coreografo. Il lunedì, invece, siamo all’Agorà, la società di cui fa parte Matteo (io sono tesserata Olympic Dream), dove ci seguono Lucia Civardi come allenatrice e Barbara Fusar Poli per la coreografia”. Intenzioni di aggiungere anche qualche tecnico internazionale al team? “Per il momento – risponde Guarise – riteniamo che in Italia ci siano già abbastanza tecnici bravi. In un futuro, vedremo. Magari una consulenza sull’aspetto coreografico”.

    Infine, gli obiettivi e le partecipazioni sperate. “Per ora – è ancora Matteo a parlare – il nostro obiettivo è lavorare. Se saremo pronti, non ci tireremo indietro e gareggeremo ogni volta che ce ne sarà la possibilità”. Riguardo all’atteggiamento verso gli attuali campioni italiani, Stefania Berton e Ondrej Hotarek, Guarise precisa: “Sono competitivo ma anche pacifista. Forse abbiamo ancora da imparare da loro”. Dopodiché, ben venga il confronto. Per quanto riguarda i Campionati Isu, la federazione mondiale richiede che gli atleti abbiano ottenuto dei punteggi minimi a livello internazionale per potervi partecipare. Quindi, per gli Europei (Sheffield, UK, 23-29 gennaio) non sembra ci siano più gare all’estero a disposizione per realizzare quello score. In vista dei Mondiali (Nizza, Francia, 26 marzo – 1 aprile), dato che il Mont Blanc Trophy (Courmayeur, 13-18 marzo) non prevede le coppie di artistico, si potrebbe puntare sulla Bavarian Open (Oberstdorf, Germania, 2-5 febbraio) e sulla International Challenge Cup (Aia, Olanda, 8-11 marzo).

    Riccardo Cervelli


    Edited by Andrea Rika - 20/11/2018, 14:00
     
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